Prima e Dopo: 3 Appartamenti dell’800 Diventano 1, Maxi e Moderno
Più immobili vengono uniti e aperti per dare vita a una nuova casa dalle metrature generose, mantenendo le antiche travi
Greta La Rocca
3 aprile 2018
Collaboratore Houzz Magazine. Giornalista, svolgo anche attività di Ufficio Stampa e mi occupo di tutto ciò che riguarda la Comunicazione, off e on line.
Curiosa e appassionata scrivo da sempre (anche) di architettura e design.
Affascinata dalla bellezza, cerco il giusto compromesso tra estetica e funzionalità.
Collaboratior of Houzz Magazine. Journalist; I do PR activities also and in communication in general, both on and off line.
Curious and passionate, I write since ever (also) of Architecture and Design. Fascinated by beauty, I look for the right balance between esthetic and functionality.
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In una delle vie centrali di Udine, un imprenditore ha acquistato diverse unità immobiliari all’ultimo piano di un vecchio palazzo di pregio, costruito a fine Ottocento. L’architetto Andrea Menzo ha seguito la ristrutturazione, resa più complicata dal fatto che il committente ha comprato le diverse proprietà in momenti differenti.
I lavori hanno portato alla realizzazione di un unico appartamento molto grande, 428 metri quadrati, per realizzare il quale tutti gli spazi sono stati aperti così da enfatizzare le metrature generose. La sostituzione della vecchia pavimentazione, l’installazione di un impianto domotico e la scelta di posizionare arredi su misura e dalle tonalità chiare hanno permesso di trasformare un ambiente ottocentesco in una casa moderna e minimale, capace però di rispettare quei dettagli antichi che ne rappresentano il cuore. Un esempio sono le travi a vista, attorno alle quali è stato progettato il nuovo layout.
I lavori hanno portato alla realizzazione di un unico appartamento molto grande, 428 metri quadrati, per realizzare il quale tutti gli spazi sono stati aperti così da enfatizzare le metrature generose. La sostituzione della vecchia pavimentazione, l’installazione di un impianto domotico e la scelta di posizionare arredi su misura e dalle tonalità chiare hanno permesso di trasformare un ambiente ottocentesco in una casa moderna e minimale, capace però di rispettare quei dettagli antichi che ne rappresentano il cuore. Un esempio sono le travi a vista, attorno alle quali è stato progettato il nuovo layout.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un imprenditore, la moglie e la figlia
Dove: nel centro di Udine
Superficie: 428 m²
Anno di costruzione: ‘800
Anno di ristrutturazione: il palazzo era già stato ristrutturato negli anni 65-70; i lavori in questo appartamento sono iniziati nel 2005 e terminati nel 2006
Architetto: Andrea Menzo di Menzo Architettura+Design
Il particolare interessante: l’appartamento nasce dall’unione di tre diverse unità abitative che sono state sventrate e aperte. Il risultato è una metratura importante che si snoda in modo simmetrico intorno al grande salotto di 120 m² con un’altezza al colmo di circa 6 metri. Seppur moderna nello stile e minimale nell’arredo, questa casa rispetta e valorizza le antiche travi che diventano un valore aggiunto.
Chi ci abita: un imprenditore, la moglie e la figlia
Dove: nel centro di Udine
Superficie: 428 m²
Anno di costruzione: ‘800
Anno di ristrutturazione: il palazzo era già stato ristrutturato negli anni 65-70; i lavori in questo appartamento sono iniziati nel 2005 e terminati nel 2006
Architetto: Andrea Menzo di Menzo Architettura+Design
Il particolare interessante: l’appartamento nasce dall’unione di tre diverse unità abitative che sono state sventrate e aperte. Il risultato è una metratura importante che si snoda in modo simmetrico intorno al grande salotto di 120 m² con un’altezza al colmo di circa 6 metri. Seppur moderna nello stile e minimale nell’arredo, questa casa rispetta e valorizza le antiche travi che diventano un valore aggiunto.
L’appartamento è caratterizzato da un doppio ingresso. Il principale porta all’atrio che si apre nel salotto. Da qui è possibile accedere alla cucina (a destra nella foto) e alla zona bagno e stanza studio (a sinistra).
Il salotto, pur essendo molto grande, è stato diviso visivamente in tre ambienti. Di fronte alla cucina è stata ricavata la zona pranzo con il tavolo e, davanti, l’angolo caminetto.
La capriata al centro è originaria del XIX secolo. Il layout dell’appartamento è stato costruito proprio sulla base della sua posizione cosicché la divisione degli spazi fosse simmetrica. La capriata, così come tutte le altre travi presenti nelle stanze, è stata riportata al naturale: «Le abbiamo sabbiate e poi abbiamo passato l’impregnante», precisa l’architetto Menzo.
