Le 25 Più Belle Cucine Compatte su Houzz
Questi Pro italiani hanno realizzato delle cucine a misura d’uomo, belle e funzionali. Scopriamo i loro progetti
Laura Molteni
21 novembre 2021
Giornalista, scrivo di design e cultura del progetto. Nell'arredo amo lo stile "massimalista" alla Renzo Mongiardino
Giornalista, scrivo di design e cultura del progetto. Nell'arredo amo lo stile "massimalista"... Altro
Siamo andati alla ricerca dei più interessanti progetti di cucine realizzati dai professionisti italiani su Houzz, scegliendo come denominatore comune la loro misura. Sono infatti tutte categorizzate sotto la voce del menu “cucine compatte”. Ma cosa intendiamo per cucine compatte? Le misure (piccolo, grande, medio…) sono spesso soggettive, ma possiamo considerare “compatte” quelle cucine che, disposte in linea, non siano più lunghe di 4 moduli da 60 cm (senza però essere eccessivamente fiscali).
Abbiamo volutamente omesso le cucine di “case vacanza” con due fuochi, un lavabo e poco altro, poiché nella realtà quotidiana poco pratiche.
Queste 25 cucine sono molto diverse fra loro, ma tutte hanno uno o più dettagli interessanti da cui prendere ispirazione. Ti piacciono alcune di queste idee? Potrebbero servirti in futuro? Salva le tue preferite in un Ideabook da cui prendere ispirazione e condividilo con il professionista con cui lavori.
Abbiamo volutamente omesso le cucine di “case vacanza” con due fuochi, un lavabo e poco altro, poiché nella realtà quotidiana poco pratiche.
Queste 25 cucine sono molto diverse fra loro, ma tutte hanno uno o più dettagli interessanti da cui prendere ispirazione. Ti piacciono alcune di queste idee? Potrebbero servirti in futuro? Salva le tue preferite in un Ideabook da cui prendere ispirazione e condividilo con il professionista con cui lavori.
1. Quel colpo di colore che non ti aspetti
Una scelta cromatica azzeccatissima e inusuale, per questa cucina di un attico a Bra, in provincia di Cuneo. Il mobile pensile giallo spicca (anche grazie all’illuminazione integrata) sulla parete nera, la quale, a sua volta, prosegue cromaticamente nel top dello stesso colore. I profili argentati fanno da contorno alle ante del mobile: dettaglio silenzioso, ma d’effetto.
Una scelta cromatica azzeccatissima e inusuale, per questa cucina di un attico a Bra, in provincia di Cuneo. Il mobile pensile giallo spicca (anche grazie all’illuminazione integrata) sulla parete nera, la quale, a sua volta, prosegue cromaticamente nel top dello stesso colore. I profili argentati fanno da contorno alle ante del mobile: dettaglio silenzioso, ma d’effetto.
2. Pensili a tutta altezza
Frigorifero basso (partendo da sinistra), lavello con sotto pattumiera, forno combinato con sopra 3 fuochi che occupano solo 45 cm di larghezza e lavastoviglie da 45 cm. Questa cucina in una casa di Milano comprende tutto quello che serve in soli 225 cm (60+60+60+45 cm).
Disegnata su misura e realizzata dal falegname, è interessante la parte dei pensili, pensati con le ante sfalsate.
Altro dettaglio degno di nota: il vetrocemento della parete, oltre che essere un pratico paraschizzi (le fughe sono state trattate con vernice lavabile), porta luce al bagno retrostante.
Frigorifero basso (partendo da sinistra), lavello con sotto pattumiera, forno combinato con sopra 3 fuochi che occupano solo 45 cm di larghezza e lavastoviglie da 45 cm. Questa cucina in una casa di Milano comprende tutto quello che serve in soli 225 cm (60+60+60+45 cm).
Disegnata su misura e realizzata dal falegname, è interessante la parte dei pensili, pensati con le ante sfalsate.
Altro dettaglio degno di nota: il vetrocemento della parete, oltre che essere un pratico paraschizzi (le fughe sono state trattate con vernice lavabile), porta luce al bagno retrostante.
