E Se Lo Stile Country Fosse Tutto Italiano?
Lo stile rustico trova la sua più sincera definizione nei giardini italiani che si ispirano al paesaggio: ecco come valorizzarli
Lo stile country, per la sua tendenza all’architettura vernacolare, è quello che meglio si presta ad assorbire le peculiarità di ogni paese. Si può dire che ogni nazione abbia un suo stile country, anche se non viene quasi mai definito tale. In modo un po’ riduttivo è irrimediabilmente associato ai paesi anglofoni, perciò è davvero degno di nota che questo stile trovi in Italia la realizzazione più piena e sincera.
Se questo è vero per gli interni, i giardini non sono da meno. Anzi, è proprio dal paesaggio che trae le mosse la realizzazione dell’arredamento, e quindi anche del giardino.
L’Italia ha una caratterizzazione paesaggistica fortissima, e l’anima del country italiano è – in poche parole – “far entrare il paesaggio dentro casa”. Ecco perché i luoghi prediletti del giardino country sono gli ambienti di transizione, come portici, verande, balconi, terrazzi. In alcuni casi anche scale e ballatoi, specie in corti interne.
In buona sostanza, la casa deve fondersi con il paesaggio, attraverso uno spazio fluido rappresentato dal giardino.
Inoltre in questi punti di passaggio la luce prende forme mutevoli e particolari, e sono proprio i giochi di luce e ombre a rendere plastici gli ambienti.
Se questo è vero per gli interni, i giardini non sono da meno. Anzi, è proprio dal paesaggio che trae le mosse la realizzazione dell’arredamento, e quindi anche del giardino.
L’Italia ha una caratterizzazione paesaggistica fortissima, e l’anima del country italiano è – in poche parole – “far entrare il paesaggio dentro casa”. Ecco perché i luoghi prediletti del giardino country sono gli ambienti di transizione, come portici, verande, balconi, terrazzi. In alcuni casi anche scale e ballatoi, specie in corti interne.
In buona sostanza, la casa deve fondersi con il paesaggio, attraverso uno spazio fluido rappresentato dal giardino.
Inoltre in questi punti di passaggio la luce prende forme mutevoli e particolari, e sono proprio i giochi di luce e ombre a rendere plastici gli ambienti.
La corte interna
Tipica di alcune zone d’Italia in cui è forte l’eredità della villa rustica latina, cioè dell’azienda agricola dove si producevano, lavoravano e conservavano vari prodotti, come i cereali, il vino e l’olio.
Puglia, Sicilia e Veneto, in particolare, hanno una tradizione storica della villa produttiva. Alcune sono così ben conservate da essere sottoposte a vincoli paesaggistici o dichiarate beni culturali, o persino divenute fortunati set cinematografici (come nella serie Il commissario Montalbano).
Solitamente queste ampie corti sono modulari e collegano più edifici e pertinenze di un medesimo complesso edilizio, dove si svolgevano diverse funzioni agricole. La conservazione dei cereali, in luoghi asciutti e ombrosi, era di capitale importanza, per cui le superfici erano spesso imbiancate a calce per respingere il calore estivo. Numerose erano le strategie costruttive per fare in modo che gli ampi locali prendessero aria ma non fossero illuminati direttamente.
La corte chiusa non permette una vista diretta sul paesaggio, che in questo caso ha un rapporto dialogico privilegiato con l’ambiente interno. Ottimi perciò piccoli alberi o arbusti in vaso, purché sobri. La scelta della vegetazione è rispettosa sia della tradizione agricola che del genius loci, ma può felicemente integrare qualche scelta moderna e anticonformista, o qualche pianta esotica: in zone assolate e con scarsa disponibilità d’acqua possono andare bene le mirtacee australiane e in genere le piante dall’aspetto molto architettonico. In zone fredde si possono invece inserire elementi barocchi dall’aria francese.
L’integrazione del vecchio col nuovo è una delle anime del country italiano. Se si può usare un ossimoro, il consiglio è di osare con misura, e nel caso, non farsi assolutamente scrupolo nel rimuovere una pianta del cui inserimento non si è soddisfatti.
Tipica di alcune zone d’Italia in cui è forte l’eredità della villa rustica latina, cioè dell’azienda agricola dove si producevano, lavoravano e conservavano vari prodotti, come i cereali, il vino e l’olio.
