10 Idee per Giardini e Terrazzi con Forme e Angoli Difficili
A volte i giardini di città sono così “strambi” che si finisce per usarli poco. Dieci soluzioni per farvi cambiare idea
Quante volte avete rinunciato a usare una parte del giardino per via di una forma difficile, “incastrata” tra un edificio e l’altro, o per spigoli troppo stretti? In città accade spesso, ma non scoraggiatevi: sono situazioni comuni che rappresentano una magnifica sfida alla creatività e all’ingegno.
La regola base è quella di non tentare di minimizzare un problema di distribuzione degli spazi e delle superfici con camuffamenti, false pareti, siepi, ecc. Esaltatelo, invece, usando materiali e piani differenti e sfruttando lo spazio al meglio.
La regola base è quella di non tentare di minimizzare un problema di distribuzione degli spazi e delle superfici con camuffamenti, false pareti, siepi, ecc. Esaltatelo, invece, usando materiali e piani differenti e sfruttando lo spazio al meglio.
2. Evidenziare e sfruttare gli spigoli
Una rientranza fastidiosa può diventare il motivo portante di un piccolo patio: sfruttate la lunghezza e create un passaggio a zig zag. Non deve essere una vera e propria passerella tra la vegetazione, va bene anche un semplice disegno ottenuto accostando materiali diversi (ghiaia e legno, o deck e sassi, ad esempio).
Lo zig zag inganna l’occhio e fa correre lo sguardo da un’esteremità all’altra, suggerendo che il percorso da compiere sia più lungo. Questo dà respiro anche a piccoli spazi.
Una rientranza fastidiosa può diventare il motivo portante di un piccolo patio: sfruttate la lunghezza e create un passaggio a zig zag. Non deve essere una vera e propria passerella tra la vegetazione, va bene anche un semplice disegno ottenuto accostando materiali diversi (ghiaia e legno, o deck e sassi, ad esempio).
Lo zig zag inganna l’occhio e fa correre lo sguardo da un’esteremità all’altra, suggerendo che il percorso da compiere sia più lungo. Questo dà respiro anche a piccoli spazi.
3. Creare “ponti” tra aree differenti
Uno dei problemi più diffusi in piccoli giardini urbani è quello degli angoli. Separate gli spazi, creando nella zona d’angolo uno stondamento, e raccordate alla parte più ampia con un elemento di collegamento.
Notate come questo sia rappresentato da una sovrapposizione dei due materiali che distinguono le aree: la pietra bianca e il legno, entrambi ripresi nella panca angolare.
La passerella è disposta in diagonale, in modo da aumentarne la lunghezza.
Uno dei problemi più diffusi in piccoli giardini urbani è quello degli angoli. Separate gli spazi, creando nella zona d’angolo uno stondamento, e raccordate alla parte più ampia con un elemento di collegamento.
Notate come questo sia rappresentato da una sovrapposizione dei due materiali che distinguono le aree: la pietra bianca e il legno, entrambi ripresi nella panca angolare.
La passerella è disposta in diagonale, in modo da aumentarne la lunghezza.
4. Il parquet a listelli inganna l’occhio
In spazi stretti e lunghi di solito si preferisce optare per una disposizione dei listelli sul lato corto, ma qui lo spazio tende a stringersi da un lato, perciò si è scelto di allineare il parquet al perimetro esterno. L’interruzione scalare della vetrata sembra così un elemento decorativo, che invita a seguire con l’occhio il listello più lungo, fino all’amaca che diventa elemento non solo funzionale, ma fuoco prospettico.
La vetrata apre sull’interno in modo che lo stretto corridoio non sia soffocante: vetri opachi o colorati non sarebbero stati adatti. I montanti e i listelli verticali danno una spinta verso il cielo aperto.
In spazi stretti e lunghi di solito si preferisce optare per una disposizione dei listelli sul lato corto, ma qui lo spazio tende a stringersi da un lato, perciò si è scelto di allineare il parquet al perimetro esterno. L’interruzione scalare della vetrata sembra così un elemento decorativo, che invita a seguire con l’occhio il listello più lungo, fino all’amaca che diventa elemento non solo funzionale, ma fuoco prospettico.
La vetrata apre sull’interno in modo che lo stretto corridoio non sia soffocante: vetri opachi o colorati non sarebbero stati adatti. I montanti e i listelli verticali danno una spinta verso il cielo aperto.
5. Usare superfici sottili
Quando è necessario rispettare delle forme con spigoli molto stretti, conviene utilizzare trasparenze, altrimenti le forme ne risulterebbero appesantite.
Sul terrazzo, o comunque in un punto aperto dove ci sia una maggiore vicinanza al paesaggio, materiali sottili consentono un rapporto più stretto con l’ambiente circostante, minimizzando la distanza tra interno ed esterno.
Quando è necessario rispettare delle forme con spigoli molto stretti, conviene utilizzare trasparenze, altrimenti le forme ne risulterebbero appesantite.
Sul terrazzo, o comunque in un punto aperto dove ci sia una maggiore vicinanza al paesaggio, materiali sottili consentono un rapporto più stretto con l’ambiente circostante, minimizzando la distanza tra interno ed esterno.
6. Reinventare lo spazio
Quando il gioco (architettonico) si fa duro, bisogna osare una scelta fuori dall’ordinario. Se l’unico spazio per il giardino cade al centro del salotto, usatelo.
