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Le Case di Houzz: Due Appartamenti in Uno per una Famiglia con 4 Figli

Una coppia con quattro bambini abita questo luminoso appartamento a Milano, uno spazio versatile progettato per essere vissuto in ogni parte

Claudia Schiera 11 agosto 2016

Design Writer. Collaboratore Houzz Magazine. Architetto, giornalista e stylist, collaboro sia per progetti cartacei sia per progetti web. Mente lombarda e cuore siciliano, amo il mondo dell'interior design. Collaboro con diverse testate per cui mi occupo di arredamento, tendenze e design. Design Writer. I'm a Houzz Magazine contributor. Architect, writer and interior stylist, lombard mind and sicilian heart. I absolutely adore interior design. I write for several newspapers and magazines dealing with new trends in furnishings and design.

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Giovane, come la coppia che la abita, variopinta negli arredi e razionale nell’impianto strutturale. Questa casa è una soluzione abitativa flessibile e pratica in cui anche la zona di rappresentanza è tutt’altro che tradizionale. Spazi dinamici e interconnessi fra di loro si susseguono in una griglia chiara, pochi orpelli, ma anche tanto colore per un layout semplice e lineare.
Sono questi gli elementi base di un grande appartamento ristrutturato nel cuore del capoluogo lombardo – zona Cinque Giornate –, una casa progettata dall’architetto Filippo Colombetti per una famiglia numerosa e concepita per essere vissuta senza filtri, tutta e sempre.

Filippo Colombetti, architetto

Foto di Marina Ferretti

Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane coppia, lui dirigente di una grossa compagnia petrolifera e lei impiegata con quattro figli (tutti sotto i 10 anni)
Dove: a Milano nei pressi di Piazza Cinque Giornate
Anno di costruzione: l’edificio è degli anni Venti
Anno di ristrutturazione: 2015
Architetto: Filippo Colombetti
Superficie: 200 m² circa
Il particolare interessante: il nuovo grande appartamento nasce dall’unione di due diverse unità abitative che si trovavano nello stesso palazzo e sullo stesso pianerottolo. Durante la fase di ristrutturazione è stata prima risistemata una parte e poi l’altra, in questo modo la famiglia è sempre rimasta “dentro casa”, almeno all’interno di una parte di questa, evitando il disagio di un trasloco anche se solo temporaneo.

Filippo Colombetti, architetto

Per la ristrutturazione è stato inizialmente stanziato un budget di circa 200.000 euro a cui ci si è (più o meno) attenuti, da questo erano esclusi i mobili e i complementi d’arredo.

La parte più grande della casa e la zona living, davvero ampia e luminosa. Si tratta di un vero e proprio soggiorno doppio che occupa una parte rilevante della superficie totale dell’appartamento. Rifinito con colori neutri e con arredi essenziali, piuttosto minimal, è reso caldo e accogliente dal parquet color miele scelto in essenza rovere naturale.

Filippo Colombetti, architetto

Le uniche incursioni di colore pensate per questo ambiente le troviamo negli arredi, in modo particolare nelle storiche Panton Chair alternate intorno al tavolo (realizzato su disegno dell’architetto) alle altrettanto importanti Wire Chair entrambe di Vitra. Due modelli considerati dei classici del design di tutti i tempi.

Il lampadario posizionato sopra il tavolo è la sospensione 2097-30/50 di Flos disegnata da Gino Sarfatti nel 1958.

Filippo Colombetti, architetto

Tutti i solai dell’appartamento, essendo questo un edificio d’epoca, sono stati consolidati e rinforzati. Oltre ai solai del pavimento si è provveduto a strutturare anche i solai di copertura (poi completamente controsoffittati), nessun intervento è stato invece fatto sui muri portanti che sono rimasti quelli originari. Da parte della committenza, in accordo con l’architetto, l’idea è stata fin da subito quella di mantenere l’impianto esistente e di non stravolgere in nessun modo la scansione degli spazi propria di una casa degli anni Venti.

L’impianto di illuminazione dell’intera casa, a esclusione di alcune lampade puntuali posizionate sui tavoli, è stato progettata con faretti a Led inseriti completamente a scomparsa all’interno del controsoffitto in cartongesso.

