Architettura e design
10 Case Attorno al Mondo che Celebrano la Natura, Dentro e Fuori Casa
Con lo sviluppo delle tecniche costruttive, architetti di tutto il mondo trovano nuovi modi – e nuovi luoghi – per fondere edifici e natura
Rocce vulcaniche utilizzate come pareti. Soffitti in vetro per osservare le stelle. Cucine sotterranee per consentire il contatto visivo con la fauna selvatica. Sempre più architetti e proprietari di casa scelgono di integrare l’architettura con il paesaggio circostante: non sottomettendo la natura alle proprie esigenze, ma piuttosto incorporandola, rendendola una caratteristica dell’edificio e adeguandosi ai materiali, ai colori, alle tradizioni e, soprattutto, alle restrizioni locali.
Continuate la lettura di questo Ideabook per scoprire come alcuni architetti internazionali hanno trasformato i limiti naturali in opportunità, utilizzando nuove tecniche per costruire case dove non erano mai state costruite prima.
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Gli ambienti interni sono separati da pannelli metallici che permettono di vedere attraverso. Queste partizioni servono da linee guida per la disposizione dei mobili e per aiutare gli abitanti a mantenere un’atmosfera ordinata. I materiali leggeri e le forme organiche favoriscono una maggiore integrazione con il paesaggio.
Il bagno e i servizi igienici sono parzialmente nascosti sottoterra in modo che i padroni di casa possano avere più privacy grazie a una vista sul nulla, a parte il cielo.
In cucina il piano di lavoro è a livello del terreno esterno – e consente di ammirare i cervi al pascolo durante la preparazione dei pasti!
Guarda altre foto di questo rifugio giapponese
Il bagno e i servizi igienici sono parzialmente nascosti sottoterra in modo che i padroni di casa possano avere più privacy grazie a una vista sul nulla, a parte il cielo.
In cucina il piano di lavoro è a livello del terreno esterno – e consente di ammirare i cervi al pascolo durante la preparazione dei pasti!
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Fotografie di Simon Wood
2. Circondarsi da pareti rocciose, in Australia
Dove: Sydney, Australia
Architetto: Richard Cole di Richard Cole Architecture
Non è necessario volgere gli occhi al cielo per trovare l’ispirazione; in alcuni casi può trovarsi – letteralmente – sotto i nostri piedi. Certo, non è il massimo mettere in mostra uno strato di terra argillosa o un terreno sabbioso, ma al contrario la roccia sembra garantire un enorme impatto visivo quando viene utilizzata per costruire o decorare spazi abitativi.
Lo dimostra questa suggestiva abitazione a Waverton, un quartiere di Sydney. Anziché nascondere le fondamenta come qualsiasi altro elemento strutturale, l’architetto ha deciso di trasformarle in un elemento scultoreo che dona personalità all’ambiente interno.
2. Circondarsi da pareti rocciose, in Australia
Dove: Sydney, Australia
Architetto: Richard Cole di Richard Cole Architecture
Non è necessario volgere gli occhi al cielo per trovare l’ispirazione; in alcuni casi può trovarsi – letteralmente – sotto i nostri piedi. Certo, non è il massimo mettere in mostra uno strato di terra argillosa o un terreno sabbioso, ma al contrario la roccia sembra garantire un enorme impatto visivo quando viene utilizzata per costruire o decorare spazi abitativi.
Lo dimostra questa suggestiva abitazione a Waverton, un quartiere di Sydney. Anziché nascondere le fondamenta come qualsiasi altro elemento strutturale, l’architetto ha deciso di trasformarle in un elemento scultoreo che dona personalità all’ambiente interno.
Richard ha impiegato molto tempo per sviluppare un progetto capace di fondere la casa con il terreno del pendio roccioso dove sarebbe stata costruita. «Abbiamo progettato entrambi i livelli dell’edificio in modo da garantire strutture portanti solide, incorporandoli nel pendio come una sorta di caverna e sfruttando le viste panoramiche a sud e ad ovest», spiega. La roccia non fornisce solo le fondamenta, è anche parte degli interni, grazie ad alcune porzioni lasciate allo scoperto nel seminterrato e in uno dei bagni.