Puglia, Sicilia e Veneto, in particolare, hanno una tradizione storica della villa produttiva. Alcune sono così ben conservate da essere sottoposte a vincoli paesaggistici o dichiarate beni culturali, o persino divenute fortunati set cinematografici (come nella serie Il commissario Montalbano).
Solitamente queste ampie corti sono modulari e collegano più edifici e pertinenze di un medesimo complesso edilizio, dove si svolgevano diverse funzioni agricole. La conservazione dei cereali, in luoghi asciutti e ombrosi, era di capitale importanza, per cui le superfici erano spesso imbiancate a calce per respingere il calore estivo. Numerose erano le strategie costruttive per fare in modo che gli ampi locali prendessero aria ma non fossero illuminati direttamente.
La corte chiusa non permette una vista diretta sul paesaggio, che in questo caso ha un rapporto dialogico privilegiato con l’ambiente interno. Ottimi perciò piccoli alberi o arbusti in vaso, purché sobri. La scelta della vegetazione è rispettosa sia della tradizione agricola che del genius loci, ma può felicemente integrare qualche scelta moderna e anticonformista, o qualche pianta esotica: in zone assolate e con scarsa disponibilità d’acqua possono andare bene le mirtacee australiane e in genere le piante dall’aspetto molto architettonico. In zone fredde si possono invece inserire elementi barocchi dall’aria francese.
L’integrazione del vecchio col nuovo è una delle anime del country italiano. Se si può usare un ossimoro, il consiglio è di osare con misura, e nel caso, non farsi assolutamente scrupolo nel rimuovere una pianta del cui inserimento non si è soddisfatti.
L’uso dei piani orizzontali
Una tipicità delle costruzioni italiane, specie nelle zone con una piovosità invernale non eccessiva e con scarse nevicate, è il lastrico solare orizzontale e non spiovente.
Quando era possibile, il tetto costituiva un vero e proprio ambiente in più da sfruttare per un gran numero di attività, la principale era l’asciugatura del bucato.
Il piano orizzontale consente alla visuale di sopraelevarsi, proiettandosi verso il paesaggio: va da sé che le piante usate dovranno essere un elemento di transizione e non di rottura o isolamento. Quindi bene pochi arbusti alti in punti strategici, ma per il resto non occultate la visuale con rampicanti o piante troppo esuberanti.
Le pareti dell’edificio devono rimanere sgombre e pulite, non assediate dalla vegetazione.
Da evitare assolutamente le fioriture abbondanti e generose, che possono essere degli accenti primaverili, ma non una costante: l’edificio apparirebbe lezioso e manierato, e ne sarebbe mortificato. Scegliete tra le piante sempreverdi e quelle con fioriture trasparenti, come la lavanda, la Perovskia, la Verbena bonariensis. Ricercate, per quanto vi è possibile, piante con bel fogliame e piuttosto inusuali: fate il giro delle fiere in primavera e in autunno e lasciatevi catturare da fioriture non banali!
Una tipicità delle costruzioni italiane, specie nelle zone con una piovosità invernale non eccessiva e con scarse nevicate, è il lastrico solare orizzontale e non spiovente.
Quando era possibile, il tetto costituiva un vero e proprio ambiente in più da sfruttare per un gran numero di attività, la principale era l’asciugatura del bucato.
Il piano orizzontale consente alla visuale di sopraelevarsi, proiettandosi verso il paesaggio: va da sé che le piante usate dovranno essere un elemento di transizione e non di rottura o isolamento. Quindi bene pochi arbusti alti in punti strategici, ma per il resto non occultate la visuale con rampicanti o piante troppo esuberanti.
Le pareti dell’edificio devono rimanere sgombre e pulite, non assediate dalla vegetazione.
Da evitare assolutamente le fioriture abbondanti e generose, che possono essere degli accenti primaverili, ma non una costante: l’edificio apparirebbe lezioso e manierato, e ne sarebbe mortificato. Scegliete tra le piante sempreverdi e quelle con fioriture trasparenti, come la lavanda, la Perovskia, la Verbena bonariensis. Ricercate, per quanto vi è possibile, piante con bel fogliame e piuttosto inusuali: fate il giro delle fiere in primavera e in autunno e lasciatevi catturare da fioriture non banali!
Il piazzale
Davanti all’entrata di un palazzo nobiliare c’è quasi sempre un ampio piazzale, a volte delimitato da scalini in pietra e un cancello in ferro battuto.
