Le 7 Cose da Non Fare Mai Quando si Sceglie e si Pianta un Albero
L’albero sbagliato può costare caro, in termini economici e biologici. Cosa fare e cosa non fare?
Lidia Zitara
11 ottobre 2017
Giornalista
Ritengo personalmente che poche piante al mondo quanto gli alberi subiscano gli errori dovuti a mancanza di conoscenze o capacità, anche di chi li ama moltissimo. Gli alberi sono grandi e tutto quello che fanno lo fanno in grande: perdere le foglie, fare ombra, produrre frutta o resina, invadere il vialetto, cadere. Se questi sono i loro pregi, in un ambiente antropico possono diventare difetti.
Allora non mentiremo: gli alberi bisogna conoscerli, almeno un po’, prima di decidere quale è adatto al nostro giardino. Non scegliete un albero unicamente perché vi piace, ma anche perché ha quelle caratteristiche di portamento che lo rendono un compagno ideale per la vostra vita. Perché un albero è quasi come un diamante: se non per sempre, è per lungo tempo.
Allora non mentiremo: gli alberi bisogna conoscerli, almeno un po’, prima di decidere quale è adatto al nostro giardino. Non scegliete un albero unicamente perché vi piace, ma anche perché ha quelle caratteristiche di portamento che lo rendono un compagno ideale per la vostra vita. Perché un albero è quasi come un diamante: se non per sempre, è per lungo tempo.
1. Non rispettare la distanza di impianto e dai confini
È di gran lunga l’errore più diffuso, soprattutto tra chi conosce poco gli alberi. È compiuto molto di frequente anche dalle amministrazioni comunali, quindi non sentitevi i soli!
Molto spesso gli alberi vengono piantati troppo vicini tra loro o troppo a ridosso di strade, muri e recinzioni. Questo causa una serie di problemi legali, tra i quali litigi tra proprietà confinanti. In quest’ambito la normativa è piuttosto definita e non rispettarla è da sciocchi. Inoltre informatevi sempre se il vostro Comune prevede un Regolamento particolare.
Nell’ambito più prettamente orticolo, in un filare o in una siepe gli alberi devono essere piantati a una distanza che indicativamente è un po’ meno dell’ampiezza della chioma a completo sviluppo. Questo consente alle chiome di compenetrarsi tra loro e creare un’ombra contigua e fitta.
Naturalmente la distanza d’impianto dipende anche dal tipo di albero e dall’effetto che si vuole ottenere (denso, rado, irregolare, geometrico, prospettico, gruppo, ecc.), ma devono essere sempre rispettate l’ampiezza dell’apparato radicale e della chioma.
È di gran lunga l’errore più diffuso, soprattutto tra chi conosce poco gli alberi. È compiuto molto di frequente anche dalle amministrazioni comunali, quindi non sentitevi i soli!
Molto spesso gli alberi vengono piantati troppo vicini tra loro o troppo a ridosso di strade, muri e recinzioni. Questo causa una serie di problemi legali, tra i quali litigi tra proprietà confinanti. In quest’ambito la normativa è piuttosto definita e non rispettarla è da sciocchi. Inoltre informatevi sempre se il vostro Comune prevede un Regolamento particolare.
Nell’ambito più prettamente orticolo, in un filare o in una siepe gli alberi devono essere piantati a una distanza che indicativamente è un po’ meno dell’ampiezza della chioma a completo sviluppo. Questo consente alle chiome di compenetrarsi tra loro e creare un’ombra contigua e fitta.
Naturalmente la distanza d’impianto dipende anche dal tipo di albero e dall’effetto che si vuole ottenere (denso, rado, irregolare, geometrico, prospettico, gruppo, ecc.), ma devono essere sempre rispettate l’ampiezza dell’apparato radicale e della chioma.
2. Giardino piccolo? Albero piccolo!
Fatevi piacere sin da subito l’idea che se avete un giardino piccolo non potrete piantare querce, olmi e platani, ma dovrete scegliere con molta cura un albero di taglia più ridotta, o un grande arbusto da allevare a fusto singolo o multiplo.
Spesso i piccoli alberi hanno delle bellissime fioriture (come il Ceanothus in foto), e raggiungono la maturità in tempi assai stretti. In pochi anni potrete godere di una bella ombra rinfrescante.
