Parla l'Esperto: Come Scegliere la Finestra Giusta
Piccolo vademecum per aiutarvi a capire che cosa fa la differenza nella scelta di un serramento
Quello dei serramenti è un argomento complesso con molti fattori da considerare per evitare di incorrere in scelte sbagliate. A partire dai materiali – del serramento e del controtelaio – e dal tipo di vetro. Va inoltre tenuto conto della posizione del serramento rispetto al muro, del tipo di apertura, oltre che dei regolamenti edilizi vigenti e possibili incentivi in merito.
Il consiglio è comunque sempre quello di affidarsi ad un esperto e a un rivenditore di fiducia che vi possa indirizzare verso la scelta migliore.
Il consiglio è comunque sempre quello di affidarsi ad un esperto e a un rivenditore di fiducia che vi possa indirizzare verso la scelta migliore.
Serramenti in legno
Per quanto riguarda i serramenti in legno, la scelta è molto vasta: abete, castagno, rovere, pino, sono solo alcune delle alternative, oltre al legno lamellare.
In ogni caso, il legno va trattato esternamente con sostanze antiparassitarie, meglio se naturali, e verniciato. Ricordiamo di prediligere vernici naturali come ad esempio le nuove vernici all’acqua, che proteggono il serramento dal deterioramento (il bruttissimo effetto di sfogliatura) e riducono al minimo la manutenzione.
Si può scegliere anche di recuperare un vecchio serramento in legno, ma attenzione ai costi, perché per un restauro completo si può arrivare anche a 300 euro per metro lineare.
Per quanto riguarda i serramenti in legno, la scelta è molto vasta: abete, castagno, rovere, pino, sono solo alcune delle alternative, oltre al legno lamellare.
In ogni caso, il legno va trattato esternamente con sostanze antiparassitarie, meglio se naturali, e verniciato. Ricordiamo di prediligere vernici naturali come ad esempio le nuove vernici all’acqua, che proteggono il serramento dal deterioramento (il bruttissimo effetto di sfogliatura) e riducono al minimo la manutenzione.
Si può scegliere anche di recuperare un vecchio serramento in legno, ma attenzione ai costi, perché per un restauro completo si può arrivare anche a 300 euro per metro lineare.
Serramenti in alluminio
L’alluminio è invece più resistente agli agenti atmosferici rispetto al legno, e ha conosciuto un vero boom negli anni Settanta.
Attenzione però che come detto prima un serramento in alluminio ha valori di isolamento bassi, e perciò vanno sempre preferite delle soluzioni che sopperiscano a questa lacuna. Si parla in questo caso di infissi a taglio termico, ovvero di serramenti in cui viene inserito un materiale con bassa conducibilità a interrompere quella del metallo, per aumentare il potere isolante. Il serramento a taglio termico inoltre ha il potere di ridurre il fenomeno della condensa, ovvero la formazione di umidità sul serramento, anche se va sempre abbinato ad altri elementi anch’essi da tenere in considerazione per ridurre il fenomeno (ad esempio, il fermavetro in Pvc, il vetro, la tipologia stessa della parete).
L’alluminio è invece più resistente agli agenti atmosferici rispetto al legno, e ha conosciuto un vero boom negli anni Settanta.
Attenzione però che come detto prima un serramento in alluminio ha valori di isolamento bassi, e perciò vanno sempre preferite delle soluzioni che sopperiscano a questa lacuna. Si parla in questo caso di infissi a taglio termico, ovvero di serramenti in cui viene inserito un materiale con bassa conducibilità a interrompere quella del metallo, per aumentare il potere isolante. Il serramento a taglio termico inoltre ha il potere di ridurre il fenomeno della condensa, ovvero la formazione di umidità sul serramento, anche se va sempre abbinato ad altri elementi anch’essi da tenere in considerazione per ridurre il fenomeno (ad esempio, il fermavetro in Pvc, il vetro, la tipologia stessa della parete).