Scopri tutte le foto su questo progetto
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3. Contemplare il cielo tra i boschi vicentini
Dove: Colli Berici, vicino a Vicenza, Italia
Architetto: Traverso-Vighy Architetti
Un rifugio immerso nella natura non deve per forza implicare una casa intera. A molti di noi piacerebbe disporre di un piccolo spazio nel quale poter leggere, ascoltare musica, o ammirare il panorama indisturbati.
Lo studio Traverso-Vighy Architetti ha risposto a questo desiderio realizzando un suggestivo spazio di 9 m² “annegato” nel bosco privato del cliente sui Colli Berici. Il proprietario è un imprenditore in pensione che desiderava una dépendance dedicata al relax nella propria casa vacanze. Il rifugio serve come sala lettura durante il giorno e come osservatorio sulle stelle quando cala il buio.
Dove: Colli Berici, vicino a Vicenza, Italia
Architetto: Traverso-Vighy Architetti
Un rifugio immerso nella natura non deve per forza implicare una casa intera. A molti di noi piacerebbe disporre di un piccolo spazio nel quale poter leggere, ascoltare musica, o ammirare il panorama indisturbati.
Lo studio Traverso-Vighy Architetti ha risposto a questo desiderio realizzando un suggestivo spazio di 9 m² “annegato” nel bosco privato del cliente sui Colli Berici. Il proprietario è un imprenditore in pensione che desiderava una dépendance dedicata al relax nella propria casa vacanze. Il rifugio serve come sala lettura durante il giorno e come osservatorio sulle stelle quando cala il buio.
«La parte più difficile è stata trasportare gli enormi infissi nel bosco e poi installarli», spiega l’architetto Giovanni Traverso. «L’obiettivo era quello di lasciare completamente intatti gli alberi circostanti e costruire un volume di grande fascino, con sufficiente luce naturale in inverno e la giusta ombra durante l’estate».
Il rifugio è abbastanza piccolo, ma le ampie vetrate trasmettono la sensazione di uno spazio più grande dove ci si sente veramente a contatto con la natura. I grandi infissi sembrano sprofondare nel terreno e il vetro raggiunge il livello del suolo, circondando il rifugio lungo tutti i lati – così la vista ravvicinata delle foglie dà l’impressione che gli alberi siano proprio all’interno della stanza!».
Visita questo rifugio immerso nel bosco
Il rifugio è abbastanza piccolo, ma le ampie vetrate trasmettono la sensazione di uno spazio più grande dove ci si sente veramente a contatto con la natura. I grandi infissi sembrano sprofondare nel terreno e il vetro raggiunge il livello del suolo, circondando il rifugio lungo tutti i lati – così la vista ravvicinata delle foglie dà l’impressione che gli alberi siano proprio all’interno della stanza!».
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4. Mimetizzarsi tra i campi danesi
Dove: vicino a Skagen, Danimarca
Architetto: Mogens Kassow e Lise Kassow di Kassow Arkitekter
Gli architetti hanno adottato il principio di mimetismo tipico della natura fondendo – quasi letteralmente – gli edifici con il paesaggio in un tutt’uno.
Questa casa vicino a Skagen, in Danimarca, progettata dagli architetti Mogens Kassow e Lise Kassow, è un ottimo esempio di come sia possibile attuare tale principio anche in architettura.
L’edificio sembra far parte dell’ambiente circostante: il tetto coperto d’erba e i pannelli in legno scuro rendono l’edificio praticamente invisibile. «È stato indispensabile evitare l’impressione che la casa si trovi in fondo a una cava, poiché qui vi è una depressione del terreno», dice Liza Kassow. «Le tre parti principali dell’abitazione sono distribuite su diversi livelli, e l’edificio sembra essersi sviluppato naturalmente in mezzo a questi campi. Fa una certa impressione: si può stare laggiù nell’ingresso e guardare il cielo e le colline dall’altra parte della casa».
