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Il Solare Termico in Casa per Riscaldare Acqua e Ambienti
7 punti per spiegare il sistema, l’utilizzo e la convenienza dei pannelli solari termici domestici
Laura Tallarida
29 aprile 2017
Houzz Italia Contributor. Sono un architetto e mi piace progettare evitando ogni tipo di spreco, riutilizzando e riciclando i materiali per adattarli a nuovi usi.
Houzz Italia contributor. I am an architect and my projects are conceived to avoid waste, to recycle and reuse materials for new purposes.
Houzz Italia Contributor. Ich bin eine Architektin und beim planen, ich mag jede Art von Vergeudung vermeiden, ich mag recyclen und alle Werkstoffe weiterverwenden, um sie ein neues Leben zu geben.
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Il sistema di funzionamento di un impianto solare termico è molto semplice: il calore che proviene dai raggi del sole viene utilizzato per riscaldare l’acqua o l’aria. L’acqua calda verrà impiegata per i normali usi igienici sanitari, l’aria per il riscaldamento dell’abitazione.
Questo sistema non va confuso con l’impianto fotovoltaico (di cui abbiamo già parlato), e che invece trasforma il calore del sole in energia.
Questo sistema non va confuso con l’impianto fotovoltaico (di cui abbiamo già parlato), e che invece trasforma il calore del sole in energia.
1. Come funziona un impianto termico solare
Le componenti fondamentali di un impianto solare termico sono:
Le componenti fondamentali di un impianto solare termico sono:
- i collettori o pannelli, che hanno il compito di raccogliere il calore del sole,
- un bollitore (serbatoio o boiler), che serve ad accumulare l’acqua calda prodotta dall’impianto,
- un circuito di collegamento idraulico, che trasferisce il calore dai collettori al bollitore e da questo alle utenze,
- un circuito elettrico (solo per impianti a circolazione forzata).
Visto che l’impianto solare termico sfrutta la radiazione solare, la sua resa massima viene raggiunta mediante l’utilizzo di una superficie di raccolta della radiazione orientata a sud con un angolo di inclinazione di circa 30°. Per lo sfruttamento dell’energia solare per il riscaldamento degli ambienti può essere, invece, più vantaggiosa una inclinazione maggiore.
2. Tipologia di collettori solari
I collettori solari, che sono l’unità base dell’impianto solare, possono essere di quattro tipi ma, considerando un utilizzo domestico per abitazioni in cui si vive tutto l’anno, le tipologie migliori sono: i collettori piani vetrati e i collettori a tubi sottovuoto.
I primi sono caratterizzati da un assorbitore in lamiera nera trattata con vernici speciali (dette “selettive”) all’interno della quale circola, spesso in tubi di rame, il liquido da scaldare. Questo tipo di collettore si chiama vetrato perché l’assorbitore è coperto da un vetro particolare che fa passare i raggi solari, ma impedisce la dispersione del calore.
I collettori solari, che sono l’unità base dell’impianto solare, possono essere di quattro tipi ma, considerando un utilizzo domestico per abitazioni in cui si vive tutto l’anno, le tipologie migliori sono: i collettori piani vetrati e i collettori a tubi sottovuoto.
I primi sono caratterizzati da un assorbitore in lamiera nera trattata con vernici speciali (dette “selettive”) all’interno della quale circola, spesso in tubi di rame, il liquido da scaldare. Questo tipo di collettore si chiama vetrato perché l’assorbitore è coperto da un vetro particolare che fa passare i raggi solari, ma impedisce la dispersione del calore.
I collettori a tubi sottovuoto, invece, sono composti da serie parallele di particolari tubi di vetro, ognuno dei quali contiene al proprio interno un altro tubo concentrico, trattato con vernice selettiva di colore scuro, che attira e cattura la radiazione solare grazie all’assorbitore. Per isolarli termicamente, tra i due tubi viene realizzato il vuoto.
Tra i due tipi di collettori quello a tubi è il più efficiente ma, allo stesso tempo, il più costoso. Per questo è generalmente consigliato nelle zone in cui il clima è un po’ più rigido e nel caso in cui si intende utilizzare l’impianto anche per integrare il riscaldamento degli ambienti.
Tra i due tipi di collettori quello a tubi è il più efficiente ma, allo stesso tempo, il più costoso. Per questo è generalmente consigliato nelle zone in cui il clima è un po’ più rigido e nel caso in cui si intende utilizzare l’impianto anche per integrare il riscaldamento degli ambienti.
