Basta Principesse: Idee e Arredi per Crescere Bambine Coraggiose
La rottura degli stereotipi di genere è possibile anche a partire dall’arredamento e dalle attività dentro casa
Giulia Zappa
14 marzo 2017
Negli ultimi mesi, giornali e social media hanno dato al tema grandissimo riguardo: per crescere bambine felici e per spezzare quel tetto di cristallo che ancora opprime il genere femminile e promuovere parità e autorealizzazione, il ribaltamento degli stereotipi si rivela fondamentale fin dalla più tenera età. Da dove cominciare? Ebbene, un primo passo – suggeriscono gli esperti – è quello di sostituire al modello della “bella principessa” l’immaginario della “avventuriera coraggiosa”. Sognatrice, intraprendente, e soprattutto non soggetta all’imperativo della perfezione a tutti i costi, la bambina coraggiosa tende ad assecondare maggiormente le proprie inclinazioni, prendendosi tutto il rischio di sbagliare per realizzare i propri desideri.
Anche l’arredamento può contribuire a questa piccola, grande rivoluzione: se il ruolo dell’educazione, ci ha insegnato la grande pedagoga Maria Montessori, è quello di aiutare il bambino a rendersi autonomo e a fare da solo, qualche piccolo accorgimento nell’organizzazione della cameretta può facilitare l’espressione di una personalità libera, non costretta da pregiudizi e consuetudini necessariamente “in rosa”.
Anche l’arredamento può contribuire a questa piccola, grande rivoluzione: se il ruolo dell’educazione, ci ha insegnato la grande pedagoga Maria Montessori, è quello di aiutare il bambino a rendersi autonomo e a fare da solo, qualche piccolo accorgimento nell’organizzazione della cameretta può facilitare l’espressione di una personalità libera, non costretta da pregiudizi e consuetudini necessariamente “in rosa”.
Il passaggio da “principesse” a “bambine coraggiose” ha trovato recentemente alcuni casi di successo capaci di fare scuola. Ve ne raccontiamo due. La start-up Girls who code ha incoraggiato l’avvicinamento al mondo della programmazione con iniziative e corsi studiati appositamente per le ragazzine. Ancora, lo scorso anno il libro autoprodotto Storie della buonanotte per ragazze ribelli. 100 vite di donne straordinarie. (Mondadori) – una carrellata di racconti sulle grandi protagoniste della storia femminile, da Elisabetta I a Serena Williams – ha raccolto 120.000 euro con il crowdfunding in meno di una settimana.
Insomma, il tema è veramente di attualità e risponde ad un’opinione pubblica che sempre più spesso si domanda come sia possibile educare al meglio le nuove generazioni per promuovere una vera e propria parità. Le ricerche, infatti, sembrano parlare chiaro: non solo la parità di salari è ancora una chimera, ma l’autostima e la fiducia delle bambine e delle ragazze è molto più bassa rispetto a quella dei loro amici maschi, condannandole a un futuro di aspiranti “perfettine”, molto preparate ma difficilmente audaci. II coraggio è la dote che sembra veramente mancare nelle giovanissime.
Insomma, il tema è veramente di attualità e risponde ad un’opinione pubblica che sempre più spesso si domanda come sia possibile educare al meglio le nuove generazioni per promuovere una vera e propria parità. Le ricerche, infatti, sembrano parlare chiaro: non solo la parità di salari è ancora una chimera, ma l’autostima e la fiducia delle bambine e delle ragazze è molto più bassa rispetto a quella dei loro amici maschi, condannandole a un futuro di aspiranti “perfettine”, molto preparate ma difficilmente audaci. II coraggio è la dote che sembra veramente mancare nelle giovanissime.
Tanti libri, sempre a disposizione
Il primo passo fondamentale per nutrire l’immaginario delle bambine, portandolo fuori dalle rotte consolidate dei grandi stereotipi? Tanti, tantissimi libri! Come i professionisti dell’editoria sanno bene, l’inclinazione dei piccoli alla lettura (o a godere dei pre-libri prima che si sappia effettivamente leggere) è estremamente forte e li abbandona soltanto con la tarda adolescenza, quando il carico scolastico aumenta e le pulsioni dell’età li portano verso altri desideri e interessi. Fino ai 14-15 anni sono lettori voraci, naturalmente a patto che i genitori sappiano indirizzare la loro lettura tenendo sempre qualche volume a portata di mano.
Ottime, allora, le librerie frontali che rendono le copertine visibili e i libri accessibili ad altezza di bambino. Senza dimenticare, naturalmente, la scelta di titoli che propongano storie capaci di superare i canoni della classica “principessa da salvare”.
Il primo passo fondamentale per nutrire l’immaginario delle bambine, portandolo fuori dalle rotte consolidate dei grandi stereotipi? Tanti, tantissimi libri! Come i professionisti dell’editoria sanno bene, l’inclinazione dei piccoli alla lettura (o a godere dei pre-libri prima che si sappia effettivamente leggere) è estremamente forte e li abbandona soltanto con la tarda adolescenza, quando il carico scolastico aumenta e le pulsioni dell’età li portano verso altri desideri e interessi. Fino ai 14-15 anni sono lettori voraci, naturalmente a patto che i genitori sappiano indirizzare la loro lettura tenendo sempre qualche volume a portata di mano.
Ottime, allora, le librerie frontali che rendono le copertine visibili e i libri accessibili ad altezza di bambino. Senza dimenticare, naturalmente, la scelta di titoli che propongano storie capaci di superare i canoni della classica “principessa da salvare”.
