A che Altezza è Meglio Mettere le Piastrelle della Cucina?
7 altezze diverse da raggiungere – e perché – per la posa delle piastrelle in cucina
Quando si progetta la cucina è importante studiare ogni dettaglio affinché l’insieme sia armonioso e piacevole; tra i vari elementi del progetto, la scelta delle piastrelle è il completamento necessario per raggiungere un ottimo risultato estetico. Ma fino a che altezza posarle?
L’altezza delle piastrelle in cucina dipende da 3 fattori principali: il regolamento edilizio comunale, l’altezza di chi cucina, lo stile del progetto.
In base a questi elementi, ecco 7 metodi scelti dai professionisti per scegliere l’altezza delle piastrelle in cucina.
L’altezza delle piastrelle in cucina dipende da 3 fattori principali: il regolamento edilizio comunale, l’altezza di chi cucina, lo stile del progetto.
In base a questi elementi, ecco 7 metodi scelti dai professionisti per scegliere l’altezza delle piastrelle in cucina.
2. Piastrellare una fascia di 60 cm
La piastrellatura, dove inserita nel regolamento comunale, è quindi un requisito essenziale per certificare l’agibilità della cucina.
Non è però necessario partire da terra con il rivestimento per l’agibilità della cucina di casa – diverso il caso di cucine per attività di ristorazione o ricettive – perché i Comuni ammettono, di fatto, l’utilizzo di vernici lavabili o paraschizzi in alternativa alle piastrelle, consentendo così maggiore libertà progettuale nell’altezza delle piastrelle.
Se si opta per realizzare solo una fascia di rivestimento, senza partire da terra, è bene considerare di lasciare a vista una fascia di 60 cm tra base del piano della cucina e pensili.
Quanto Costa Posare le Piastrelle?
La piastrellatura, dove inserita nel regolamento comunale, è quindi un requisito essenziale per certificare l’agibilità della cucina.
Non è però necessario partire da terra con il rivestimento per l’agibilità della cucina di casa – diverso il caso di cucine per attività di ristorazione o ricettive – perché i Comuni ammettono, di fatto, l’utilizzo di vernici lavabili o paraschizzi in alternativa alle piastrelle, consentendo così maggiore libertà progettuale nell’altezza delle piastrelle.
Se si opta per realizzare solo una fascia di rivestimento, senza partire da terra, è bene considerare di lasciare a vista una fascia di 60 cm tra base del piano della cucina e pensili.
Quanto Costa Posare le Piastrelle?
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Per calcolare l’altezza della fascia di piastrelle, occorre tenere in considerazione l’altezza di chi cucina e del piano di lavoro. Ecco qualche esempi.
- Se chi cucina ha un’altezza di 140-150, il piano di lavoro della cucina sarà posto a circa 75-80 cm da terra e le piastrelle andranno posizionate a partire da 70-75 cm da terra sino a 135-140 cm da terra.
- Se chi cucina ha un’altezza di 160-175, il piano di lavoro della cucina sarà posto a circa 90 cm da terra e le piastrelle andranno posizionate a partire da 85 cm da terra sino a 155 cm da terra.
- Se chi cucina ha un’altezza di 175-185, il piano di lavoro della cucina sarà posto a circa 95-100 cm da terra e le piastrelle andranno posizionate a partire da 90-95 cm da terra sino a 155-160 cm da terra.
3. Piastrellare sino alla cappa
Scegliere l’altezza delle piastrelle della cucina, risolta la questione funzionale dettata dall’altezza della base della cucina, è anche una scelta di stile.
Nei progetti in stile moderno minimale si predilige lasciare le piastrelle solo nella fascia tra base e pensili, calcolando l’altezza del rivestimento come negli esempi di prima.
Tuttavia in progetti più creativi ed eclettici o là dove è presente sulla parete una cappa a vista, la scelta vincente è quella di arrivare con le piastrelle sino alla cappa, ossia piastrellare sino a 170-180 cm da terra.
Scegliere l’altezza delle piastrelle della cucina, risolta la questione funzionale dettata dall’altezza della base della cucina, è anche una scelta di stile.