3. Asimmetria funzionale
Anche questa cucina interamente disegnata su misura presenta dei dettagli per nulla scontati: forno e fuochi sono disassati, per meglio sfruttare il piano libero del top e gli armadietti laterali al forno; cappa, scolapiatti e mensola creano un quadro astratto (assieme alle linee delle ante sotto) che danno movimento all’intero progetto. Il dettaglio interessante: la cappa è nascosta da un pensile dotato di funzionali nicchie portaoggetti.
Anche questa cucina interamente disegnata su misura presenta dei dettagli per nulla scontati: forno e fuochi sono disassati, per meglio sfruttare il piano libero del top e gli armadietti laterali al forno; cappa, scolapiatti e mensola creano un quadro astratto (assieme alle linee delle ante sotto) che danno movimento all’intero progetto. Il dettaglio interessante: la cappa è nascosta da un pensile dotato di funzionali nicchie portaoggetti.
4. Parete centrale
Un’altra casa a Milano, un’altra cucina che sfrutta al massimo lo spazio verticale.
Il tocco in più: il colore diverso per i pensili, elemento che per rimanere funzionale (ovvero non sbattere la testa) deve essere meno sporgente del piano lavoro.
L’angolo sopra il lavello è sfruttato con una mini mensola.
Ai lati della cucina si accede alla zona notte, separata dal soggiorno (e dagli possibili odori della cucina) con porte scorrevoli di vetro satinato.
Un’altra casa a Milano, un’altra cucina che sfrutta al massimo lo spazio verticale.
Il tocco in più: il colore diverso per i pensili, elemento che per rimanere funzionale (ovvero non sbattere la testa) deve essere meno sporgente del piano lavoro.
L’angolo sopra il lavello è sfruttato con una mini mensola.
Ai lati della cucina si accede alla zona notte, separata dal soggiorno (e dagli possibili odori della cucina) con porte scorrevoli di vetro satinato.
5. Nascosta alla vista
Un’idea molto funzionale per piccoli ambienti è quella di chiudere la cucina dietro a delle porte a soffietto o scorrevoli.
Anche perché, parliamoci chiaro, nella realtà, il piano di lavoro non rimane sempre così in ordine e vuoto come nelle foto di ordinanza…
Un’idea molto funzionale per piccoli ambienti è quella di chiudere la cucina dietro a delle porte a soffietto o scorrevoli.
Anche perché, parliamoci chiaro, nella realtà, il piano di lavoro non rimane sempre così in ordine e vuoto come nelle foto di ordinanza…
Il dettaglio progettuale in più: le porte, una volta aperte e piegate, scompaiono in due vani laterali.
6. Fuochi e lavello XL
Una cucina chiusa, in un ambiente lungo e stretto, è il caso di molti appartamenti italiani.
Questa disposizione in linea è fra le più classiche, ma interessante è la scelta dei 5 fuochi e del doppio lavabo, così come del frigorifero di dimensioni “normali” e non ridotte (parete di destra, con sotto il congelatore). È evidente che anche se lo spazio è piccolo, chi abita in questa casa sta ai fornelli volentieri. La parete forata di fronte ai fuochi nasconde il termosifone.
Una cucina chiusa, in un ambiente lungo e stretto, è il caso di molti appartamenti italiani.
Questa disposizione in linea è fra le più classiche, ma interessante è la scelta dei 5 fuochi e del doppio lavabo, così come del frigorifero di dimensioni “normali” e non ridotte (parete di destra, con sotto il congelatore). È evidente che anche se lo spazio è piccolo, chi abita in questa casa sta ai fornelli volentieri. La parete forata di fronte ai fuochi nasconde il termosifone.
7. In muratura
Questa cucina di un appartamento torinese di circa 55 metri quadri è realizzata con un getto in opera di calcestruzzo e legno.
I colori grigio e beige si alternano con equilibrio, definendo l’ambiente cucina aperto sul soggiorno. Un abbinamento cromatico ben riuscito e inusuale.
Questa cucina di un appartamento torinese di circa 55 metri quadri è realizzata con un getto in opera di calcestruzzo e legno.