Il salotto, pur essendo molto grande, è stato diviso visivamente in tre ambienti. Di fronte alla cucina è stata ricavata la zona pranzo con il tavolo e, davanti, l’angolo caminetto.
La capriata al centro è originaria del XIX secolo. Il layout dell’appartamento è stato costruito proprio sulla base della sua posizione cosicché la divisione degli spazi fosse simmetrica. La capriata, così come tutte le altre travi presenti nelle stanze, è stata riportata al naturale: «Le abbiamo sabbiate e poi abbiamo passato l’impregnante», precisa l’architetto Menzo.
L’angolo camino è arredato con un divano scamosciato e una cassettiera: è un oggetto d’antiquariato dei primi del Novecento acquistato dalla moglie del proprietario che ha una grande passione per questi pezzi da collezione.
PRIMA. Il camino non è stato spostato rispetto alla posizione originale. Prima, però, era esterno al muro, come se fosse “appoggiato” davanti alla parete; ora, invece, è stato collocato all’interno.
La vecchia cornice di pietra dall’effetto “finto anticato” è stata sabbiata e riportata al naturale così da rendere la pietra più viva e più materica.
La vecchia cornice di pietra dall’effetto “finto anticato” è stata sabbiata e riportata al naturale così da rendere la pietra più viva e più materica.
Dalla parte opposta rispetto all’ingresso è stata ricavata un’apertura che permette di accedere alla zona notte, dove sono state realizzate due camere da letto, una cabina armadio e tre bagni. A sinistra dell’entrata, dall’altro lato rispetto al zona camino e sala da pranzo, è stato posizionato l’ambiente living.
È stato arredato con due divani e un mobile Tv basso disegnato dall’architetto e realizzato su misura. Proprio a fianco del televisore è stata appesa sul muro una tela bianca che nasconde un altoparlante. Si mimetizza infatti molto bene con tutti gli arredi un impianto hi-fi di ultima generazione.
«L’abitazione è tutta controllata da un sistema domotico. La tecnologia s’accompagna a un arredo pulito, minimalista e quindi moderno che nasconde qualsiasi tipo di impianto. Credo che la bellezza stia proprio nella semplicità e nella pulizia».
È stato arredato con due divani e un mobile Tv basso disegnato dall’architetto e realizzato su misura. Proprio a fianco del televisore è stata appesa sul muro una tela bianca che nasconde un altoparlante. Si mimetizza infatti molto bene con tutti gli arredi un impianto hi-fi di ultima generazione.
«L’abitazione è tutta controllata da un sistema domotico. La tecnologia s’accompagna a un arredo pulito, minimalista e quindi moderno che nasconde qualsiasi tipo di impianto. Credo che la bellezza stia proprio nella semplicità e nella pulizia».
PRIMA. In salotto e in tutta l’abitazione è stata sostituita la pavimentazione. È stato posizionato un rovere a tavola larga con posa dritta, le tavole sono lunghe fino a 4 metri e hanno due diverse larghezze (30 o 35 cm).
«Dopo il layout, la creazione degli spazi, è importante intervenire sulla pavimentazione per trasformare un ambiente. Molto spesso l’involucro, pareti e soffitti, sono bianchi. Il pavimento è uno dei pochi elementi della “scatola” dove puoi lavorare per dare personalità».
È stato sostituito anche il battiscopa. Ora è incassato ed è in alluminio.
«Dopo il layout, la creazione degli spazi, è importante intervenire sulla pavimentazione per trasformare un ambiente. Molto spesso l’involucro, pareti e soffitti, sono bianchi. Il pavimento è uno dei pochi elementi della “scatola” dove puoi lavorare per dare personalità».
È stato sostituito anche il battiscopa. Ora è incassato ed è in alluminio.
PRIMA. Le vecchie aperture, più tonde, sono state squadrate e ne sono state aperte delle altre.
L’obiettivo era progettare una casa più fluida, aperta e luminosa, nonostante non vi fosse la possibilità – per vincoli sulla facciata – di ricavare balconi o finestre. Però è stato possibile aprire altri lucernari e passare così da 3 per unità abitativa a 17 totali.
L’obiettivo era progettare una casa più fluida, aperta e luminosa, nonostante non vi fosse la possibilità – per vincoli sulla facciata – di ricavare balconi o finestre. Però è stato possibile aprire altri lucernari e passare così da 3 per unità abitativa a 17 totali.
La cucina si sviluppa su due pareti. Su quella di sinistra sono stati integrati dei pensili realizzati su misura (disegnati sempre dal progettista), così come sono su misura le mensole a muro a destra e l’isola centrale.
