I Consigli dei Pro per Ricoprire un Vecchio Pavimento con il Parquet
Tutto (o quasi) è concesso, ma è importante prestare attenzione ad alcuni dettagli; non è solo una questione di estetica
Hai acquistato un vecchio appartamento e vorresti sostituire il pavimento con i listelli in parquet? Hai già il parquet in quasi tutta l’abitazione e vorresti posarlo anche lì dove un tempo non avevi voluto? Qualunque motivazione tu abbia, sappi che oggi puoi posizionare il parquet (parliamo di quello vero) anche sopra piastrelle, grès, marmi e resine. E non solo. Abbiamo interrogato quattro professionisti della community di Houzz per sapere tutto e di più su questa tipologia di intervento.
- Consigli professionali di:
- Antonio Buonocore, architetto (Caserta)
- Antonio Zilli di Cizeta Parquet (Roma)
- La squadra tecnica di Woodco Parquet (Trento)
- Livia Sciorilli Borrelli di Theorema (Milano)
Quali sono i pavimenti più idonei? Che tipo di parquet è meglio scegliere? Ci sono delle stanze nelle quali sarebbe meglio non intervenire? Pensiamo ad ambienti umidi come il bagno o la cucina… Questo lavoro è lungo, è costoso? Ecco che cosa hanno risposto i nostri professionisti.
Pavimenti più indicati da rivestire
I più indicati sono i pavimenti lisci e livellati, come per esempio il grès e il marmo, ma anche il modo in cui un parquet viene posato è importante: i listelli devono essere posizionati su un sottofondo uniforme, compatto e asciutto, per cui cemento, piastrelle e marmo sono idonei.
Ciascuna abitazione, però, è diversa. Lo precisa Antonio Zilli: «A mio avviso non ci sono pavimenti che si prestano meglio di altri ad essere ricoperti con il parquet, ogni situazione va analizzata singolarmente, quello che è importante è che il pavimento che si andrà a ricoprire sia ben ancorato al solaio, questo sia in caso di posa incollata che in caso di posa flottante.
È probabile che il pavimento esistente dovrà essere reso idoneo alla posa del parquet, ad esempio se ci troviamo di fronte a una ceramica lucida e dobbiamo eseguire una posa incollata, dovremo andare a levigare con apposita macchina la superficie della ceramica per favorire l’aggrappaggio della colla».
Vi sono, però, pavimentazioni poco adatte, quelle che possiamo definire “morbide”. In caso di presenza di moquette, linoleum, Pvc e pavimenti posati flottanti, è consigliato rimuoverli prima di procedere con la posa, spiegano gli intervistati.
I più indicati sono i pavimenti lisci e livellati, come per esempio il grès e il marmo, ma anche il modo in cui un parquet viene posato è importante: i listelli devono essere posizionati su un sottofondo uniforme, compatto e asciutto, per cui cemento, piastrelle e marmo sono idonei.
Ciascuna abitazione, però, è diversa. Lo precisa Antonio Zilli: «A mio avviso non ci sono pavimenti che si prestano meglio di altri ad essere ricoperti con il parquet, ogni situazione va analizzata singolarmente, quello che è importante è che il pavimento che si andrà a ricoprire sia ben ancorato al solaio, questo sia in caso di posa incollata che in caso di posa flottante.
È probabile che il pavimento esistente dovrà essere reso idoneo alla posa del parquet, ad esempio se ci troviamo di fronte a una ceramica lucida e dobbiamo eseguire una posa incollata, dovremo andare a levigare con apposita macchina la superficie della ceramica per favorire l’aggrappaggio della colla».
Vi sono, però, pavimentazioni poco adatte, quelle che possiamo definire “morbide”. In caso di presenza di moquette, linoleum, Pvc e pavimenti posati flottanti, è consigliato rimuoverli prima di procedere con la posa, spiegano gli intervistati.
Tipologie di parquet consigliate
Tra quelli che vanno incollati, quindi i parquet in legno, non c’è distinzione. «I parquet in laminato simili (finti parquet) hanno certamente dei vantaggi in termini economici e di manutenzione, e si posano in appoggio e a incastro tra i listelli, ma la resa è completamente diversa e tradisce il valore estetico e funzionale del legno (come d’altra parte accade con i finti legno in grès)», afferma Antonio Buonocore.
La scelta, quindi, dipende molto spesso più dai gusti personali.
