My Houzz: Abitare in una Vecchia Stazione Vicino a Berlino
Questa coppia ha ristrutturato una vecchia stazione; oggi cucina e si rilassa dove un tempo si trovavano la sala d’attesa e la biglietteria
La fuga nelle campagne, un tema che riguarda sempre più abitanti delle grandi città, e in particolare i berlinesi, che scelgono di vivere fuori città. I poderi e le fattorie abbandonate nel Brandeburgo sono già andati a ruba. Che cosa rimane? Le vecchie stazioni! Nel 2013 Stephanie Kloos, una radiologa di Berlino, ha comprato all’asta per 20.000 euro una stazione abbandonata ad Alt Ruppin nel Brandeburgo, perché nei fine settimana desiderava abbandonare la città e immergersi in un idillio rurale. Dalla sala d’attesa e dalla biglietteria ha ricavato una cucina a vista, mentre l’ex capannone è diventato il salotto in cui rilassarsi davanti all’accogliente camino. L’ultimo treno è partito da questa stazione molto tempo fa. Con questa ristrutturazione la coppia dimostra però che è possibile condurre una bella vita lungo i binari e che gli amici e la famiglia rendono la vecchia stazione un luogo d’incontro di un altro genere.
PRIMA. In origine l’edificio in mattoni con tetto a doppio spiovente sulla linea ferroviaria Neustadt-Herzberg era la stazione per i paesi circostanti. Dopo la sospensione del trasporto dei passeggeri avvenuta nel 2006, nel 2013 la stazione è stata venduta dalla casa d’aste Karhausen. La miglior offerente è stata Stephanie Kloos, una radiologa di Berlino: «Dopo un’asta avvincente, mi sono aggiudicata per 20.000 euro la stazione e un piccolo terreno circostante. Serve un po’ di coraggio nella vita, non credete?».
DOPO. L’ultimo treno è partito molto tempo fa, ma i binari e i semafori di segnalazione sono rimasti. Il caratteristico odore della massicciata ferroviaria continua ad attirare i passanti. «Volevamo qualcosa con uno stile unico», racconta Stephanie. «E non sarebbe stato un problema se il treno turistico fosse passato ogni ora».
«La ristrutturazione è durata più di due anni. Non pensavo che fosse necessario coinvolgere così tante persone. Per mesi sono andata da un ufficio all’altro per richiedere tutte le autorizzazioni necessarie».
«La ristrutturazione è durata più di due anni. Non pensavo che fosse necessario coinvolgere così tante persone. Per mesi sono andata da un ufficio all’altro per richiedere tutte le autorizzazioni necessarie».
All’esterno la coppia ha soltanto rimosso i graffiti e fatto sabbiare l’edificio in mattoni.
Il terreno annesso alla stazione si estende fino ai binari sul lato anteriore e fino al piccolo boschetto di aceri sul retro.
Il terreno annesso alla stazione si estende fino ai binari sul lato anteriore e fino al piccolo boschetto di aceri sul retro.
Il corridoio conduce all’ampia cucina, dove un tempo venivano venduti i biglietti. «Nella parete abbiamo lasciato il vetro dello sportello, così il corridoio è abbastanza illuminato e allo stesso tempo abbiamo un fantastico cenno al passato della stazione».
PRIMA. La stazione era suddivisa in tanti piccoli locali per il personale e in una grande sala d’attesa. Abbattendo diverse pareti è stata creata la grande cucina. Per trasformare la stazione in una vera casa, è stato necessario provvedere alla rete idrica, fognaria ed elettrica. Il gas liquido viene fornito da un serbatoio interrato nella proprietà.
DOPO. La sala d’attesa è diventata oggi il luogo in cui si mangia, si lavora e si scherza. «È davvero bello abitare in uno spazio così grande, aperto e luminoso».
L’idea della scritta luminosa “Konsum” posta sopra ai mobili della cucina è stata tratta da Houzz, per la precisione da una cucina di Lipsia proposta da Eilmann Architekt. «Passo molte ore sulla piattaforma alla ricerca d’ispirazione. Ho trovato molte idee per la ristrutturazione della stazione», racconta la radiologa.
