Home Office: La Color Designer Spiega Quali Tonalità Scegliere
No ai contrasti cromatici, sì ai colori tenui e a piccoli tocchi di vivacità. Per un ufficio a prova di stress
Antonia Solari
25 marzo 2018
Houzz Italia Contributor, sono architetto e giornalista professionista
Quando un angolo di casa deve trasformarsi in un ufficio non basta fare spazio e selezionare mobili e tecnologie. Il nuovo ambiente oltre ad essere funzionale deve diventare accogliente e favorire la concentrazione. Fra gli strumenti fondamentali per ottenere questo risultato vi è lo studio delle palette cromatiche, che non riguardano solo le pareti, ma tutto l’ambiente che ci circonda.
Francesca Valan, color designer, insegnante di Progettazione del colore al Politecnico di Milano e all’Istituto Europeo di Design e, fra le varie attività, redattrice delle Linee Guida per il Piano Colore della città di Milano, spiega come garantire il comfort visivo dell’insieme, dal prediligere colori a basso impatto visivo a usare tonalità sature solo per piccole sezioni di pareti o corridoi, a inserire elementi in grado di creare discontinuità, e quindi momenti di energia, senza disturbare la concentrazione. A seguire, 8 consigli pratici.
Francesca Valan, color designer, insegnante di Progettazione del colore al Politecnico di Milano e all’Istituto Europeo di Design e, fra le varie attività, redattrice delle Linee Guida per il Piano Colore della città di Milano, spiega come garantire il comfort visivo dell’insieme, dal prediligere colori a basso impatto visivo a usare tonalità sature solo per piccole sezioni di pareti o corridoi, a inserire elementi in grado di creare discontinuità, e quindi momenti di energia, senza disturbare la concentrazione. A seguire, 8 consigli pratici.
1. Limitare i colori saturi…
«Se si usano troppi colori saturi, quindi puri e non alleggeriti dalla presenza di nero e bianco, o superfici troppo grandi in un colore saturo, l’ambiente diventa visivamente faticoso», conferma la color designer Francesca Valan.
Meglio darsi un limite e scegliere alcuni dettagli dell’ambiente su cui concentrare i colori saturi: parte di una parete, elementi di un corridoio o di un solaio, porzioni di arredi possono diventare il nucleo forte dell’ufficio, lasciando alle superfici di dimensioni maggiori il compito di bilanciare l’equilibrio, attenendosi alla sobrietà e a tonalità neutre o tenui.
«Se si usano troppi colori saturi, quindi puri e non alleggeriti dalla presenza di nero e bianco, o superfici troppo grandi in un colore saturo, l’ambiente diventa visivamente faticoso», conferma la color designer Francesca Valan.
Meglio darsi un limite e scegliere alcuni dettagli dell’ambiente su cui concentrare i colori saturi: parte di una parete, elementi di un corridoio o di un solaio, porzioni di arredi possono diventare il nucleo forte dell’ufficio, lasciando alle superfici di dimensioni maggiori il compito di bilanciare l’equilibrio, attenendosi alla sobrietà e a tonalità neutre o tenui.
2. …ed evitare il total white
Limitare l’uso di colori forti significa dare via libera al bianco? No, forse non è al diretto opposto che va cercata la soluzione. Pareti bianche, scrivania bianca, seduta bianca, lampada bianca e magari anche accessori dello stesso colore darebbero un senso di estraniamento. «Il total white è da evitare perché disorienta e porta stress, proprio come l’eccessiva presenza di colori saturi».
Meglio cercare un corretto bilanciamento fra il bianco e le altre tonalità, rincorrere un equilibrio cromatico che dia al comfort, e non all’atmosfera asettica, il ruolo di protagonista.
Limitare l’uso di colori forti significa dare via libera al bianco? No, forse non è al diretto opposto che va cercata la soluzione. Pareti bianche, scrivania bianca, seduta bianca, lampada bianca e magari anche accessori dello stesso colore darebbero un senso di estraniamento. «Il total white è da evitare perché disorienta e porta stress, proprio come l’eccessiva presenza di colori saturi».
Meglio cercare un corretto bilanciamento fra il bianco e le altre tonalità, rincorrere un equilibrio cromatico che dia al comfort, e non all’atmosfera asettica, il ruolo di protagonista.
3. Uniformare i colori
Ma, stabilito il contributo dei colori, razionale e moderato, quali scegliere?
«Meglio scegliere colori a basso impatto visivo per uniformare oggetti di forme e funzioni diverse», continua Francesca Valan. Quindi, ad esempio, se l’angolo per il proprio ufficio sarà integrato nell’ambiente living, meglio individuare i due o tre colori già presenti nella stanza e cercare di rispettare quelle tonalità quando si scelgono gli arredi e gli accessori per lo spazio di lavoro. Se in cucina il frigo è colorato, sarebbe bene che gli accessori dell’angolo per l’ufficio rispettassero quei colori.
Ma, stabilito il contributo dei colori, razionale e moderato, quali scegliere?
«Meglio scegliere colori a basso impatto visivo per uniformare oggetti di forme e funzioni diverse», continua Francesca Valan. Quindi, ad esempio, se l’angolo per il proprio ufficio sarà integrato nell’ambiente living, meglio individuare i due o tre colori già presenti nella stanza e cercare di rispettare quelle tonalità quando si scelgono gli arredi e gli accessori per lo spazio di lavoro. Se in cucina il frigo è colorato, sarebbe bene che gli accessori dell’angolo per l’ufficio rispettassero quei colori.
