5 Open Space di Oltre 35Mq Spiegati nei Dettagli
Cinque Pro presentano cinque zone giorno open space sopra i 35 mq: leggi i loro consigli
Cinque professionisti di Houzz hanno progettato altrettanti open space over 35 metri quadrati. Qui spiegano i loro progetti e consigliano quali accorgimenti valutare per realizzare degli ambienti giorno aperti, pur avendo a disposizione delle metrature abbastanza generose.
Consigliano, se possibile, di destinare all’open space la metà della metratura complessiva dell’appartamento e, in generale, di creare uno spazio unico dal punto di vista visivo e di giocare con gli arredi per definire aree diverse, fruibili in maniera fluida, in funzione delle differenti necessità.
Se l’ambiente è lungo e stretto, la cucina non andrebbe vicino al salotto, per cui al centro andrebbe posizionata la sala da pranzo. Non sottovalutiamo isole e penisole: permettono di cucinare guardando l’open space e rendono gli ambienti più conviviali.
Scopri di più e guarda anche tu che cosa sono riusciti a realizzare.
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Consigliano, se possibile, di destinare all’open space la metà della metratura complessiva dell’appartamento e, in generale, di creare uno spazio unico dal punto di vista visivo e di giocare con gli arredi per definire aree diverse, fruibili in maniera fluida, in funzione delle differenti necessità.
Se l’ambiente è lungo e stretto, la cucina non andrebbe vicino al salotto, per cui al centro andrebbe posizionata la sala da pranzo. Non sottovalutiamo isole e penisole: permettono di cucinare guardando l’open space e rendono gli ambienti più conviviali.
Scopri di più e guarda anche tu che cosa sono riusciti a realizzare.
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Cosa è possibile realizzare con questa metratura?
«Questa metratura in città, dove gli spazi si stanno riducendo, è interessante. In generale consiglio di stare attenti alla luce naturale che è sempre l’elemento primario da tenere in considerazione progettando un interno. Idealmente sarebbe bene avere la cucina lontana dal salotto, quindi la zona soggiorno/pranzo dovrebbe essere al centro di queste due funzioni. Questo è possibile in un ambiente tendenzialmente rettangolare, stretto e lungo. Il tavolo da pranzo mi piace poterlo pensare sempre vicino ad un punto luce naturale. Preferisco sempre mettere dove possibile un’isola o una penisola per rendere anche la preparazione del cibo un momento conviviale con famiglia. L’uso della penisola o isola, inoltre, permette di cucinare guardando verso l’open space. In 30/35 m² si potrebbe pensare ad uno spazio di circa 10 m² per la cucina, 15 per la zona salotto, 6/7 per la zona pranzo (tavolo per 6/8 persone) e qualche metro per i passaggi».
«Questa metratura in città, dove gli spazi si stanno riducendo, è interessante. In generale consiglio di stare attenti alla luce naturale che è sempre l’elemento primario da tenere in considerazione progettando un interno. Idealmente sarebbe bene avere la cucina lontana dal salotto, quindi la zona soggiorno/pranzo dovrebbe essere al centro di queste due funzioni. Questo è possibile in un ambiente tendenzialmente rettangolare, stretto e lungo. Il tavolo da pranzo mi piace poterlo pensare sempre vicino ad un punto luce naturale. Preferisco sempre mettere dove possibile un’isola o una penisola per rendere anche la preparazione del cibo un momento conviviale con famiglia. L’uso della penisola o isola, inoltre, permette di cucinare guardando verso l’open space. In 30/35 m² si potrebbe pensare ad uno spazio di circa 10 m² per la cucina, 15 per la zona salotto, 6/7 per la zona pranzo (tavolo per 6/8 persone) e qualche metro per i passaggi».

Hai bisogno di un professionista per il tuo progetto "ristrutturazione appartamento"?
Troviamo i professionisti più adatti a te
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Architetto: Gosplan Architecs
Dove: Genova, porto antico
Anno ristrutturazione: 2018
Metratura dell’open space: 36 m²
Costi: 10.000 euro per mobili e fornitura, 30.000 euro considerando i lavori edili (demolizione tramezze,apertura del lucernario sul solaio di copertura, ecc).
