Efficienza Energetica: L’Isolamento a Cappotto in 10 Punti
Un Pro spiega gli interventi di isolamento dell’involucro edilizio: l’arma per rendere più efficiente e sostenibile la nostra abitazione
Mattia Marchesi
27 agosto 2015
Architetto, classe 1983. Collaboratore di Houzz. Famiglia paterna e materna di costruttori. Ho più foto in cantiere che con la mia ragazza. Mi piace il lavoro in cantiere perché è lì che avviene la magia del nostro mestiere.
Architetto, classe 1983. Collaboratore di Houzz. Famiglia paterna e materna di costruttori.... Altro
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la causa principale (circa il 40%) di inquinamento delle nostre città è prodotto dal riscaldamento domestico. Unito al costante aumento del costo dell’energia si hanno valide argomentazioni per pensare al miglioramento termico delle nostre abitazioni che per circa il 65% sono state costruite prima delle normative che prevedono un isolamento con l’esterno. Spesso gli interventi sono finalizzati all’isolamento di alcune pareti (magari quelle con esposizione a nord) con risultati, però, molto esigui. L’isolamento a cappotto prevede il rivestimento con uno strato isolante di spessore variabile, di tutta la superficie esterna (o interna) delle pareti; è di sicuro l’intervento di contenimento energetico più efficace per l’involucro edilizio.
1. Cappotto interno o esterno
Nessuno si sognerebbe mai di rivestire un edificio dei nostri stupendi centri storici con un isolamento a cappotto, tuttavia ciò non ci impedisce di poter rendere più efficiente la nostra abitazione. Possiamo infatti, con le dovute attenzioni e con il consiglio di un tecnico, installare un isolamento a cappotto della parete interna; si consiglia l’utilizzo di materiali naturali e con una resistenza meccanica adeguata alle funzioni normali di una parete interna.
Uno dei vantaggi principali del cappotto interno è che può essere realizzato anche su singole unità immobiliari, con l’unica pecca però che riduce leggermente le superfici interne.
Nessuno si sognerebbe mai di rivestire un edificio dei nostri stupendi centri storici con un isolamento a cappotto, tuttavia ciò non ci impedisce di poter rendere più efficiente la nostra abitazione. Possiamo infatti, con le dovute attenzioni e con il consiglio di un tecnico, installare un isolamento a cappotto della parete interna; si consiglia l’utilizzo di materiali naturali e con una resistenza meccanica adeguata alle funzioni normali di una parete interna.
Uno dei vantaggi principali del cappotto interno è che può essere realizzato anche su singole unità immobiliari, con l’unica pecca però che riduce leggermente le superfici interne.
2. Miglioramento del benessere termico
La miglior sensazione che possiamo avere in casa è quella di percepire la stessa temperatura in tutto l’ambiente a prescindere dalla vicinanza o meno alla sorgente di calore o raffrescamento. Eliminando le dispersioni verso l’esterno, i moti convettivi distribuiscono la temperatura in modo uniforme per un perfetto benessere termico.
La miglior sensazione che possiamo avere in casa è quella di percepire la stessa temperatura in tutto l’ambiente a prescindere dalla vicinanza o meno alla sorgente di calore o raffrescamento. Eliminando le dispersioni verso l’esterno, i moti convettivi distribuiscono la temperatura in modo uniforme per un perfetto benessere termico.
3. Ristrutturazione esterna
La scelta di installare un cappotto esterno può essere una buona occasione anche per un adeguamento estetico delle facciate. Specialmente in abitazioni datate, nelle quali la parete esterna intonacata era a base di prodotti poco traspiranti, si possono coprire e risolvere le anti-estetiche “spellature” di vernice con il cappotto coperto da un tonachino più traspirante e resistente.
La scelta di installare un cappotto esterno può essere una buona occasione anche per un adeguamento estetico delle facciate. Specialmente in abitazioni datate, nelle quali la parete esterna intonacata era a base di prodotti poco traspiranti, si possono coprire e risolvere le anti-estetiche “spellature” di vernice con il cappotto coperto da un tonachino più traspirante e resistente.
4. Miglior comfort invernale
Esistono vari tipi di isolamento a cappotto, ma il principio di funzionamento è sempre lo stesso: bisogna cercare di non far raffreddare la parete per non permettere alla temperatura interna di abbassarsi continuamente e di dover intervenire di conseguenza, con l’accensione del riscaldamento. Specialmente nelle giornate in cui si passa molto tempo in casa, la costanza di temperatura aumenta in maniera considerevole la sensazione di benessere sul nostro corpo.
Clicca qui per accedere a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti suggerisce il miglior professionista della tua zona per installare un cappotto termico
Esistono vari tipi di isolamento a cappotto, ma il principio di funzionamento è sempre lo stesso: bisogna cercare di non far raffreddare la parete per non permettere alla temperatura interna di abbassarsi continuamente e di dover intervenire di conseguenza, con l’accensione del riscaldamento. Specialmente nelle giornate in cui si passa molto tempo in casa, la costanza di temperatura aumenta in maniera considerevole la sensazione di benessere sul nostro corpo.