Se lo spazio lo consente, potete piantare più esemplari, o variare specie o genere. Piantate gli alberi in gruppi dispari, con i più alti dietro, in modo che non facciano ombra a quelli davanti.
Calcolate come cadranno le ombre, se non volete trovarvi stanze buie o troppo assolate.
Fatevi piacere sin da subito l’idea che se avete un giardino piccolo non potrete piantare querce, olmi e platani, ma dovrete scegliere con molta cura un albero di taglia più ridotta, o un grande arbusto da allevare a fusto singolo o multiplo.
Spesso i piccoli alberi hanno delle bellissime fioriture (come il Ceanothus in foto), e raggiungono la maturità in tempi assai stretti. In pochi anni potrete godere di una bella ombra rinfrescante.
Se lo spazio lo consente, potete piantare più esemplari, o variare specie o genere. Piantate gli alberi in gruppi dispari, con i più alti dietro, in modo che non facciano ombra a quelli davanti.
Calcolate come cadranno le ombre, se non volete trovarvi stanze buie o troppo assolate.
3. Sempreverde o caducifoglie?
Sbagliare tra queste due tipologie di albero conduce in genere a tagli radicali o assurde potature. Perciò fate ben attenzione: se l’ombra fitta di una pianta sempreverde non vi disturba, anzi, è quel che cercate, le sempreverdi fanno per voi.
Tra queste non ci sono solo le conifere, ma molti alberi delle zone subtropicali che possono essere acclimatati in molte parti d’Italia, e – naturalmente – gli agrumi.
Se la luce in inverno è indispensabile, allora meglio scegliere un albero a foglia caduca, che darà ombra e ristoro in estate, oltre che un po’ di privacy.
Sbagliare tra queste due tipologie di albero conduce in genere a tagli radicali o assurde potature. Perciò fate ben attenzione: se l’ombra fitta di una pianta sempreverde non vi disturba, anzi, è quel che cercate, le sempreverdi fanno per voi.
Tra queste non ci sono solo le conifere, ma molti alberi delle zone subtropicali che possono essere acclimatati in molte parti d’Italia, e – naturalmente – gli agrumi.
Se la luce in inverno è indispensabile, allora meglio scegliere un albero a foglia caduca, che darà ombra e ristoro in estate, oltre che un po’ di privacy.
4. Gli alberi perdono le foglie (e un sacco di altre cose)!
Tutti gli alberi perdono le foglie, anche quelli sempreverdi. Le caducifoglie le perdono tutte in un colpo, in autunno, alcune con spettacoli molto emozionanti, le sempreverdi le perdono in continuazione, durante tutto il corso dell’anno.
Spetta a voi, e alle vostre esigenze, capire come e quanto questi due aspetti possono influenzare la vostra scelta.
Gli alberi non perdono solo le foglie, ma spessissimo anche resine, polline, frutticini o altro materiale. Se questo può non essere un problema in un giardino, può diventarlo in un parcheggio, in una scuola, in luoghi pubblici o nei giardini di attività commerciali e di servizi. Se poi l’albero si sporge oltre il confine, sporcando strada e marciapiede, si diventa responsabili in caso qualcuno scivoli e si faccia male.
La logica e la dimensione molto ridotta degli spazi vitali delle città contemporanee, richiedono che si presti molta attenzione a tutti questi fattori.
Tutti gli alberi perdono le foglie, anche quelli sempreverdi. Le caducifoglie le perdono tutte in un colpo, in autunno, alcune con spettacoli molto emozionanti, le sempreverdi le perdono in continuazione, durante tutto il corso dell’anno.
Spetta a voi, e alle vostre esigenze, capire come e quanto questi due aspetti possono influenzare la vostra scelta.
Gli alberi non perdono solo le foglie, ma spessissimo anche resine, polline, frutticini o altro materiale. Se questo può non essere un problema in un giardino, può diventarlo in un parcheggio, in una scuola, in luoghi pubblici o nei giardini di attività commerciali e di servizi. Se poi l’albero si sporge oltre il confine, sporcando strada e marciapiede, si diventa responsabili in caso qualcuno scivoli e si faccia male.
La logica e la dimensione molto ridotta degli spazi vitali delle città contemporanee, richiedono che si presti molta attenzione a tutti questi fattori.