La richiesta del committente. La proprietà, una coppia di trentenni con una figlia, ha chiesto di valorizzare il contesto. La casa affacciava sul porto antico e sul centro storico di Genova: questa immagine è diventa il punto focale di tutto l’open space.
ll progetto. «Guardando l’open space come si presenta oggi, dobbiamo immaginare che al posto della cucina esistevano un vano di ingresso e una dispensa, approssimativamente grandi una decina di metri quadrati. In corrispondenza della finestra più stretta, che oggi si apre vicino al tavolo da pranzo, si trovava il bagno, una stanza stretta e lunga che si poneva di traverso più o meno al centro dell’attuale open space. Laddove oggi si trova la zona salotto, invece, si trovava la cucina. In particolare, nella nicchia in cui è alloggiata la finestra di fronte al portone di ingresso, era in precedenza installata la caldaia. Questa disposizione frammentata mortificava le potenzialità dell’appartamento e in particolare rendeva praticamente invisibile l’ampia finestra che si affaccia sul Porto Antico di Genova. Demolendo le tramezze che definivano il bagno e la dispensa, abbiamo realizzato un’unica stanza, tutta rivolta verso la finestra che gode della vista migliore e che sta proprio sul lato opposto della stanza di fronte all’ingresso. Il nostro intervento ha anche realizzato l’apertura nel solaio e la scala in ferro per salire al terrazzo soprastante. Questo lucernario svolge anche un ruolo molto importante per garantire un copioso ingresso di luce nella grande stanza. Tutti gli arredi fissi sono stati realizzati su disegno».
Il dettaglio in più. «ll pavimento di graniglia genovese è stato coperto da un parquet in larice grigio e sono stati realizzati molti arredi su misura. Nel solaio è stato aperto un ampio lucernario che attraverso la scala in ferro conduce al terrazzo soprastante».
Dove: Genova, porto antico
Anno ristrutturazione: 2018
Metratura dell’open space: 36 m²
Costi: 10.000 euro per mobili e fornitura, 30.000 euro considerando i lavori edili (demolizione tramezze,apertura del lucernario sul solaio di copertura, ecc).
La richiesta del committente. La proprietà, una coppia di trentenni con una figlia, ha chiesto di valorizzare il contesto. La casa affacciava sul porto antico e sul centro storico di Genova: questa immagine è diventa il punto focale di tutto l’open space.
ll progetto. «Guardando l’open space come si presenta oggi, dobbiamo immaginare che al posto della cucina esistevano un vano di ingresso e una dispensa, approssimativamente grandi una decina di metri quadrati. In corrispondenza della finestra più stretta, che oggi si apre vicino al tavolo da pranzo, si trovava il bagno, una stanza stretta e lunga che si poneva di traverso più o meno al centro dell’attuale open space. Laddove oggi si trova la zona salotto, invece, si trovava la cucina. In particolare, nella nicchia in cui è alloggiata la finestra di fronte al portone di ingresso, era in precedenza installata la caldaia. Questa disposizione frammentata mortificava le potenzialità dell’appartamento e in particolare rendeva praticamente invisibile l’ampia finestra che si affaccia sul Porto Antico di Genova. Demolendo le tramezze che definivano il bagno e la dispensa, abbiamo realizzato un’unica stanza, tutta rivolta verso la finestra che gode della vista migliore e che sta proprio sul lato opposto della stanza di fronte all’ingresso. Il nostro intervento ha anche realizzato l’apertura nel solaio e la scala in ferro per salire al terrazzo soprastante. Questo lucernario svolge anche un ruolo molto importante per garantire un copioso ingresso di luce nella grande stanza. Tutti gli arredi fissi sono stati realizzati su disegno».
Il dettaglio in più. «ll pavimento di graniglia genovese è stato coperto da un parquet in larice grigio e sono stati realizzati molti arredi su misura. Nel solaio è stato aperto un ampio lucernario che attraverso la scala in ferro conduce al terrazzo soprastante».
Cosa è possibile realizzare con questa metratura?
