5 Materiali per il Top della Cucina Che Dovresti Conoscere
Piani di lavoro per cucina belli, tecnologici e super funzionali, grazie a materiali di ultima generazione
I top cucina spaziano dai materiali più classici come legno e marmo a quelli più innovativi come i compositi e le resine. Oggi ne conosceremo cinque dalle caratteristiche strabilianti: Viroc, Paperstone, Fenix, Krion e Laminam.
Materiali brevettati per rispondere alle esigenze più comuni per un top della cucina, come resistenza, funzionalità, praticità e facilità di pulizia.
Andremo dal materiale per il piano di lavoro più economico a quello più caro, anche se questa distinzione vuole essere solo indicativa, vista la moltitudine di elementi (spessore, colore, ecc.) che concorrono a definire il prezzo finale di un top cucina.
Materiali brevettati per rispondere alle esigenze più comuni per un top della cucina, come resistenza, funzionalità, praticità e facilità di pulizia.
Andremo dal materiale per il piano di lavoro più economico a quello più caro, anche se questa distinzione vuole essere solo indicativa, vista la moltitudine di elementi (spessore, colore, ecc.) che concorrono a definire il prezzo finale di un top cucina.
È possibile trovare il Viroc anche in altri colori e, più precisamente, in bianco, giallo, rosso e ocra.
Altre caratteristiche del materiale sono la resistenza ai raggi UV e alle condizioni meteorologiche, la forte opacità, l’essere inodore, ignifugo e atossico. Non contiene componenti volatili pericolosi come l’asbesto o la formaldeide.
Un ottimo materiale, quindi, ma non è rinnovabile né biodegradabile.
Altre caratteristiche del materiale sono la resistenza ai raggi UV e alle condizioni meteorologiche, la forte opacità, l’essere inodore, ignifugo e atossico. Non contiene componenti volatili pericolosi come l’asbesto o la formaldeide.
Un ottimo materiale, quindi, ma non è rinnovabile né biodegradabile.
2. Paperstone
Altra gradita new entry nel mondo dei piani da lavoro è il Paperstone. Ecologico fin dalla fase di produzione, è anch’esso un materiale composito ma costituito al 100% da carta da ufficio riciclata più resine a base di acqua e oli ottenuti da gusci di anacardi.
Il top in Paperstone si presenta piacevole al tatto e alla vista, richiamando l’aspetto della pietra naturale.
Altra gradita new entry nel mondo dei piani da lavoro è il Paperstone. Ecologico fin dalla fase di produzione, è anch’esso un materiale composito ma costituito al 100% da carta da ufficio riciclata più resine a base di acqua e oli ottenuti da gusci di anacardi.
Il top in Paperstone si presenta piacevole al tatto e alla vista, richiamando l’aspetto della pietra naturale.
Tra le interessanti caratteristiche fisiche del Paperstone troviamo la forte resistenza agli urti e alle abrasioni, l’essere anti macchia, idrorepellente e pressoché inattaccabile dagli acidi. Inoltre lo si trova in commercio in differenti colorazioni e, pur derivando dalla carta, ha una spiccata resistenza al fuoco. Per finire, è in vendita a un costo abbordabile a tutti.
3. Fenix
Tra i materiali tecnologicamente all’avanguardia il Fenix è certamente tra i più innovativi e particolarmente idoneo a soluzioni estetiche raffinate e attuali. L’impiego di nanotecnologie consente durante la fase di produzione di ottenere una superficie esterna che, trattata con resine acriliche di nuova generazione, indurite e fissate attraverso uno speciale processo, risulta resistente all’usura e cromaticamente stabile.
Tra i materiali tecnologicamente all’avanguardia il Fenix è certamente tra i più innovativi e particolarmente idoneo a soluzioni estetiche raffinate e attuali. L’impiego di nanotecnologie consente durante la fase di produzione di ottenere una superficie esterna che, trattata con resine acriliche di nuova generazione, indurite e fissate attraverso uno speciale processo, risulta resistente all’usura e cromaticamente stabile.
Il piano di lavoro si presenta opaco, anti impronta e soft-touch.
Il nome Fenix rimanda alla capacità di rigenerarsi da eventuali graffi superficiali grazie alla termoriparabilità. La manutenzione è oltretutto semplice e veloce: si ricorre a un panno preriscaldato che va strofinato sulla parte danneggiata: il calore fa il resto.
