Le Case di Houzz: Arte e Design nella Casa Nido in un Palazzo d’Epoca
Un intervento che rispetta le architetture e le decorazioni esistenti giocando con colori, carte da parati, materiali e stili diversi
Ogni mobile, oggetto, quadro che abita in questa casa ha la sua storia da raccontare. Clara non potrebbe rinunciare alla loro presenza, anche se guardandoli oggi – ammette – non tutti sarebbero gli stessi.
L’architetto Clara Bona ha infatti iniziato a ristrutturare la sua abitazione a partire dai primi anni del 2000 apportando gradualmente cambiamenti e innovazioni basati su abbinamenti del tutto personali fra mobili, colori, arredi, complementi e materiali. Con un risultato che sa di fresca leggerezza, come un insieme di elementi sempre pronti a essere spostati, ridipinti, trasformati. E infatti, a parte i vecchi parquet in larice con intarsi che scricchiolano sempre di più, le porte che non chiudono più come un tempo, gli stipiti, gli stucchi, i caloriferi decorati, almeno un paio di volte all’anno avvengono in questa casa piccoli o grandi cambiamenti.
L’architetto Clara Bona ha infatti iniziato a ristrutturare la sua abitazione a partire dai primi anni del 2000 apportando gradualmente cambiamenti e innovazioni basati su abbinamenti del tutto personali fra mobili, colori, arredi, complementi e materiali. Con un risultato che sa di fresca leggerezza, come un insieme di elementi sempre pronti a essere spostati, ridipinti, trasformati. E infatti, a parte i vecchi parquet in larice con intarsi che scricchiolano sempre di più, le porte che non chiudono più come un tempo, gli stipiti, gli stucchi, i caloriferi decorati, almeno un paio di volte all’anno avvengono in questa casa piccoli o grandi cambiamenti.
Mixare e non avere un’aria troppo precisa e perfetta è la caratteristica che identifica lo stile di Clara Bona. Tutto è stato abbinato con garbo, pronto a essere spostato, ridipinto, trasformato.
Poltroncina Victoria and Albert, design Ron Arad, Moroso; Tavolino Saarinen, design Eero Saarinen, Knoll
Poltroncina Victoria and Albert, design Ron Arad, Moroso; Tavolino Saarinen, design Eero Saarinen, Knoll
Inseriti con leggerezza e gusto fra le pareti dipinte a fascia color verde petrolio, pezzi anni ‘50 come il tavolo si abbinano con sedie di produzione più recente.
Sedia Maui, design Vico Magistretti, Kartell; copriletto vintage di Ken Scott; tappeto Ikea; quadro di Amanda Lear
Sedia Maui, design Vico Magistretti, Kartell; copriletto vintage di Ken Scott; tappeto Ikea; quadro di Amanda Lear
Lampada Zettel’z 5, Ingo Maurer
Anche la zona pranzo racconta molto del carattere e della formazione dell’architetto che vi ha posizionato vere e proprie icone del design internazionale come la lampada Arco di Achille e Piergiacomo Castiglioni per Flos e la Bertoia Diamond Chair di Knoll.
Libreria Festival, Casamania.
Libreria Festival, Casamania.
Passando dal rosso acceso del corridoio si raggiunge il verde dello studio. Qui la parete è quasi del tutto coperta di quadri e quadretti, il più grande dei quali è il ritratto della proprietaria fatto da Alessandro Papetti.
Poltrona Egg, design Arne Jacobsen, Fritz Hansen,
tappeto kilim dell’Anatolia di Alberto Levi Gallery; lampada con triangolo in pergamena Si Bemolle di Opos
Poltrona Egg, design Arne Jacobsen, Fritz Hansen,
tappeto kilim dell’Anatolia di Alberto Levi Gallery; lampada con triangolo in pergamena Si Bemolle di Opos
La libreria pensile è un pezzo “storico” proveniente dalla camera da bambina della mamma, mentre la scrivania da ufficio con serranda è stata acquistata da un rigattiere.
Sedia Young Lady, design Paolo Rizzatto, Alias
Sedia Young Lady, design Paolo Rizzatto, Alias
In cucina, il tavolo con piano in beola trattata si abbina con le sedie Thonet; il pavimento è in ardesia verde levigata. Alle pareti, quadri di Andrea Chiaravalli e insegna vintage acquistata al mercatino di Brick Lane a Londra.
I mobili della cucina sono disegnati dall’architetto Bona e realizzati in medium density dipinto a mano con smalto ad acqua; piano in legno lamellare di faggio.
Nel primo bagno dominano le tonalità del grigio e del bianco e lo stile classico.
Sanitari Monte Bianco, Pozzi Ginori; piastrelle rettangolari 10x30, Ceramica Vogue, rubinetteria Signorini
Sanitari Monte Bianco, Pozzi Ginori; piastrelle rettangolari 10x30, Ceramica Vogue, rubinetteria Signorini
Nel secondo bagno il bianco si alterna con pareti color lilla e mattone, rifinite con decoro a mosaico oro realizzato a mano e pavimento in piastrelle di graniglia con bordo a greca di Mipa, trattato a cera. Lo specchio ovale proviene dal mercatino di Camden Town di Londra.
Rubinetteria Signorini; piastrelle bianche 10x10 cm diamantate Ceramica Vogue
Rubinetteria Signorini; piastrelle bianche 10x10 cm diamantate Ceramica Vogue
Letto Orizzonti, copriletto Marinette Saint Tropez
Il tocco d’autore: le nicchie ai lati della finestra decorate con carte da parati di Farrow & Ball.
Poltroncina di Ikea
Poltroncina di Ikea
L’armadio bianco è realizzato su disegno dell’architetto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: L’architetto Clara Bona, il marito artista designer Andrea Chiaravalli, la figlia ventiduenne Marta
Dove: Milano
Anno di costruzione: primi ‘900
Periodo di ristrutturazione: dal 2000, in progress
Architetto: Clara Bona - Studio 98
Superficie: 180 mq, soggiorno, studio, due camere, due bagni, cucina
La casa è un nido accogliente che parla di affetti e passioni. Oggetti e mobili di famiglia come il tavolo antico appartenuto alla nonna o la libreria che un tempo arredava la stanza della madre, convivono con lampade di design, quadri di giovani artisti amici di famiglia (il marito Andrea Chiaravalli è pittore e designer di gioielli), libri d’arte e d’architettura. E poi sassi, fossili, ossi di animali e arbusti raccolti nei viaggi, collezioni di vasi in vetro di Venini.
Sopra il camino, il quadro dipinto da Andrea Chiaravalli è un tocco di colore sul muro bianco; sulla destra la foto in moto del giovane fotografo Michael Litcher.
Applique Luci Fair, design Philippe Starck, Flos; Poltrone LC2, design Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, Cassina; lampada da tavolo Lumiere, design Rodolfo Dordoni, Foscarini; tappeto in lana blu notte tessuto a mano, realizzato in Afghanistan