5 Fatti da Sapere Prima di Comprare Arredi da Esterno in Teak
Tipi di finitura, esposizione agli agenti atmosferici, manutenzione, e non da ultimo, livello di sostenibilità per scegliere mobili in teak
Da tempo il teak è la migliore scelta per gli arredi da giardino, grazie alla gradevole colorazione dorata e alla sua durabilità. L’elevato contenuto di oli di cui è naturalmente impregnato serve da impermeabilizzante contro Madre Natura, proteggendolo dall’acqua, dalla decomposizione e dagli insetti e assicurando che i vostri mobili durino anno dopo anno.
Per quanto il teak sia perfetto per arredare gli ambienti esterni, dovreste comunque affrontare il processo di acquisto muniti di alcune informazioni. Ecco allora le cinque cose da prendere in considerazione prima di procedere all’acquisto di questa essenza.
Per quanto il teak sia perfetto per arredare gli ambienti esterni, dovreste comunque affrontare il processo di acquisto muniti di alcune informazioni. Ecco allora le cinque cose da prendere in considerazione prima di procedere all’acquisto di questa essenza.
2. Sostenibilità
La domanda di teak ha portato alla deforestazione in Asia meridionale e nel Sud-est asiatico, distruggendo ecosistemi e contribuendo allo sfruttamento degli abitanti locali. Ma non tutto il teak ha una provenienza discutibile. Oggi è molto più facile trovare questa essenza coltivata in piantagioni che operano in maniera sostenibile.
La domanda di teak ha portato alla deforestazione in Asia meridionale e nel Sud-est asiatico, distruggendo ecosistemi e contribuendo allo sfruttamento degli abitanti locali. Ma non tutto il teak ha una provenienza discutibile. Oggi è molto più facile trovare questa essenza coltivata in piantagioni che operano in maniera sostenibile.
Per queste ragioni è consigliabile acquistare teak certificato FSC. Significa che i metodi adottati nella piantagione soddisfano i rigorosi requisiti stabiliti dal Forest Stewardship Council, tra i quali si annoverano il mantenimento o il ripristino dell’ecosistema e il rispetto delle popolazioni indigene.
3. Finitura ed esposizione agli agenti atmosferici
In genere, esistono tre diversi tipi di finitura per il teak: naturale/non trattato, impermeabilizzato e invecchiato.
Quando esposta agli agenti atmosferici, questa essenza acquisisce col tempo una patina naturale grigio argentea. Si può vedere un principio di questa colorazione nelle sedute in fotografia, soprattutto sui braccioli. Se vi piace questo aspetto, tutto quello che dovete fare è mettervi comodi e godervi gli arredi in teak: nel giro di qualche mese cominceranno ad assumere la patina grigia.
Consiglio: acquistate tutti i mobili in teak non trattato allo stesso momento, per essere sicuri che avranno sempre un colore simile.
In genere, esistono tre diversi tipi di finitura per il teak: naturale/non trattato, impermeabilizzato e invecchiato.
Quando esposta agli agenti atmosferici, questa essenza acquisisce col tempo una patina naturale grigio argentea. Si può vedere un principio di questa colorazione nelle sedute in fotografia, soprattutto sui braccioli. Se vi piace questo aspetto, tutto quello che dovete fare è mettervi comodi e godervi gli arredi in teak: nel giro di qualche mese cominceranno ad assumere la patina grigia.
Consiglio: acquistate tutti i mobili in teak non trattato allo stesso momento, per essere sicuri che avranno sempre un colore simile.
L’acquisto di teak invecchiato è un’altra ottima idea se vi piace l’aspetto argenteo. Il vantaggio di questa scelta è rappresentato dal fatto che la colorazione di partenza rimarrà nel tempo, semplificando l’abbinamento di tessuti ed elementi d’arredo.
Se desiderate che i vostri mobili conservino la colorazione marrone dorata, il trattamento impermeabilizzante può contribuire a rallentare il processo di scolorimento. Gli impermeabilizzanti possono però anche consumarsi, è meglio chiedere consiglio al rivenditore sul tipo di manutenzione necessaria prima dell’acquisto.
4. Finitura a olio, pro e contro
Alcuni rivenditori consigliano di applicare una finitura a olio per aiutare a conservare la colorazione del teak. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dal fatto che questo trattamento può favorire la formazione di muffa. Quando decidete se ricorrere o meno a una finitura a olio, tenete a mente dove andranno posizionati gli arredi. Se si tratta di una zona coperta, sempre all’ombra, il sole non li scolorirà rapidamente. Spesso il mobilio in teak da interno non si sbiadisce affatto.
Alcuni rivenditori consigliano di applicare una finitura a olio per aiutare a conservare la colorazione del teak. Il rovescio della medaglia è però rappresentato dal fatto che questo trattamento può favorire la formazione di muffa. Quando decidete se ricorrere o meno a una finitura a olio, tenete a mente dove andranno posizionati gli arredi. Se si tratta di una zona coperta, sempre all’ombra, il sole non li scolorirà rapidamente. Spesso il mobilio in teak da interno non si sbiadisce affatto.
Se invece si trova in pieno sole, il teak si scolorisce. È perciò necessario ponderare il rischio che si formi la muffa rispetto all’effetto visivo desiderato. Se optate per la finitura a olio, dovrete ripetere l’operazione una o due volte l’anno per conservare il colore. Gli oli non sono tutti uguali, è quindi meglio chiedere consiglio al rivenditore sulle specifiche di ciascun prodotto.
5. Pulizia
Gli arredi in teak devono essere puliti almeno una volta l’anno per rimuovere lo sporco, la polvere e le macchie. Potete farlo voi stessi con un detergente per la casa diluito e una spazzola a setole. Chiedete consiglio al rivenditore sul tipo di prodotto da usare in base alla finitura che avete scelto.
Gli arredi in teak devono essere puliti almeno una volta l’anno per rimuovere lo sporco, la polvere e le macchie. Potete farlo voi stessi con un detergente per la casa diluito e una spazzola a setole. Chiedete consiglio al rivenditore sul tipo di prodotto da usare in base alla finitura che avete scelto.
Può succedere che qualcuno rovesci del vino rosso o faccia finire alcune gocce del condimento dell’insalata sul mobilio. In questi casi, siate pronti a usare uno speciale detergente per teak per rimuovere la macchia. Nelle situazioni più estreme – e anche in caso di un brutto graffio – potrebbe essere necessaria una leggera carteggiatura. Chiedete sempre consiglio al produttore prima di intervenire sulla macchia.
Parla l’Esperto: Come Prendersi Cura dei Mobili da Giardino
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Le stesse cose che rendono il teak così desiderabile contribuiscono anche ad alzarne il costo; questa essenza si addice perciò a quelli spazi che sono destinati a essere usati negli anni a venire. Potrebbe quindi non essere l’opzione migliore se vi trasferite spesso o siete il genere di persone a cui piace continuamente rinnovare.