In questi casi va bene utilizzare fioriture un po’ “cicciotte” e abbondanti, ma non troppo scontate. Se scegliete una rosa, accertatevi che sia davvero adatta all’esposizione e al terreno, e possibilmente che sia rifiorente. L’inserimento di piante dal forte grafismo va evitato, per non sottrarre importanza a eventuali volute del cancello o della ringhiera. Ai lati del cancello si possono collocare due alberi o due arbusti gemelli, in modo da marcare ancora di più la soglia e il senso di transizione da un ambiente esterno ad uno più riparato.
Naturalmente questi sono solo consigli generici, che andrebbero adattati alla situazione specifica: ogni decisione va valutata attentamente e con cura, non esistono regole precise. Anzi, il country italiano è lo stile che rompe tutte le regole per seguirne una: quella del nostro tradizionale buon gusto.
Davanti all’entrata di un palazzo nobiliare c’è quasi sempre un ampio piazzale, a volte delimitato da scalini in pietra e un cancello in ferro battuto.
In questi casi va bene utilizzare fioriture un po’ “cicciotte” e abbondanti, ma non troppo scontate. Se scegliete una rosa, accertatevi che sia davvero adatta all’esposizione e al terreno, e possibilmente che sia rifiorente. L’inserimento di piante dal forte grafismo va evitato, per non sottrarre importanza a eventuali volute del cancello o della ringhiera. Ai lati del cancello si possono collocare due alberi o due arbusti gemelli, in modo da marcare ancora di più la soglia e il senso di transizione da un ambiente esterno ad uno più riparato.
Naturalmente questi sono solo consigli generici, che andrebbero adattati alla situazione specifica: ogni decisione va valutata attentamente e con cura, non esistono regole precise. Anzi, il country italiano è lo stile che rompe tutte le regole per seguirne una: quella del nostro tradizionale buon gusto.
L’ombra
Il giardino rustico italiano tiene in grandissimo conto l’ombra, anche in luoghi dove di sole ce n’è poco o comunque meno che in Sicilia o Sardegna. In Italia l’estate può essere molto punitiva, e un luogo dove ripararsi all’ombra è imprescindibile.
Che sia una tettoia (come in questo caso), e che serva quindi anche da riparo invernale contro pioggia e vento, o degli alberi frondosi, il contrasto tra la luce solare piena e l’ombra offerta da grandi alberi o da strutture architettoniche è una delle caratteristiche salienti del giardino italiano di campagna.
È importante valorizzare questo contrasto naturale con degli accenti appropriati: ad esempio delle sedute, un vaso fiorito, una statua, una fontana o un altro punto focale. Fate sempre in modo che vi siano dei posti a sedere: la convivialità e la condivisione degli spazi, oltre che la loro multifunzionalità, sono fondamentali per creare un giardino in perfetto stile country italiano.
Il giardino rustico italiano tiene in grandissimo conto l’ombra, anche in luoghi dove di sole ce n’è poco o comunque meno che in Sicilia o Sardegna. In Italia l’estate può essere molto punitiva, e un luogo dove ripararsi all’ombra è imprescindibile.
Che sia una tettoia (come in questo caso), e che serva quindi anche da riparo invernale contro pioggia e vento, o degli alberi frondosi, il contrasto tra la luce solare piena e l’ombra offerta da grandi alberi o da strutture architettoniche è una delle caratteristiche salienti del giardino italiano di campagna.
È importante valorizzare questo contrasto naturale con degli accenti appropriati: ad esempio delle sedute, un vaso fiorito, una statua, una fontana o un altro punto focale. Fate sempre in modo che vi siano dei posti a sedere: la convivialità e la condivisione degli spazi, oltre che la loro multifunzionalità, sono fondamentali per creare un giardino in perfetto stile country italiano.
Lo stile mediterraneo
Impossibile da creare a tavolino, lo stile mediterraneo è polimorfo e sfuggente a ogni descrizione. Quello country italiano ha come anima ispiratrice il paesaggio e la sua proiezione all’interno delle mura domestiche. In questo aspetto in parte si sovrappone allo stile mediterraneo, che è in sostanza la più stretta compenetrazione tra paesaggio e giardino che la storia del giardinaggio abbia finora elaborato.