L’idea della scritta luminosa “Konsum” posta sopra ai mobili della cucina è stata tratta da Houzz, per la precisione da una cucina di Lipsia proposta da Eilmann Architekt. «Passo molte ore sulla piattaforma alla ricerca d’ispirazione. Ho trovato molte idee per la ristrutturazione della stazione», racconta la radiologa.
Poiché le finestre sono abbastanza basse, lo spazio per i mobili è limitato. «Abbiamo perciò optato per una grande isola e qualche mobile nella nicchia con arco a tutto sesto. Penso che le cucine senza pensili siano molto più accoglienti».
Quando ha arredato la cucina, la radiologa si è fatta ispirare dalla vecchia bilancia di Bizerba. «Credo che le proporzioni debbano essere giuste. Abbiamo poi deciso di mettere un miscelatore a leva e lampadari industriali che riempissero bene lo spazio».
Fornello: Neff; lavabo e miscelatore a leva: Blanco
Quando ha arredato la cucina, la radiologa si è fatta ispirare dalla vecchia bilancia di Bizerba. «Credo che le proporzioni debbano essere giuste. Abbiamo poi deciso di mettere un miscelatore a leva e lampadari industriali che riempissero bene lo spazio».
Fornello: Neff; lavabo e miscelatore a leva: Blanco
I frontali lucidi della cucina componibile di Nobilia riflettono la luce naturale in tutta la stanza. Negli armadi non sono riposte soltanto le stoviglie, ma anche la macchina da caffè e gli altri apparecchi, in modo tale da fare apparire la cucina più in ordine.
Le pareti della cucina sono rivestite solo con intonaco di argilla, non sono state imbiancate. «Ci piace molto questo effetto imperfetto, è davvero bello». Sotto è stato installato un riscaldamento a parete.
Carrello: Erbstück
Carrello: Erbstück
Il tavolo in quercia è stato realizzato su misura: il piano poggia su traversine ferroviarie. Stephanie vi ha abbinato vecchie sedie di design trovate su Ebay e una panca dismessa della stazione. Chi oggi si siede su questa panca non aspetta il treno ma il pasto.
Sulla parete non passa certo inosservata l’opera d’arte di grande formato: «È stata realizzata in smalto dall’artista Moritz Götze nostro amico», spiega Stephanie. «Ha rappresentato Fontane, il famoso scrittore che un tempo ha vissuto a Neuruppin».
Sulla parete non passa certo inosservata l’opera d’arte di grande formato: «È stata realizzata in smalto dall’artista Moritz Götze nostro amico», spiega Stephanie. «Ha rappresentato Fontane, il famoso scrittore che un tempo ha vissuto a Neuruppin».
I ranuncoli in fiore sono contenuti in una vecchia casseruola appartenuta alla madre di Stephanie. «Mi piace riutilizzare gli oggetti in questo modo».
Una breve scala in legno collega la cucina-sala da pranzo con la zona giorno. «Anche qui abbiamo creato un’apertura nella parete per mettere in comunicazione gli ambienti», spiega Stephanie.
DOPO. Un vecchio armadio da farmacia è stato posto davanti alla parete color fango per creare un contrasto colorato che attira lo sguardo. Stephanie e il marito hanno fatto sabbiare le travi e le assi in legno verniciate di grigio.
Nel timpano è stata inserita una nicchia a cui si accede soltanto dall’esterno. «È per i pipistrelli; da tempo avevano creato la loro casa nella stazione abbandonata. In questo modo i nostri piccoli coinquilini non devono cercare un altro posto in cui rifugiarsi», spiega la proprietaria.
Nel timpano è stata inserita una nicchia a cui si accede soltanto dall’esterno. «È per i pipistrelli; da tempo avevano creato la loro casa nella stazione abbandonata. In questo modo i nostri piccoli coinquilini non devono cercare un altro posto in cui rifugiarsi», spiega la proprietaria.
Strisce di luce indiretta montate sulle travi donano alla stanza una luce calda e accogliente.
