My Houzz: Un Angolo di New England alle Porte di Stoccolma
Con uno stile senza tempo e una visione della casa come rifugio, un’imprenditrice ha messo il buon gusto a servizio di un'idea di business
Sara Norrman
25 febbraio 2017
Quando, durante una riunione di lavoro, la canadese Lesley Pennington incontrò un affascinante uomo svedese, mai avrebbe immaginato che un giorno sarebbe diventato suo marito e andata a vivere in una vecchia casa in legno nei dintorni di Stoccolma, diventando madre di una ragazzina adorabile e fondatrice di un’azienda tessile con collaborazioni con designer del calibro di Tricia Guild e Christian LaCroix. E, invece, a poco a poco, questo scenario ha preso forma… proprio come, passo dopo passo, la loro casa si è andata trasformando in un luogo caldo, accogliente e tutto da vivere.
Nella zona di Viggbyholm, a venti chilometri dal centro di Stoccolma, regna un’atmosfera da zona di mare di altri tempi… ovvero, esattamente ciò che questo posto era. «Prima della risistemazione delle strade e della costruzione di nuove linee ferroviarie, quest’area si trovava in aperta campagna», spiega Lesley. «Oggi, nel giro di mezz’ora ti trovi nel cuore di Stoccolma. Basta prendere il Roslagsbanan, un affascinante trenino che funziona anche in inverno e che ricorda vagamente quelle vecchie linee che portano gli sciatori in montagna». La casa è stata costruita nel 1926, e il giardino è ricco di meli carichi di frutta. «Per un sacco di anni ci siamo sentiti in colpa, per tutto quel ben di dio. C’è un limite al numero di torte di mele che si possono preparare (e mangiare)», racconta la padrona di casa. «Perciò nelle ultime due stagioni abbiamo portato le nostre mele a un posto pubblico vicino ad Åkersberga, dove abbiamo potuto spremerle e produrre del succo».
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Lesley Pennington, fondatrice di Bemz, suo marito Fredrik, la figlia Zoe e il cane Ruffa, un terrier tibetano
Dove: Viggbyholm, Täby, nei pressi di Stoccolma
Superficie: 270 m², 8 camere da letto, cucina, 3 bagni, locale lavanderia, camera degli ospiti, sauna
Chi ci abita: Lesley Pennington, fondatrice di Bemz, suo marito Fredrik, la figlia Zoe e il cane Ruffa, un terrier tibetano
Dove: Viggbyholm, Täby, nei pressi di Stoccolma
Superficie: 270 m², 8 camere da letto, cucina, 3 bagni, locale lavanderia, camera degli ospiti, sauna
Quando la famiglia vi si è trasferita nel 2012, la casa aveva appena subito un intervento di ristrutturazione da parte dei precedenti proprietari, ed era stata decorata con tonalità neutre. «Abbiamo trovato una palette chiara, tutta da scoprire, e un sacco di bei mobili», racconta Lesley. «Dal primo momento ho saputo che volevo portare un po’ di natura dentro casa, ma allo stesso tempo ero ispirata dal bellissimo colore arancione delle tegole. Così, la gamma dei verdi e una tonalità terracotta sono diventati il tema predominante».
Divani: Karlstad Ikea coperti con tessuti Bemz; cuscini: Bemz e H&M; tavolo: Hay; poltrona: Diamond, Harry Bertoia; lampada: Bruno Munari, DesignTorget
Divani: Karlstad Ikea coperti con tessuti Bemz; cuscini: Bemz e H&M; tavolo: Hay; poltrona: Diamond, Harry Bertoia; lampada: Bruno Munari, DesignTorget
Lesley è originaria di Toronto, ma ha conosciuto il marito Fredrik quando entrambi lavoravano in Apple. L’idea che sta dietro la filosofia di Bemz – azienda che produce e vende coperture personalizzate per divani, sedie e letti Ikea – le è venuta quando, in congedo per maternità, era in attesa della figlia. «Avevo molta voglia di avere un’attività tutta mia, ma, con una laurea in storia dell’arte, mai avrei pensato di finire a lavorare con i tessuti. Semplicemente, ho comprato un divano Ikea e ho avuto voglia di cambiare la copertura con la quale lo avevo acquistato. Su internet, però, non riuscivo a trovare niente che mi convincesse, e così mi sono detta: “Ecco una bella idea per un’attività nuova”. Così, mi sono seduta e ho scritto il mio business plan!».
