Cucina, Letto, Armadio: un’Ingegnosa Soluzione Per un Monolocale
Gli spazi ridotti hanno bisogno di soluzioni combinate: ecco come questo mobile in legno di faggio ravviva un appartamento di Berlino
Nel giugno del 2012, Axel Sporn di Holzgeschichten ha impiegato tre giorni interi per recuperare, con l’aiuto di un argano, il faggio di montagna di oltre 200 anni da una gola nelle Alpi del Chiemgau, nella regione tedesca della Baviera. Nessuno allora avrebbe potuto immaginare che due anni e mezzo più tardi lo stesso legno sarebbe finito in un appartamento di Berlino, con vista sul fiume Sprea.
La proprietaria del monolocale ha affidato la progettazione degli interni a Johannes Krohne e Bernhard Kurz dello studio Ifub. Quando la donna ha visto le prime fotografie del faggio, caratterizzato da una singolare marezzatura, è diventato ben presto chiaro che questo legno sarebbe stato il materiale perfetto per il piano di lavoro e la base del letto.
La proprietaria del monolocale ha affidato la progettazione degli interni a Johannes Krohne e Bernhard Kurz dello studio Ifub. Quando la donna ha visto le prime fotografie del faggio, caratterizzato da una singolare marezzatura, è diventato ben presto chiaro che questo legno sarebbe stato il materiale perfetto per il piano di lavoro e la base del letto.
«È vero che c’è una cucina, ma la stanza è concepita prima di tutto come zona giorno». Nella cucina lunga due metri, tutti gli elettrodomestici sono nascosti dietro alle ante e ai frontali laccati di bianco con apertura a gola. Neanche il forno – integrato nell’alto armadio sopra al frigorifero (a sinistra nella foto) – va a disturbare l’atmosfera accogliente creata. Se l’anta viene inavvertitamente chiusa durante il funzionamento, il forno si spegne in automatico.
L’unico vero protagonista di questa cucina dalle linee semplici è il piano di lavoro in legno: «Abbiamo mostrato alla cliente le fotografie delle nostre tavole e ne è rimasta subito entusiasta».
Su suo espresso desiderio, la spessa tavola ha mantenuto la sua forma naturale, diventando un piano di lavoro dal bordo irregolare. Unica come la sua marezzatura, è anche la storia che si cela dietro a questo legno: il faggio di montagna di oltre 200 anni è stato infatti vittima di una valanga nella regione del Chiemgau in Alta Baviera. Axel Sporn, esperto restauratore e appassionato falegname, lo ha trovato sul Sonntagshorn, la montagna più alta delle Alpi del Chiemgau, e poco tempo dopo si è messo a organizzare il suo costoso recupero.
L’azienda Holzgeschichten è specializzata nella ricerca e nella lavorazione degli alberi abbattuti dalle intemperie, trasportati dalla corrente o travolti dalle valanghe, dall’aspetto originale e con una storia particolare; Kurz e Krohne dello studio Ifub hanno collaborato con Sporn realizzando i disegni.
Su suo espresso desiderio, la spessa tavola ha mantenuto la sua forma naturale, diventando un piano di lavoro dal bordo irregolare. Unica come la sua marezzatura, è anche la storia che si cela dietro a questo legno: il faggio di montagna di oltre 200 anni è stato infatti vittima di una valanga nella regione del Chiemgau in Alta Baviera. Axel Sporn, esperto restauratore e appassionato falegname, lo ha trovato sul Sonntagshorn, la montagna più alta delle Alpi del Chiemgau, e poco tempo dopo si è messo a organizzare il suo costoso recupero.
L’azienda Holzgeschichten è specializzata nella ricerca e nella lavorazione degli alberi abbattuti dalle intemperie, trasportati dalla corrente o travolti dalle valanghe, dall’aspetto originale e con una storia particolare; Kurz e Krohne dello studio Ifub hanno collaborato con Sporn realizzando i disegni.
La piccola cucina ha soltanto due fuochi, sufficienti per preparare il caffè al mattino; quando ha ospiti, la proprietaria usa l’ampia cucina comune.
Per ottenere il massimo spazio disponibile in cui ritirare le cose, lo studio Ifub ha disegnato armadi che arrivano fino al soffitto, alti quasi tre metri. La fila superiore di armadietti è stata pensata come elemento di collegamento tra la cucina e l’armadio per i vestiti. Sul lato della cucina, è presente un’ulteriore fila di pensili di media profondità. Due scaffali aperti, anch’essi realizzati con il legname travolto dalla valanga, interrompono la disposizione simmetrica dei frontali bianchi. Per la loro produzione, come per tutti gli altri lavori di falegnameria, lo studio Ifub si è affidato alla falegnameria Lücking Innenausbau di Berlino.