Serramenti in materiali polimerici
Ci si può orientare infine verso il Pvc, un materiale dalla buona resistenza alle intemperie e dal buon isolamento acustico. Il Pvc resiste molto bene ad esempio anche alla salsedine (cosa che invece non fa l’alluminio) e al gelo, e si rivela quindi una scelta opportuna in particolari zone climatiche.
Essendo un materiale plastico, fate attenzione a scegliere serramenti con Pvc riciclabile al 100%, privo di piombo e altre sostanze nocive e cancerogene per la salute, come ftalati e plastificanti.
Ci si può orientare infine verso il Pvc, un materiale dalla buona resistenza alle intemperie e dal buon isolamento acustico. Il Pvc resiste molto bene ad esempio anche alla salsedine (cosa che invece non fa l’alluminio) e al gelo, e si rivela quindi una scelta opportuna in particolari zone climatiche.
Essendo un materiale plastico, fate attenzione a scegliere serramenti con Pvc riciclabile al 100%, privo di piombo e altre sostanze nocive e cancerogene per la salute, come ftalati e plastificanti.
Il vetro
Altro punto fondamentale è la scelta del vetro. Vediamo di seguito le diverse tipologie che il mercato offre:
Ricordiamo inoltre i vetri fonoassorbenti, altamente isolanti dal punto di vista acustico grazie al rivestimento con speciali pellicole insonorizzanti; i vetri blindati, ovvero vetri di sicurezza costituiti da lastre temperate e accoppiate tramite pellicole antistrappo che li tengono uniti in caso di rottura.
In ogni caso, la scelta è dettata anche qui innanzitutto dal sito, dalle condizioni climatiche e da fattori acustici e termici. Le migliori soluzioni sono quelle che combinano le diverse tipologie di vetro per ottenere il meglio in termini di comfort e di risparmio energetico.
Altro punto fondamentale è la scelta del vetro. Vediamo di seguito le diverse tipologie che il mercato offre:
- Vetrocamera: doppie lastre di vetro distanziate di almeno 4 mm. Lo spazio in mezzo è riempito con gas a potere isolante. Per molto tempo è stata la scelta privilegiata in termini di isolamento termico, oggi superata da altre tipologie
- Vetri assorbenti: non riflettono e assorbono l’energia del calore rilasciandola verso l’esterno, anziché farla passare all’interno. Indicati per zone calde
- Vetri selettivi: trasmettono le radiazioni luminose e respingono quelle ultraviolette, responsabili del surriscaldamento
- Vetri basso-emissivi: oltre ad essere selettivi, sono in grado di trattenere il calore all’interno dell’edificio. Sono la scelta più indicata in termini di risparmio energetico perché permettono di trattenere fino al 90% del calore di un locale
- Vetri riflettenti: dotati di una pellicola che respinge all’esterno il calore, adatti soprattutto per le finestre su sottotetto
Ricordiamo inoltre i vetri fonoassorbenti, altamente isolanti dal punto di vista acustico grazie al rivestimento con speciali pellicole insonorizzanti; i vetri blindati, ovvero vetri di sicurezza costituiti da lastre temperate e accoppiate tramite pellicole antistrappo che li tengono uniti in caso di rottura.
In ogni caso, la scelta è dettata anche qui innanzitutto dal sito, dalle condizioni climatiche e da fattori acustici e termici. Le migliori soluzioni sono quelle che combinano le diverse tipologie di vetro per ottenere il meglio in termini di comfort e di risparmio energetico.
Tipologie di apertura
Altra caratteristica da considerare nella scelta di una finestra sono le opzioni di apertura.
Infatti si pensa sempre alla classica apertura a battente, ovvero con ante incernierate lungo i lati verticali ed apertura verso l’interno – che comunque resta quella che permette la maggior areazione degli ambienti – trascurando altre opzioni.