I giochi non hanno un sesso
Esistono i giochi da maschi e i giochi da femmine? Difficile rispondere con esattezza a questa domanda. Tuttavia, possiamo affermare con sicurezza che la trasmissione di codici di condotta e di canoni sociali associati al genere è fortissima fin dai primissimi anni di vita. Per questo, “mescolare le carte” è sicuramente fondamentale e i buoni vecchi giochi di una volta, come le costruzioni e il lego, si rivelano essenziali non solo per scardinare i pregiudizi sul “chi gioca con cosa”, ma anche per stimolare fantasia, capacità logiche e manualità.
Esistono i giochi da maschi e i giochi da femmine? Difficile rispondere con esattezza a questa domanda. Tuttavia, possiamo affermare con sicurezza che la trasmissione di codici di condotta e di canoni sociali associati al genere è fortissima fin dai primissimi anni di vita. Per questo, “mescolare le carte” è sicuramente fondamentale e i buoni vecchi giochi di una volta, come le costruzioni e il lego, si rivelano essenziali non solo per scardinare i pregiudizi sul “chi gioca con cosa”, ma anche per stimolare fantasia, capacità logiche e manualità.
L’idea di modularità e il senso della costruzione possono inoltre essere traslati anche da pezzi di arredo speciali, che esaltano la dimensione del costruire e che possono modificare l’aspetto della stanza secondo gusti e capricci stagionali.
Incoraggiare il movimento
Se molto spesso la vita in città rende impossibile un contatto e un’interazione continuativa con il gioco all’aria aperta, meglio allora incoraggiare il movimento libero dentro casa. Come farlo in sicurezza?
C’è uno strumento indispensabile che ci può venire in aiuto: un materasso in gommapiuma o da ginnastica ritmica. Messe al riparo dagli urti, le bambine sono in condizione di sperimentare il movimento e divertirsi, da sole o in compagnia, attraverso salti, capriole e lanci.
Se molto spesso la vita in città rende impossibile un contatto e un’interazione continuativa con il gioco all’aria aperta, meglio allora incoraggiare il movimento libero dentro casa. Come farlo in sicurezza?
C’è uno strumento indispensabile che ci può venire in aiuto: un materasso in gommapiuma o da ginnastica ritmica. Messe al riparo dagli urti, le bambine sono in condizione di sperimentare il movimento e divertirsi, da sole o in compagnia, attraverso salti, capriole e lanci.
Libere di impiastricciarsi e di impiastricciare
Un bel tavolino nel mezzo della stanza può diventare l’epicentro di una nuova orgia di autoespressione. Per farlo funzionare a dovere, organizziamo un piccolo ripiano dove lasciare sempre disponibili colori, pennarelli, gessetti, colla e carta da ritagliare. Non escludiamo le forbici e scegliamo magari un modello con la punta arrotondata. Quindi, limitiamoci a rendere disponibile quest’invito all’uso: saranno le bambine a sapere come servirsene.
E, da ultimo, mai un rimprovero se si sono sporcate: il piacere dell’espressione artistica passa dal rischio di una sperimentazione libera e per questo aperta a incidenti di percorso.
Un bel tavolino nel mezzo della stanza può diventare l’epicentro di una nuova orgia di autoespressione. Per farlo funzionare a dovere, organizziamo un piccolo ripiano dove lasciare sempre disponibili colori, pennarelli, gessetti, colla e carta da ritagliare. Non escludiamo le forbici e scegliamo magari un modello con la punta arrotondata. Quindi, limitiamoci a rendere disponibile quest’invito all’uso: saranno le bambine a sapere come servirsene.
E, da ultimo, mai un rimprovero se si sono sporcate: il piacere dell’espressione artistica passa dal rischio di una sperimentazione libera e per questo aperta a incidenti di percorso.
Codici colori
Complice forse anche un po’ la scuola, il mondo delle bambine sembra volersi tingere sempre e comunque di rosa e di viola. Lungi da voler imporre dei colori “da maschi” o “da adulti” – la scelta dovrebbe spettare sempre ai bambini, almeno a partire da quando iniziano ad esplicitare i loro desideri – proviamo però a spezzare la monotonia del classico celeste e rosa. Lunga vita, allora, al giallo, all’azzurro e al verde e a tutte quelle fantasie che incoraggiano un mondo in chiave arcobaleno, con mille possibilità cromatiche.
Complice forse anche un po’ la scuola, il mondo delle bambine sembra volersi tingere sempre e comunque di rosa e di viola. Lungi da voler imporre dei colori “da maschi” o “da adulti” – la scelta dovrebbe spettare sempre ai bambini, almeno a partire da quando iniziano ad esplicitare i loro desideri – proviamo però a spezzare la monotonia del classico celeste e rosa. Lunga vita, allora, al giallo, all’azzurro e al verde e a tutte quelle fantasie che incoraggiano un mondo in chiave arcobaleno, con mille possibilità cromatiche.
Trasformazioni
Bambine e bambini, si sa, adorano mascherarsi. Se anche voi avete previsto nella stanza dei vostri figli un cesto dedicato ai costumi, non mancate di inserire qualche travestimento che esuli dal classico costume delle principesse. Perché non ricorrere, invece dei consueti riferimenti ai cartoni animati, a qualche maschera della commedia dell’arte o a qualche personaggio preso dai libri o ancora meglio inventato?
Altro
Ispirazioni: Foto di Camerette
Camerette: 10 Idee Unisex Per Bambini Liberi
Bambine e bambini, si sa, adorano mascherarsi. Se anche voi avete previsto nella stanza dei vostri figli un cesto dedicato ai costumi, non mancate di inserire qualche travestimento che esuli dal classico costume delle principesse. Perché non ricorrere, invece dei consueti riferimenti ai cartoni animati, a qualche maschera della commedia dell’arte o a qualche personaggio preso dai libri o ancora meglio inventato?
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