3 Progetti Italiani CasaClima A a Confronto
Udine, Modena, Mantova, 3 case certificate CasaClima A: risparmio energetico e comfort indoor
Struttura in legno, aggiornamenti impiantistici per sfruttare fonti rinnovabili, studio della distribuzione degli spazi residenziali in funzione del loro miglior orientamento: sono solo alcune delle caratteristiche di questi tre progetti residenziali, fra ristrutturazione e nuove costruzioni, ciascuno premiato con la targa CasaClima A, a prova della loro efficienza.
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La richiesta di costruire una casa monofamiliare in un piccolo lotto alla prima periferia della città di Udine ha dato ai progettisti la possibilità di mettere in pratica diverse soluzioni legate alla progettazione ecologica.
Dal punto di vista compositivo, l’edificio comprende un lotto rivolto vero nord, di 60 metri quadrati, che contiene le funzioni non abitative oltre a dare accesso al piano interrato, e un blocco a sud dove è compreso l’alloggio di 130 metri quadrati, diviso fra zona giorno e zona notte, a sua volta costituita da tre camere da letto e due bagni.
La prima scelta legata alla bioarchitettura, come raccontano i progettisti, riguarda lo studio dell’orientamento: “Gli spazi abitativi interni prendono funzione in base al posizionamento della casa ed al soleggiamento, verso sud-est la zona notte e verso sud-ovest la zona giorno, il patio esterno e la parte più ampia del semplice giardino”.
Dal punto di vista compositivo, l’edificio comprende un lotto rivolto vero nord, di 60 metri quadrati, che contiene le funzioni non abitative oltre a dare accesso al piano interrato, e un blocco a sud dove è compreso l’alloggio di 130 metri quadrati, diviso fra zona giorno e zona notte, a sua volta costituita da tre camere da letto e due bagni.
La prima scelta legata alla bioarchitettura, come raccontano i progettisti, riguarda lo studio dell’orientamento: “Gli spazi abitativi interni prendono funzione in base al posizionamento della casa ed al soleggiamento, verso sud-est la zona notte e verso sud-ovest la zona giorno, il patio esterno e la parte più ampia del semplice giardino”.

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Segue la scelta relativa alle strutture, che vedono il legno come materiale protagonista, tanto per le pareti verticali quanto per solai e copertura.Ne parlano i progettisti: “Per la realizzazione delle strutture in elevazione sono state impiegate pareti in legno, specificatamente legno lamellare a strati incrociati essiccato artificialmente con umidit. del 12% (XLAM da 9cm di spessore – 3 strati). La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e
trasversali di queste pareti permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del pannello, aumentandone la resistenza statica e la stabilità dimensionale. Per l’incollaggio dei vari strati di assi viene impiegato il collante PUR Purbond HB 110 Collano, privo di solventi e formaldeide”.
trasversali di queste pareti permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del pannello, aumentandone la resistenza statica e la stabilità dimensionale. Per l’incollaggio dei vari strati di assi viene impiegato il collante PUR Purbond HB 110 Collano, privo di solventi e formaldeide”.
Il progetto per Casa LE ha seguito le indicazioni del protocollo CasaClima, tanto da raggiungere la classe A grazie alle scelte costruttive, alla tenuta all’aria verificata attraverso due blower door test (cioè l’esame che permette di misurare l’ermeticità di un edificio dopo aver imposto una determinata differenza di pressione tra interno ed esterno), e alle scelte impiantistiche. Il progetto, infatti, comprende un impianto di ventilazione meccanica controllata, un impianto solare termico e fotovoltaico che alimenta una caldaia in pompa di calore aria-acqua.
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2. La riqualificazione di Casa CT
Chi ci abita: una coppia (Roberto e Cecilia) con due figli
Dove: Levata di Curtatone (MN)
Architetto: Reggiani Davide Architetto
Superficie: 234 m²
Anno: fine lavori di ristrutturazione novembre 2018 (casa originale del 1975)
Costo ristrutturazione: 485.000€
Certificazione: CasaClima A
Chi ci abita: una coppia (Roberto e Cecilia) con due figli
Dove: Levata di Curtatone (MN)
Architetto: Reggiani Davide Architetto
Superficie: 234 m²
Anno: fine lavori di ristrutturazione novembre 2018 (casa originale del 1975)
Costo ristrutturazione: 485.000€
Certificazione: CasaClima A
In questo caso il progetto ha preso avvio dalla volontà di riqualificare una tipica villa degli anni Settanta con un duplice obiettivo: da una parte riorganizzare gli spazi interni per rispondere in modo più efficace alle esigenze abitative di una giovane coppia con due figli e, dall’altra, aggiornare l’efficienza energetica dell’involucro per ottenere la certificazione CasaClima A e poter contare anche su un nuovo comfort indoor.