5. Non considerare le radici
Sulle radici è stato detto un po’ di tutto: che consolidano gli edifici e che distruggono fondamenta, che sollevano i vialetti e che compattano il terreno ed evitano le frane, che rilasciano sostanze che danneggiano le altre piante. Tutte queste cose sono un po’ vere, a seconda dei casi e dell’albero. Gli alberi non sono tutti uguali e hanno comportamenti assai diversi per quanto riguarda le radici. Alberi con radici legnose, come i Ficus o i pini, possono effettivamente causare dei danni a superfici vicine, poiché le radici tendono a emergere dal terreno.
Mentre alberi con radici fibrose (come il gelso), compattano il terreno e lo fermano, evitando frane, smottamenti e – di solito – non disturbando tubature o muri. Per contro a questo tipo di albero non ama la competizione radicale e non accetterà facilmente piante nelle vicinanze, le cui radici verranno “impacchettate” e asfissiate.
Tutte le piante ornamentali avranno una certa difficoltà vicino alle radici di un albero, con cui non hanno speranza in una competizione radicale per acqua e nutrimento.
Alberi con radici profonde o fittonanti, cioè che tendono ad andare in basso, in cerca d’acqua (come quelle dell’oleandro), danno invece molto meno fastidio alle piante con apparato radicale superficiale.
Sulle radici è stato detto un po’ di tutto: che consolidano gli edifici e che distruggono fondamenta, che sollevano i vialetti e che compattano il terreno ed evitano le frane, che rilasciano sostanze che danneggiano le altre piante. Tutte queste cose sono un po’ vere, a seconda dei casi e dell’albero. Gli alberi non sono tutti uguali e hanno comportamenti assai diversi per quanto riguarda le radici. Alberi con radici legnose, come i Ficus o i pini, possono effettivamente causare dei danni a superfici vicine, poiché le radici tendono a emergere dal terreno.
Mentre alberi con radici fibrose (come il gelso), compattano il terreno e lo fermano, evitando frane, smottamenti e – di solito – non disturbando tubature o muri. Per contro a questo tipo di albero non ama la competizione radicale e non accetterà facilmente piante nelle vicinanze, le cui radici verranno “impacchettate” e asfissiate.
Tutte le piante ornamentali avranno una certa difficoltà vicino alle radici di un albero, con cui non hanno speranza in una competizione radicale per acqua e nutrimento.
Alberi con radici profonde o fittonanti, cioè che tendono ad andare in basso, in cerca d’acqua (come quelle dell’oleandro), danno invece molto meno fastidio alle piante con apparato radicale superficiale.
6. L’ombra
Gli alberi producono ombra a seconda della fittezza della chioma. Tigli, olmi, querce, gelsi, producono un’ombra molto fitta, mentre altri alberi, come certe varietà di alberi da frutta (l’albicocco, ad esempio), producono un’ombra più leggera, altri hanno un portamento così insolito e fogliame non fitto, da produrre poca ombra (l’Erythrina caffra, ad esempio).
L’ombra è gradevole in estate in luoghi caldi, in alcuni giardini o ecosistemi gli alberi e l’ombra che producono sono vitali, per contro in inverno l’ombra non è troppo gradita. Tenetene conto nella scelta, perché molte piante ornamentali soffrono all’ombra (altre ne beneficiano). Il prato di certo soffrirà e stenterà se l’ombra è ampia, fitta e persistente.
Gli alberi producono ombra a seconda della fittezza della chioma. Tigli, olmi, querce, gelsi, producono un’ombra molto fitta, mentre altri alberi, come certe varietà di alberi da frutta (l’albicocco, ad esempio), producono un’ombra più leggera, altri hanno un portamento così insolito e fogliame non fitto, da produrre poca ombra (l’Erythrina caffra, ad esempio).
L’ombra è gradevole in estate in luoghi caldi, in alcuni giardini o ecosistemi gli alberi e l’ombra che producono sono vitali, per contro in inverno l’ombra non è troppo gradita. Tenetene conto nella scelta, perché molte piante ornamentali soffrono all’ombra (altre ne beneficiano). Il prato di certo soffrirà e stenterà se l’ombra è ampia, fitta e persistente.
7. La potatura sbagliata
L’abbiamo tenuta per ultima, ma dopo l’errato calcolo della distanza d’impianto, sbagliare la potatura è l’errore più diffuso.