Sempre a sinistra, nella parte alta, è stato realizzata una copertura in cartongesso per dare l’idea che la cucina fosse in una nicchia valorizzata poi con i faretti a Led.
Le porte all’angolo portano una al locale lavanderia, mentre l’altra è il secondo ingresso utilizzato in genere solo dai proprietari.
Cucina: Boffi
Sempre a sinistra, nella parte alta, è stato realizzata una copertura in cartongesso per dare l’idea che la cucina fosse in una nicchia valorizzata poi con i faretti a Led.
Le porte all’angolo portano una al locale lavanderia, mentre l’altra è il secondo ingresso utilizzato in genere solo dai proprietari.
Cucina: Boffi
«La combinazione acciaio e bianco dà equilibrio, dialoga bene con il legno e non stanca. Inoltre, dal punto di vista cromatico, non è impegnativa – puntualizza l’architetto – la parete a destra è molto bassa, non potevo utilizzare colori accesi poiché avrebbero dato l’impressione di “schiacciare” la stanza».
Le travi in acciaio, già presenti e con la funzione di rafforzare quelle in legno, sono state utilizzate per nascondere i binari sui quali sono stati fissati i faretti. Un’idea che è stata replicata anche, come abbiamo potuto vedere, nel grande salotto.
Illuminazione: faretti Kreon
Le travi in acciaio, già presenti e con la funzione di rafforzare quelle in legno, sono state utilizzate per nascondere i binari sui quali sono stati fissati i faretti. Un’idea che è stata replicata anche, come abbiamo potuto vedere, nel grande salotto.
Illuminazione: faretti Kreon
Per il bagno principale sono stati scelti rivestimenti in pietra da 1,20 m (tranne nella doccia, dove sono più alti) e sono stati posizionati in modo da formare due fasce uguali da 60 cm.
Di grande impatto il lavabo: è stato realizzato su commissione da uno scultore che ha scavato da un blocco di pietra (la medesima utilizzata per il rivestimento) una vasca di 2 m x 20 cm. Da notare che questa scultura è sospesa, sorretta da tre tondini di ferro da 5 cm di diametro. Il tutto è costato alla committenza 2.500 euro.
Sanitari: Catalano
Di grande impatto il lavabo: è stato realizzato su commissione da uno scultore che ha scavato da un blocco di pietra (la medesima utilizzata per il rivestimento) una vasca di 2 m x 20 cm. Da notare che questa scultura è sospesa, sorretta da tre tondini di ferro da 5 cm di diametro. Il tutto è costato alla committenza 2.500 euro.
Sanitari: Catalano
La camera da letto padronale è una delle poche stanze per la quale non sono stati fatti realizzare arredi su misura.
In tutta l’abitazione non è stato possibile posizionare il riscaldamento radiante. Per nascondere i termosifoni, l’architetto li ha cambiati scegliendo modelli dalle linee più pulite e ha progettato una nicchia nel muro nella quale poterli incassare. La cornice grigia che si vede nell’immagine è invece lo spazio tra la nicchia e il radiatore.
Comodini: Fiam Italia; letto: Flou
In tutta l’abitazione non è stato possibile posizionare il riscaldamento radiante. Per nascondere i termosifoni, l’architetto li ha cambiati scegliendo modelli dalle linee più pulite e ha progettato una nicchia nel muro nella quale poterli incassare. La cornice grigia che si vede nell’immagine è invece lo spazio tra la nicchia e il radiatore.
Comodini: Fiam Italia; letto: Flou
PRIMA. Ecco com’erano i termosifoni originali. «I radiatori in alcuni ambienti possono essere belli, non è necessario intervenire per cambiarli o progettare soluzioni per nasconderli; io consiglio sempre di calibrarli però sull’estetica dell’appartamento».
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Mi concentro sugli spazi e non sull'arredamento e sull'illuminazione, scelte troppo individuali per poter essere giudicate. Se mi regalassero l'appartamento, accetterei, adoro letteralmente i tetti spioventi e le immense travature a vista. Misura più del doppio del mio, ma così, IMU a parte, saprei dove mettere comodamente tutti i miei quadri e i miei libri. Il lavabo nel bagno, un'opera artigianale scavata nella pietra, è costato anche poco, considerando che ci sono lavabi microscopici di design che costano 4 volte tanto.
Non mi piace la scelta dei pavimenti: oltre ai materiali anche i colori diversi. Soprattutto il legno di un colore chiaro e differente dalle travi in legno.
La cucina mi sembra molto bella.
È straordinariamente bella. Ho abitato in case grandi con 6 metri altezza e molto altro e (parlo come residente e non come “espero”, ne abbondano qui ...:-) le soluzioni progettuali non sono davvero mai semplici. Bravissimo il team ... almeno a quel che di vede e legge.