3. Sistema di circolazione dell’impianto
Tutti e due i tipi di collettori descritti, possono essere installati sia in un sistema a circolazione naturale che in uno a circolazione forzata.
Gli impianti solari termici a circolazione naturale funzionano senza necessità di pompe né di componenti elettrici. L’acqua o il liquido vettore all’interno del collettore solare si scalda dando origine a moti convettivi che consentono al fluido caldo di muoversi verso il boiler (collocato a quota maggiore rispetto al pannello solare), cui si attua lo scambio termico con l’acqua destinata all’utilizzo sanitario domestico.
Negli impianti solari termici a circolazione forzata il serbatoio è montato e posizionato separatamente rispetto al collettore solare (sottotetto, locale caldaia…). Il liquido del circuito primario è spinto da una pompa, messa in moto da una centralina elettronica che confronta le temperature dei collettori e dell’acqua nel serbatoio di accumulo, rilevata da apposite sonde.
Visto che la circolazione naturale per moto convettivo spesso è poco efficiente, tra i due sistemi quello maggiormente utilizzato e consigliato è quello a circolazione forzata.
Tutti e due i tipi di collettori descritti, possono essere installati sia in un sistema a circolazione naturale che in uno a circolazione forzata.
Gli impianti solari termici a circolazione naturale funzionano senza necessità di pompe né di componenti elettrici. L’acqua o il liquido vettore all’interno del collettore solare si scalda dando origine a moti convettivi che consentono al fluido caldo di muoversi verso il boiler (collocato a quota maggiore rispetto al pannello solare), cui si attua lo scambio termico con l’acqua destinata all’utilizzo sanitario domestico.
Negli impianti solari termici a circolazione forzata il serbatoio è montato e posizionato separatamente rispetto al collettore solare (sottotetto, locale caldaia…). Il liquido del circuito primario è spinto da una pompa, messa in moto da una centralina elettronica che confronta le temperature dei collettori e dell’acqua nel serbatoio di accumulo, rilevata da apposite sonde.
Visto che la circolazione naturale per moto convettivo spesso è poco efficiente, tra i due sistemi quello maggiormente utilizzato e consigliato è quello a circolazione forzata.
4. Per riscaldare gli ambienti della casa
Seppure l’uso più semplice e diffuso dell’impianto termico solare è la produzione di acqua calda sanitaria, questo tipo di impianto può essere utilizzato anche per il riscaldamento degli ambienti.
In realtà l’uso igienico sanitario rimane quello più conveniente, anche perché l’acqua calda si usa tutto l’anno, mentre il riscaldamento si utilizza solo nel mesi più freddi quando, cioè, la radiazione solare è minore. Per questo motivo, utilizzare il riscaldamento solare dell’acqua per un impianto di riscaldamento è consigliato solo nei casi in cui:
Seppure l’uso più semplice e diffuso dell’impianto termico solare è la produzione di acqua calda sanitaria, questo tipo di impianto può essere utilizzato anche per il riscaldamento degli ambienti.
In realtà l’uso igienico sanitario rimane quello più conveniente, anche perché l’acqua calda si usa tutto l’anno, mentre il riscaldamento si utilizza solo nel mesi più freddi quando, cioè, la radiazione solare è minore. Per questo motivo, utilizzare il riscaldamento solare dell’acqua per un impianto di riscaldamento è consigliato solo nei casi in cui:
- c’è un elevato fabbisogno di riscaldamento (es. in montagna),
- l’edificio è già ben coibentato e dotato di una caldaia efficiente e ben regolata,
- il solare termico si abbina a sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, come quelli a pavimento o a parete tramite pannelli radianti.
5. Progettazione dell’impianto
Gli elementi da considerare in fase di progettazione e realizzazione di un impianto solare termico sono diversi.
Il rilievo dell’edificio per verificare che ci sia superficie sufficiente a istallare l’impianto, l’orientamento dei collettori, l’analisi dei consumi per il corretto dimensionamento di tutte le parti impiantistiche, sono elementi che tecnici abilitati ed esperti devono fare preventivamente per poter realizzare un impianto che sia veramente funzionale al risparmio di energia.
Ovviamente va considerata anche la destinazione d’uso dell’impianto (se solo sanitario o anche per il riscaldamento) e le indicazioni normative. Per quanto riguarda i permessi da richiedere per l’istallazione, in generale (cioè se l’abitazione non si trova in zone soggette a vincoli storici o paesaggistici), è sufficiente l’avviso preventivo dei lavori.
