4 Rifugi che Insegnano ad Assaporare la Solitudine

La vita di città ti deprime? Trova rifugio in campagna o in riva al mare abbracciando le ultime novità di design

Mitchell Parker 22 giugno 2021

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Non è certo un segreto che le città stiano diventando sempre più affollate. Ed è questo il motivo per cui nei fine settimana molte persone fuggono dal trambusto della vita urbana alla ricerca di spazi immersi nella natura. Si tratta di una tendenza che vede coinvolti molti designer e architetti nella progettazione di rifugi, capanne innovative e case modulari capaci di portare la giusta dose di vita moderna nelle zone più remote.

Mania per i rifugi
Gli appassionati della vita all’aria aperta possono trovare molti rifugi in Danimarca, a sud dell’arcipelago Fyn. Il team di Lumo Arkitekter ha progettato 50 costruzioni collocate in 19 punti lungo la costa e le spiagge, ottimi ripari per kayakisti, pescatori con la lenza, diportisti, subacquei e surfisti.

Gli architetti hanno tratto ispirazione dai vecchi vivai in cui un tempo i pescatori conservavano il pescato. Esistono cinque differenti tipologie di edificio che prevedono, ad esempio, piattaforme di bird-watching, spazi per le scolaresche e servizi igienici.

Grandi scandole in legno, trattate con olio di catrame nero pigmentato, ricoprono l’esterno delle costruzioni, le cui dimensioni variano tra i 5 e i 25 m².

La disponibilità di alcuni rifugi funziona in base all’ordine di arrivo, altri invece possono essere prenotati in anticipo online pagando una quota.

Fotografie di Lumo Arkitekter e Jesper Balleby

Dammi un riparo
Lo studio di architettura colombiano Colectivo Creativo Arquitectos ha realizzato la casa modulare Vimob con «l’intenzione di creare un riparo in una zona di difficile accesso; un luogo in cui la costruzione di una struttura tradizionale sarebbe stata limitata dal trasporto dei materiali e della manodopera».

Grandi porte scorrevoli assicurano l’illuminazione naturale e collegano l’interno al terrazzo antistante.

All’interno le pareti sono in legno OSB (pannelli a scaglie orientate), il pavimento in doghe di pino.

Il modulo è stato sviluppato nel laboratorio dello studio e poi smontato per la spedizione al sito di costruzione, dove è stato assemblato in due settimane da un team di quattro persone dello studio Colectivo Creativo usando il minimo degli attrezzi. «La facilità con cui è possibile montare e smontare la struttura ti permette di essere sulla cima della montagna, da cui puoi osservare l’intero paesaggio sottostante, o sulla spiaggia per guardare il tramonto», spiegano gli architetti.

Fotografie di Felipe Orvi

Micro residenze
Lo studio di progettazione Muji con sede a Tokyo ha colto la tendenza di lasciare la città per il fine settimana alla ricerca di zone meno popolate a contatto con la natura e ha deciso di fare qualcosa a tal proposito. «In città, molte persone vivono in spazi ridotti, sia in case in affitto sia a seguito di interventi di ristrutturazione», spiega Ayuma Takeda, portavoce di Muji. «Mentre la routine quotidiana domina nei giorni feriali, nei weekend abbracciano la possibilità di stare a contatto con la natura. Oggi questa tendenza si sta sempre più diffondendo».

Recentemente la società ha chiesto a tre designer – Jasper Morrison, Naoto Fukasawa e Konstantin Grcic – di sviluppare piccole capanne che potessero essere poste nella remota campagna, vicino alle tradizionali terme giapponesi (onsen) o di fronte all’oceano. Sono state esposte in un parco cittadino durante il Tokyo Midtown Design Touch, conclusosi agli inizi di novembre 2015.

La casa realizzata da Fukasawa, mostrata in fotografia, presenta un esterno in legno scuro e un tetto ondulato.