Lo stile mediterraneo lascia però molto meno alla casualità l’andamento del giardino, richiedendo a volte linee pulite e scolpite, una gran massa di sempreverdi, oltre che di sentieri attraverso cui si possa non solo passeggiare, ma anche sostare per ammirare il panorama. Se lo stile mediterraneo può essere anche piuttosto severo, il country deve invece suggerire rilassatezza e comodità, quindi può essere un più arruffato – ma non molto, altrimenti diverrà trascurato!
Importante l’uso di disseminare dei punti di ancoraggio per esaltare la prospettiva. Potranno essere vasi o gruppi di fiori, o altri elementi, come statue. Abbiate cura che però i materiali siano in linea con quelli del luogo.
Potrebbe interessarti leggere anche: 7 Segni Inconfondibili del Giardino Mediterraneo
Impossibile da creare a tavolino, lo stile mediterraneo è polimorfo e sfuggente a ogni descrizione. Quello country italiano ha come anima ispiratrice il paesaggio e la sua proiezione all’interno delle mura domestiche. In questo aspetto in parte si sovrappone allo stile mediterraneo, che è in sostanza la più stretta compenetrazione tra paesaggio e giardino che la storia del giardinaggio abbia finora elaborato.
Lo stile mediterraneo lascia però molto meno alla casualità l’andamento del giardino, richiedendo a volte linee pulite e scolpite, una gran massa di sempreverdi, oltre che di sentieri attraverso cui si possa non solo passeggiare, ma anche sostare per ammirare il panorama. Se lo stile mediterraneo può essere anche piuttosto severo, il country deve invece suggerire rilassatezza e comodità, quindi può essere un più arruffato – ma non molto, altrimenti diverrà trascurato!
Importante l’uso di disseminare dei punti di ancoraggio per esaltare la prospettiva. Potranno essere vasi o gruppi di fiori, o altri elementi, come statue. Abbiate cura che però i materiali siano in linea con quelli del luogo.
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La bordura all’inglese rivisitata
Lo stile country a cui siamo abituati a pensare è quello mutuato in Inghilterra a metà del Novecento, quindi uno stile cottage molto ricco di colori, con fioriture abbondanti che si susseguono durante il corso delle stagioni. In Inghilterra la preminenza è data al piacere della pratica hobbistica e in seconda battuta alla possibilità di ricavare materiale reciso per decorare la casa.
In Italia la bordura mista diventa meno erbacea e decisamente più arbustiva, con fioriture meno procaci ma più raffinate e ricercate, a volte preziose o “difficili”. Gli accostamenti prediligono i fogliami grigi e le spighe azzurre e svettanti, o le piante dalla scarsa richiesta idrica, combinate a materiali naturali con pose semplici. Importante l’alternanza di trame e tessiture dei fogliami, che non devono essere necessariamente eleganti, ma possono prendersi una certa concessione alla grossolanità (come il malvone).
Lo stile country a cui siamo abituati a pensare è quello mutuato in Inghilterra a metà del Novecento, quindi uno stile cottage molto ricco di colori, con fioriture abbondanti che si susseguono durante il corso delle stagioni. In Inghilterra la preminenza è data al piacere della pratica hobbistica e in seconda battuta alla possibilità di ricavare materiale reciso per decorare la casa.
In Italia la bordura mista diventa meno erbacea e decisamente più arbustiva, con fioriture meno procaci ma più raffinate e ricercate, a volte preziose o “difficili”. Gli accostamenti prediligono i fogliami grigi e le spighe azzurre e svettanti, o le piante dalla scarsa richiesta idrica, combinate a materiali naturali con pose semplici. Importante l’alternanza di trame e tessiture dei fogliami, che non devono essere necessariamente eleganti, ma possono prendersi una certa concessione alla grossolanità (come il malvone).
Stratificazione di culture e stili
Mura antiche rivelano tecniche costruttive particolari, a volte tipicamente locali. Alcuni borghi italiani conservano ancora edifici che mostrano particolari tecniche di posa antisismica tuttora efficaci ma ovviamente decadute nell’uso. Tra il Settecento e il primo Novecento le tecniche edili erano numerosissime, ad esempio i fori nelle pareti esterne, ad una certa altezza, sono il risultato di una modalità di costruzione che si aiutava con delle grosse travi appoggiandole per lungo.