Dove: vicino a Skagen, Danimarca
Architetto: Mogens Kassow e Lise Kassow di Kassow Arkitekter
Gli architetti hanno adottato il principio di mimetismo tipico della natura fondendo – quasi letteralmente – gli edifici con il paesaggio in un tutt’uno.
Questa casa vicino a Skagen, in Danimarca, progettata dagli architetti Mogens Kassow e Lise Kassow, è un ottimo esempio di come sia possibile attuare tale principio anche in architettura.
L’edificio sembra far parte dell’ambiente circostante: il tetto coperto d’erba e i pannelli in legno scuro rendono l’edificio praticamente invisibile. «È stato indispensabile evitare l’impressione che la casa si trovi in fondo a una cava, poiché qui vi è una depressione del terreno», dice Liza Kassow. «Le tre parti principali dell’abitazione sono distribuite su diversi livelli, e l’edificio sembra essersi sviluppato naturalmente in mezzo a questi campi. Fa una certa impressione: si può stare laggiù nell’ingresso e guardare il cielo e le colline dall’altra parte della casa».
In estate l’erba copre il tetto formando un tappeto di un certo spessore, che cattura il fresco notturno e lo rilascia all’interno durante il giorno, fornendo una protezione dal surriscaldamento quando il clima è molto caldo. Quando arriva l’inverno, l’erba si secca e si trasforma in fieno, che è dotato di proprietà di isolamento termico analoghe a quelle dei materiali sintetici usati di solito a questo scopo. La copertura fornisce quindi protezione termica supplementare, una caratteristica importante nelle zone con climi così rigidi.
Guarda altre immagini di questa casa
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5. Godere di un biolago in una riserva naturale, in Spagna
Dove: Les Gavarres, Catalogna, Spagna
Architetto: ZEST Architecture
I limiti naturali di un sito e le conseguenti difficoltà progettuali spesso ispirano la ricerca di soluzioni architettoniche ingegnose. Lo studio ZEST Architecture era stato contattato per trasformare un vecchio casale fatiscente in una casa per le vacanze e per i fine settimana di una famiglia con due figli adolescenti. Ma a causa delle normative edilizie applicabili sul territorio di Les Gavarres, una riserva naturale della Catalogna, si doveva restaurare fedelmente l’edificio riportandolo alla sua condizione originaria.
«Volevamo integrare la casa nel paesaggio in misura maggiore rispetto a quanto lo fosse in origine, ma dovevamo intaccare il terreno il meno possibile poiché l’edificio si trova su una riserva naturale. Una soluzione valida era quella di creare un livello intermedio con una piscina: avremmo potuto costruire una piscina senza intraprendere lavori di scavo, lasciando intatto il suolo, e avremmo potuto utilizzare frammenti di ardesia, un materiale abbondante nella zona, per un ulteriore riempimento», racconta Co Govers, il fondatore di Zest Architecture.
«Utilizzando materiali da costruzione simili a quelli originari, come l’ardesia, abbiamo integrato perfettamente la casa con il paesaggio. Questo effetto si nota anche all’interno, grazie al colore grigio-verde dell’intonaco d’argilla che riduce il contrasto tra dentro e fuori».
Dove: Les Gavarres, Catalogna, Spagna
Architetto: ZEST Architecture
I limiti naturali di un sito e le conseguenti difficoltà progettuali spesso ispirano la ricerca di soluzioni architettoniche ingegnose. Lo studio ZEST Architecture era stato contattato per trasformare un vecchio casale fatiscente in una casa per le vacanze e per i fine settimana di una famiglia con due figli adolescenti. Ma a causa delle normative edilizie applicabili sul territorio di Les Gavarres, una riserva naturale della Catalogna, si doveva restaurare fedelmente l’edificio riportandolo alla sua condizione originaria.
«Volevamo integrare la casa nel paesaggio in misura maggiore rispetto a quanto lo fosse in origine, ma dovevamo intaccare il terreno il meno possibile poiché l’edificio si trova su una riserva naturale. Una soluzione valida era quella di creare un livello intermedio con una piscina: avremmo potuto costruire una piscina senza intraprendere lavori di scavo, lasciando intatto il suolo, e avremmo potuto utilizzare frammenti di ardesia, un materiale abbondante nella zona, per un ulteriore riempimento», racconta Co Govers, il fondatore di Zest Architecture.
