Cucina: Come Scegliere la Cappa Giusta?
La cappa è un elemento indispensabile, soprattutto se la cucina è aperta sul soggiorno. Come fare a sceglierla bene? Ecco alcuni consigli
Agnès Carpentier
18 aprile 2015
In cucina la cappa è utile perché purifica l’aria attraverso l’eliminazione dei vapori, delle particelle di grasso e degli odori che si producono durante la cottura dei cibi. In più, grazie alla sua posizione, collocata sopra il piano cottura, offre la luce necessaria per cucinare in tutta comodità e sicurezza. Pezzo forte delle cucine aperte, la cappa seduce sempre più per il suo design. A seconda del loro stile, le cappe si dividono essenzialmente in due categorie: quelle discrete e quelle decorative.
Ma prima di concentraci sul design, vediamo insieme alcune caratteristiche tecniche essenziali per la scelta della cappa.
Ma prima di concentraci sul design, vediamo insieme alcune caratteristiche tecniche essenziali per la scelta della cappa.
Cappa aspirante o filtrante?
È la prima domanda da porsi. La scelta dell’una o dell’altra tecnologia sarà condizionata dalla presenza o meno in cucina di una canna fumaria. Sappiate comunque che molte cappe aspiranti possono essere usate come filtranti: a volte basta che siano dotate di un kit di conversione. Se ormai vi siete innamorati di un modello in particolare, controllate sempre che abbia la tecnologia più adatta alle vostre esigenze.
Il modello più trendy: la cappa decorativa, vero e proprio complemento d’arredo, è senza dubbio il modello che oggi va per la maggiore. Le cappe a isola che assumono la forma di un lampadario, come in questo caso, oppure di un cilindro, sono particolarmente in voga. Aspiranti o filtranti che siano, basterà fissarle al soffitto.
È la prima domanda da porsi. La scelta dell’una o dell’altra tecnologia sarà condizionata dalla presenza o meno in cucina di una canna fumaria. Sappiate comunque che molte cappe aspiranti possono essere usate come filtranti: a volte basta che siano dotate di un kit di conversione. Se ormai vi siete innamorati di un modello in particolare, controllate sempre che abbia la tecnologia più adatta alle vostre esigenze.
Il modello più trendy: la cappa decorativa, vero e proprio complemento d’arredo, è senza dubbio il modello che oggi va per la maggiore. Le cappe a isola che assumono la forma di un lampadario, come in questo caso, oppure di un cilindro, sono particolarmente in voga. Aspiranti o filtranti che siano, basterà fissarle al soffitto.
La cappa aspirante
È collegata a un apposito condotto di scarico (oltre che a una ventola per il ricircolo forzato dell’aria). Convoglia all’esterno della casa i vapori e gli odori prodotti durante la cottura dei cibi e cattura le particelle di grasso all’interno di un filtro metallico, lavabile in lavastoviglie. Affinché la cappa funzioni al meglio, il condotto dovrà essere il più dritto e corto possibile, e la cucina dovrà avere un buon ricambio di aria. Questo modello di cappa è il più efficace, tuttavia richiede un intervento importante per l’installazione della canna fumaria e questo non è sempre permesso, soprattutto negli edifici condominiali.
Il modello più trendy: nella foto in alto è possibile vedere un’altra cappa decorativa, stavolta del tipo a parete, con forma “a scatola” (ne esistono anche di piramidali, trasversali o persino ad angolo). Al giorno d’oggi sono i modelli più richiesti e l’offerta sul mercato è davvero vasta.
È collegata a un apposito condotto di scarico (oltre che a una ventola per il ricircolo forzato dell’aria). Convoglia all’esterno della casa i vapori e gli odori prodotti durante la cottura dei cibi e cattura le particelle di grasso all’interno di un filtro metallico, lavabile in lavastoviglie. Affinché la cappa funzioni al meglio, il condotto dovrà essere il più dritto e corto possibile, e la cucina dovrà avere un buon ricambio di aria. Questo modello di cappa è il più efficace, tuttavia richiede un intervento importante per l’installazione della canna fumaria e questo non è sempre permesso, soprattutto negli edifici condominiali.
Il modello più trendy: nella foto in alto è possibile vedere un’altra cappa decorativa, stavolta del tipo a parete, con forma “a scatola” (ne esistono anche di piramidali, trasversali o persino ad angolo). Al giorno d’oggi sono i modelli più richiesti e l’offerta sul mercato è davvero vasta.
La cappa filtrante
Per funzionare le basta una semplice presa elettrica. A differenza della cappa aspirante, non elimina i fumi e gli odori convogliandoli all’esterno, ma ricicla l’aria al suo interno attraverso dei filtri che richiedono regolare manutenzione e sostituzione.