Nei progetti in stile moderno minimale si predilige lasciare le piastrelle solo nella fascia tra base e pensili, calcolando l’altezza del rivestimento come negli esempi di prima.
Tuttavia in progetti più creativi ed eclettici o là dove è presente sulla parete una cappa a vista, la scelta vincente è quella di arrivare con le piastrelle sino alla cappa, ossia piastrellare sino a 170-180 cm da terra.
4. Piastrellare sino al margine superiore dei pensili
Un altro modo per scegliere l’altezza delle piastrelle è quello di cercare il contrasto tra il colore della cucina e i colori delle mattonelle; in questo caso, per sottolineare la scelta progettuale, è possibile portare l’altezza delle piastrelle sino al margine superiore dei pensili.
Un altro modo per scegliere l’altezza delle piastrelle è quello di cercare il contrasto tra il colore della cucina e i colori delle mattonelle; in questo caso, per sottolineare la scelta progettuale, è possibile portare l’altezza delle piastrelle sino al margine superiore dei pensili.
5. Piastrellare tutta la parete
Un’altra modalità di piastrellatura tipica delle cucine contemporanee è quella che prevede di posare il rivestimento a tutta parete ed, eventualmente, proseguire anche a pavimento. In questa maniera si crea, con le piastrello dello stesso tipo, una sorta di L che incornicia e mette in risalto la zona della cucina.
Come Pulire Bene le Fughe delle Piastrelle della Cucina
Un’altra modalità di piastrellatura tipica delle cucine contemporanee è quella che prevede di posare il rivestimento a tutta parete ed, eventualmente, proseguire anche a pavimento. In questa maniera si crea, con le piastrello dello stesso tipo, una sorta di L che incornicia e mette in risalto la zona della cucina.
Come Pulire Bene le Fughe delle Piastrelle della Cucina
6. Piastrellare in corrispondenza del punto cottura
Per chi desidera limitare l’area piastrellata, per ragioni estetiche o funzionali, è possibile scegliere di piastrellare solo la parete o la zona dove è installato il punto cottura, in modo da proteggere e mantenere pulita la parete più soggetta a sporcarsi, lasciando libere dai rivestimenti il resto delle pareti della cucina.
Per chi desidera limitare l’area piastrellata, per ragioni estetiche o funzionali, è possibile scegliere di piastrellare solo la parete o la zona dove è installato il punto cottura, in modo da proteggere e mantenere pulita la parete più soggetta a sporcarsi, lasciando libere dai rivestimenti il resto delle pareti della cucina.
7. Piastrellare ad altezze variabili
Per chi ama le scelte creative, è possibile anche optare per altezze diverse delle piastrelle nelle diverse porzioni delle pareti della cucina. Particolarmente indicato, in questi casi, l’uso del formato esagonale perché permette di creare margini sfrangiati, con un piacevole effetto dinamico.
Questa storia è stata pubblicata il 29 novembre 2021 e poi aggiornata
E a casa tua? A che altezza hai posizionato le piastrelle della cucina? Mostraci una foto nei commenti!
Per chi ama le scelte creative, è possibile anche optare per altezze diverse delle piastrelle nelle diverse porzioni delle pareti della cucina. Particolarmente indicato, in questi casi, l’uso del formato esagonale perché permette di creare margini sfrangiati, con un piacevole effetto dinamico.
Questa storia è stata pubblicata il 29 novembre 2021 e poi aggiornata
E a casa tua? A che altezza hai posizionato le piastrelle della cucina? Mostraci una foto nei commenti!
Rivestire le pareti della cucina è, prima di tutto, una necessità per la pulizia e la salubrità delle pareti a contatto con fumi, olii e schizzi della cottura. Per questo motivo, la maggioranza dei regolamenti edilizi comunali, richiamando prescrizioni analoghe inserite già nelle prime leggi sanitarie nazionali, riportano una frase simile a questa: “le pareti della cucina devono essere piastrellate fino ad un’altezza di 2 metri o essere di materiale lavabile e disinfettabile”.
Ecco perché il modo più classico per piastrellare la parete della cucina è quello di partire da terra ed arrivare a 2 metri di altezza.