I colori grigio e beige si alternano con equilibrio, definendo l’ambiente cucina aperto sul soggiorno. Un abbinamento cromatico ben riuscito e inusuale.
8. Punti luce ad hoc
In quest’altra cucina in muratura non si può fare a meno di notare come lo spazio e i dettagli, nella loro semplicità, siano stati studiati al millimetro: dal cartongesso usato per creare mensole e coprire la cappa, ai vari punti luce, al fatto di chiudere a “C” la cucina, creando tre utili armadietti contenitori che si aprono verso l’esterno.
Per alleggerire un progetto simile si potrebbe pensare di mettere delle tendine tessili per chiudere i vani, invece delle ante. Trovandosi però questa casa sull’Isola de La Maddalena, in Sardegna, l’umidità è all’ordine del giorno, quindi in questo caso, soluzione azzeccata.
In quest’altra cucina in muratura non si può fare a meno di notare come lo spazio e i dettagli, nella loro semplicità, siano stati studiati al millimetro: dal cartongesso usato per creare mensole e coprire la cappa, ai vari punti luce, al fatto di chiudere a “C” la cucina, creando tre utili armadietti contenitori che si aprono verso l’esterno.
Per alleggerire un progetto simile si potrebbe pensare di mettere delle tendine tessili per chiudere i vani, invece delle ante. Trovandosi però questa casa sull’Isola de La Maddalena, in Sardegna, l’umidità è all’ordine del giorno, quindi in questo caso, soluzione azzeccata.
9. Mobili a mezza altezza
Questa cucina si trova in un appartamento di 28 metri quadri.
Superfici bianche e nere, altezze e sporgenze diverse la rendono interessante, per nulla scontata. In un ambiente così piccolo, sfruttare tutte le altezze vorrebbe dire farsi soffocare dai mobili. Optare per una mezza altezza è quindi la soluzione migliore, come si vede nel modulo sulla sinistra. Misura perfetta per incassare frigorifero e forno ad altezza occhi, molto più pratico.
Questa cucina si trova in un appartamento di 28 metri quadri.
Superfici bianche e nere, altezze e sporgenze diverse la rendono interessante, per nulla scontata. In un ambiente così piccolo, sfruttare tutte le altezze vorrebbe dire farsi soffocare dai mobili. Optare per una mezza altezza è quindi la soluzione migliore, come si vede nel modulo sulla sinistra. Misura perfetta per incassare frigorifero e forno ad altezza occhi, molto più pratico.
10. Top e lavabo monomaterico
Una cucina a “L” semplice, che però trova la sua forza nel lavabo a doppia vasca che è un tutt’uno con il top in solid surface (Corian, Hi-Macs, ecc.). Il total white degli arredi contrasta la parete lavagna.
Una cucina a “L” semplice, che però trova la sua forza nel lavabo a doppia vasca che è un tutt’uno con il top in solid surface (Corian, Hi-Macs, ecc.). Il total white degli arredi contrasta la parete lavagna.
Invece dei pensili, si è optato per una nicchia con tante mensole.
I nemici della polvere avranno qualcosa da obiettare, ma se la casa è piccola, è consigliabile non soffocarla con troppi arredi ingombranti (e se la casa è piccola, sarà anche più veloce da pulire…).
I nemici della polvere avranno qualcosa da obiettare, ma se la casa è piccola, è consigliabile non soffocarla con troppi arredi ingombranti (e se la casa è piccola, sarà anche più veloce da pulire…).
11. Tutto nell’isola
La grande armadiatura sulla sinistra non fa pensare a una cucina propriamente compatta, ma questo esempio serve per mostrare la soluzione isola tutto in uno: zona lavaggio, preparazione cibo e cottura. Affacciata sul soggiorno e perfettamente illuminata da faretti a sospensione, qui l’intento è stato proprio di sfruttare totalmente le pareti per le colonne contenitive. Soluzione ripetibile anche in una stanza di dimensioni più contenute.