«L’open space di circa 35/40 m² permette di gestire comodamente la zona giorno progettando i diversi ambiti caratterizzandoli attraverso l’uso di mobili su misura. Pensiamo che la flessibilità degli ambienti non sia necessariamente garantita da un progetto che li lascia il più possibile “vuoti”, ma – al contrario – spesso proprio gli spazi maggiormente definiti dal progetto sono quelli che vengono poi utilizzati con maggiore libertà dai proprietari».
«L’open space di circa 35/40 m² permette di gestire comodamente la zona giorno progettando i diversi ambiti caratterizzandoli attraverso l’uso di mobili su misura. Pensiamo che la flessibilità degli ambienti non sia necessariamente garantita da un progetto che li lascia il più possibile “vuoti”, ma – al contrario – spesso proprio gli spazi maggiormente definiti dal progetto sono quelli che vengono poi utilizzati con maggiore libertà dai proprietari».

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Architetto: Manuarino Architettura Design Comunicazione, architetto Salvatore Vicidomini
Dove: Monte di Procida, provincia di Napoli
Anno ristrutturazione: 2017
Metratura dell’open space: 41 m², mentre appartamento ne misura complessivamente 70.
Costi: la ristrutturazione di tutto l’appartamento è costata 80.000 euro, l’open space circa 50.000.
La richiesta del committente. La committenza non ha avanzato richieste specifiche in merito alla distribuzione degli spazi, ma ha chiesto il camino e che la cucina avesse una posizione privilegiata; in generale che l’ambiente fosse caldo e accogliente.
«L’appartamento era diverso, era parte di una abitazione molto più grande. L’abbiamo diviso per ricavare due abitazioni più piccole. La casa di cui abbiamo curato l’arredo aveva un grande vantaggio: una superficie vetrata che garantiva un’ottima illuminazione e, anche, un panorama stupendo. Abbiamo cercato di enfatizzare questi punti di forza, nonostante le dimensioni degli spazi. Il camino, richiesto dai committenti, è stato il perno intorno al quale abbiamo sviluppato il progetto».
ll progetto. «La zona giorno di questa abitazione è caratterizzata da un’ampia e luminosa vetrata. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di posizionare cucina, pranzo e living in un ambiente unico, panoramico e luminosissimo».
Il dettaglio in più. «La coppia ha richiesto di utilizzare dei toni caldi nella scelta cromatica e di trovare una collocazione a due elementi a loro molto cari: un grande corallo bianco, che abbiamo collocato all’ingresso come scultura/separè, e una bussola navale d’epoca, che abbiamo incastonato in uno dei mobili eseguiti su misura da un bravissimo artigiano locale».
Dove: Monte di Procida, provincia di Napoli
Anno ristrutturazione: 2017
Metratura dell’open space: 41 m², mentre appartamento ne misura complessivamente 70.
Costi: la ristrutturazione di tutto l’appartamento è costata 80.000 euro, l’open space circa 50.000.
La richiesta del committente. La committenza non ha avanzato richieste specifiche in merito alla distribuzione degli spazi, ma ha chiesto il camino e che la cucina avesse una posizione privilegiata; in generale che l’ambiente fosse caldo e accogliente.
«L’appartamento era diverso, era parte di una abitazione molto più grande. L’abbiamo diviso per ricavare due abitazioni più piccole. La casa di cui abbiamo curato l’arredo aveva un grande vantaggio: una superficie vetrata che garantiva un’ottima illuminazione e, anche, un panorama stupendo. Abbiamo cercato di enfatizzare questi punti di forza, nonostante le dimensioni degli spazi. Il camino, richiesto dai committenti, è stato il perno intorno al quale abbiamo sviluppato il progetto».
ll progetto. «La zona giorno di questa abitazione è caratterizzata da un’ampia e luminosa vetrata. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di posizionare cucina, pranzo e living in un ambiente unico, panoramico e luminosissimo».
Il dettaglio in più. «La coppia ha richiesto di utilizzare dei toni caldi nella scelta cromatica e di trovare una collocazione a due elementi a loro molto cari: un grande corallo bianco, che abbiamo collocato all’ingresso come scultura/separè, e una bussola navale d’epoca, che abbiamo incastonato in uno dei mobili eseguiti su misura da un bravissimo artigiano locale».
Cosa è possibile realizzare con questa metratura?