4. Spazio alle mezze chiarezze
Se non ci sono già riferimenti cromatici nell’ambiente, libertà di scelta e spazio, ad esempio, ad azzurro cenere, rosa pallido, verde salvia: sono solo alcuni esempi delle cosiddette mezze chiarezze. La chiarezza di un colore di superficie è un termine “tecnico” di uso comune fra i professionisti del colore e definisce la quantità percepita di luce in un’area di un definito colore rispetto ad un’altra area bianca. Per combattere lo stress visivo e agevolare il comfort percepito di un ambiente, meglio scegliere, appunto, mezze chiarezze, quindi tonalità molto tenui, colori pastello leggerissimi e vicini al neutro.
Se non ci sono già riferimenti cromatici nell’ambiente, libertà di scelta e spazio, ad esempio, ad azzurro cenere, rosa pallido, verde salvia: sono solo alcuni esempi delle cosiddette mezze chiarezze. La chiarezza di un colore di superficie è un termine “tecnico” di uso comune fra i professionisti del colore e definisce la quantità percepita di luce in un’area di un definito colore rispetto ad un’altra area bianca. Per combattere lo stress visivo e agevolare il comfort percepito di un ambiente, meglio scegliere, appunto, mezze chiarezze, quindi tonalità molto tenui, colori pastello leggerissimi e vicini al neutro.
5. Attenzione ai contrasti
Per non pregiudicare l’omogeneità progettuale e non inserire momenti di discontinuità nel percorso, un altro consiglio utile è di evitare contrasti cromatici.
Lo spazio per l’home office ne uscirebbe danneggiato, perché non verrebbe inglobato nell’interior design dell’intero progetto. I contrasti affaticano l’occhio, ma non solo. Stancano dal punto di vista stilistico, obbligando a ricominciare da capo il proprio progetto per l’ufficio.
Per non pregiudicare l’omogeneità progettuale e non inserire momenti di discontinuità nel percorso, un altro consiglio utile è di evitare contrasti cromatici.
Lo spazio per l’home office ne uscirebbe danneggiato, perché non verrebbe inglobato nell’interior design dell’intero progetto. I contrasti affaticano l’occhio, ma non solo. Stancano dal punto di vista stilistico, obbligando a ricominciare da capo il proprio progetto per l’ufficio.
6. Scegliere materiali naturali
Allargando la visuale verso i materiali con cui comporre il proprio ufficio in casa, ecco che la scelta cromatica aumenta ulteriormente, soprattutto se legata al mondo green.
I materiali (e i colori) naturali predispongono alla concentrazione e possono diventare una fonte di ispirazione per l’interior design dell’ambiente. «Si può prendere spunto dai colori naturali per poi definire l’intero progetto dello spazio: da un tavolino in marmo verde posso decidere di creare una parete in tinta», conferma Francesca Valan. Dall’essenza del parquet che riveste i pavimenti, trarre ispirazione per i colori dei rivestimenti per poltrone o piani di lavoro.
Allargando la visuale verso i materiali con cui comporre il proprio ufficio in casa, ecco che la scelta cromatica aumenta ulteriormente, soprattutto se legata al mondo green.
I materiali (e i colori) naturali predispongono alla concentrazione e possono diventare una fonte di ispirazione per l’interior design dell’ambiente. «Si può prendere spunto dai colori naturali per poi definire l’intero progetto dello spazio: da un tavolino in marmo verde posso decidere di creare una parete in tinta», conferma Francesca Valan. Dall’essenza del parquet che riveste i pavimenti, trarre ispirazione per i colori dei rivestimenti per poltrone o piani di lavoro.
7. Aggiungere del verde
Rispettando il criterio secondo cui l’intero ambiente deve prediligere uno stile morigerato per agevolare la concentrazione del lavoratore, una soluzione semplice per portare un elemento di vivacità consiste nello scegliere una pianta. Sempreverde, fiorita, grassa: qualsiasi specie sarà in grado di dare un tocco di colore e di calore allo studio di casa. A spesa contenuta, una pianta trasforma lo spazio senza obbligare al “per sempre”, ma regalando comunque un’atmosfera originale.
Rispettando il criterio secondo cui l’intero ambiente deve prediligere uno stile morigerato per agevolare la concentrazione del lavoratore, una soluzione semplice per portare un elemento di vivacità consiste nello scegliere una pianta. Sempreverde, fiorita, grassa: qualsiasi specie sarà in grado di dare un tocco di colore e di calore allo studio di casa. A spesa contenuta, una pianta trasforma lo spazio senza obbligare al “per sempre”, ma regalando comunque un’atmosfera originale.
8. Largo ai bambini
La casa è anche il regno dei bambini e allora, sia per impegnarli mentre si cerca di lavorare, sia per inserire note di colore vicino al proprio ufficio morigerato, perché non prevedere una piccola postazione di “lavoro” proprio per loro? Seggiole colorate, pastelli, accessori e giochi collocati vicino alla scrivania “da grandi” daranno subito un’atmosfera diversa all’ambiente che diventa, così, allegro e polifunzionale.
Raccontaci: come hai scelto i colori per il tuo spazio di lavoro a casa? Condividi le tue idee nella sezione Commenti.
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Grazie per i suggerimenti e gli esempi mostrati. Come falegnameria non possiamo che amare la soluzione nr 6 dove il legno è protagonista ma un grande applauso alla foto nr 1, colori, materiali e disposizione dei mobili curata con grande classe.
mi piacciono la n° 3 e la 6.io nel mio studio(in via di ristrutturazione) ho intenzione di ristrutturare un tavolo rettangolare nei colori azzurro per le gambe e nocciola il piano,divanetto 2 posti verde salvia:libreria con ripiani nocciola e struttura in ferro nero.
Il mio studio-laboratorio... giallo cadmio libreria in ciliegio minicassettiere arancioni, quadri con cornici blù opaco poltrone marroni cioccolato e tappeto nei toni crema- terracotta-blù... in sintesi ho sbagliato tutto!