Clicca qui per accedere a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti suggerisce il miglior professionista per il solare termico della tua zona
Gli elementi da considerare in fase di progettazione e realizzazione di un impianto solare termico sono diversi.
Il rilievo dell’edificio per verificare che ci sia superficie sufficiente a istallare l’impianto, l’orientamento dei collettori, l’analisi dei consumi per il corretto dimensionamento di tutte le parti impiantistiche, sono elementi che tecnici abilitati ed esperti devono fare preventivamente per poter realizzare un impianto che sia veramente funzionale al risparmio di energia.
Ovviamente va considerata anche la destinazione d’uso dell’impianto (se solo sanitario o anche per il riscaldamento) e le indicazioni normative. Per quanto riguarda i permessi da richiedere per l’istallazione, in generale (cioè se l’abitazione non si trova in zone soggette a vincoli storici o paesaggistici), è sufficiente l’avviso preventivo dei lavori.
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6. Durata e manutenzione
Al contrario degli impianti fotovoltaici, gli impianti solari termici vista la loro semplicità, sono molto longevi (la loro vita media si aggira tra i 20 e i 25 anni) e hanno bisogno di una manutenzione minima. I sistemi a circolazione forzata sono un po’ più delicati, poiché si possono riscontrare dopo 10-15 anni guasti alla pompa elettrica. Questa tipologia di impianto ha bisogno di controlli da parte di un tecnico ogni 4-5 anni.
Per tutte e due le tipologie è consigliata la pulizia della superficie del collettore una volta all’anno e la sostituzione del liquido antigelo ogni 4-6 anni.
Al contrario degli impianti fotovoltaici, gli impianti solari termici vista la loro semplicità, sono molto longevi (la loro vita media si aggira tra i 20 e i 25 anni) e hanno bisogno di una manutenzione minima. I sistemi a circolazione forzata sono un po’ più delicati, poiché si possono riscontrare dopo 10-15 anni guasti alla pompa elettrica. Questa tipologia di impianto ha bisogno di controlli da parte di un tecnico ogni 4-5 anni.
Per tutte e due le tipologie è consigliata la pulizia della superficie del collettore una volta all’anno e la sostituzione del liquido antigelo ogni 4-6 anni.
7. Incentivi
Per un impianto solare termico sono previste tre tipologie di agevolazioni:
Per un impianto solare termico sono previste tre tipologie di agevolazioni:
- Detrazione Fiscale 65%: in base alla legge di stabilità 2017, si possono detrarre al 65% le spese d’installazione di pannelli solari termodinamici per la produzione di acqua calda sanitaria per uso domestico.
- Detrazione Fiscale 50%: sempre in base alla legge di stabilità 2017 è possibile usufruire di una detrazione IRPEF pari al 50%, se l’istallazione rientra dentro gli gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
- Conto Termico: la terza possibilità di risparmio per chi installa un impianto solare termico è quella degli incentivi del Conto Termico. Si tratta di un sistema di incentivazione di piccoli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica mediante fonti rinnovabili. Il conto termico 2017 prevede delle facilitazioni per quanto riguarda la presentazione delle domande e l’aumento degli incentivi, che per il solare termico possono arrivare anche fino a 65%.
Il consiglio in più
Uno dei modi per dotarsi di un impianto solare termico spendendo meno è entrando a far parte di in un gruppo d’acquisto solidale. I GAS solari agiscono spesso attraverso gli sportelli-energia degli enti locali e si appoggiano ad associazioni ambientaliste (tipo Legambiente). Questi gruppi aiutano a capire quale tipo di impianto è più utile istallare, a sbrigare le eventuali procedure burocratiche e a selezionare gli installatori più seri. E, soprattutto, consentono di risparmiare e ottenere prezzi e condizioni vantaggiose.
Per conoscere questi gruppi di acquisto potete visitare questo sito internet.
Altro
Parla l’Esperto: 7 Tipi di Riscaldamento a Confronto
Uno dei modi per dotarsi di un impianto solare termico spendendo meno è entrando a far parte di in un gruppo d’acquisto solidale. I GAS solari agiscono spesso attraverso gli sportelli-energia degli enti locali e si appoggiano ad associazioni ambientaliste (tipo Legambiente). Questi gruppi aiutano a capire quale tipo di impianto è più utile istallare, a sbrigare le eventuali procedure burocratiche e a selezionare gli installatori più seri. E, soprattutto, consentono di risparmiare e ottenere prezzi e condizioni vantaggiose.
Per conoscere questi gruppi di acquisto potete visitare questo sito internet.
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