«Cerchiamo, in genere, di destinare alla zona giorno circa il 50% della metratura che abbiamo a disposizione e di progettare due bagni e una lavanderia. Proponiamo spesso la soluzione open space e, quando possibile, cerchiamo di posizionare anche una cucina a isola, anche se ha bisogno di spazi più generosi rispetto a una soluzione lineare. 20/25 m² sono, comunque, già una metratura interessante».
«Cerchiamo, in genere, di destinare alla zona giorno circa il 50% della metratura che abbiamo a disposizione e di progettare due bagni e una lavanderia. Proponiamo spesso la soluzione open space e, quando possibile, cerchiamo di posizionare anche una cucina a isola, anche se ha bisogno di spazi più generosi rispetto a una soluzione lineare. 20/25 m² sono, comunque, già una metratura interessante».
Architetto: Resh Home
Dove: Renon, sopra Bolzano
Anno ristrutturazione: 2013
Metratura dell’open space: 42 m²
Costi: 30.000 euro.
La richiesta del committente. «I clienti, una coppia con due figli, pur mantenendo l’open space, volevano separare il soggiorno e zona TV dalla cucina, in modo da poter vivere gli ambienti separatamente senza disturbare chi fosse in uno o nell’altro».
ll progetto. «La progettazione e divisione degli ambienti ruota intorno alla stufa, che separa la zona pranzo dal divano, pur rimanendo l’ambiente un open space. Questa soluzione divisoria sembra tagliare la stufa in due; ha una sezione in legno (dove sono inseriti i tubi per far passare antenna e corrente per le prese) che separa visivamente le aree, quasi a fornire una protezione visiva e una in vetro per non perdere la percezione di un ambiente generoso».
«La parte dietro la soluzione divisoria coincideva, prima della ristrutturazione, con la camera della ragazza. Avendo abbattuto il muro divisorio, è stato possibile ampliare l’open space di 15m²».
Il dettaglio in più. «Abbiamo incassato il binario scorrevole nel soffitto, circa a metà stanza, per accentuare l’effetto di ambiente unico».
Dove: Renon, sopra Bolzano
Anno ristrutturazione: 2013
Metratura dell’open space: 42 m²
Costi: 30.000 euro.
La richiesta del committente. «I clienti, una coppia con due figli, pur mantenendo l’open space, volevano separare il soggiorno e zona TV dalla cucina, in modo da poter vivere gli ambienti separatamente senza disturbare chi fosse in uno o nell’altro».
ll progetto. «La progettazione e divisione degli ambienti ruota intorno alla stufa, che separa la zona pranzo dal divano, pur rimanendo l’ambiente un open space. Questa soluzione divisoria sembra tagliare la stufa in due; ha una sezione in legno (dove sono inseriti i tubi per far passare antenna e corrente per le prese) che separa visivamente le aree, quasi a fornire una protezione visiva e una in vetro per non perdere la percezione di un ambiente generoso».
«La parte dietro la soluzione divisoria coincideva, prima della ristrutturazione, con la camera della ragazza. Avendo abbattuto il muro divisorio, è stato possibile ampliare l’open space di 15m²».
Il dettaglio in più. «Abbiamo incassato il binario scorrevole nel soffitto, circa a metà stanza, per accentuare l’effetto di ambiente unico».
Cosa è possibile realizzare con questa metratura?
«Questa è una giusta metratura, naturalmente più grandi sono gli spazi e più facile risulta la divisione delle diverse zone. Prima di progettare un open space, è importante conoscere e capire le esigenze della committenza e, poi, sviluppare l’open space di conseguenza. Per esempio, pur progettando un ambiente aperto, il cliente potrebbe richiedere – come in questo progetto – una soluzione che visivamente separi la cucina dal soggiorno».
«Questa è una giusta metratura, naturalmente più grandi sono gli spazi e più facile risulta la divisione delle diverse zone. Prima di progettare un open space, è importante conoscere e capire le esigenze della committenza e, poi, sviluppare l’open space di conseguenza. Per esempio, pur progettando un ambiente aperto, il cliente potrebbe richiedere – come in questo progetto – una soluzione che visivamente separi la cucina dal soggiorno».