La grande armadiatura sulla sinistra non fa pensare a una cucina propriamente compatta, ma questo esempio serve per mostrare la soluzione isola tutto in uno: zona lavaggio, preparazione cibo e cottura. Affacciata sul soggiorno e perfettamente illuminata da faretti a sospensione, qui l’intento è stato proprio di sfruttare totalmente le pareti per le colonne contenitive. Soluzione ripetibile anche in una stanza di dimensioni più contenute.
12. Corridoio penisola
Da un lato la zona lavaggio, dall’altro quella cottura. La disposizione “a corridoio” è molto pratica e pensata così occupa davvero poco spazio. Per non interrompere le superfici nere – che dalle pareti scendono sui mobili come una pennellata –, fuochi e lavandino sono stati scelti nello stesso colore.
Da un lato la zona lavaggio, dall’altro quella cottura. La disposizione “a corridoio” è molto pratica e pensata così occupa davvero poco spazio. Per non interrompere le superfici nere – che dalle pareti scendono sui mobili come una pennellata –, fuochi e lavandino sono stati scelti nello stesso colore.
13. Parete in tinta con il top
Al contrario del precedente progetto, che cercava uniformità cromatica sul top, in questa giocosa cucina, fuochi e lavello staccano sul celeste che li circonda, e riprendono il bianco degli arredi. Se le cucine classiche in bianco, nero o legno vi sembrano scontate, puntate sul colore, anche solo con pochi dettagli.
Al contrario del precedente progetto, che cercava uniformità cromatica sul top, in questa giocosa cucina, fuochi e lavello staccano sul celeste che li circonda, e riprendono il bianco degli arredi. Se le cucine classiche in bianco, nero o legno vi sembrano scontate, puntate sul colore, anche solo con pochi dettagli.
14. Parete in tinta con gli elettrodomestici
Questa soluzione può essere realizzata anche in una cucina esistente. Con un frigo colorato (ma anche con un elettrodomestico più piccolo, come un robot mixer, una macchina per il caffè…) e una parete in tinta, una semplice cucina componibile acquista tutto un altro carattere.
In questo progetto realizzato a Milano è interessante la parete con l’apertura passavivande, ideale per chi non ama le cucine open space ma vuole intrattenersi con gli ospiti a tavola.
Questa soluzione può essere realizzata anche in una cucina esistente. Con un frigo colorato (ma anche con un elettrodomestico più piccolo, come un robot mixer, una macchina per il caffè…) e una parete in tinta, una semplice cucina componibile acquista tutto un altro carattere.
In questo progetto realizzato a Milano è interessante la parete con l’apertura passavivande, ideale per chi non ama le cucine open space ma vuole intrattenersi con gli ospiti a tavola.
15. I fuochi al centro
Il contrasto fra l’abete sbiancato e il ferro rende questa cucina un mix di stile rustico e industriale.
Interessanti i pensili apribili a ribalta che lasciano vedere l’interno e l’isola centrale che ospita i fuochi e il piano di lavoro, il quale può essere usato anche come tavolo snack per due.
Il contrasto fra l’abete sbiancato e il ferro rende questa cucina un mix di stile rustico e industriale.
Interessanti i pensili apribili a ribalta che lasciano vedere l’interno e l’isola centrale che ospita i fuochi e il piano di lavoro, il quale può essere usato anche come tavolo snack per due.
16. La cucina che non c’è
Un’altra cucina non propriamente compatta (perché si estende in tre punti dello spazio), ma un ottimo esempio di come si possa pensare fuori dagli schemi e integrare la cucina in un open space.
La zona lavaggio è stata inserita in una nicchia, i fuochi campeggiano al centro del tavolo snack-isola, mentre forno e frigorifero sono dislocati nell’armadiatura laterale.
Una cucina, tutto sommato, quasi invisibile.
Un’altra cucina non propriamente compatta (perché si estende in tre punti dello spazio), ma un ottimo esempio di come si possa pensare fuori dagli schemi e integrare la cucina in un open space.
La zona lavaggio è stata inserita in una nicchia, i fuochi campeggiano al centro del tavolo snack-isola, mentre forno e frigorifero sono dislocati nell’armadiatura laterale.
Una cucina, tutto sommato, quasi invisibile.