«Utilizzando materiali da costruzione simili a quelli originari, come l’ardesia, abbiamo integrato perfettamente la casa con il paesaggio. Questo effetto si nota anche all’interno, grazie al colore grigio-verde dell’intonaco d’argilla che riduce il contrasto tra dentro e fuori».
«La piscina è un biolago, nel quale le piante e la ghiaia filtrano l’acqua», spiega Co Govers. «È abitata da varie specie di fauna selvatica: ci sono un sacco di rane, salamandre e libellule che liberare il bacino d’acqua dalle zanzare durante l’estate, e uccelli che vengono a lavarsi sul bordo a sfioro tutto l’anno. Le acque nere della casa vengono filtrate attraverso un canneto, così possono essere riciclate per l’irrigazione del giardino».
Vuoi sapere di più sui biolaghi? Houzz Eco: Tuffarsi in un Biolago e Fare Amicizia con le Rane
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6. Vivere in discesa, in Giappone
Fotografie di Yosuke Harigane
Dove: Fukuoka, Giappone
Architetto: Suppose Design Office
I proprietari di questa piccola casa a Fukuoka, in Giappone, desideravano vivere il più possibile a contatto con la natura. Così, nonostante le caratteristiche del sito fossero abbastanza problematiche, gli architetti di Suppose Design Office sono riusciti a realizzare un edificio di tre piani su un pendio ripidissimo.
Il tetto è sollevato sopra le pareti attraverso dei sottili pilastri, e le vetrate offrono una splendida vista sul lago artificiale locale.
Fotografie di Yosuke Harigane
Dove: Fukuoka, Giappone
Architetto: Suppose Design Office
I proprietari di questa piccola casa a Fukuoka, in Giappone, desideravano vivere il più possibile a contatto con la natura. Così, nonostante le caratteristiche del sito fossero abbastanza problematiche, gli architetti di Suppose Design Office sono riusciti a realizzare un edificio di tre piani su un pendio ripidissimo.
Il tetto è sollevato sopra le pareti attraverso dei sottili pilastri, e le vetrate offrono una splendida vista sul lago artificiale locale.
7. Imitare il paesaggio, in Spagna
Dove: Sagunto, Valencia, Spagna
Architetto: Ramón Esteve Estudio
Gli architetti di questa casa a Sagunto, a pochi chilometri da Valencia, si sono ispirati al paesaggio locale per la sua progettazione. Il terreno montagnoso ha fornito lo stimolo per lasciare intatte delle enormi rocce che sono state sfruttate come parte delle mura. I blocchi di arenaria rossa estratti durante i lavori di scavo necessari per la posa delle fondamenta dell’edificio sono stati successivamente utilizzati per le pareti.
«La casa è radicata nel terreno e diventa una caratteristica tettonica del paesaggio. Utilizzare le risorse a portata di mano è il modo più naturale per progettare un edificio… Si tratta di una torre di avvistamento in arenaria rossa che appare davvero confortevole e naturale», spiega Ramón Esteve, fondatore e principale architetto dello studio.
Le ampie vetrate offrono una totale trasparenza tra la montagna e la valle, sottolineando l’imponenza delle mura.
Dove: Sagunto, Valencia, Spagna
Architetto: Ramón Esteve Estudio
Gli architetti di questa casa a Sagunto, a pochi chilometri da Valencia, si sono ispirati al paesaggio locale per la sua progettazione. Il terreno montagnoso ha fornito lo stimolo per lasciare intatte delle enormi rocce che sono state sfruttate come parte delle mura. I blocchi di arenaria rossa estratti durante i lavori di scavo necessari per la posa delle fondamenta dell’edificio sono stati successivamente utilizzati per le pareti.
«La casa è radicata nel terreno e diventa una caratteristica tettonica del paesaggio. Utilizzare le risorse a portata di mano è il modo più naturale per progettare un edificio… Si tratta di una torre di avvistamento in arenaria rossa che appare davvero confortevole e naturale», spiega Ramón Esteve, fondatore e principale architetto dello studio.
