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Sempreverdi Topiate: Le Piante per Creare Forme Decorative in Giardino
Le piante scolpite in forma sono dei veri e propri cuscini verdi in grado di definire lo spazio durante le quattro stagioni
Chiara Palombo
16 ottobre 2016
Collaboratrice Houzz Magazine. Garden writer, fotografa e stylist per progetti editoriali legati al verde, al giardino e al country living.
Contributor for Houzz Magazine. Garden writer, content manager, photographer and stylist for projects concerning gardening, home and country lifestyle.
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Nella stagione fredda il giardino evidenzia la sua struttura di base. Senza l’aiuto delle fronde delle piante decidue, è facile che si notino degli spazi vuoti o che il giardino assuma un aspetto piatto e trascurato. È il momento giusto per decidere di inserire delle sempreverdi topiate, ossia potate secondo forme artificiali che uniscono natura e architettura.
L’arte topiara deriva dal greco “topos”, che significa “luogo”. In epoca cristiana, il topiarius era l’artista giardiniere, ars topiaria l’arte del giardinaggio. Nel Rinascimento le piante scolpite diventano un elemento architettonico significativo nei giardini, dando il via alla creazione dei famosi giardini all’italiana, tra cui il giardino di Boboli a Firenze.
Non solo grandi giardini storici o parterre di gusto classico, ma anche allestimenti moderni traggono grande fascino dall’inserimento di una o più forme potate ad arte.
Con l’aiuto di cespugli potati a siepe, a spalliera, a sfera o in altre forme geometriche, possiamo delimitare spazi troppo aperti o dispersivi, inserire una cornice attorno a degli elementi interessanti, creare giochi di prospettiva. Queste strutture di base sempreverdi rimarranno invariate durante le quattro stagioni, dando risalto al fogliame e alle fioriture durante la primavera, l’estate e l’autunno e saranno protagoniste durante l’inverno, quando coperte da brina o neve daranno vita ad effetti pittorici spettacolari.
Sfere, mezze sfere, parallelepipedi oppure siepi diritte sono le forme più usate, ma non c’è limite alla fantasia: labirinti, alberelli, spirali, eliche, figure di animali.
Belle, ma… Scolpirle da soli o acquistarle già sagomate? E quali piante scegliere? Molto dipende dalla capacità creativa individuale, dal tempo a disposizione per la manutenzione, dall’ampiezza dell’area da rivestire, dal budget e da se si desidera un “pronto effetto” o se si è disposti ad aspettare del tempo prima di vedere l’opera finita.
Belle, ma… Scolpirle da soli o acquistarle già sagomate? E quali piante scegliere? Molto dipende dalla capacità creativa individuale, dal tempo a disposizione per la manutenzione, dall’ampiezza dell’area da rivestire, dal budget e da se si desidera un “pronto effetto” o se si è disposti ad aspettare del tempo prima di vedere l’opera finita.
Piante grandi, già in forma, possono essere abbastanza costose, poiché devono venire coltivate e potate per diversi anni prima di essere pronte per la vendita – spesso si tratta di specie a crescita lenta.
Se invece non vi interessa ottenere subito l’effetto finale e volete cimentarvi con la potatura artistica, la soluzione low cost fa per voi: in inverno, quando l’attività vegetativa delle piante è ferma, ponete a dimora piccoli esemplari, disponibili nei garden in vasetti da 10 cm a pochi euro, tenendo conto dello spazio di cui necessiteranno una volta cresciuti. Serviranno poi due potature l’anno per creare la forma e per mantenerla; generalmente si interviene in tarda estate e all’inizio della primavera.
Se invece non vi interessa ottenere subito l’effetto finale e volete cimentarvi con la potatura artistica, la soluzione low cost fa per voi: in inverno, quando l’attività vegetativa delle piante è ferma, ponete a dimora piccoli esemplari, disponibili nei garden in vasetti da 10 cm a pochi euro, tenendo conto dello spazio di cui necessiteranno una volta cresciuti. Serviranno poi due potature l’anno per creare la forma e per mantenerla; generalmente si interviene in tarda estate e all’inizio della primavera.
Molte piante tipiche della macchia mediterranea, quindi adatte al nostro clima, sono famose per la loro idoneità alla potatura decorativa.
La specie più utilizzata è il bosso, Buxus sempervirens: le sue foglioline, lunghe da 1,5 a 3 cm, sono verde scuro brillante, lisce, sempreverdi; ama le esposizioni sia soleggiate che in ombra, in terreno ricco, neutro o a tendenza calcarea.