17. Doppio colore
Anche questa cucina esula un po’ dalla nostra definizione di cucina compatta ma, guardandola bene, potrebbe funzionare benissimo anche con meno moduli.
L’attenzione infatti va alla scelta di non usare i pensili e lasciare due linee sfalsate sia nella posizione sia nel colore.
È evidente la volontà di non intaccare la struttura antica dell’immobile – siamo a Todi, in una torre medievale –, ma portando della contemporaneità.
Unico dubbio: la distanza lavello/fuochi sopra un pregiato pavimento in cotto non è una delle scelte migliori.
Anche questa cucina esula un po’ dalla nostra definizione di cucina compatta ma, guardandola bene, potrebbe funzionare benissimo anche con meno moduli.
L’attenzione infatti va alla scelta di non usare i pensili e lasciare due linee sfalsate sia nella posizione sia nel colore.
È evidente la volontà di non intaccare la struttura antica dell’immobile – siamo a Todi, in una torre medievale –, ma portando della contemporaneità.
Unico dubbio: la distanza lavello/fuochi sopra un pregiato pavimento in cotto non è una delle scelte migliori.
18. La parete divisoria
Interessante soluzione in un monolocale sottotetto, in cui risultava difficile (e scomodo) collocare la cucina lungo le pareti. La struttura realizzata ad hoc funge da separè tra zona giorno e zona notte e ospita da un lato la cucina, dall’altro l’armadio della camera da letto.
Interessante soluzione in un monolocale sottotetto, in cui risultava difficile (e scomodo) collocare la cucina lungo le pareti. La struttura realizzata ad hoc funge da separè tra zona giorno e zona notte e ospita da un lato la cucina, dall’altro l’armadio della camera da letto.
19. Sotto la falda del tetto
In questa mansarda la cucina è stata disposta in un angolo, sfruttando la parte bassa della falda per applicare la cappa di aspirazione. Il bancone snack delimita l’area. In questo appartamento lavello e frigo si trovano di fronte ai fuochi, ma per usare meno spazio si potrebbero mettere a “L” dopo il mobile con forno/fornelli.
In questa mansarda la cucina è stata disposta in un angolo, sfruttando la parte bassa della falda per applicare la cappa di aspirazione. Il bancone snack delimita l’area. In questo appartamento lavello e frigo si trovano di fronte ai fuochi, ma per usare meno spazio si potrebbero mettere a “L” dopo il mobile con forno/fornelli.
20. Il bancone che delimita
Anche in questo caso, il bancone snack funziona come linea di confine tra cucina e soggiorno.
Inoltre, così posizionato, nasconde tutto quello che c’è dietro, permettendo un cambio di pavimento (più pratico da pulire) senza che si veda dal living.
Decidere di non arrivare fino in alto con il mobile pensile si dimostra una scelta arguta in presenza di soffitti e pareti storte. Da notare, la nicchia a vista sul lato.
Anche in questo caso, il bancone snack funziona come linea di confine tra cucina e soggiorno.
Inoltre, così posizionato, nasconde tutto quello che c’è dietro, permettendo un cambio di pavimento (più pratico da pulire) senza che si veda dal living.
Decidere di non arrivare fino in alto con il mobile pensile si dimostra una scelta arguta in presenza di soffitti e pareti storte. Da notare, la nicchia a vista sul lato.
21. Country total white
Questa cucina di campagna presenta una zona cottura a 5 fuochi con forno, un piccolo lavello e frigo di mezza misura. La cappa nascosta dalla copertura che rispetta lo stile della cucina è il dettaglio che fa la differenza, dando coerenza al tutto. La “buona e vecchia” barra appenderia è sempre un’ottima soluzione per recuperare spazio, mentre i pensili con vetro satinato risultano più leggeri (e belli quando retroilluminati).
Questa cucina di campagna presenta una zona cottura a 5 fuochi con forno, un piccolo lavello e frigo di mezza misura. La cappa nascosta dalla copertura che rispetta lo stile della cucina è il dettaglio che fa la differenza, dando coerenza al tutto. La “buona e vecchia” barra appenderia è sempre un’ottima soluzione per recuperare spazio, mentre i pensili con vetro satinato risultano più leggeri (e belli quando retroilluminati).