Zilli aggiunge: «Tecnicamente possiamo montare quello che vogliamo, parquet tradizionali, prefiniti, incollati e flottanti. Potrebbe essere un problema posare però un parquet inchiodato perché ci andremmo ad alzare di almeno 4 centimetri, troppo per quelle che sono le realtà di un appartamento».
A questo proposito dalla Woodco precisano: «Sicuramente i parquet a basso spessore sono indicati per rinnovare vecchie pavimentazioni poiché riducono al minimo le problematiche legate alle quote delle porte e delle porte finestre esistenti. Oltre al basso spessore, è bene tenere presente anche la facilità e la velocità di montaggio. Per questo è consigliabile utilizzare un parquet flottante con incastro a secco: non richiede nessun intervento sulla vecchia pavimentazione, per la posa non serve la colla (viene garantita pertanto la massima salubrità) e poi è adatto anche al fai da te proprio perché semplice da posare».
Tra quelli che vanno incollati, quindi i parquet in legno, non c’è distinzione. «I parquet in laminato simili (finti parquet) hanno certamente dei vantaggi in termini economici e di manutenzione, e si posano in appoggio e a incastro tra i listelli, ma la resa è completamente diversa e tradisce il valore estetico e funzionale del legno (come d’altra parte accade con i finti legno in grès)», afferma Antonio Buonocore.
La scelta, quindi, dipende molto spesso più dai gusti personali.
Zilli aggiunge: «Tecnicamente possiamo montare quello che vogliamo, parquet tradizionali, prefiniti, incollati e flottanti. Potrebbe essere un problema posare però un parquet inchiodato perché ci andremmo ad alzare di almeno 4 centimetri, troppo per quelle che sono le realtà di un appartamento».
A questo proposito dalla Woodco precisano: «Sicuramente i parquet a basso spessore sono indicati per rinnovare vecchie pavimentazioni poiché riducono al minimo le problematiche legate alle quote delle porte e delle porte finestre esistenti. Oltre al basso spessore, è bene tenere presente anche la facilità e la velocità di montaggio. Per questo è consigliabile utilizzare un parquet flottante con incastro a secco: non richiede nessun intervento sulla vecchia pavimentazione, per la posa non serve la colla (viene garantita pertanto la massima salubrità) e poi è adatto anche al fai da te proprio perché semplice da posare».
È una questione di gusto (e non solo), ma anche la lunghezza delle doghe conta. Oltre all’estetica, cambia anche il prezzo. Il parquet industriale a listelli è più economico, mentre i grandi formati hanno un costo maggiore.
Le dimensioni sono indifferenti, la scelta della lunghezza sarebbe opportuno che venisse fatta tenendo conto della grandezza e delle caratteristiche degli ambienti. «Il concetto secondo il quale in un ambiente piccolo è bene posare un listoncino, mentre per grandi aree è opportuno usare una plancia grande, è stato ormai superato, anche dal punto di vista estetico. Per motivi di sfrido e massimizzazione dell’uso del materiale, però, in piccole aree, è consigliato usare listoncini più piccoli», affermano in Woodco.
Le dimensioni sono indifferenti, la scelta della lunghezza sarebbe opportuno che venisse fatta tenendo conto della grandezza e delle caratteristiche degli ambienti. «Il concetto secondo il quale in un ambiente piccolo è bene posare un listoncino, mentre per grandi aree è opportuno usare una plancia grande, è stato ormai superato, anche dal punto di vista estetico. Per motivi di sfrido e massimizzazione dell’uso del materiale, però, in piccole aree, è consigliato usare listoncini più piccoli», affermano in Woodco.
Ambienti più idonei
Questo tipo di intervento è “vietato” solo in ambienti dove c’è una forte umidità di risalita dal pavimento.
Sciorilli Borelli, però, precisa: «L’idoneità del parquet ad essere posato in stanze più umide dipende soprattutto dal tipo di finitura. Lavorando a progetto, possiamo decidere quella più adatta per ogni tipologia di casa e addirittura per ciascun ambiente. La finitura ad olio, per esempio, è più delicata, ma può essere rinfrescata e rinnovata con facilità; quella a vernice invece è da subito idrorepellente, ma è più soggetta all’usura».
Questo tipo di intervento è “vietato” solo in ambienti dove c’è una forte umidità di risalita dal pavimento.