Tutti questi dettagli devono essere conservati e tramandati, per quanto possibile, alle nuove generazioni. Il cortile in foto dimostra quanto ampia sia la stratificazione di culture che contribuiscono a creare lo stile country italiano: oltre all’antica parete in pietra, due vasi con degli agrumi e una vasca in pietra di ispirazione neoclassica inglese. Il tutto emana una sensazione di agiatezza non vistosa.
Mura antiche rivelano tecniche costruttive particolari, a volte tipicamente locali. Alcuni borghi italiani conservano ancora edifici che mostrano particolari tecniche di posa antisismica tuttora efficaci ma ovviamente decadute nell’uso. Tra il Settecento e il primo Novecento le tecniche edili erano numerosissime, ad esempio i fori nelle pareti esterne, ad una certa altezza, sono il risultato di una modalità di costruzione che si aiutava con delle grosse travi appoggiandole per lungo.
Tutti questi dettagli devono essere conservati e tramandati, per quanto possibile, alle nuove generazioni. Il cortile in foto dimostra quanto ampia sia la stratificazione di culture che contribuiscono a creare lo stile country italiano: oltre all’antica parete in pietra, due vasi con degli agrumi e una vasca in pietra di ispirazione neoclassica inglese. Il tutto emana una sensazione di agiatezza non vistosa.
Piccole abitazioni di campagna
L’Italia è disseminata di piccoli borghi pieni di salite e discese, arroccati su colline e montagne. Ogni zona ha i suoi materiali privilegiati (legno, mattoni, terracotta, pietra, o miscugli di questi elementi) e i suoi stili architettonici.
Molte persone scelgono appunto di vivere in case piccole ma particolarissime. Dalle Alpi alle spiagge della Sardegna ci sono tantissimi esempi. Il recupero delle piccole abitazioni è meno impegnativo dal punto di vista economico e consente scelte eclettiche, oltre ad una vita tranquilla e un po’ riservata.
In questi casi l’abbellimento tramite vasi di piante in genere è modesto, data la limitazione degli spazi esterni. Meglio approfittare invece di ogni soluzione possibile per coltivare le indispensabili erbe aromatiche, che arricchiranno la vostra cucina e una vita volutamente solitaria.
L’Italia è disseminata di piccoli borghi pieni di salite e discese, arroccati su colline e montagne. Ogni zona ha i suoi materiali privilegiati (legno, mattoni, terracotta, pietra, o miscugli di questi elementi) e i suoi stili architettonici.
Molte persone scelgono appunto di vivere in case piccole ma particolarissime. Dalle Alpi alle spiagge della Sardegna ci sono tantissimi esempi. Il recupero delle piccole abitazioni è meno impegnativo dal punto di vista economico e consente scelte eclettiche, oltre ad una vita tranquilla e un po’ riservata.
In questi casi l’abbellimento tramite vasi di piante in genere è modesto, data la limitazione degli spazi esterni. Meglio approfittare invece di ogni soluzione possibile per coltivare le indispensabili erbe aromatiche, che arricchiranno la vostra cucina e una vita volutamente solitaria.
Verso il paesaggio
La storia italiana è così ricca, sfumata, complessa e radicata in ogni singola pietra, che per un italiano è impossibile non sentirsi parte integrante della sua regione, del suo paese o della sua città. Campanilismi politici a parte, è uno dei tratti che rende l’Italia così immensamente attraente allo straniero, ed una delle ragioni per le quali ogni persona decanterà il proprio paese o la propria regione come la più bella.
Quante volte avete sentito vantare le bellezze di questa o quella regione, e i suoi abitanti definirla come “una terra magnetica, che non puoi abbandonare”?
Il legame col passato è vissuto, sul territorio italiano, in maniera molto forte dal paesaggio, in particolare dal paesaggio agrario. Per chi fosse interessato a leggere la più intrigante e completa trattazione sull’argomento, è consigliato il libro Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni.
Ogni civiltà contadina ha sviluppato le sue tecniche agricole, che sono la somma di riverberi storici, economici e culturali. Aprire la casa “a tutto paesaggio”, quando è possibile, è un risultato ineguagliabile. Elementi di transizione molto forte sono gli esuberanti ed eleganti ciuffi di Agapanthus.
La storia italiana è così ricca, sfumata, complessa e radicata in ogni singola pietra, che per un italiano è impossibile non sentirsi parte integrante della sua regione, del suo paese o della sua città. Campanilismi politici a parte, è uno dei tratti che rende l’Italia così immensamente attraente allo straniero, ed una delle ragioni per le quali ogni persona decanterà il proprio paese o la propria regione come la più bella.