Filippo Colombetti, architetto

L’impianto della casa non prevedeva nessuna zona “libera” dalle funzioni classiche, per questo motivo si è deciso di creare in zona centrale dell’appartamento una sorta di tinello/studio che avesse anche la funzione di zona giochi e, all’occorrenza, di camera per gli ospiti (visto che è dotata di un divano letto). Uno spazio dinamico e disimpegnato dal resto dell’appartamento, adattabile alle esigenze del momento di volta in volta e, in un futuro, rimodulabile a quarta camera da letto, grazie a delle guide realizzate sul soffitto e pensate per alloggiare delle porte scorrevoli che chiudano completamente questo spazio.

Filippo Colombetti, architetto

La camera da letto, una vera e propria suite è, dopo la zona living, uno degli ambienti più ampi della casa. Provvista di un bagno padronale e di un balcone con una portafinestra è silenziosa e molto luminosa. Inoltre è stata progettata con una pratica e molto utile cabina armadio ad uso esclusivo della camera.

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Filippo Colombetti, architetto

Le due camere da letto dei quattro bambini sono state organizzate dividendo i piccini non per sesso, ma per età. I più piccoli sono stati sistemati in una stanza adeguata alle loro esigenze, con un grande spazio libero a pavimento in cui giocare. Mentre per i più grandi si è ritenuto opportuno organizzare un ambiente diverso, arredato per il gioco, ma anche provvisto di sedie e scrivanie che soddisfacessero esigenze più adulte.

Filippo Colombetti, architetto

Le zone dedicate ai bambini sono state quasi tutte arredate con mobili Ikea, una scelta fatta appositamente per questi spazi che potremmo definire in evoluzione e che nel corso degli anni verranno diverse volte cambiati e modificati, soprattutto per quel che riguarda l’arredo.

Filippo Colombetti, architetto

Per il pavimento della cucina è stata pensata una soluzione combinata realizzata con parquet in rovere chiaro (lo stesso che corre lungo tutta la casa) e un vero e proprio tappeto in mosaico vitreo di Appiani, realizzato filo parquet. Posizionato proprio sotto il tavolo da pranzo è stata, come ci spiega l’architetto Colombetti: «una scelta estetica, ma soprattutto pratica che lasciasse, da una parte, la continuità visiva data dal parquet, ma che a tempo stesso regalasse funzionalità a un ambiente della casa molto sollecitato come la cucina».

La cucina è un modello della collezione Varenna di Poliform che si sviluppa lungo i due lati lunghi dell’ambiente. Si tratta di una composizione essenziale ed estremamente funzionale perfettamente coerente con le scelte d’arredo dell’intero appartamento.

Filippo Colombetti, architetto

I bagni, che in totale in casa sono tre, più una pratica zona ripostiglio/lavanderia, sono stati disegnati giocando sul colore, elemento che è stato introdotto, dal punto di vista delle finiture e dei rivestimenti, quasi esclusivamente in questi ambienti.
Tutti gli arredi sono stati progettati su disegno dall’architetto.

Filippo Colombetti, architetto

Per realizzare i fondali colorati di entrambi i bagni sono state scelte le Tex di Mutina. Piastrelle ceramiche dal design tessile che regalano composizioni cangianti davvero interessanti.
In entrambi i bagni il colore è stato scelto per delimitare la zona doccia, come in questo caso, e la zona della vasca come nell’altro.
Per il pavimento di entrambi i servizi è stato utilizzato del gres porcellanato grigio con lastroni da 50 x 50 cm.

Filippo Colombetti, architetto

Essendo, inizialmente, due appartamenti separati che si trovavano sullo stesso pianerottolo si è operato ristrutturando prima il vecchio (che comprendeva la parte a sinistra della pianta) e poi il nuovo e unendo solo alla fine le due unità abitative in un’unica casa.
Questo ha permesso di realizzare una struttura riconvertibile. In entrambe le due parti sono presenti gli attacchi per una seconda cucina ed entrambe sono provviste di bagni. In un possibile futuro, chiudendo con delle porte, le due case possono così essere facilmente separate e vissute come due realtà distinte.

Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.