All’interno, il caldo legno ricopre i pavimenti, le pareti e il soffitto. Finestre scorrevoli permettono alla luce naturale di entrare durante il giorno, illuminando uno spazio combinato che ospita salotto, cucina e sala da pranzo e un bagno. Una stufa a legna riscalda nelle giornate e nelle notti più fredde.

«C’è un certo fascino nella parola capanna», scrive Fukasawa per spiegare il suo progetto. «Non è proprio una casa per le vacanze, ma non è neanche come andare in campeggio. Chi dispone di una piccola capanna ha la sensazione di potersi immergere nella natura in qualsiasi momento».

La capanna in sughero di Morrison poggia su un portico che la circonda, rialzato rispetto al terreno.

Una pavimentazione in stile tatami ricopre il pavimento del salotto, che presenta una stufa a legna e si trova accanto a una zona cucina separata.

«Ogni volta che penso di andare in campagna per il fine settimana, comincio a immaginare una piccola casa con tutto il necessario per un breve soggiorno: un posto per cucinare, uno per mangiare, uno per lavarsi e un altro per dormire», scrive Morrison. «Mi metto poi a pensare al luogo adatto, non troppo lontano da un onsen, magari vicino al mare, con una graziosa cittadina nelle vicinanze. Il sogno di solito crolla quando penso alla complessità della costruzione di una nuova abitazione, ma con questo progetto ho capito che è possibile progettare un alloggio come un prodotto piuttosto che come un oggetto definitivo. Le complessità possono essere superate per chiunque condivida il desiderio di un piccolo rifugio in campagna».

La capanna in alluminio di Grcic tiene conto dei regolamenti edilizi giapponesi e può essere costruita senza concessione edilizia. È realizzata utilizzando una tecnologia leggera e può essere facilmente trasportata con un camion. I pannelli sandwich presentano un’anima isolante in schiuma poliuretanica racchiusa tra un esterno in alluminio e un interno in compensato.

Anche se il prezzo non è ancora stato fissato, Muji afferma che le micro case saranno in vendita in Giappone a partire dal 2016.

Fotografie di Muji

Casetta moderna
Quest’anno, in occasione del Grand Designs Live svoltosi a Londra, lo studio di progettazione scozzese Echo Living ha presentato Wave, una casetta prefabbricata autosufficiente che prende il nome dalla struttura continua in cedro rosso occidentale sulla parte esterna.

Grande 12 m², può essere dotata di letto matrimoniale, doccia, stufa a legna e persino di una cucina compatta. È inoltre possibile aggiungere altre stanze separate. Dopo aver costruito le unità a mano, Echo Living le spedisce in loco e poi non resta che fissarle a una soletta di calcestruzzo già pronta.

Pannelli solari fotovoltaici integrati forniscono la corrente per l’illuminazione Led da 12 volt e per le prese elettriche. Pannelli architettonici Vivix di Formica rivestono i lati e la facciata.

Le pareti, i pavimenti e il soffitto sono ricoperti da pannelli in abete di Nordpan. Le finestre a tutta altezza e con doppi vetri fanno entrare la luce, mentre una porta in legno massello collega la casa allo spazio esterno pavimentato in legno.

L’interno è riscaldato da una stufa a legna posta su un piano di ardesia, mentre gli elettrodomestici della cucina e lo scaldabagno sono alimentati a gas.

Il laminato ColorCore di Formica nel delicato colore ‘Seed’ enfatizza una nicchia che corre per tutta la lunghezza della parete.

Fotografie di Echo Living

Questa storia è stata pubblicata il 8 marzo 2016 e poi aggiornata

Ti piacerebbe vivere circondato dalla natura? Leggi anche Design dal Mondo: 10 Rifugi Stupendi per Dimenticare la Quotidianità

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Fonte del Rustico

La Natura è Vita e vivere a braccetto con la Natura significa caricarsi di sana Energia! Rifugiarsi in un Bivacchino che sta a Cuore porta sicuramente una ventata di positività che fa vivere meglio... Avere anche solo una "nicchia" dove rifugiarsi di tanto in tanto regala Emozioni straordinarie, inimmaginabili, Emozioni ricche di Natura!

Piero