Le ampie vetrate offrono una totale trasparenza tra la montagna e la valle, sottolineando l’imponenza delle mura.
Fotografie di Lindman Photography
8. Rifugiarsi in una casa inclinata, in Svezia
Dove: Stoccolma, Svezia
Architetto: Trigueiros Architecture
La Cone House progettata da Trigueiros Architecture si fonde perfettamente con la natura, non solo grazie alla sua architettura, ma anche attraverso l’uso di materiali, colori e texture corrispondenti a quelli del paesaggio circostante.
È stata costruita su un’isola densamente popolata a Stoccolma caratterizzata da terreni con una forte pendenza. «Volevamo che la casa sembrasse quasi scorrere giù per il pendio abbracciando la vista del mare», spiega Vasco Trigueiros. Ci sono anche alcune dépendance che poggiano su angoli insoliti come per adattarsi alla morfologia del territorio.
The unusual scales on the house, which gave it the name of Cone House, are made of cedar wood, and will assume silver-grey hues naturally with age and exposure to sun and wind, merging the house with the landscape ever more snugly.
8. Rifugiarsi in una casa inclinata, in Svezia
Dove: Stoccolma, Svezia
Architetto: Trigueiros Architecture
La Cone House progettata da Trigueiros Architecture si fonde perfettamente con la natura, non solo grazie alla sua architettura, ma anche attraverso l’uso di materiali, colori e texture corrispondenti a quelli del paesaggio circostante.
È stata costruita su un’isola densamente popolata a Stoccolma caratterizzata da terreni con una forte pendenza. «Volevamo che la casa sembrasse quasi scorrere giù per il pendio abbracciando la vista del mare», spiega Vasco Trigueiros. Ci sono anche alcune dépendance che poggiano su angoli insoliti come per adattarsi alla morfologia del territorio.
The unusual scales on the house, which gave it the name of Cone House, are made of cedar wood, and will assume silver-grey hues naturally with age and exposure to sun and wind, merging the house with the landscape ever more snugly.
Le insolite scale interne, da cui origina il nome della Cone House, sono in legno di cedro, e assumeranno naturalmente sfumature grigio-argento con il tempo e l’esposizione al sole e al vento, integrando ancora di più la casa con il paesaggio.
Guarda le foto sugli interni di questa casa per scoprire le sue (ripidissime) scale
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9. Incorniciare la vista, in Russia
Dove: Sochi, Russia
Architetto: Yury Zubenko e Olga Tsherbakova di Studia Yury Zubenko
Quando gli architetti hanno visto per la prima volta il sito, attraversato da un ruscello di montagna, sono rimasti incantati dalla vista del paesaggio, così hanno suggerito ai clienti di far letteralmente entrare il mondo naturale dentro casa. Come risultato, molte delle pareti sono finestre panoramiche con una magica vista sul bosco e a pochi centimetri dal corso d’acqua.
Gli architetti utilizzano le finestre come cornici da molti anni e la tecnologia moderna ha reso fattibile installare finestre panoramiche con qualsiasi clima. Ma in realtà, in questo caso non si sono dovuti preoccupare del meteo, in quanto le temperature sotto lo zero sono praticamente sconosciute a Sochi, nel lontano sud-ovest della Russia.
Le enormi finestre che la circondano consentono ai proprietari di ammirare il paesaggio comodamente dalla propria casa, godendo della bellezza dei boschi e dei magnifici colori naturali tutto l’anno.
Dove: Sochi, Russia
Architetto: Yury Zubenko e Olga Tsherbakova di Studia Yury Zubenko
Quando gli architetti hanno visto per la prima volta il sito, attraversato da un ruscello di montagna, sono rimasti incantati dalla vista del paesaggio, così hanno suggerito ai clienti di far letteralmente entrare il mondo naturale dentro casa. Come risultato, molte delle pareti sono finestre panoramiche con una magica vista sul bosco e a pochi centimetri dal corso d’acqua.
