Le Case di Houzz: la Villa che Abbraccia gli Alberi (e Non li Taglia)
Nata per contrapporsi al rigore bianco in stile Bauhaus, questa casa è verde, piena di angoli e si snoda tra gli alberi
Imprevedibile e selvaggia come un meandro, la casa verde muschio attraversa il giardino, forse con qualche angolo e spigolo in più. Ma proprio come il suo omonimo, “Grüne Mäander” (ossia, “meandro verde” in tedesco, NdT.) progettata da Atelier ST, si adatta all’ambiente circostante. Nessun albero ha dovuto cedere il posto alla casa: è l’edificio che schiva gli alberi.
I committenti, una famiglia di quattro persone, hanno scelto di proposito questa posizione. Il terreno con una ricca vegetazione si trova nel bel mezzo di una zona residenziale benestante. «Prima la famiglia abitava in un ampio loft nel centro di Lipsia. Il desiderio di avere più natura e soprattutto privacy è stato alla fine determinante per lasciare la città e trasferirsi nel tranquillo quartiere di Holzhausen», spiega l’architetto Silvia Schellenberg-Thaut. Dall’esterno la casa a un solo piano non ha un aspetto ostentato, con la sua facciata in abete rosso di colore verde si inserisce con discrezione nell’ambiente circostante. Soltanto una curva ad angolo più in là rivela le sue dimensioni e qualità, assieme alle ampie vetrate e al cortile interno privato.
I committenti, una famiglia di quattro persone, hanno scelto di proposito questa posizione. Il terreno con una ricca vegetazione si trova nel bel mezzo di una zona residenziale benestante. «Prima la famiglia abitava in un ampio loft nel centro di Lipsia. Il desiderio di avere più natura e soprattutto privacy è stato alla fine determinante per lasciare la città e trasferirsi nel tranquillo quartiere di Holzhausen», spiega l’architetto Silvia Schellenberg-Thaut. Dall’esterno la casa a un solo piano non ha un aspetto ostentato, con la sua facciata in abete rosso di colore verde si inserisce con discrezione nell’ambiente circostante. Soltanto una curva ad angolo più in là rivela le sue dimensioni e qualità, assieme alle ampie vetrate e al cortile interno privato.
Fotografie di Werner Huthmacher
Dalla strada la casa sembra quasi come tutte le altre, con il vialetto lastricato e la classica finestra della cucina che dà sulla strada. La facciata verde scuro risalta visivamente sul resto del complesso residenziale, ma non sugli abeti e sui pini vicini.
Da qui si scorge soltanto una piccola parte della casa lunga e tortuosa. Non si sospetta nulla del cortile interno privato e dello splendido giardino. Si protegge in maniera affascinante dalla strada.
Dalla strada la casa sembra quasi come tutte le altre, con il vialetto lastricato e la classica finestra della cucina che dà sulla strada. La facciata verde scuro risalta visivamente sul resto del complesso residenziale, ma non sugli abeti e sui pini vicini.
Da qui si scorge soltanto una piccola parte della casa lunga e tortuosa. Non si sospetta nulla del cortile interno privato e dello splendido giardino. Si protegge in maniera affascinante dalla strada.
Questa abitazione non è sicuramente una scatola bianca, la forma piena di angoli si basa su quattro rettangoli ortogonali. Dall’unione dei rettangoli si ottiene la complessa geometria della struttura. «Su richiesta dei committenti, non c’è quasi un angolo retto. Emozionanti viste, vedute e scorci rendono la casa particolare e non seguono la corrente rettilinea», spiega Schellenberg-Thaut.
Assieme agli angoli e agli spigoli, si snoda quindi, con la grande distesa del tetto realizzato in scandole di alluminio, attraverso gli alti alberi e arbusti del terreno. Proprio nel centro si trova il cortile interno. «All’inizio i proprietari avevano in mente un Vierkanthof: una particolare casa rurale a forma di anello quadrato. L’idea ci piaceva, l’abbiamo però interpretata in chiave un po’ più moderna», racconta Schellenberg-Thaut. Il cortile interno si apre verso sud, riparato dal vento, ed è circondato da alcuni pini secolari.