Su potature erronee, praticate abitualmente anche da amministrazioni comunali, è pieno il web e si può fare riferimento a diversi siti. L’allarme lanciato da enti e associazioni a tutela del patrimonio arboreo è un lungo grido d’aiuto, lasciato purtroppo inascoltato.
Per potare un albero occorrono esperienza e conoscenza, una strumentazione sanitizzata e adeguata alla tipologia di intervento. Occorre anche avvalersi di protezioni esattamente come se si stesse andando in cantiere.
La potatura va effettuata in caso di un bisogno antropico (ad esempio se un ramo invade il balcone di uno stabile), o per ragioni fitoiatriche (malattie, branche spezzate, attacco di parassiti, ecc.), per ragioni produttive, come per quelli da frutto o altri alberi d’importanza economica, come il salice e il gelso, a volte a scopi ornamentali, per mantenere una forma che segua quella naturale e la esalti, ma in linea generale gli alberi non hanno davvero alcun bisogno di essere potati. Alcuni anzi, tollerano molto male i tagli.
L’abbiamo tenuta per ultima, ma dopo l’errato calcolo della distanza d’impianto, sbagliare la potatura è l’errore più diffuso.
Su potature erronee, praticate abitualmente anche da amministrazioni comunali, è pieno il web e si può fare riferimento a diversi siti. L’allarme lanciato da enti e associazioni a tutela del patrimonio arboreo è un lungo grido d’aiuto, lasciato purtroppo inascoltato.
Per potare un albero occorrono esperienza e conoscenza, una strumentazione sanitizzata e adeguata alla tipologia di intervento. Occorre anche avvalersi di protezioni esattamente come se si stesse andando in cantiere.
La potatura va effettuata in caso di un bisogno antropico (ad esempio se un ramo invade il balcone di uno stabile), o per ragioni fitoiatriche (malattie, branche spezzate, attacco di parassiti, ecc.), per ragioni produttive, come per quelli da frutto o altri alberi d’importanza economica, come il salice e il gelso, a volte a scopi ornamentali, per mantenere una forma che segua quella naturale e la esalti, ma in linea generale gli alberi non hanno davvero alcun bisogno di essere potati. Alcuni anzi, tollerano molto male i tagli.
Gran parte della nostra educazione all’osservazione del paesaggio ci dice che gli alberi vanno potati in forme regolari, con chioma tendente a una sfera. Sradicare questa idea sarà difficile e lungo.
Perciò evitate le potature a meno che non siano davvero necessarie, e fatele fare sempre da personale qualificato, certificato e assicurato. Su Houzz puoi trovare dei professionisti adatti alle tue necessità: imposta la tua località e avvia la ricerca.
E ora a te la parola: se almeno una volta in vita tua hai compiuto uno di questi errori, stacca il numerino per metterti in coda! Se ti va, raccontaci quale e come hai risolto!
Altro
Perché è Importante Regalare un Albero a un Bambino
16 Alberi Ideali per Piccoli Giardini
Alberi a Crescita Rapida per Giardinieri Impazienti
Perciò evitate le potature a meno che non siano davvero necessarie, e fatele fare sempre da personale qualificato, certificato e assicurato. Su Houzz puoi trovare dei professionisti adatti alle tue necessità: imposta la tua località e avvia la ricerca.
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Per quella che è la mia esperienza col frassino, le radici tendono ad allargarsi poco e andare in profondità. È un albero consigliato per le alberature urbane, ma non so se possa essere di effettivo isturbo laddove ci deve essere una superficie omogenea e regolare come una pista ciclabile.
RADICI
Non so se normalmente la gente pianta eucalipti :D, ma le piante della scuola di fronte casa dei miei, dall'altra parte della strada, erano solite abbeverarsi all'acqua della nostra fognatura, ostruendo completamente i tubi! Il comune ha anche provato a scavare il terreno e fare una barriera di calcestruzzo per dividere il giardino dalla strada ma è stato tutto inutile.
Alla fine, con mia grande disperazione di bambino, quei maestosi alberi di 20 e più metri son stati abbattuti! :-(
Salve, vorrei piantare degli abeti (vivo in Sicilia, ho letto che la varietà di abeti rossi resistono meglio al caldo) in filare, lungo un muro a secco in una lunghezza di circa 10 metri. A che distanza andrebbero piantati gli uni dagli altri, e a che distanza dal muro a secco? Grazie.
Salvo