22. Nella nicchia
Questa cucina è interessante poiché incassata in una nicchia dagli angoli leggermente smussati, che danno quel tocco classico in più in linea con lo stile della casa. Piastrelle paraschizzi e pavimento sono del medesimo marmo.
Questa cucina è interessante poiché incassata in una nicchia dagli angoli leggermente smussati, che danno quel tocco classico in più in linea con lo stile della casa. Piastrelle paraschizzi e pavimento sono del medesimo marmo.
23. Tutto con arredi freestanding
Soluzione per chi non ama le classiche composizioni lineari e – in questo caso – per chi non cucina molto. Bisognerebbe infatti aggiungere un terzo modulo per avere un piano di lavoro. Per il resto, c’è tutto: lavandino, 4 fuochi elettrici, frigo di buone dimensioni e forno a microonde.
Soluzione per chi non ama le classiche composizioni lineari e – in questo caso – per chi non cucina molto. Bisognerebbe infatti aggiungere un terzo modulo per avere un piano di lavoro. Per il resto, c’è tutto: lavandino, 4 fuochi elettrici, frigo di buone dimensioni e forno a microonde.
24. Il tavolo attrezzato
Altra soluzione alternativa, il tavolo-cucina a isola. Un progetto realizzato ad hoc per questo appartamento in provincia di Savona, poco invasivo anche per quanto riguarda gli scarichi e il montaggio.
Le nuove cappe-lampade di design che filtrano l’aria sono l’ideale per questo tipo di situazione.
Altra soluzione alternativa, il tavolo-cucina a isola. Un progetto realizzato ad hoc per questo appartamento in provincia di Savona, poco invasivo anche per quanto riguarda gli scarichi e il montaggio.
Le nuove cappe-lampade di design che filtrano l’aria sono l’ideale per questo tipo di situazione.
Il lato opposto alle attrezzature è stato pensato come zona conviviale e l’effetto sospeso del mobile è enfatizzato attraverso l’illuminazione sottostante.
25. Cucina o màdia?
Una cucina che sembra una màdia (“mobile rustico in forma di cassa munita di piedi, con un ripostiglio per conservare generi alimentari, sportelli nella parte inferiore e coperchio ribaltabile che protegge un piano su cui si impasta il pane”, da dizionari.repubblica.it), o una màdia che si trasforma in una cucina? Anche in questo caso, il concetto dei classici moduli come siamo abituati a vederli viene meno, e la zona attrezzata poggia sopra delle gambe. Anche se si perde un po’ in altezza (del volume nella parte bassa) l’alleggerimento della struttura è notevole.
Salva le foto: ti piacciono queste idee? Potrebbero servirti in futuro? Salvale in un Ideabook! Puoi anche commentare il tuo progetto preferito qui sotto.
Questa storia è stata pubblicata il 6 novembre 2017 e poi aggiornata
Una cucina che sembra una màdia (“mobile rustico in forma di cassa munita di piedi, con un ripostiglio per conservare generi alimentari, sportelli nella parte inferiore e coperchio ribaltabile che protegge un piano su cui si impasta il pane”, da dizionari.repubblica.it), o una màdia che si trasforma in una cucina? Anche in questo caso, il concetto dei classici moduli come siamo abituati a vederli viene meno, e la zona attrezzata poggia sopra delle gambe. Anche se si perde un po’ in altezza (del volume nella parte bassa) l’alleggerimento della struttura è notevole.
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Questa storia è stata pubblicata il 6 novembre 2017 e poi aggiornata
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Progetti davvero belli, complimenti agli architetti che li hanno realizzati e alla giornalista che li ha selezionati. Anche se, a nostro avviso, non si vedono ancora soluzioni trasformabili, studiate appositamente per dare maggiore versatilità ad ambienti compatti...
Ma in questo caso abbiamo un occhio clinico, perché i Trasformabili sono la nostra specialità ;)
La 21 carina ma pericolosa la disposizione fuochi, lavandino