Quante volte avete sentito vantare le bellezze di questa o quella regione, e i suoi abitanti definirla come “una terra magnetica, che non puoi abbandonare”?
Il legame col passato è vissuto, sul territorio italiano, in maniera molto forte dal paesaggio, in particolare dal paesaggio agrario. Per chi fosse interessato a leggere la più intrigante e completa trattazione sull’argomento, è consigliato il libro Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni.
Ogni civiltà contadina ha sviluppato le sue tecniche agricole, che sono la somma di riverberi storici, economici e culturali. Aprire la casa “a tutto paesaggio”, quando è possibile, è un risultato ineguagliabile. Elementi di transizione molto forte sono gli esuberanti ed eleganti ciuffi di Agapanthus.
Il country lussuoso
La campagna non è solo “zappa, pomodori e fatica”, ma anche una vita agiata e comoda, ricca di tutte le piacevolezze che la lussuosità può regalare alla vita quotidiana.
L’inserimento di una piscina a volte è necessario, specie se il luogo è davvero distante dal mare, poiché le estati campagnole possono essere davvero spossanti. Tuttavia va valutato con una certa attenzione e realizzato con cura.
Evitate bacini ultra azzurri o luci al neon optical, rimanete invece su toni naturali e materiali in linea con quelli dell’edificio, preferibilmente gli stessi. Sconsigliate le forme disomogenee o con troppe curve, meglio geometrie esaltate da materiali semplici e ben posati, con sovrapposizioni di prospettiva, direttrici (ortogonali) e profondità differenti, che daranno un colore più o meno scuro all’acqua.
A proposito, cerchi consigli per prenderti cura della tua piscina? Leggi: Come Mantenere Perfetta la Tua Piscina Durante l’Inverno
La campagna non è solo “zappa, pomodori e fatica”, ma anche una vita agiata e comoda, ricca di tutte le piacevolezze che la lussuosità può regalare alla vita quotidiana.
L’inserimento di una piscina a volte è necessario, specie se il luogo è davvero distante dal mare, poiché le estati campagnole possono essere davvero spossanti. Tuttavia va valutato con una certa attenzione e realizzato con cura.
Evitate bacini ultra azzurri o luci al neon optical, rimanete invece su toni naturali e materiali in linea con quelli dell’edificio, preferibilmente gli stessi. Sconsigliate le forme disomogenee o con troppe curve, meglio geometrie esaltate da materiali semplici e ben posati, con sovrapposizioni di prospettiva, direttrici (ortogonali) e profondità differenti, che daranno un colore più o meno scuro all’acqua.
A proposito, cerchi consigli per prenderti cura della tua piscina? Leggi: Come Mantenere Perfetta la Tua Piscina Durante l’Inverno
Gli ambienti di passaggio tra interno ed esterno sono privilegiati per la capacità di coniugare l’architettura dell’edificio vero e proprio con il paesaggio. Lo stile rustico italiano predilige le strutture in pietra o in mattoni, con un intonaco sottile che lascia intravedere la texture delle pareti. Persino gli ambienti interni possono mantenere, del tutto o in parte, questo tipo di rivestimento.
La pergola è il luogo prediletto della casa di campagna, dove ci si riunisce, di solito in estate, per gli incontri conviviali o per i pasti. Una caratteristica formale importante è il mantenimento dei materiali originari, quindi il recupero di vecchie pietre, e l’utilizzo di colori neutri, simili alle tonalità della terra o della sabbia.
Il verde in questi casi deve essere davvero tale: squillante e in contrasto con la solidità dell’edificio. Nulla di meglio dei pampini della vite, che hanno il pregio di formare tronchi volubili e rugosi, dando un’aria “senza tempo”. Evitate rampicanti dai fiori ricercati o manierati, anzi, preferiteli con fioriture poco abbondanti e poco invadenti. Vanno bene i fiori bianchi e profumati, come il gelsomino. Non troppo consigliabili le rose, a meno che non bianche e dal fiore piccolo, con fogliame minuto e lucido, come ‘Alberic Barbier’.
Tenete presente che qualsiasi rampicante scegliate, deve essere contenuto per non risultare troppo invasivo e nascondere le strutture di legno o pietra: sono proprio queste, infatti, a collegare otticamente esterno e interno, e devono rimanere ben visibili.