Tra queste, ricordiamo l’anta a ribalta – detta anche a vasistas – ovvero con anta incernierata sull’alto o basso, che può essere combinata anche all’apertura a battente nello stesso serramento; l’apertura a bilico, ovvero facendo leva su un perno posto al centro del telaio (in genere utilizzata nelle finestre sottotetto e nelle facciate continue); l’apertura a saliscendi, detta anche a ghigliottina o traslante, in cui si apre solo una metà del serramento; l’apertura a libro, utilizzata soprattutto nelle porte-finestre o nelle finestre di grandi dimensioni.
Non dimentichiamo infine l’apertura scorrevole, che permette un notevole risparmio di spazio, anche se comunque non dà la possibilità di aprire del tutto la finestra.
Altra caratteristica da considerare nella scelta di una finestra sono le opzioni di apertura.
Infatti si pensa sempre alla classica apertura a battente, ovvero con ante incernierate lungo i lati verticali ed apertura verso l’interno – che comunque resta quella che permette la maggior areazione degli ambienti – trascurando altre opzioni.
Tra queste, ricordiamo l’anta a ribalta – detta anche a vasistas – ovvero con anta incernierata sull’alto o basso, che può essere combinata anche all’apertura a battente nello stesso serramento; l’apertura a bilico, ovvero facendo leva su un perno posto al centro del telaio (in genere utilizzata nelle finestre sottotetto e nelle facciate continue); l’apertura a saliscendi, detta anche a ghigliottina o traslante, in cui si apre solo una metà del serramento; l’apertura a libro, utilizzata soprattutto nelle porte-finestre o nelle finestre di grandi dimensioni.
Non dimentichiamo infine l’apertura scorrevole, che permette un notevole risparmio di spazio, anche se comunque non dà la possibilità di aprire del tutto la finestra.
Le normative
Fattori estetici, climatici, materiali, ma non solo, stanno alla base di una scelta corretta di una finestra.
Come prima cosa, il progettista deve tenere conto delle normative edilizie, che richiedono per gli ambienti abitativi un rapporto aero-illuminante (ovvero il rapporto tra la superficie del pavimento e delle finestre) uguale o maggiore a 1/8. Questo determinerà dimensioni e tipologia di apertura già in fase di progettazione.
Per la scelta dei materiali, invece, il riferimento è la legge n° 10/91 con successive integrazioni (D.L. 192 del 2005) che stabilisce le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e per limitare le emissioni di gas serra secondo il protocollo di Kyoto. La legge è molto interessante perché stabilisce i valori minimi di trasmittanza termica in base alla zona climatica, ovvero alle diverse regioni d’Italia, ed è un buon punto di riferimento per il progettista per determinare la tipologia del serramento.
Fattori estetici, climatici, materiali, ma non solo, stanno alla base di una scelta corretta di una finestra.
Come prima cosa, il progettista deve tenere conto delle normative edilizie, che richiedono per gli ambienti abitativi un rapporto aero-illuminante (ovvero il rapporto tra la superficie del pavimento e delle finestre) uguale o maggiore a 1/8. Questo determinerà dimensioni e tipologia di apertura già in fase di progettazione.
Per la scelta dei materiali, invece, il riferimento è la legge n° 10/91 con successive integrazioni (D.L. 192 del 2005) che stabilisce le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e per limitare le emissioni di gas serra secondo il protocollo di Kyoto. La legge è molto interessante perché stabilisce i valori minimi di trasmittanza termica in base alla zona climatica, ovvero alle diverse regioni d’Italia, ed è un buon punto di riferimento per il progettista per determinare la tipologia del serramento.
Detrazioni fiscali
Va ricordato che anche i serramenti sono elementi progettuali che possono contribuire al risparmio energetico dell’edificio stesso, e quindi possono rientrare nell’ecobonus, ovvero la norma – prorogata fino al dicembre 2015 – che permette di risparmiare oltre alla metà (65%) di quanto speso grazie a detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
In base alla regione in cui abitiamo, i nuovi serramenti dovranno rispondere ad una serie di requisiti per l’isolamento termico stabiliti per legge, per poter aver diritto a interessanti agevolazioni fiscali.
