Capire i Cactus. E Coltivarli
Per tutti gli amanti temerari delle succulente e delle piante con le spine, una guida per curare e valorizzare con amore le piante grasse
Francesca Troiano
24 febbraio 2016
La passione per le succulente (denominazione corretta di “piante grasse”) è uno hobby diffuso e intrigante.
Se non avete mai provato e siete alle prime armi, o siete dei semplici amatori, il vostro più grande dilemma sarà: quanto e quando devo innaffiarle? Infatti l’errore più comune è quello di dare troppa acqua e alcuni di voi si saranno accorti quanto sia facile ritrovare il proprio cactus marcio. Per questo motivo c’è anche chi, al contrario, innaffia molto raramente facendo ugualmente soffrire le proprie piante. Ecco alcune risposte per poter iniziare senza dubbi.
Se non avete mai provato e siete alle prime armi, o siete dei semplici amatori, il vostro più grande dilemma sarà: quanto e quando devo innaffiarle? Infatti l’errore più comune è quello di dare troppa acqua e alcuni di voi si saranno accorti quanto sia facile ritrovare il proprio cactus marcio. Per questo motivo c’è anche chi, al contrario, innaffia molto raramente facendo ugualmente soffrire le proprie piante. Ecco alcune risposte per poter iniziare senza dubbi.
Sole e acqua
A seconda delle specie di succulente, nei periodi più caldi dell’anno, un’eccessiva insolazione può essere dannosa: la pianta ci dà segno di non gradire queste condizioni ambientali arrestando la crescita ed assumendo un colorito rossiccio; a questo punto diventerà opportuno spostarla in modo che possa ricevere meno luce.
Invece, la risposta alla domanda cult su quando innaffiare la pianta è molto chiara: quando la terra è secca, basta aggiungere un po’ di acqua, altrimenti non ce n’è bisogno!
Dunque l’osservazione quotidiana delle nostre piante è indispensabile per capire quando è arrivato il momento di bagnarle e spostare i vasi.
A seconda delle specie di succulente, nei periodi più caldi dell’anno, un’eccessiva insolazione può essere dannosa: la pianta ci dà segno di non gradire queste condizioni ambientali arrestando la crescita ed assumendo un colorito rossiccio; a questo punto diventerà opportuno spostarla in modo che possa ricevere meno luce.
Invece, la risposta alla domanda cult su quando innaffiare la pianta è molto chiara: quando la terra è secca, basta aggiungere un po’ di acqua, altrimenti non ce n’è bisogno!
Dunque l’osservazione quotidiana delle nostre piante è indispensabile per capire quando è arrivato il momento di bagnarle e spostare i vasi.
Assenza di luce e sbalzi di temperatura
Un altro pericolo che incombe sulle piante grasse, quando svernano in un ambiente non idoneo, è l’eziolatura.
Le temperature elevate stimolano la ripresa vegetativa di alcuni cactus tenuti in casa in anticipo, e, in assenza di luce diretta, queste piante iniziano a eziolare o filare, ovvero diventano affusolate e la nuova crescita è di colore giallo. Se non si frena questo processo, la pianta sarà irrimediabilmente rovinata in quanto una volta portata in esterno e alla luce riprenderà a crescere, riportando però una strozzatura in corrispondenza dell’eziolatura, rendendola più sensibile alle scottature.
Scegliete quindi un locale con una temperatura più bassa, in cui trasferire subito il cactus.
Un altro pericolo che incombe sulle piante grasse, quando svernano in un ambiente non idoneo, è l’eziolatura.
Le temperature elevate stimolano la ripresa vegetativa di alcuni cactus tenuti in casa in anticipo, e, in assenza di luce diretta, queste piante iniziano a eziolare o filare, ovvero diventano affusolate e la nuova crescita è di colore giallo. Se non si frena questo processo, la pianta sarà irrimediabilmente rovinata in quanto una volta portata in esterno e alla luce riprenderà a crescere, riportando però una strozzatura in corrispondenza dell’eziolatura, rendendola più sensibile alle scottature.
Scegliete quindi un locale con una temperatura più bassa, in cui trasferire subito il cactus.
Quando sposterete le piante di nuovo all’aperto, evitate la luce diretta per i primi giorni per non farle scottare al sole, con conseguenti danni.
Far fronte alle scottature
Le scottature appaiono come incrostazioni di colore chiaro sulla superficie della pianta e non sono altro che il tegumento esterno seccatosi a causa di una luce eccessiva, a cui non aveva ancora avuto il tempo di adattarsi. Per piante giovani o dalla crescita vigorosa è possibile che col tempo tali tessuti morti si stacchino, mentre per piante a crescita lenta le scottature rimarranno a ricordarci i nostri errori di coltivazione. Per lo più in caso di piante piccole, se le scottature sono particolarmente gravi, si può giungere alla morte della pianta, in altri casi se la scottatura ha colpito il delicato apice vegetativo, la crescita sarà impedita per tutto il tempo che la pianta impiegherà a formarne uno nuovo, stravolgendone completamente l’aspetto.
