I Migliori Abbinamenti Freestyle per Cucine Libere e Non Componibili
Non modulari e senza un ordine predefinito: ecco a voi le cucine che prediligono gli accostamenti liberi
C’era una volta la vecchia cucina delle case di campagna, dove la stufa economica si affiancava alla madia per piatti e stoviglie, il tavolo regnava incontrastato nel mezzo della stanza, mentre in un angolo un lavello in marmo o pietra era sovrastato da una grande piattaia. Senza un ordine prevedibile, senza badare a un’eccessiva ottimizzazione dello spazio, senza avere necessariamente mobili coordinati tra di loro. Oggi, questo trend per pochi eletti rivive una stagione di rinnovato interesse, che ci invita a riconsiderare questa stanza calda della casa alla luce di un registro freestyle, libero da accostamenti e soluzioni prevedibili.
Effetto campagna
Come abbiamo già detto, il riferimento alle vecchie case di campagna è il più delle volte ineliminabile quando abbiamo a che fare con una cucina che rifugge dall’ordine schematico imposto dalla successione di mobili ad anta. La credenza di una volta, come anche le repliche in stile, acquistano un protagonismo naturale in questo stile di arredo, riportandoci al calore e alla dimensione dei vecchi focolari. Tuttavia, sono molti i modi per sottolineare un gusto rurale, incline alla suggestione dello shabby chic: superfici decapate, tanti oggetti su mensole a vista e una tavola che, a dispetto della sua collocazione, finisce per essere il cuore sociale di questo ambiente.
Come abbiamo già detto, il riferimento alle vecchie case di campagna è il più delle volte ineliminabile quando abbiamo a che fare con una cucina che rifugge dall’ordine schematico imposto dalla successione di mobili ad anta. La credenza di una volta, come anche le repliche in stile, acquistano un protagonismo naturale in questo stile di arredo, riportandoci al calore e alla dimensione dei vecchi focolari. Tuttavia, sono molti i modi per sottolineare un gusto rurale, incline alla suggestione dello shabby chic: superfici decapate, tanti oggetti su mensole a vista e una tavola che, a dispetto della sua collocazione, finisce per essere il cuore sociale di questo ambiente.
Frigorifero protagonista
La riscoperta degli elettrodomestici freestanding, non incassati dentro a un mobile contenitore, ma al contrario valorizzati proprio in virtù della loro presenza iconica, ha senz’altro favorito la diffusione di layout di cucine in stile libero, slegate dal classico concetto del componibile.
La riscoperta degli elettrodomestici freestanding, non incassati dentro a un mobile contenitore, ma al contrario valorizzati proprio in virtù della loro presenza iconica, ha senz’altro favorito la diffusione di layout di cucine in stile libero, slegate dal classico concetto del componibile.
Senza pensili
Seguendo una logica non necessariamente incentrata sull’ottimizzazione delle superfici e dello spazio, non viviamo come una rinuncia la mancanza di pensili fissati a parete. Piuttosto, possiamo rovesciare questa sensazione di vuoto con una decorazione tutta da sperimentare, puntando magari su una parete colorata o decorata con carta da parati, o ancora rivestita con materiali inaspettati.
Seguendo una logica non necessariamente incentrata sull’ottimizzazione delle superfici e dello spazio, non viviamo come una rinuncia la mancanza di pensili fissati a parete. Piuttosto, possiamo rovesciare questa sensazione di vuoto con una decorazione tutta da sperimentare, puntando magari su una parete colorata o decorata con carta da parati, o ancora rivestita con materiali inaspettati.
Anche ad isola (con poltrona)
La scelta di una cucina non componibile non ci costringe a rinunciare alle comodità a cui ci siamo abituati. Se siamo dei fan dei modelli ad isola, potremo facilmente replicare questa organizzazione dello spazio anche in una cucina non integrata. Prediligendo magari degli accostamenti del tutto imprevisti, come ad esempio l’inserimento di una vecchia poltrona in cuoio.
La scelta di una cucina non componibile non ci costringe a rinunciare alle comodità a cui ci siamo abituati. Se siamo dei fan dei modelli ad isola, potremo facilmente replicare questa organizzazione dello spazio anche in una cucina non integrata. Prediligendo magari degli accostamenti del tutto imprevisti, come ad esempio l’inserimento di una vecchia poltrona in cuoio.
Valorizzando il pezzo unico
Questo tipo di disposizione ci consente di mettere in risalto tutti quei mobili che hanno per noi un valore affettivo o si distinguono per originalità. Pezzi unici, magari vintage e di design anonimo, oppure al contrario firmati e di marca, possono trovare in cucina un loro angolo di elezione che li valorizzi, giocando di contrasto con altri pezzi o anche solo per la loro collocazione imprevista.
Questo tipo di disposizione ci consente di mettere in risalto tutti quei mobili che hanno per noi un valore affettivo o si distinguono per originalità. Pezzi unici, magari vintage e di design anonimo, oppure al contrario firmati e di marca, possono trovare in cucina un loro angolo di elezione che li valorizzi, giocando di contrasto con altri pezzi o anche solo per la loro collocazione imprevista.
Il bello dell’abbondanza
Nel caso fortunato in cui il nostro appartamento o la nostra residenza possa contare su una superficie realmente imponente, perché non optare per mobili non affiancati, buttati un po’ qua e un po’ là con assoluta nonchalance? Perfetta per i loft, le case di campagna o ambienti recuperati, questa organizzazione audace si presta ad accostamenti e decorazioni normalmente lontani dal mondo della cucina, dal grande specchio all’armadietto metallico tipico di scuole e spogliatoi in puro stile industriale.
Nel caso fortunato in cui il nostro appartamento o la nostra residenza possa contare su una superficie realmente imponente, perché non optare per mobili non affiancati, buttati un po’ qua e un po’ là con assoluta nonchalance? Perfetta per i loft, le case di campagna o ambienti recuperati, questa organizzazione audace si presta ad accostamenti e decorazioni normalmente lontani dal mondo della cucina, dal grande specchio all’armadietto metallico tipico di scuole e spogliatoi in puro stile industriale.
La cucina non componibile guarda con favore anche all’accostamento di diversi rivestimenti: la compresenza di materiali eterogenei – il legno, il cemento, le maioliche, il metallo – diventa spontaneamente un gioco decorativo, pur senza incedere in un gusto barocco o eccessivo.