Non avendo portato con sé molti mobili dalla casa dove la famiglia viveva in precedenza, Lesley ha cominciato quasi da zero anche con gli arredi. «Ho comprato molti oggetti recuperati, sia sul sito svedese Blocket sia su siti di aste online: è così che ho trovato la poltrona Bertoia della sala, per esempio. Tuttavia devo stare all’erta: i comportamenti ossessivi sono sempre dietro l’angolo… è facile oltrepassare i limiti che ti sei dato». È vero che per il tavolo – un Super-Circolare di Piet Hein e Bruno Mathsson – Lesley non ha badato a spese, ma commenta: «Quando ci ritroviamo allegramente seduti in dieci per cena, mi rendo conto che ne è valsa la pena».
Armadio: antico cinese, Blocket; lampadario: Louis Poulsen
Armadio: antico cinese, Blocket; lampadario: Louis Poulsen
Lasciare che la casa prenda forma piano piano può richiedere molto tempo, ma – come per tutto nella vita – bisogna aspettare, se ne vale la pena. «Questa casa è il nostro rifugio da un mondo troppo frenetico, là fuori. Quindi, si merita che ci prendiamo tutto il tempo necessario per capire come vogliamo viverla, e con quali mobili. Altrimenti c’è il rischio di rimanere attaccati ad arredi che non “funzionano”. Se si ha l’opportunità di usare qualche mobile dei precedenti proprietari, tanto meglio. È come un ecosistema».
Il quadro Former 1 è opera di Kenneth Börjesson
Il quadro Former 1 è opera di Kenneth Börjesson
Il grande armadio cinese in vetro è stato scelto innanzitutto per le sue dimensioni, anche se bisogna dire che il color ruggine sembra fatto apposta per incontrare il gusto e lo stile di Lesley.
«Una cosa a cui mi sono dovuta abituare, quando sono venuta a vivere in Svezia, è la dimensione ridotta degli ambienti, in confronto agli standard americani e canadesi. Ma lo spazio è in assoluto il primo fattore da prendere in considerazione quando si acquistano gli arredi: la misura sbagliata di un mobile (che sia troppo grande o troppo piccolo) può rovinare completamente una stanza. Quindi: è importante prima di tutto pensare allo spazio. E focalizzarsi sullo stile soltanto in seconda battuta».
Dentro la credenza, Lesley conserva i suoi amati bicchieri e cristalli, tra i quali annovera anche alcuni pezzi Orrefors (prodotti nella regione dello Småland).
«Una cosa a cui mi sono dovuta abituare, quando sono venuta a vivere in Svezia, è la dimensione ridotta degli ambienti, in confronto agli standard americani e canadesi. Ma lo spazio è in assoluto il primo fattore da prendere in considerazione quando si acquistano gli arredi: la misura sbagliata di un mobile (che sia troppo grande o troppo piccolo) può rovinare completamente una stanza. Quindi: è importante prima di tutto pensare allo spazio. E focalizzarsi sullo stile soltanto in seconda battuta».
Dentro la credenza, Lesley conserva i suoi amati bicchieri e cristalli, tra i quali annovera anche alcuni pezzi Orrefors (prodotti nella regione dello Småland).
«Intorno al mare c’è sempre un gran fervere di attività. Se in estate la gente va in barca a vela e a nuotare, anche in inverno c’è sempre in ballo qualcosa… che sia kitesurf sul ghiaccio, pattinaggio, o parapendio», racconta Lesley. Dietro l’angolo di casa si trova un porto turistico, mentre la spiaggia è raggiungibile sia a destra che a sinistra dell’edificio.
Il portico è la parte dell’abitazione che Lesley ama definire allegramente “non-svedese”. «Mi piace l’idea di avere creato un angolo di New England alle porte di Stoccolma. Qui abbiamo dato vita a zone diverse con funzioni diverse. Pur stando sempre all’aperto, si può bere un caffè alla mattina o accomodarsi in un vero e proprio soggiorno al coperto quando piove».
Il porticato si affaccia sul lato sud della casa, così già a marzo la famiglia di Lesley può sedere fuori su morbide pellicce di renna e godersi i primi raggi di sole. «Dobbiamo sempre stare un po’ attenti, perché gli uccellini amano venire a pizzicare le nostre coperte per costruirsi il nido… spesso alla mattina svolazzano peli in giro per tutto il terrazzo!».
La cucina dell’azienda svedese Marbodal è stata “ereditata” dai precedenti proprietari, e Lesley la trova semplicemente perfetta. «È il miglior spazio possibile per lavorare: il suo segreto è non avere armadietti appesi al muro che la soffocherebbero».