Dopo almeno una settimana o più di luce indiretta potrete risistemare al sole la vostra collezione.
Le scottature appaiono come incrostazioni di colore chiaro sulla superficie della pianta e non sono altro che il tegumento esterno seccatosi a causa di una luce eccessiva, a cui non aveva ancora avuto il tempo di adattarsi. Per piante giovani o dalla crescita vigorosa è possibile che col tempo tali tessuti morti si stacchino, mentre per piante a crescita lenta le scottature rimarranno a ricordarci i nostri errori di coltivazione. Per lo più in caso di piante piccole, se le scottature sono particolarmente gravi, si può giungere alla morte della pianta, in altri casi se la scottatura ha colpito il delicato apice vegetativo, la crescita sarà impedita per tutto il tempo che la pianta impiegherà a formarne uno nuovo, stravolgendone completamente l’aspetto.
Dopo almeno una settimana o più di luce indiretta potrete risistemare al sole la vostra collezione.
Anche le succulente in una serra assolata troppo calda corrono il rischio di scottarsi: è opportuno quindi provvedere ad aprire la serra nelle giornate più calde ed eventualmente schermarla con dei teli ombreggianti.
Potrebbe interessarti leggere anche Guida Houzz: Come Riconoscere la Zona Climatica del tuo Giardino
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Riproduzione
In primavera è possibile propagare molte varietà di succulente (come l’echeveria) per seme o per talea di foglia, rinvasando singolarmente i germogli laterali o le piantine che si formano alla base della pianta madre: nel primo caso piantate la base di una foglia in un miscuglio di torba e sabbia, in luogo luminoso con temperatura tra i 15 e i 18 °C, innaffiate e rinvasate alla formazione di nuovi germogli; nel secondo caso fatele asciugare un paio di giorni per cicatrizzare la ferita, piantatele e trattatele come le piante adulte.
In primavera è possibile propagare molte varietà di succulente (come l’echeveria) per seme o per talea di foglia, rinvasando singolarmente i germogli laterali o le piantine che si formano alla base della pianta madre: nel primo caso piantate la base di una foglia in un miscuglio di torba e sabbia, in luogo luminoso con temperatura tra i 15 e i 18 °C, innaffiate e rinvasate alla formazione di nuovi germogli; nel secondo caso fatele asciugare un paio di giorni per cicatrizzare la ferita, piantatele e trattatele come le piante adulte.
Pulizia
Le foglie di molte specie sono ricoperte da una sostanza biancastra (pruina) che non deve essere rimossa perché ha funzione protettiva e impedisce l’eccessiva traspirazione. Per togliere la polvere dalle foglie si deve usare un pennello morbido asciutto.
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta.
Evitate di colorare le piante con vernici o ricoprirle di colla per far aderire i lustrini, ammirare la bellezza di una pianta al naturale è molto più suggestivo.
Le foglie di molte specie sono ricoperte da una sostanza biancastra (pruina) che non deve essere rimossa perché ha funzione protettiva e impedisce l’eccessiva traspirazione. Per togliere la polvere dalle foglie si deve usare un pennello morbido asciutto.
Pulire regolarmente le foglie ogni due settimane con un panno morbido umido oppure fare una doccia leggera alla pianta.
Evitate di colorare le piante con vernici o ricoprirle di colla per far aderire i lustrini, ammirare la bellezza di una pianta al naturale è molto più suggestivo.
Le piante grasse danno il meglio di sé quando piantate in grossi contenitori. Sceglietele in modo da creare grandi pattern ricoprenti per un effetto scenografico.
Per ulteriori consigli nella scelta dei vasi leggi anche: Perché Scegliere il Vaso Giusto È un Gesto d’Amore per le Piante
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Attenzione alle spine
Se optate per le piante d’agave – dalle proprietà emollienti e facili da gestire – ricordate che hanno una corteccia molto spessa e tagliente sui bordi e in alcuni casi le spine (come tante altre succulente!), quindi sono da evitare se avete dei bimbi in casa.
Se optate per le piante d’agave – dalle proprietà emollienti e facili da gestire – ricordate che hanno una corteccia molto spessa e tagliente sui bordi e in alcuni casi le spine (come tante altre succulente!), quindi sono da evitare se avete dei bimbi in casa.
E ora a te la parola: ti piacciono le succulente? Condividi le tue specie preferite e i tuoi consigli nei Commenti.
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