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5. Miglior comfort estivo
Diversamente dal discorso invernale esposto sopra, in estate dobbiamo proteggerci dal forte irraggiamento solare e quindi cercare di far mantenere le parete fresche. Ruolo fondamentale lo giocherà l’isolamento del tetto che vedremo nel dettaglio tra poco. La riduzione di oscillazioni termiche, infine, consente uno stress minore agli elementi della parete con conseguente minor deterioramento.
Diversamente dal discorso invernale esposto sopra, in estate dobbiamo proteggerci dal forte irraggiamento solare e quindi cercare di far mantenere le parete fresche. Ruolo fondamentale lo giocherà l’isolamento del tetto che vedremo nel dettaglio tra poco. La riduzione di oscillazioni termiche, infine, consente uno stress minore agli elementi della parete con conseguente minor deterioramento.
6. Riduzione dell’inquinamento
Un isolamento maggiore si traduce in un minor consumo di energia che oltre ad essere un risparmio economico, è anche un vantaggio dal punto di vista ambientale riducendo le immissioni in atmosfera che, come dicevamo nell’introduzione, sono la principale causa di inquinamento nelle nostre città. Anche in caso di riscaldamento elettrico, esiste un vantaggio in termini ambientali nel consumare meno, dal momento che la maggior parte della produzione elettrica italiana viene ancora da fonti non rinnovabili.
Un isolamento maggiore si traduce in un minor consumo di energia che oltre ad essere un risparmio economico, è anche un vantaggio dal punto di vista ambientale riducendo le immissioni in atmosfera che, come dicevamo nell’introduzione, sono la principale causa di inquinamento nelle nostre città. Anche in caso di riscaldamento elettrico, esiste un vantaggio in termini ambientali nel consumare meno, dal momento che la maggior parte della produzione elettrica italiana viene ancora da fonti non rinnovabili.
7. Abbattimento dei ponti termici
Il ponte termico è la mancata interruzione, tra interno ed esterno dell’edificio, di un materiale scarsamente isolante. Tipicamente avviene con le strutture in calcestruzzo che se non correttamente isolate, possono letteralmente trasportare per lunghi tratti le basse temperature all’interno delle abitazioni causando la formazione locale di muffe a causa del differenziale termico. L’isolamento esterno del ponte termico annulla questo fastidioso effetto.
Il ponte termico è la mancata interruzione, tra interno ed esterno dell’edificio, di un materiale scarsamente isolante. Tipicamente avviene con le strutture in calcestruzzo che se non correttamente isolate, possono letteralmente trasportare per lunghi tratti le basse temperature all’interno delle abitazioni causando la formazione locale di muffe a causa del differenziale termico. L’isolamento esterno del ponte termico annulla questo fastidioso effetto.
8. Detrazione fiscale
Inutile negare che gli incentivi fiscali rendono molto appetibili questo tipo di interventi di riqualificazione. È corretto che vengano favoriti in maniera così consistente (detrazione del 65% dell’investimento in 10 anni) interventi che consentono un minor consumo di energia, con tutti i benefici connessi in termini di riduzione dell’inquinamento, benessere indoor e risparmio energetico.
Inutile negare che gli incentivi fiscali rendono molto appetibili questo tipo di interventi di riqualificazione. È corretto che vengano favoriti in maniera così consistente (detrazione del 65% dell’investimento in 10 anni) interventi che consentono un minor consumo di energia, con tutti i benefici connessi in termini di riduzione dell’inquinamento, benessere indoor e risparmio energetico.
9. Isolamento del tetto
Il completamento dell’isolamento a cappotto deve avvenire anche con una corretta coibentazione della copertura. Specialmente nei casi di sottotetto abitabile, è buona norma inserire, oltre ad un adeguato spessore isolante, una camera di ventilazione che consente il passaggio di aria e lo sfogo verso l’alto di quella calda con una sensibile diminuzione dell’effetto dell’irraggiamento solare a cui la copertura è soggetta.
Il completamento dell’isolamento a cappotto deve avvenire anche con una corretta coibentazione della copertura. Specialmente nei casi di sottotetto abitabile, è buona norma inserire, oltre ad un adeguato spessore isolante, una camera di ventilazione che consente il passaggio di aria e lo sfogo verso l’alto di quella calda con una sensibile diminuzione dell’effetto dell’irraggiamento solare a cui la copertura è soggetta.
10. L’importanza degli infissi
Anche se possiamo definirlo un intervento accessorio al cappotto, non dimentichiamoci che una finestra vecchia è il maggior conduttore di freddo e caldo del nostro involucro edilizio. Al fine di massimizzare l’intervento di isolamento a cappotto, dobbiamo necessariamente prendere in considerazione la sostituzione degli infissi con elementi a taglio termico e pacchetti vetrati a bassissima conduzione di calore.
Anche se possiamo definirlo un intervento accessorio al cappotto, non dimentichiamoci che una finestra vecchia è il maggior conduttore di freddo e caldo del nostro involucro edilizio. Al fine di massimizzare l’intervento di isolamento a cappotto, dobbiamo necessariamente prendere in considerazione la sostituzione degli infissi con elementi a taglio termico e pacchetti vetrati a bassissima conduzione di calore.
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Chiedo cortesemente se si conoscono a grandi linee i costi di un rivestimento a cappotto per pareti interne e soffitto a metro quadro...sapendo che ci sono tanti materiali differenti se si conosce un range possibile di spesa.grazie