Il nome Fenix rimanda alla capacità di rigenerarsi da eventuali graffi superficiali grazie alla termoriparabilità. La manutenzione è oltretutto semplice e veloce: si ricorre a un panno preriscaldato che va strofinato sulla parte danneggiata: il calore fa il resto.
4. Krion
Il Krion appartiene alla categoria solid surface di cui si conosciamo il più noto Corian e a cui somiglia per aspetto e caratteristiche.
È un materiale ecologico e riciclabile al 100%, ottenuto da una miscela costituita per 2/3 da minerali naturali e da resine ad alta resistenza. I top in Krion si presentano caldi al tatto e richiamano la pietra naturale. Oltre che in bianco, lo si può avere in tanti colori e differenti spessori.
Il Krion appartiene alla categoria solid surface di cui si conosciamo il più noto Corian e a cui somiglia per aspetto e caratteristiche.
È un materiale ecologico e riciclabile al 100%, ottenuto da una miscela costituita per 2/3 da minerali naturali e da resine ad alta resistenza. I top in Krion si presentano caldi al tatto e richiamano la pietra naturale. Oltre che in bianco, lo si può avere in tanti colori e differenti spessori.
I pannelli di Krion vengono lavorati come fossero legno e in più è possibile ottenere forme morbide e curve mediante il calore. Inoltre, rispetto a materiali simili, è più leggero e quindi versatile e trova applicazione anche all’esterno come rivestimento in facciata.
Facile da pulire, è piuttosto resistente alle macchie e all’usura ma se danneggiato è anch’esso ripristinabile ricorrendo a una spugnetta abrasiva. Nel caso in cui bisogna unire più pezzi le giunture risultano invisibili, la superficie non presenta pori ed è antibatterica, quindi particolarmente idonea a piani cucina e bagno.
Facile da pulire, è piuttosto resistente alle macchie e all’usura ma se danneggiato è anch’esso ripristinabile ricorrendo a una spugnetta abrasiva. Nel caso in cui bisogna unire più pezzi le giunture risultano invisibili, la superficie non presenta pori ed è antibatterica, quindi particolarmente idonea a piani cucina e bagno.
5. Laminam
I top in Laminam sono caratterizzati dallo spessore ridotto, essendo lastre di soli 3 mm che si ottengono da una miscela di materie prime naturali. Infatti il processo di produzione prevede che le materie di base, quali argille di cava, rocce granitiche, pigmenti ceramici, vengano macinati a umido e poi compattati e sinterizzati alla temperatura di 1.300 °C.
La sottile superficie prodotta è caratterizzata da un’alta resistenza all’usura ma anche ai solventi o detergenti.
I top in Laminam sono caratterizzati dallo spessore ridotto, essendo lastre di soli 3 mm che si ottengono da una miscela di materie prime naturali. Infatti il processo di produzione prevede che le materie di base, quali argille di cava, rocce granitiche, pigmenti ceramici, vengano macinati a umido e poi compattati e sinterizzati alla temperatura di 1.300 °C.
La sottile superficie prodotta è caratterizzata da un’alta resistenza all’usura ma anche ai solventi o detergenti.
Visto lo spessore esiguo, la lastra di Laminam viene poi incollata su un pannello in multistrato o cemento. Il Laminam è un materiale esteticamente molto valido e declinabile sia nella scelta dei colori, sia delle texture, riuscendo a seconda dei casi a ricordare il Corian, le pietre naturali o le resine di più attuale tendenza. La superficie è rifinita per essere al tatto liscia o irregolare ed essere opaca o semilucida. Bello, pratico e funzionale anche se ancora non proprio per tutte le tasche.
Questo Ideabook è stato originariamente pubblicato il 27 settembre 2016 e poi aggiornato
Raccontaci: quale materiale hai scelto per il tuo piano cucina? Condividi la tua esperienza nei Commenti.
Questo Ideabook è stato originariamente pubblicato il 27 settembre 2016 e poi aggiornato
Raccontaci: quale materiale hai scelto per il tuo piano cucina? Condividi la tua esperienza nei Commenti.
Tra le assolute novità nel panorama delle cucine, il Viroc è un materiale composito ottenuto dalla mescola di legno di pino e cemento. Da questi si ottiene un amalgama fortemente compresso e disidratato.
È un prodotto versatile che trova utilizzo anche in esterni e in spazi diversi dall’ambiente cucina. I pannelli uniscono la flessibilità e durabilità del legno con la resistenza del cemento e presentano un aspetto naturale di colore nero o grigio e superficie non omogenea.