La stufa a pellet di un produttore italiano contribuisce a rendere accogliente il salotto. «Durante la ristrutturazione abbiamo dovuto prendere in considerazione l’energia alternativa. Con la stufa abbiamo installato una fonte di calore che, oltre a scaldare, soddisfa anche gli standard».
La stufa a pellet di un produttore italiano contribuisce a rendere accogliente il salotto. «Durante la ristrutturazione abbiamo dovuto prendere in considerazione l’energia alternativa. Con la stufa abbiamo installato una fonte di calore che, oltre a scaldare, soddisfa anche gli standard».
«La poltrona Eames Lounge Chair era di mio padre», spiega Stephanie. Dopo essere stata sistemata da un tappezziere, sembra come nuova. Accanto si trova un divano Biedermeier su ruote che Stephanie ha ereditato dalla nonna. Rivestito con un tessuto il cui motivo ricorda le creazioni di Missoni, si inserisce bene nella zona relax. «Sto pensando di aggiungere qualche cuscino verde in futuro, con l’arrivo della bella stagione. Mi sembrano adatti per la primavera».
Un baule in metallo color menta viene usato come tavolino: una soluzione originale e pratica.
Le nuove finestre e le porte del balcone sono appena state installate. «Mancano ancora gli infissi, ma non è un problema. Vogliamo creare qualcosa di confortevole, un passo alla volta».
Tavolino: B9b, Thonet; lampada da terra: Daphine, Lumina
Un baule in metallo color menta viene usato come tavolino: una soluzione originale e pratica.
Le nuove finestre e le porte del balcone sono appena state installate. «Mancano ancora gli infissi, ma non è un problema. Vogliamo creare qualcosa di confortevole, un passo alla volta».
Tavolino: B9b, Thonet; lampada da terra: Daphine, Lumina
La vecchia cassapanca in corridoio apparteneva alla madre di Stephanie, mentre la luce di segnalazione ferroviaria appesa al soffitto è stata trovata su Ebay. La coppia ha lasciato la pavimentazione in piastrelle originale. La parete in mattoni è stata rivestita con un sottile strato di intonaco di cemento per fare intravedere il motivo.
«Tutte le strutture metalliche presenti in casa sono state fatte da un fabbro che conosciamo. Un esempio è il servomuto portachiavi in corridoio», spiega la proprietaria. Anche le inferriate delle finestre sono state forgiate dallo stesso professionista.
«Tutte le strutture metalliche presenti in casa sono state fatte da un fabbro che conosciamo. Un esempio è il servomuto portachiavi in corridoio», spiega la proprietaria. Anche le inferriate delle finestre sono state forgiate dallo stesso professionista.
Il bagno degli ospiti è raggiungibile dal corridoio. Un vecchio banco da falegname è stato convertito in mobile da lavabo. «Ne ho un modello simile anche nel mio loft a Berlino. Quando ho trovato su Houzz questa ispirazione rustica, ho capito che non ho un cattivo gusto», ride Stephanie raccontando questa scelta.
Applique: Nimbus; piastrelle: vecchie piastrelle della stazione
Applique: Nimbus; piastrelle: vecchie piastrelle della stazione
Molti piccoli dettagli sparsi in ogni angolo riflettono il passato dell’edificio: «Abbiamo lasciato la vecchia mappa della rete ferroviaria sulla porta di metallo originale. Un pezzo di rotaia è diventato il fermaporta del bagno e racconta al contempo la storia della vecchia stazione».
DOPO. Dal corridoio si può vedere il nuovo arco della porta che dà sulla nuova tromba delle scale. «Abbiamo voluto mantenerla quanto più aperta possibile». Scendendo le scale, si raggiunge lo scantinato che è ancora in fase di costruzione. «Non sappiamo ancora quello che faremo».
In una parete della tromba delle scale, la proprietaria creativa ha fatto installare questo vecchio quadro elettrico di colore verde della stazione. «Vorrei aggiungere dei ripiani in vetro per poterlo usare come scaffale».