Le particelle di grasso rimangono intrappolate dentro a un filtro di metallo, lavabile in lavastoviglie, o di carta (oggi usato di rado) che occorre sostituire ogni mese. Gli odori vengono assorbiti da un filtro a carboni attivi, che dopo i primi due anni va sostituito ogni sei mesi, o “rigenerato” in forno.
In virtù del suo principio di funzionamento, la cappa filtrante non elimina il vapore: pertanto è meglio installare una ventola per evitare che si crei condensa.
Di facile installazione, la cappa filtrante ha bisogno di una continua manutenzione per poter funzionare in modo efficiente; e, a lungo andare, la sostituzione dei filtri comporta un certo costo.
Il modello più trendy: le cappe con visiera, come quella nella foto sopra, sono tra le filtranti più comuni. Alte una quindicina di centimetri, si fissano senza problemi sotto ai pensili alti 60 cm. Per essere davvero efficienti, richiedono una manutenzione regolare.
Per funzionare le basta una semplice presa elettrica. A differenza della cappa aspirante, non elimina i fumi e gli odori convogliandoli all’esterno, ma ricicla l’aria al suo interno attraverso dei filtri che richiedono regolare manutenzione e sostituzione.
Le particelle di grasso rimangono intrappolate dentro a un filtro di metallo, lavabile in lavastoviglie, o di carta (oggi usato di rado) che occorre sostituire ogni mese. Gli odori vengono assorbiti da un filtro a carboni attivi, che dopo i primi due anni va sostituito ogni sei mesi, o “rigenerato” in forno.
In virtù del suo principio di funzionamento, la cappa filtrante non elimina il vapore: pertanto è meglio installare una ventola per evitare che si crei condensa.
Di facile installazione, la cappa filtrante ha bisogno di una continua manutenzione per poter funzionare in modo efficiente; e, a lungo andare, la sostituzione dei filtri comporta un certo costo.
Il modello più trendy: le cappe con visiera, come quella nella foto sopra, sono tra le filtranti più comuni. Alte una quindicina di centimetri, si fissano senza problemi sotto ai pensili alti 60 cm. Per essere davvero efficienti, richiedono una manutenzione regolare.
Come scegliere la giusta portata della cappa
Una volta che avrete ben chiara la soluzione migliore per la vostra cucina, prendete le misure della stanza in modo da scegliere la cappa più adatta alle vostre esigenze. Infatti, la capacità di aspirazione della cappa deve essere proporzionale alle dimensioni del locale in cui sarà posizionata.
Per calcolare la portata giusta, bisogna moltiplicare per 12 il volume della stanza. Per esempio, per una cucina di 20 metri quadrati, con un’altezza pari a 2,50 metri, il calcolo sarà: 20 x 2,5 x 12 = 600.
La cappa dovrà avere, quindi, una capacità di aspirazione minima di 600 metri cubi l’ora.
Se installerete una cappa a isola in un ambiente unico che comprenda cucina e soggiorno, dovrete tenere conto dell’ampiezza totale della stanza per effettuare il calcolo.
Attenzione però: se scegliete una cappa con doppia funzionalità ricordatevi che il valore della portata indicato per l’aspirazione sarà inferiore del 30% in modalità filtrante.
Il modello più trendy: la cappa che si vede nella foto in alto, ha l’aspetto di una semplice griglia. Si tratta, infatti, di un sistema di aspirazione a incasso e rappresenta la soluzione più discreta che ci sia. Questo tipo di cappa a doppia funzionalità (aspirante e filtrante) non è di per sé molto costosa, tuttavia nella spesa totale bisognerà includere il costo del controsoffitto da far realizzare a un professionista.
Una volta che avrete ben chiara la soluzione migliore per la vostra cucina, prendete le misure della stanza in modo da scegliere la cappa più adatta alle vostre esigenze. Infatti, la capacità di aspirazione della cappa deve essere proporzionale alle dimensioni del locale in cui sarà posizionata.
Per calcolare la portata giusta, bisogna moltiplicare per 12 il volume della stanza. Per esempio, per una cucina di 20 metri quadrati, con un’altezza pari a 2,50 metri, il calcolo sarà: 20 x 2,5 x 12 = 600.
La cappa dovrà avere, quindi, una capacità di aspirazione minima di 600 metri cubi l’ora.
Se installerete una cappa a isola in un ambiente unico che comprenda cucina e soggiorno, dovrete tenere conto dell’ampiezza totale della stanza per effettuare il calcolo.
Attenzione però: se scegliete una cappa con doppia funzionalità ricordatevi che il valore della portata indicato per l’aspirazione sarà inferiore del 30% in modalità filtrante.