Da qui i genitori possono guardare i figli mentre giocano con la sabbia e vanno in altalena.
Assieme agli angoli e agli spigoli, si snoda quindi, con la grande distesa del tetto realizzato in scandole di alluminio, attraverso gli alti alberi e arbusti del terreno. Proprio nel centro si trova il cortile interno. «All’inizio i proprietari avevano in mente un Vierkanthof: una particolare casa rurale a forma di anello quadrato. L’idea ci piaceva, l’abbiamo però interpretata in chiave un po’ più moderna», racconta Schellenberg-Thaut. Il cortile interno si apre verso sud, riparato dal vento, ed è circondato da alcuni pini secolari.
Da qui i genitori possono guardare i figli mentre giocano con la sabbia e vanno in altalena.
Nel pittogramma si può vedere ancora una volta la disposizione dei quattro rettangoli con i campi visivi. La parte centrale riparata, il cortile interno, è qui segnato in verdino.
Oltrepassando la porta d’entrata a piccoli riquadri verde scuro (visibile nella prima foto dell’abitazione), si rimane colpiti dagli alti soffitti e da un’architettura stravagante. Già nell’ingresso, da cui partono in maniera molto classica la cucina a destra e il bagno per gli ospiti a sinistra, si intuisce la reale grandezza dell’edificio e si colgono i primi interessanti scorci sulla zona pranzo e giorno e alcune viste sul giardino. «Nonostante la struttura aperta e i soffitti alti cinque metri e mezzo, sono stati creati degli spazi riparati in cui ritirarsi». Come ad esempio la cucina, che rispetto alla fotografia si trova alle spalle.
Senza porte che danno sul corridoio, ma costruita in una nicchia, la cucina è la stanza preferita della padrona di casa. «Per molto tempo non è riuscita a immaginare il concetto della casa. Solo quando abbiamo realizzato uno schizzo della cucina, ne è stata entusiasta», ricorda Schellenberg-Thaut.
«In tutti gli ambienti abbiamo giocato in modo spiritoso con l’immagine delle finestre con traversini. L’edificio non doveva diventare in puro stile di campagna, ma neanche troppo moderno. È un ibrido tra i due».
La cucina è moderna, industriale e tuttavia intima. I frontali sono in legno laccato di colore bianco opaco, il paraschizzi è realizzato con piastrelle in cemento, il lampadario è un pezzo vintage.
Mentre i genitori preparano da mangiare sul piano di lavoro in linoleum nero, i bambini possono sedersi a giocare sugli ampi intradossi in abete rosso delle finestre che raggiungono quasi il soffitto.
«In tutti gli ambienti abbiamo giocato in modo spiritoso con l’immagine delle finestre con traversini. L’edificio non doveva diventare in puro stile di campagna, ma neanche troppo moderno. È un ibrido tra i due».
La cucina è moderna, industriale e tuttavia intima. I frontali sono in legno laccato di colore bianco opaco, il paraschizzi è realizzato con piastrelle in cemento, il lampadario è un pezzo vintage.
Mentre i genitori preparano da mangiare sul piano di lavoro in linoleum nero, i bambini possono sedersi a giocare sugli ampi intradossi in abete rosso delle finestre che raggiungono quasi il soffitto.
Il soggiorno con sala da pranzo è il centro della casa ed è raggiungibile dall’ingresso. In tutta la casa il pavimento è in cemento lisciato, è un elemento di unione, come un fiume all’interno. «Aggiungere altro legno sarebbe stato troppo. Per impedire che vi fosse troppo freddo, è stato installato dappertutto il riscaldamento a pavimento», spiega Schellenberg-Thaut.
Un ulteriore elemento di contrasto nasce tra il semplice intonaco di calce sulle pareti e sui soffitti e i caldi telai delle finestre in legno di conifera, nonché i dettagli classici, come le raffinate maniglie in porcellana dei mobili e quelle delle porte in bronzo. «Sono i contrasti e le rotture a rendere la casa così unica e adatta per questa famiglia», afferma l’architetto.