Va ricordato che anche i serramenti sono elementi progettuali che possono contribuire al risparmio energetico dell’edificio stesso, e quindi possono rientrare nell’ecobonus, ovvero la norma – prorogata fino al dicembre 2015 – che permette di risparmiare oltre alla metà (65%) di quanto speso grazie a detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
In base alla regione in cui abitiamo, i nuovi serramenti dovranno rispondere ad una serie di requisiti per l’isolamento termico stabiliti per legge, per poter aver diritto a interessanti agevolazioni fiscali.
Certificazioni
Un buon serramento dovrà riportare tutta una serie di certificazioni che un produttore di qualità non esiterà a fornirvi.
Ricordiamo ad esempio le seguenti norme UNI:
Un buon serramento dovrà riportare tutta una serie di certificazioni che un produttore di qualità non esiterà a fornirvi.
Ricordiamo ad esempio le seguenti norme UNI:
- Isolamento a tenuta all’aria secondo la norma UNI-EN 12207
- Tenuta alle infiltrazioni d’acqua secondo la norma UNI-EN 12208
- Resistenza alle sollecitazioni del vento secondo la norma UNI-EN 12210
- Isolamento termico secondo la norma UNI-EN 10077/2
- Certificazione di permeabilità all’aria secondo la norma UNI-EN 12207
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Le Certificazioni, Quali Sono e a Cosa Servono?
Altri elementi
Se non dovesse bastare quanto detto finora, ricordate che una finestra non è costituita solo da serramento e da vetri, ma anche da altri elementi che spesso si sottovalutano ma che invece vanno scelti con cura.
In particolare le cerniere (da preferire quelle anti-corrosione), le guarnizioni e la ferramenta in generale, che dev’essere di buona qualità per prevenire il deterioramento.
Se non dovesse bastare quanto detto finora, ricordate che una finestra non è costituita solo da serramento e da vetri, ma anche da altri elementi che spesso si sottovalutano ma che invece vanno scelti con cura.
In particolare le cerniere (da preferire quelle anti-corrosione), le guarnizioni e la ferramenta in generale, che dev’essere di buona qualità per prevenire il deterioramento.
Sostituire una finestra
Una piccola nota infine va agli interventi di sostituzione di una finestra.
Per quanto riguarda la semplice sostituzione, essa rientra nella categoria degli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, se le dimensioni e le finiture sono uguali al precedente infisso.
Se invece si decide di sostituire il vecchio serramento cambiando tipo di apertura e rifiniture, si tratta di manutenzione straordinaria. Se si vanno anche a modificare le dimensioni, ovvero si interviene anche sull’imbotte muraria, bisogna richiedere il permesso di costruire. In entrambi i casi è comunque necessario il supporto di un tecnico del settore.
Una piccola nota infine va agli interventi di sostituzione di una finestra.
Per quanto riguarda la semplice sostituzione, essa rientra nella categoria degli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, se le dimensioni e le finiture sono uguali al precedente infisso.
Se invece si decide di sostituire il vecchio serramento cambiando tipo di apertura e rifiniture, si tratta di manutenzione straordinaria. Se si vanno anche a modificare le dimensioni, ovvero si interviene anche sull’imbotte muraria, bisogna richiedere il permesso di costruire. In entrambi i casi è comunque necessario il supporto di un tecnico del settore.
Il primo passo è la scelta del serramento e del suo materiale.
Non si tratta di una semplice scelta estetica: infatti il primo fattore da valutare è la condizione climatica del luogo, per capire le esigenze in termini di isolamento termico. Anche l’isolamento acustico è un importantissimo fattore da considerare per ottenere un buon comfort in una casa.
In termini di isolamento termico (che in linguaggio tecnico si traduce nel valore di trasmittanza), il legno è senza dubbio il materiale più performante, a differenza dell’alluminio che richiede invece soluzioni a taglio termico che sopperiscano a questa differenza.