Architetto: Studio Q, Bartolomeo Quintiliani
Dove: Roma, quartiere Monteverde Vecchio
Anno ristrutturazione: 2018
Metratura dell’open space: 55 m² (la metratura complessiva: 110)
Costi: 120.000 (costo complessivo dei lavori)
La richiesta del committente. «L’esigenza era ricavare nella metratura complessiva tre camere da letto e due bagni, senza rinunciare a una zona giorno generosa, per cui abbiamo realizzato un solo disimpegno e l’abbiamo lasciato nello spazio centrale dell’appartamento in modo che qui affacciassero le stanze, il bagno e un ulteriore vano ripostiglio. La nuova planimetria ci ha portati a dover rialzare parte della pavimentazione del bagno e delle camere dei ragazzi».
ll progetto. La pianta dell’alloggio è stata divisa in due: in una trovano posto tre camere, di cui una con un piccolo bagno, e un bagno comune; per ricavare lo spazio per la zona giorno sono state ridotte le metrature delle camere e concentrato il disimpegno in un unico spazio quadrangolare.
«La ristrutturazione ha interessato l’intero appartamento, di cui il nuovo open space occupa la metà della metratura totale. In questo ampio spazio sono stati ricavati, all’ingresso, un ripostiglio e degli armadi a muro (rivestiti con carta da parati) ed un ampio vano lavanderia in muratura con sportelli in legno stampato con una grafica realizzata dal nostro studio su materiale fornito dal cliente.
È stato ampliato il vano finestra sul terrazzo, in modo che la nuova zona giorno guadagnasse più luce, ed è stato inserito un infisso scorrevole. La cucina ed il bancone sono stati disegnati e realizzati da artigiani specializzati: gli elettrodomestici sono schermati da ante a scomparsa. La libreria è stata progettata con montanti in ferro e mensole in mdf stampato con varie texture (la sua forma nasce dall’esigenza di integrare dei mobili di recupero della proprietà)».
Il dettaglio in più. «Il gioco di pendenze dei controsoffitti nasconde una trave che avrebbe interrotto la continuità di soggiorno e cucina. Un inserto nel pavimento in marmo corre lungo tutto l’appartamento: dal soggiorno alla camera da letto padronale».
Dove: Roma, quartiere Monteverde Vecchio
Anno ristrutturazione: 2018
Metratura dell’open space: 55 m² (la metratura complessiva: 110)
Costi: 120.000 (costo complessivo dei lavori)
La richiesta del committente. «L’esigenza era ricavare nella metratura complessiva tre camere da letto e due bagni, senza rinunciare a una zona giorno generosa, per cui abbiamo realizzato un solo disimpegno e l’abbiamo lasciato nello spazio centrale dell’appartamento in modo che qui affacciassero le stanze, il bagno e un ulteriore vano ripostiglio. La nuova planimetria ci ha portati a dover rialzare parte della pavimentazione del bagno e delle camere dei ragazzi».
ll progetto. La pianta dell’alloggio è stata divisa in due: in una trovano posto tre camere, di cui una con un piccolo bagno, e un bagno comune; per ricavare lo spazio per la zona giorno sono state ridotte le metrature delle camere e concentrato il disimpegno in un unico spazio quadrangolare.
«La ristrutturazione ha interessato l’intero appartamento, di cui il nuovo open space occupa la metà della metratura totale. In questo ampio spazio sono stati ricavati, all’ingresso, un ripostiglio e degli armadi a muro (rivestiti con carta da parati) ed un ampio vano lavanderia in muratura con sportelli in legno stampato con una grafica realizzata dal nostro studio su materiale fornito dal cliente.
È stato ampliato il vano finestra sul terrazzo, in modo che la nuova zona giorno guadagnasse più luce, ed è stato inserito un infisso scorrevole. La cucina ed il bancone sono stati disegnati e realizzati da artigiani specializzati: gli elettrodomestici sono schermati da ante a scomparsa. La libreria è stata progettata con montanti in ferro e mensole in mdf stampato con varie texture (la sua forma nasce dall’esigenza di integrare dei mobili di recupero della proprietà)».
Il dettaglio in più. «Il gioco di pendenze dei controsoffitti nasconde una trave che avrebbe interrotto la continuità di soggiorno e cucina. Un inserto nel pavimento in marmo corre lungo tutto l’appartamento: dal soggiorno alla camera da letto padronale».