Salendo i due gradini negli ampi intradossi delle finestre si raggiunge, qui come in altri punti, il cortile interno riparato.
Un ulteriore elemento di contrasto nasce tra il semplice intonaco di calce sulle pareti e sui soffitti e i caldi telai delle finestre in legno di conifera, nonché i dettagli classici, come le raffinate maniglie in porcellana dei mobili e quelle delle porte in bronzo. «Sono i contrasti e le rotture a rendere la casa così unica e adatta per questa famiglia», afferma l’architetto.
Salendo i due gradini negli ampi intradossi delle finestre si raggiunge, qui come in altri punti, il cortile interno riparato.
Gli angoli e le curve che caratterizzano la casa dall’esterno sono presenti ovunque anche all’interno. Quasi nessuna parete forma un angolo retto con quella accanto, anche la struttura del tetto è molto interessante. Nella monografia della coppia di architetti si parla di “esperienze spaziali sacre”. «Stanze dal soffitto basso non facevano al caso dei committenti perché nella loro precedente casa erano abituati a spazi ampi e alti», dice Schellenberg-Thaut.
«I proprietari hanno portato molti mobili dal loft in cui abitavano prima. E come mi ha raccontato la committente, tutto ha trovato il suo posto da solo». Adesso il vecchio è accanto al nuovo, il legno si mescola al metallo e al colore su un fondo semplice. Anche per l’arredamento si gioca con i contrasti.
Le camere da letto private e il grande bagno sono separati dalla zona giorno da una porta scorrevole che non dà nell’occhio.
Poltrona: Eames Lounge Chair, Vitra, lampada a stelo: Tolomeo Mega, Artemide
Le camere da letto private e il grande bagno sono separati dalla zona giorno da una porta scorrevole che non dà nell’occhio.
Poltrona: Eames Lounge Chair, Vitra, lampada a stelo: Tolomeo Mega, Artemide
Nel grande bagno familiare è stato ripreso il verde della facciata in legno, ma anche quello della vegetazione circostante. Il mosaico di piastrelle luccica in molte sfaccettature del verde. A uno sguardo più attento, la stessa disposizione delle piastrelle sembra assomigliare a un lungo meandro. «I figli dei committenti adorano la panca incassata della doccia». Il design è una cosa, il divertimento per l’architettura rimane però l’elemento più importante.
Sembra quindi che tutto in questa casa sia in armonia, in movimento. È la casa perfetta per la famiglia di quattro persone che pare divertirsi un sacco con l’architettura della loro casa…
Sembra quindi che tutto in questa casa sia in armonia, in movimento. È la casa perfetta per la famiglia di quattro persone che pare divertirsi un sacco con l’architettura della loro casa…
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia di quattro persone
Dove: nel quartiere Holzhausen di Lipsia
Superficie: 203 m², circondati da un terreno di 1000 m²
Architetto: Atelier ST
Sono atterrati i marziani? Per fortuna no. Ma in questa fotografia di copertina vengono già mostrati due punti centrali di questa casa: la fusione con l’ambiente circostante e il lato divertente dell’architettura.
«Va bene tutto, tranne una scatola bianca del Bauhaus!»: questo era il desiderio dei committenti. Il risultato è un’abitazione classificabile tra il tipico ranch americano e una casa moderna. O almeno è così che la interpreta la coppia di architetti di Atelier ST nella monografia Architektur und Du, recentemente pubblicata in occasione del decimo anniversario del loro studio di architettura. L’opera contiene molti progetti del giovane team, immagini avanguardiste (come quella della copertina del libro) e testi acuti. «Sono state create anche molte fotografie artistiche di questa casa, con l’intenzione di mostrare che l’architettura dovrebbe essere soprattutto divertente», spiega Silvia Schellenberg-Thaut, la quale, insieme al marito Sebastian Thaut, gestisce lo studio Atelier ST.
Per un’intera giornata un team locale e i proprietari hanno indossato delle tute verdi che coprivano tutto il corpo, in armonia con il rivestimento in legno di colore verde scuro, con l’obiettivo di far diventare i proprietari un tutt’uno con la casa.