Il progetto ha preso avvio dall’aggiornamento del sistema di isolamento: è stata realizzata la coibentazione termica in tutto l’involucro edilizio, utilizzando materiali di origine naturale come il sughero e la fibra di legno. I nuovi strati isolanti sono stati applicati in parte all’interno e in parte all’esterno, a causa di alcuni vincoli costruttivi specifici dell’edificio.
La seconda tappa di aggiornamento ha riguardato gli impianti e, in particolare, quello di riscaldamento/raffrescamento. Ne parla direttamente l’architetto: «Si è deciso di utilizzare un sistema tutta aria, senza l’utilizzo di terminali di emissione tradizionali di tipo radiante. Il cuore del sistema è costituito dall’impianto di ventilazione meccanica controllata, con recuperatore di calore ad alta efficienza e bypass estivo, dotato di una batteria di post riscaldamento/raffrescamento con un circuito collegato ad una pompa di calore aria/acqua, che permette di coprire il fabbisogno di climatizzazione dell’edificio nelle mezze stagioni.
Quando invece il clima esterno diventa più severo e le potenze richieste aumentano, entrano in funzione quattro ventilconvettori, che forniscono l’apporto aggiuntivo necessario di aria climatizzata di ricircolo. Questi ventilconvettori sono collegati alla medesima pompa di calore aria/acqua, che si incarica anche della generazione dell’acqua calda sanitaria, stoccata in un bollitore di accumulo».
3. Il nuovo Brunnenhof
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una famiglia e i loro tre figli (ciascuno con un proprio appartamento
Dove: Cortaccia (BZ)
Architetto: Manuel Benedikter Architetto
Superficie: 600 m²
Anno: 2017
Certificazione: CasaClima A
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una famiglia e i loro tre figli (ciascuno con un proprio appartamento
Dove: Cortaccia (BZ)
Architetto: Manuel Benedikter Architetto
Superficie: 600 m²
Anno: 2017
Certificazione: CasaClima A
Il progetto Brunnenhof è nato dalla volontà della committenza di costruire appartamenti separati fra loro per i genitori e i tre figli.
Abitavano, infatti, in un vicino edificio risalente al 1912 che, oltre a non essere abbastanza spazioso, si stava deteriorando nel tempo e non rispettava gli standard energetici contemporanei.
Si è quindi scelto di demolire un maso chiuso e di costruire sullo stesso sito un nuovo edificio, aumentandone la cubatura del 15% grazie alla possibilità data dall’amministrazione comunale di incrementare il volume costruito a fronte dell’ottenimento della certificazione CasaClima A.
Abitavano, infatti, in un vicino edificio risalente al 1912 che, oltre a non essere abbastanza spazioso, si stava deteriorando nel tempo e non rispettava gli standard energetici contemporanei.
Si è quindi scelto di demolire un maso chiuso e di costruire sullo stesso sito un nuovo edificio, aumentandone la cubatura del 15% grazie alla possibilità data dall’amministrazione comunale di incrementare il volume costruito a fronte dell’ottenimento della certificazione CasaClima A.
Certificazione raggiunta, grazie alla scelta di un sistema costruttivo in grado di contenere le dispersioni e garantire l’efficienza termica dell’involucro.
Nello specifico, per il progetto Brunnenhof, che comprende quattro appartamento privati e due appartamenti per le vacanze, l’architetto Manuel Benedikter ha scelto un sistema costruttivo con muratura portante e pilastri in calcestruzzo armato; le pareti perimetrali sono in mattoni senza coibentazione a cui è stato applicato intonaco termoisolante. Il tetto ha una struttura in legno e l’isolamento in fibra di legno. Dal punto di vista impiantistico, ogni appartamento ha un sistema autonomo di ventilazione meccanica con recupero di calore attivo e passivo e la copertura è predisposta per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
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Nello specifico, per il progetto Brunnenhof, che comprende quattro appartamento privati e due appartamenti per le vacanze, l’architetto Manuel Benedikter ha scelto un sistema costruttivo con muratura portante e pilastri in calcestruzzo armato; le pareti perimetrali sono in mattoni senza coibentazione a cui è stato applicato intonaco termoisolante. Il tetto ha una struttura in legno e l’isolamento in fibra di legno. Dal punto di vista impiantistico, ogni appartamento ha un sistema autonomo di ventilazione meccanica con recupero di calore attivo e passivo e la copertura è predisposta per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
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Chi ci abita: una famiglia
Dove: Udine
Architetto: Tommaso Michieli e Christian Zanatta di michielizanatta.net – architetti
Superficie: 208 m² di residenza; 321 m² di giardino
Anno: 2014
Certificazione: CasaClima A