Cosa è possibile realizzare con questa metratura?
«Per un appartamento in città, questa è una buona metratura e permette di realizzare un open space. È importante che le dimensioni delle zone principali non siano inferiori a 3,80-4 m. In un ambiente così ampio, è meglio evitare di appoggiare i divani al muro e creare così un’enorme vuoto centrale, che diventerebbe poco funzionale. In un unico spazio è possibile progettare zone diverse e questo aiuta a far percepire l’ambiente più grande. Meglio non creare corridoi e concepire le varie zone come aree nelle quali è possibile muoversi in maniera fluida. Di base, è utile creare uno spazio unico dal punto di vista visivo che viene poi fruito in maniera differente, in funzione delle esigenze e anche grazie alla disposizione degli arredi».
Questa storia è stata pubblicata il 19 aprile 2020 e poi aggiornata
Devi riorganizzare anche tu il tuo open space? Cerca su Houzz il professionista più adatto a te.
Altro
Come Hanno Fatto? 4 Pro Spiegano 4 Open Space Under 25Mq
Regole Base per Organizzare uno Spazio Loft Open Space
La Zona Giorno Open Space: Moda Superata o Ancora di Tendenza?
«Per un appartamento in città, questa è una buona metratura e permette di realizzare un open space. È importante che le dimensioni delle zone principali non siano inferiori a 3,80-4 m. In un ambiente così ampio, è meglio evitare di appoggiare i divani al muro e creare così un’enorme vuoto centrale, che diventerebbe poco funzionale. In un unico spazio è possibile progettare zone diverse e questo aiuta a far percepire l’ambiente più grande. Meglio non creare corridoi e concepire le varie zone come aree nelle quali è possibile muoversi in maniera fluida. Di base, è utile creare uno spazio unico dal punto di vista visivo che viene poi fruito in maniera differente, in funzione delle esigenze e anche grazie alla disposizione degli arredi».
Questa storia è stata pubblicata il 19 aprile 2020 e poi aggiornata
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Dove: Milano, ottavo piano di un palazzo degli anni ‘60
Anno ristrutturazione: 2018-2019
Metratura dell’open space: l’open space (cucina, sala da pranzo, salotto) misura 35 m². Metratura complessiva della casa: 90 m². Il terrazzo misura 10 m².
Costi: cucina 15.000 euro; mobile soggiorno/panca/libreria 5.000; arredi (divano e tavolo) 2.500; le opere sono costate circa 30.000.
La richiesta del committente. L’appartamento, oggi abitato da una coppia di trentenni e dalla figlia neonata, era di proprietà della famiglia; è stato ristrutturato chiedendo all’architetto di renderlo moderno, di sfruttare al meglio gli spazi per comprendere una camera matrimoniale con bagno padronale, una camera per la figlia e una zona giorno aperta che sfruttasse la vista del terrazzo su un lato.
ll progetto. «Abbiamo demolito il muro che divideva la cucina dalla zona giorno, creando un unico ambiente. Abbiamo realizzato un controsoffitto sopra il salotto per nascondere le travi e i cassonetti delle tapparelle e per regolarizzare le diverse altezze del soffitto. Demolendo una parte di bagno esistente abbiamo ricavato un piccolo angolo studio alla fine del corridoio, di fronte al tavolo da pranzo».
Il dettaglio in più. «Non è stato semplice progettare l’ingresso, caratterizzato da un corridoio che accompagna alla zona giorno. Abbiamo allargato le camere, pertanto è stato necessario stringere il corridoio esistente; su un lato abbiamo posizionato un mobile che, oltre a portare carattere, ha avuto anche una precisa funzione contenitiva. La prospettiva del corridoio finisce sul tavolo da pranzo che diventa fulcro e punto di unione tra la cucina, sulla destra, e il salotto con terrazzo sulla sinistra. Un gioco di finestre e vetri satinati permette di portare luce naturale anche nel bagno cieco, al quale si accede dal corridoio. Grazie alla ridistribuzione degli spazi siamo riusciti anche a ricavare due bagni, a differenza di prima (la casa infatti ne aveva uno solo)».