Gli architetti utilizzano le finestre come cornici da molti anni e la tecnologia moderna ha reso fattibile installare finestre panoramiche con qualsiasi clima. Ma in realtà, in questo caso non si sono dovuti preoccupare del meteo, in quanto le temperature sotto lo zero sono praticamente sconosciute a Sochi, nel lontano sud-ovest della Russia.
Le enormi finestre che la circondano consentono ai proprietari di ammirare il paesaggio comodamente dalla propria casa, godendo della bellezza dei boschi e dei magnifici colori naturali tutto l’anno.
«L’obiettivo era quello di creare una sorta di area Zen: un luogo dove dimenticarsi della vita frenetica della città», dice Zubenko.«Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere la casa viva, nella quale i proprietari possano veramente sentirsi liberi e a proprio agio, rimanendo a stretto contatto con la natura».
Di certo il modo più semplice per fondere un interno con il paesaggio è abbondare con il vetro. Qualcuno potrebbe ammirare il sole sorgere ad est, il gioco delle onde dell’oceano, o semplicemente un giardino in fiore.
Scopri di più su questo rifugio russo
Di certo il modo più semplice per fondere un interno con il paesaggio è abbondare con il vetro. Qualcuno potrebbe ammirare il sole sorgere ad est, il gioco delle onde dell’oceano, o semplicemente un giardino in fiore.
Scopri di più su questo rifugio russo
10. Inserirsi perfettamente nel panorama locale, in Nuova Zelanda
Dove: Piha, Auckland, Nuova Zelanda
Architetto: Herbst Architects
Gary e Sherry Butler avevano trascorso molte estati nel sobborgo sulla spiaggia di Piha, prima di decidere di acquistare un terreno appartato in mezzo al bosco. Ma essendo occupato per il 90 per cento da alberi di Pohutukawa, una specie protetta, volevano costruire una casa rispettosa della natura e avvolta da essa.
Lance Herbst è stato contattato per realizzare questo desiderio, integrando la casa vacanze nel suo habitat naturale. L’edificio riconosce l’importanza degli alberi, sia metaforicamente che nella sua struttura», spiega l’architetto. «I membri della comunità sono fermamente contrari a tagliare gli alberi, ed è vietato anche intervenire sulle radici – ciò ha reso il progetto molto difficile».
Dove: Piha, Auckland, Nuova Zelanda
Architetto: Herbst Architects
Gary e Sherry Butler avevano trascorso molte estati nel sobborgo sulla spiaggia di Piha, prima di decidere di acquistare un terreno appartato in mezzo al bosco. Ma essendo occupato per il 90 per cento da alberi di Pohutukawa, una specie protetta, volevano costruire una casa rispettosa della natura e avvolta da essa.
Lance Herbst è stato contattato per realizzare questo desiderio, integrando la casa vacanze nel suo habitat naturale. L’edificio riconosce l’importanza degli alberi, sia metaforicamente che nella sua struttura», spiega l’architetto. «I membri della comunità sono fermamente contrari a tagliare gli alberi, ed è vietato anche intervenire sulle radici – ciò ha reso il progetto molto difficile».
Herbst è riuscito a superare questa sfida progettuale lavorando nel rispetto dei limiti naturali. La struttura della casa è progettata per fondersi con gli alberi che la circondano, tant’è vero che il tetto allude ai tronchi e ai rami, filtrando la luce all’interno in un modo simile alle fronde naturali.
Scopri altri suggestivi rifugi immersi nella natura: Design dal Mondo: 12 Dépendance Stupende da Mosca a Tokyo, via Piacenza
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Dove: Hiroshima, Giappone
Architetto: Makoto Tanijiri e Ai Yoshida di Suppose Design Office
Gli architetti Makoto Tanijiri e Ai Yoshida hanno dotato questa piccola casa di mura trasparenti per integrarla completamente nell’ambiente circostante.
Circondato dalle pareti in acrilico trasparente si trova un open space fluido, le cui zone sono delimitate solo da griglie metalliche curvate e diversi livelli.
«L’idea di questo progetto era quella di sospendere una copertura leggera e sottile su una collina naturale, per creare un luogo dove le persone e gli animali potessero incontrarsi alla sua ombra», spiega Makoto Tanijiri.