Un altro interessante dettaglio si trova sempre nella tromba delle scale: per sostituire le lampadine del lampadario appeso in alto, Stephanie lo ha attaccato a una corda che viene fatta scorrere con un vecchio dispositivo a manovella. «Adoro queste soluzioni davvero pratiche e d’impatto».
Al primo piano si trovano la camera da letto padronale, la zona per gli ospiti e il bagno.
L’arredamento della camera padronale è semplice: un grande letto Ikea, un vecchio comodino e accessori di colore rosso acceso, come la lampada Daphine. È quello che si vede al primo sguardo. Infatti il pannello bianco di legno, dietro alla testata del letto, nasconde una cabina armadio. «Mi piace il fatto che l’armadio non si veda. L’atmosfera della stanza sembra più tranquilla e rilassata».
L’arredamento della camera padronale è semplice: un grande letto Ikea, un vecchio comodino e accessori di colore rosso acceso, come la lampada Daphine. È quello che si vede al primo sguardo. Infatti il pannello bianco di legno, dietro alla testata del letto, nasconde una cabina armadio. «Mi piace il fatto che l’armadio non si veda. L’atmosfera della stanza sembra più tranquilla e rilassata».
Stephanie ha ereditato dalla madre defunta i mobili in legno collocati nella vicina camera per gli ospiti. Questi mobili hanno trovato una nuova casa nel domicilio brandeburghese della coppia. Il divano letto è di Lignet Roset, il tavolino B9b di Thonet. «Uno di questi giorni, appenderò dei quadri alle pareti. Ora ci siamo appena trasferiti. Le stanze acquistano una propria identità a poco a poco».
Prima, la pavimentazione in entrambe le stanze era dipinta in rosso sangue di bue. «Non mi piaceva, perciò l’ho fatta sabbiare. La leggera punta di rosso che le assi hanno conservato mi piace invece molto», precisa Stephanie.
Al piano superiore, il grande bagno è dotato di un vecchio banco da falegname che è stato riconvertito. Due contenitori con ruote di USM Haller racchiudono i prodotti di bellezza al posto dei soliti raccoglitori per documenti.
«Ho copiato l’idea del portasciugamani acrobatico realizzato con un anello per ginnastica e una fune da un progetto visto su Houzz», racconta la proprietaria.
Il bagno ha un riscaldamento a pavimento e un termosifone scaldasalviette.
Applique: Nimbus; bidoncino del pattume: Wesco; tappetino del bagno: Ikea
«Ho copiato l’idea del portasciugamani acrobatico realizzato con un anello per ginnastica e una fune da un progetto visto su Houzz», racconta la proprietaria.
Il bagno ha un riscaldamento a pavimento e un termosifone scaldasalviette.
Applique: Nimbus; bidoncino del pattume: Wesco; tappetino del bagno: Ikea
La parete della doccia a filo del pavimento è realizzata in vetro cemento per consentire alla luce naturale di illuminare il corridoio. «Le piastrelle del pavimento sono in gres porcellanato marrone, che si intona bene con il rustico mobile da lavabo. Sulle pareti sono state posate piastrelle larghe 90 centimetri, per avere una quantità minore di fughe e donare al bagno un aspetto moderno».
«Quest’estate abbiamo intenzione di organizzare una grande festa di inaugurazione e invitare amici e parenti. Ci piacerebbe far passare un vecchio treno davanti a casa, in cui poter festeggiare con i nostri ospiti. Sarebbe il miglior modo per rendere omaggio a questo luogo».
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
Altro
Le Case di Houzz: La Ex Stalla Diventa Contemporanea Giocando coi Vuoti
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
Altro
Le Case di Houzz: La Ex Stalla Diventa Contemporanea Giocando coi Vuoti
Chi ci abita: Stephanie Kloos, radiologa, e il marito Werner, ingegnere
Dove: in una stazione dismessa ad Alt Ruppin, nel Brandeburgo, Germania
Superficie: 200 m²
Costo: hanno acquistato la stazione all’asta per 20.000 €, per la ristrutturazione hanno investito 260.000 €
Fotografie di Kate Jordan