La porta bianca conduce al bagno privato.
Per ottenere il massimo spazio disponibile in cui ritirare le cose, lo studio Ifub ha disegnato armadi che arrivano fino al soffitto, alti quasi tre metri. La fila superiore di armadietti è stata pensata come elemento di collegamento tra la cucina e l’armadio per i vestiti. Sul lato della cucina, è presente un’ulteriore fila di pensili di media profondità. Due scaffali aperti, anch’essi realizzati con il legname travolto dalla valanga, interrompono la disposizione simmetrica dei frontali bianchi. Per la loro produzione, come per tutti gli altri lavori di falegnameria, lo studio Ifub si è affidato alla falegnameria Lücking Innenausbau di Berlino.
La porta bianca conduce al bagno privato.
Nel pannello posteriore della cucina si trova una piccola finestra che dà sulla zona notte, molto pratica per raggiungere e appoggiare le cose dal letto.
L’accogliente alcova ospita il letto largo 1,20 metri, dietro cui si trova il bagno. Grazie alla finestra interna posta sopra alla testata, la luce naturale entra in bagno.
Anche in questo caso non è stato sprecato neanche un centimetro quadrato. Accanto al letto è stata inserita un’altra soluzione con copertura apribile, che offre ulteriore spazio in cui riporre gli oggetti e, quando chiusa, può essere usata come comodino.
Idee: foto di camere da letto
Anche in questo caso non è stato sprecato neanche un centimetro quadrato. Accanto al letto è stata inserita un’altra soluzione con copertura apribile, che offre ulteriore spazio in cui riporre gli oggetti e, quando chiusa, può essere usata come comodino.
Idee: foto di camere da letto
Lo studio Ifub ha fatto del legno di faggio il filo conduttore del progetto. Qui è possibile vedere il piccolo ripiano che dal letto si estende verso la cucina, quasi fosse un passavivande.
Due cassetti estraibili posti sotto al letto permettono di ritirare le valigie e altri oggetti di grandi dimensioni.
L’attenzione per i dettagli: gli angoli della base del letto che sporgono sopra ai cassetti presentano precise giunzioni a coda di rondine. La stupenda marezzatura rende unico anche il letto.
Design dal Mondo: Armadi e Contenitori. 11 Soluzioni Creative
L’attenzione per i dettagli: gli angoli della base del letto che sporgono sopra ai cassetti presentano precise giunzioni a coda di rondine. La stupenda marezzatura rende unico anche il letto.
Design dal Mondo: Armadi e Contenitori. 11 Soluzioni Creative
Chi ci abita: una donna single
Dove: un monolocale, all’interno di un appartamento condiviso a cluster, nel quartiere Kreuzberg di Berlino, Germania
Superficie: circa 40 m²
Professionisti: Holzgeschichten (materiali); Ifub (progetto architettonico)
Il monolocale fa parte di un grande appartamento condiviso a cluster – che si estende su una superficie di 400 m² – composto da dieci alloggi. In questa nuova forma abitativa, chi vi risiede ha a disposizione un alloggio privato e completamente indipendente e condivide un’ampia cucina comune e una grande zona giorno, raggiungibili nel caso di questo appartamento attraverso la porta grigio scuro. Per la donna single la più piccola di queste unità abitative (circa 40 m²) era più che sufficiente.
Il piccolo spazio doveva però essere sfruttato nel modo più efficiente possibile, anche perché «la cliente veniva da un appartamento di 120 m² e aveva molte cose da portare con sé. Desiderava inoltre che la nuova casa sembrasse spaziosa e allegra», racconta Johannes Krohne, autore del progetto assieme al socio Bernhard Kurz. Pertanto, hanno disegnato un grande mobile multiuso, con cucina integrata, armadio per i vestiti e letto, capace di far fronte alle funzioni di base e, al tempo stesso, offrire molti contenitori per riporre le cose.
I frontali bianco opaco dell’armadio sono discreti e sono pensati per dare un senso di spaziosità alla casa. La sobrietà è presente anche nel resto del mobilio scelto dalla cliente: oltre al tavolo bianco vi sono soltanto una scrivania e una poltrona.
Lampadari a sospensione: George, Tobias Grau