Circondate il giardino con vetrate a isolamento termico, con una buona capacità di far passare la luce. Create una forte contrapposizione tra l’interno e l’esterno, di modo che la separazione acquisti maggiore intensità. È fondamentale in questi casi che la vegetazione sia sempreverde, rigogliosa e ben tenuta, anche se non necessariamente carica di fiori.
Tenete a mente che potreste avere della condensa.
Quando il gioco (architettonico) si fa duro, bisogna osare una scelta fuori dall’ordinario. Se l’unico spazio per il giardino cade al centro del salotto, usatelo.
Circondate il giardino con vetrate a isolamento termico, con una buona capacità di far passare la luce. Create una forte contrapposizione tra l’interno e l’esterno, di modo che la separazione acquisti maggiore intensità. È fondamentale in questi casi che la vegetazione sia sempreverde, rigogliosa e ben tenuta, anche se non necessariamente carica di fiori.
Tenete a mente che potreste avere della condensa.
7. Usare la chiocciola
Un sistema semplice, che però è spesso ignorato a favore di scelte meno pratiche e decisamente più scomode: un dislivello tra due parti di un giardino o di una terrazza orientate in modo diverso, può essere risolto facilmente con pochi scalini disposti a chiocciola.
Un sistema semplice, che però è spesso ignorato a favore di scelte meno pratiche e decisamente più scomode: un dislivello tra due parti di un giardino o di una terrazza orientate in modo diverso, può essere risolto facilmente con pochi scalini disposti a chiocciola.
8. Settori di curve
Ci si dimentica troppo spesso che non ci sono solo le linee rette ma anche le curve!
Tratti curvilinei, combinati a elementi lineari, possono essere risolutivi in situazioni difficili. Se non gradite l’aspetto moderno, allora giocate con le superfici, rendendole più omogenee: ad esempio usate la ghiaia, evitate listoni o piastrelle rettangolari in favore di quelle quadrate, optate per un prato non zebrato o scegliete una pavimentazione in materiali senza tempo, come il cotto, tozzetti di pietra, mattoncini.
Movimentate la vegetazione creando piani di altezza differente e utilizzando piccoli alberi o cespugli come ancoraggio prospettico (anche un vaso, una statua o un elemento fisso vanno bene). Punteggiate con fiori e inserite accessori dal fascino un po’ vintage. La trasformazione sarà completa.
Ci si dimentica troppo spesso che non ci sono solo le linee rette ma anche le curve!
Tratti curvilinei, combinati a elementi lineari, possono essere risolutivi in situazioni difficili. Se non gradite l’aspetto moderno, allora giocate con le superfici, rendendole più omogenee: ad esempio usate la ghiaia, evitate listoni o piastrelle rettangolari in favore di quelle quadrate, optate per un prato non zebrato o scegliete una pavimentazione in materiali senza tempo, come il cotto, tozzetti di pietra, mattoncini.
Movimentate la vegetazione creando piani di altezza differente e utilizzando piccoli alberi o cespugli come ancoraggio prospettico (anche un vaso, una statua o un elemento fisso vanno bene). Punteggiate con fiori e inserite accessori dal fascino un po’ vintage. La trasformazione sarà completa.
9. Aiutarsi con colori squillanti
Alcuni angoli “capitano” e non c’è modo di evitarli. Sottolineateli. Un bordo di colore squillante è come un gran segno di evidenziatore. L’effetto sarà straniante e non passerà inosservato: tutti faranno a gara per sedersi nell’angolo!
Alcuni angoli “capitano” e non c’è modo di evitarli. Sottolineateli. Un bordo di colore squillante è come un gran segno di evidenziatore. L’effetto sarà straniante e non passerà inosservato: tutti faranno a gara per sedersi nell’angolo!
10. Lasciare libera la diagonale lunga
Strategia sempre valida nei piccoli spazi, come questo cortile a piano ribassato: lasciare più libertà possibile sulla diagonale lunga, concentrando aiole, piante e altri elementi fissi o mobili, negli angoli esterni. Fondamentale in questo caso la scelta di piastrelloni quadrati, che rendono la texture omogenea senza direttrici visuali predefinite.
Raccontaci: come hai risolto una forma irregolare del tuo giardino o terrazzo? Condividi le tue scelte progettuali nei Commenti.
Altro
Giardino (o Terrazza) Lungo e Stretto, Come Fare?
Strategia sempre valida nei piccoli spazi, come questo cortile a piano ribassato: lasciare più libertà possibile sulla diagonale lunga, concentrando aiole, piante e altri elementi fissi o mobili, negli angoli esterni. Fondamentale in questo caso la scelta di piastrelloni quadrati, che rendono la texture omogenea senza direttrici visuali predefinite.
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Giardino (o Terrazza) Lungo e Stretto, Come Fare?
Si può valorizzare una distribuzione irregolare usando texture differenti, d’impatto molto forte, e slivellando i piani.
Qui la composizione, apparentemente semplice, è magistrale. I listelli del patio/alcova rispettano l’andamento tradizionale, cioè quello “interno-esterno”, mentre quelli del piccolo gradino slivellato sono perpendicolari.
Il prato non zebrato è una superficie piana e regolare, omogenea, appena esaltata da essenziali piastrelloni chiari.
Un insieme così lineare, elegante e funzionale richiede un’attenta progettazione, originalità e una mano professionale.