Sotto il bancone, grazie a un sistema intelligente di mensole, cassetti e armadi, tutto trova uno spazio dove stare. Durante la settimana Lesley non ha molto tempo per cucinare, ma nei weekend ama godersi il tempo libero e invitare gli amici. «È il mio modo di rilassarmi. Non cucino piatti molto complicati, ma amo i prodotti di stagione e quelli di questa regione: funghi in autunno, asparagi in primavera, fragole in estate».
Il piccolo Buddha rosso che arriva dalla Cambogia vigila sull’ingresso e sulla stufa.
La zona living dell’ultimo piano separa la camera di Zoe da quella dei suoi genitori, ed è l’angolo preferito da tutti per gustarsi il film del venerdì sera e per condividere la vita quotidiana in comune. «Il divano Söderhamn di Ikea è enorme, e personalmente apprezzo il fatto che sia modulare, così che è possibile dividerlo in due parti e muoverlo a piacimento quando si vogliono fare quattro chiacchiere, giocare o guardare la tv». C’è da immaginare che, poiché la sua azienda è così strettamente collegata ai prodotti Ikea, Lesley segua con la massima attenzione questo gigante della distribuzione. Conferma l’imprenditrice canadese: «Certo. Quando un articolo non è più in vendita, noi dobbiamo prevedere di produrre un numero maggiore di coperture, perché diventeremo l’unico punto dove il cliente potrà trovare dei ricambi».
Nella camera matrimoniale ricorrono le stesse tonalità terrose del resto della casa. Sul letto poggia un’antica coperta proveniente dall’Uzbekistan, mentre l’irregolare parete in legno alle spalle del mobile altro non è che un trompe-l’oeil creato dalla carta da parati Mr Perswall.
Testiera, mantovana e tende: Bemz
Testiera, mantovana e tende: Bemz
La veranda del piano superiore offre una vista infinita sulle acque di Stora Värtan. Il lampadario circolare, che sembra disegnato apposta per questo ambiente, è un altro oggetto lasciato dai proprietari precedenti: Lesley ha pensato che sarebbe stato un vero peccato toglierlo. Lei e il marito hanno una casa dove passare l’estate a Grisslehamn, circa 110 chilometri a nord di Stoccolma. Non è difficile scegliere in quale casa passare i mesi più caldi? «Sono posti così diversi. La casa di Grisslehamn è molto semplice. Si trova proprio sul mare, immersa nella natura più selvaggia… là non c’è nemmeno un fazzoletto di giardino da curare».
I colori della camera della quattordicenne Zoe sono completamente diversi da quelli delle altre stanze, e la cosa è assolutamente voluta. «Lei sapeva esattamente come immaginava questa camera», racconta Lesley. «In particolare, aveva scelto come colori di base il corallo e l’azzurro, ed è da lì che siamo partiti».
Mantovana e copriletto: Bemz; tappeto: Ikea; comodino: Hay
Mantovana e copriletto: Bemz; tappeto: Ikea; comodino: Hay
Anche la camera degli ospiti regala un panorama bellissimo. A dire il vero, l’intera casa è tutta orientata verso il mare, dal che si deduce che molto probabilmente è stata concepita come casa per l’estate piuttosto che come residenza dove passare i mesi invernali, quando venti e ghiaccio si abbattono con forza sulla costa baltica.
Il quadro Svårt Besked (“cattive notizie”) è stato scovato da Lesley all’annuale Spring Salon della galleria Liljevalchs di Stoccolma ed è opera di Jan Berg.
Il quadro Svårt Besked (“cattive notizie”) è stato scovato da Lesley all’annuale Spring Salon della galleria Liljevalchs di Stoccolma ed è opera di Jan Berg.
I cuscini dai colori brillanti appartengono alla collezione realizzata da Bemz sotto la direzione creativa di Sacha Walckhoff per Christian Lacroix nel 2015. «Amo il fatto che anche questi artisti potessero trovare una fonte d’ispirazione nei motivi tipici dei kurbit della regione del Dalarna (motivi ornamentali fantastici dell’arte popolare svedese, NdT).
Il bagno è una miscela perfetta dallo stile cautamente moderno (con tutti i vantaggi che da questo derivano) senza scadere in atmosfere fredde o “da ospedale”. La vasca in cemento è una scelta dei proprietari precedenti, ma Lesley dice che non avrebbe potuto trovare di meglio. «Il mio gusto è eclettico, una combinazione di moderno e classico. Non amo che predomini uno stile, desideravo realizzare una casa più personale». E non si può dire che non ci sia riuscita magnificamente.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
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Non mi piace la cucina inoltre eliminerei i pannelli di legno alle pareti ( fa un po pizzeria) per il resto ok
Bella. La trovo molto rilassante e mi piace il modo in cui è stato utilizzato il colore rosso.