Sciorilli Borelli, però, precisa: «L’idoneità del parquet ad essere posato in stanze più umide dipende soprattutto dal tipo di finitura. Lavorando a progetto, possiamo decidere quella più adatta per ogni tipologia di casa e addirittura per ciascun ambiente. La finitura ad olio, per esempio, è più delicata, ma può essere rinfrescata e rinnovata con facilità; quella a vernice invece è da subito idrorepellente, ma è più soggetta all’usura».
Attenzione a bagno e cucina
Nessun divieto per le stanze da bagno: «Si è soliti pensare che il problema del parquet in queste stanze sia legato alle gocce d’acqua che cadono sul pavimento quando usciamo dalla doccia, sicuramente è bene avere l’accortezza di asciugarle sempre, ma a mio avviso si deve prestare attenzione anche all’umidità ambientale, è infatti importante arieggiare il locale così da limitare la formazione di condensa. Un discorso a parte va fatto per i garage trasformati in abitazione o gli appartamenti seminterrati, poiché in questi casi è fondamentale assicurarsi che non ci sia umidità di risalita».
Nessun divieto per le stanze da bagno: «Si è soliti pensare che il problema del parquet in queste stanze sia legato alle gocce d’acqua che cadono sul pavimento quando usciamo dalla doccia, sicuramente è bene avere l’accortezza di asciugarle sempre, ma a mio avviso si deve prestare attenzione anche all’umidità ambientale, è infatti importante arieggiare il locale così da limitare la formazione di condensa. Un discorso a parte va fatto per i garage trasformati in abitazione o gli appartamenti seminterrati, poiché in questi casi è fondamentale assicurarsi che non ci sia umidità di risalita».
Il parquet teme l’umidità, questo però non significa che non possa essere posato per esempio in cucina. L’unica accortezza è quella di asciugare entro il minor tempo possibile eventuali tracce di acqua che possono cadere a terra. Le finiture più moderne proteggono la superficie anche dalle macchie più difficili.
E se volessimo ricoprire le scale?
Per rivestire una scala indubbiamente occorre un po’ più di pazienza e manualità. In questo caso è particolarmente consigliato studiare bene il luogo prima di intervenire. In commercio si trovano pezzi speciali per le scale, ma è meglio optare per soluzioni personalizzate soprattutto se vi sono esigenze particolari.
«Se le scale sono in ferro o in legno, e quindi sottoposte a sollecitazioni meccaniche maggiori, bisogna tener conto di questi movimenti in fase di posa e nella scelta dei formati», afferma Buonocore.
Per rivestire una scala indubbiamente occorre un po’ più di pazienza e manualità. In questo caso è particolarmente consigliato studiare bene il luogo prima di intervenire. In commercio si trovano pezzi speciali per le scale, ma è meglio optare per soluzioni personalizzate soprattutto se vi sono esigenze particolari.
«Se le scale sono in ferro o in legno, e quindi sottoposte a sollecitazioni meccaniche maggiori, bisogna tener conto di questi movimenti in fase di posa e nella scelta dei formati», afferma Buonocore.
Collezione Must - parquet materico
Costi e tempi
Il costo del parquet dipende dal tipo di essenza, dalla forma, dalla dimensione e dalla qualità. In media, spiegano i professionisti, si posano 40 m² al giorno, ma dipende dalla tipologia; ovviamente se il cliente richiede un parquet a disegno o una posa particolare, il lavoro sarà più lungo.
«La manodopera va dai 12 ai 20 euro al metro quadrato, dipende se il parquet è anche da levigare e lucidare, dai metri quadri da coprire e dalle dimensioni dei listelli. Per la fornitura si parte dai 20 €/m² e si arriva ai 120-150 €. Per un appartamento vuoto di 100 m² bisogna considerare, tra tempi di posa, asciugatura e levigatura dai 7 ai 10 giorni almeno», dice Buonocore.
Il costo del parquet dipende dal tipo di essenza, dalla forma, dalla dimensione e dalla qualità. In media, spiegano i professionisti, si posano 40 m² al giorno, ma dipende dalla tipologia; ovviamente se il cliente richiede un parquet a disegno o una posa particolare, il lavoro sarà più lungo.
«La manodopera va dai 12 ai 20 euro al metro quadrato, dipende se il parquet è anche da levigare e lucidare, dai metri quadri da coprire e dalle dimensioni dei listelli. Per la fornitura si parte dai 20 €/m² e si arriva ai 120-150 €. Per un appartamento vuoto di 100 m² bisogna considerare, tra tempi di posa, asciugatura e levigatura dai 7 ai 10 giorni almeno», dice Buonocore.