Tra le sempreverdi a foglia fitta, possiamo scegliere anche il cotognastro (Cotoneaster dammeli), l’agrifoglio (Ilex aquifolium o crenata), il caprifoglio (Lonicera nitida), l’alloro (Laurus nobilis), il mirto (Myrtus communis), il camedrio (Teucrium chamaedris).
Tra le sempreverdi a foglia fitta, possiamo scegliere anche il cotognastro (Cotoneaster dammeli), l’agrifoglio (Ilex aquifolium o crenata), il caprifoglio (Lonicera nitida), l’alloro (Laurus nobilis), il mirto (Myrtus communis), il camedrio (Teucrium chamaedris).
Anche la lavanda, Lavandula angustifolia, è indicata per realizzare forme scolpite, grazie al suo portamento naturalmente rotondeggiante. In più, è un ottimo accostamento ad altre essenze a foglia verde scuro: le sue foglie e i suoi steli sempreverdi, grigio argento, illuminano il giardino, oltre ad inondarlo di profumo quando, a inizio estate, si copre di una nuvola di fiori tra il blu e il violetto.
Ama i luoghi caldi e soleggiati, e preferisce un terreno permeabile. A fine luglio, dopo la fioritura, basta potarla fino al legno vecchio per favorire la nuova germinazione e ottenere un aspetto compatto.
Ama i luoghi caldi e soleggiati, e preferisce un terreno permeabile. A fine luglio, dopo la fioritura, basta potarla fino al legno vecchio per favorire la nuova germinazione e ottenere un aspetto compatto.
La santolina, Santolina chamaecyparissus, è un’altra interessante alternativa a fogliame chiaro. È un piccolo arbusto profumato e molto decorativo, soprattutto per aree mediterranee e zone a clima mite. Porta piccole foglie argentee e a luglio-agosto si copre di capolini rotondi giallo chiaro. Preferisce luoghi soleggiati e protetti, e terreno permeabile e caldo.
La forma scelta va delineata in aprile e rifinita in agosto, una volta terminata la fioritura, in modo che i rami possano irrobustirsi prima della stagione fredda. È meglio eliminare eventuale neve durante l’inverno, poiché i cespugli di santolina non ne reggono il peso.
La forma scelta va delineata in aprile e rifinita in agosto, una volta terminata la fioritura, in modo che i rami possano irrobustirsi prima della stagione fredda. È meglio eliminare eventuale neve durante l’inverno, poiché i cespugli di santolina non ne reggono il peso.
Per creare contrasto con le forme scolpite, si possono inserire delle bulbose alte per creare verticalità: ad esempio, Allium sphaerocephalon, o aglio a testa tonda, perenne, in estate porta grandi globi dall’azzurro al violetto; oppure Iris hollandica, a fiori gialli e viola in primavera. Disponeteli in modo informale tra una pianta e l’altra.
Le diverse essenze si possono anche incrociare a formare cordoni o scacchiere, per delineare delle zone o evidenziare dei punti di passaggio.
Uno spazio erboso di forma geometrica può essere reso più morbido da una cornice di sfere di bossi poste in maniera informale: una soluzione ideale in contesti architettonici moderni, dove crea un contrasto piacevole.
Le piante scolpite possono essere d’aiuto non solo in piena terra, ma anche in contenitore: una serie di vasi allineati con sfere di bosso, oltre ad essere un elemento decorativo, aiuta ad allungare otticamente un passaggio corto o a restringerne uno troppo largo, dando prospettiva ad un ingresso.
Basterà scegliere dei vasi classici in terracotta oppure moderni, a seconda anche dello stile della casa, per creare uno spazio piacevole, di impatto, e a bassa manutenzione. In questo caso, sarà importante scegliere dei vasi non troppo scuri e privilegiare i materiali naturali, in modo da limitare il surriscaldamento del terriccio e delle radici.
Basterà scegliere dei vasi classici in terracotta oppure moderni, a seconda anche dello stile della casa, per creare uno spazio piacevole, di impatto, e a bassa manutenzione. In questo caso, sarà importante scegliere dei vasi non troppo scuri e privilegiare i materiali naturali, in modo da limitare il surriscaldamento del terriccio e delle radici.
E in terrazzo? Si può giocare sulla geometria, ad esempio enfatizzando uno spazio quadrato con elementi angolari, oppure focalizzare lo sguardo sui punti forti, incorniciando una bella vista; dei contenitori disposti strategicamente possono distogliere l’attenzione da particolari architettonici poco interessanti, o ancora fungere da schermo per la privacy o da elemento protettivo contro i venti dominanti su un terrazzo o un balcone molto esposto.
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