«Molto spesso – aggiunge Zilli – diventa necessario modificare o smontare le porte, i serramenti piuttosto che i mobili e questo potrebbe richiedere una spesa maggiore. Consiglio di chiedere a un professionista di fare un sopralluogo e preparare un preventivo. I tempi di realizzazione dipendono, ancora una volta, dalla tipologia di parquet scelta. Se parliamo di un parquet prefinito in un appartamento di 60-70 m², 3-4 giorni possono essere sufficienti; se invece viene scelto un parquet tradizionale, i tempi si dilatano perché oltre al montaggio va eseguita la levigatura e la verniciatura».
In foto un progetto di Antonio Buonocore, il vecchio pavimento è stato ricoperto con il parquet.
Prima di iniziare i lavori…
Prima di intervenire, è importare far fare una valutazione sullo stato degli impianti presenti nel sottofondo. Se vecchi, è assolutamente sconsigliato procedere con il rivestimento. «È opportuno invece valutare assieme ad un tecnico la possibilità di rimuovere il massetto e il pavimento esistente in modo da rifare ex novo impianti e pavimentazioni – e aggiungono i tecnici della Woodco – è bene ricordare che se il pavimento esistente non è ben ancorato al massetto e/o non c’è la planarità necessaria, allora bisogna intervenire con la rimozione (totale o parziale), oppure, nel caso di mancanza di planarità, bisogna stendere un autolivellante su tutta la pavimentazione per renderla adeguata alla posa del parquet. Tutti questi aspetti sono da valutare insieme a un tecnico e a un installatore».
Un altro particolare da non sottovalutare sono le quote delle porte esistenti. Va verificato a priori se è possibile agire su quelle esistenti, tagliandole se è necessario. Se questo non fosse possibile, molto probabilmente sarà inevitabile sostituire gli infissi. Per questa valutazione è bene affidarsi a un serramentista.
Prima di iniziare i lavori…
Prima di intervenire, è importare far fare una valutazione sullo stato degli impianti presenti nel sottofondo. Se vecchi, è assolutamente sconsigliato procedere con il rivestimento. «È opportuno invece valutare assieme ad un tecnico la possibilità di rimuovere il massetto e il pavimento esistente in modo da rifare ex novo impianti e pavimentazioni – e aggiungono i tecnici della Woodco – è bene ricordare che se il pavimento esistente non è ben ancorato al massetto e/o non c’è la planarità necessaria, allora bisogna intervenire con la rimozione (totale o parziale), oppure, nel caso di mancanza di planarità, bisogna stendere un autolivellante su tutta la pavimentazione per renderla adeguata alla posa del parquet. Tutti questi aspetti sono da valutare insieme a un tecnico e a un installatore».
Un altro particolare da non sottovalutare sono le quote delle porte esistenti. Va verificato a priori se è possibile agire su quelle esistenti, tagliandole se è necessario. Se questo non fosse possibile, molto probabilmente sarà inevitabile sostituire gli infissi. Per questa valutazione è bene affidarsi a un serramentista.
E se la casa fosse abitata, come sarebbe meglio comportarsi?
«Se la casa è abitata forse è meglio prendere in considerazione un parquet prefinito, cioè un pavimento in legno già verniciato che ha bisogno solo di essere montato. Con questa tipologia di prodotto dimezziamo i tempi e i disagi», suggerisce Zilli.
Se si opta per la posa flottante, uno dei vantaggi è quello che nel giro di una giornata è possibile posizionare il pavimento in un locale e risistemare i mobili. Appena posato, il parquet flottante infatti è subito “pedonabile”. Questa soluzione è rapida e poco invasiva.
«Se la casa è abitata forse è meglio prendere in considerazione un parquet prefinito, cioè un pavimento in legno già verniciato che ha bisogno solo di essere montato. Con questa tipologia di prodotto dimezziamo i tempi e i disagi», suggerisce Zilli.
Se si opta per la posa flottante, uno dei vantaggi è quello che nel giro di una giornata è possibile posizionare il pavimento in un locale e risistemare i mobili. Appena posato, il parquet flottante infatti è subito “pedonabile”. Questa soluzione è rapida e poco invasiva.
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Raccontaci: vorresti sostituire il tuo pavimento con il parquet? Hai altre domande da rivolgere a professionisti di Houzz? Chiedi un consiglio nelle discussioni.
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