Il modello più trendy: la cappa che si vede nella foto in alto, ha l’aspetto di una semplice griglia. Si tratta, infatti, di un sistema di aspirazione a incasso e rappresenta la soluzione più discreta che ci sia. Questo tipo di cappa a doppia funzionalità (aspirante e filtrante) non è di per sé molto costosa, tuttavia nella spesa totale bisognerà includere il costo del controsoffitto da far realizzare a un professionista.
Livello di rumorosità
Oltre alla potenza di aspirazione, esistono altri criteri di valutazione da tenere presenti nella scelta di una cappa, a partire dal livello di rumorosità emesso dall’apparecchio. Informatevi bene su questo punto, soprattutto se la vostra è una cucina aperta, perché una cappa rumorosa può dare molto fastidio. Le cappe migliori dispongono di sitemi brevettati per la riduzione del rumore: queste emettono suoni con un’intensità pari a 33 decibel a velocità 1 (il suono di un bisbiglio) e a 50 decibel alla velocità massima; di solito però, le cappe normali hanno un’emissione sonora di 41 decibel a velocità 1 e 66 decibel alla massima potenza (il rumore di un’automobile)*. È opportuno segnalare che, spesso, il livello di rumorosità della cappa indicato dai costruttori è quello emesso a velocità 1.
* dati forniti da Falmec
Il modello più trendy: la cappa a scomparsa che vediamo qui è una novità piuttosto recente: si monta nelle cucine in stile contemporaneo, direttamente dietro il piano cottura. Questa cappa ha senz’altro delle caratteristiche di prim’ordine: massima discrezione, illuminazione Led, grande potenza di aspirazione, molto silenziosa.
Il rovescio della medaglia, ovviamente, è il prezzo…
Oltre alla potenza di aspirazione, esistono altri criteri di valutazione da tenere presenti nella scelta di una cappa, a partire dal livello di rumorosità emesso dall’apparecchio. Informatevi bene su questo punto, soprattutto se la vostra è una cucina aperta, perché una cappa rumorosa può dare molto fastidio. Le cappe migliori dispongono di sitemi brevettati per la riduzione del rumore: queste emettono suoni con un’intensità pari a 33 decibel a velocità 1 (il suono di un bisbiglio) e a 50 decibel alla velocità massima; di solito però, le cappe normali hanno un’emissione sonora di 41 decibel a velocità 1 e 66 decibel alla massima potenza (il rumore di un’automobile)*. È opportuno segnalare che, spesso, il livello di rumorosità della cappa indicato dai costruttori è quello emesso a velocità 1.
* dati forniti da Falmec
Il modello più trendy: la cappa a scomparsa che vediamo qui è una novità piuttosto recente: si monta nelle cucine in stile contemporaneo, direttamente dietro il piano cottura. Questa cappa ha senz’altro delle caratteristiche di prim’ordine: massima discrezione, illuminazione Led, grande potenza di aspirazione, molto silenziosa.
Il rovescio della medaglia, ovviamente, è il prezzo…
Che cos’è l’aspirazione perimetrale?
Alcune cappe di nuova generazione propongono la cosiddetta aspirazione perimetrale o periferica. Nate in ambito professionale, queste cappe creano un potente flusso d’aria in modo da canalizzare con efficacia vapori e fumi verso i bordi, dove poi verranno aspirati. Sono perciò più potenti e allo stesso tempo meno rumorose.
Alcuni modelli più recenti sono perfino dotati di sensori che attivano in automatico l’apparecchio non appena rilevano la presenza del vapore.
Il modello più trendy: alcune cappe decorative a parete hanno un piano inclinato, come quello che si vede qui in alto. Sono molto comode per le persone alte, che così non rischiano di “battere la testa” mentre sono ai fornelli.
Alcune cappe di nuova generazione propongono la cosiddetta aspirazione perimetrale o periferica. Nate in ambito professionale, queste cappe creano un potente flusso d’aria in modo da canalizzare con efficacia vapori e fumi verso i bordi, dove poi verranno aspirati. Sono perciò più potenti e allo stesso tempo meno rumorose.
Alcuni modelli più recenti sono perfino dotati di sensori che attivano in automatico l’apparecchio non appena rilevano la presenza del vapore.
Il modello più trendy: alcune cappe decorative a parete hanno un piano inclinato, come quello che si vede qui in alto. Sono molto comode per le persone alte, che così non rischiano di “battere la testa” mentre sono ai fornelli.
Illuminazione
Ancora oggi, i modelli meno cari funzionano con le lampadine a incandescenza, tuttavia è giunto il momento anche per le cappe, come per gli altri apparecchi di illuminazione per la casa, di passare al risparmio energetico. Se l’alogena consente di illuminare in modo eccellente il piano cottura, l’illuminazione a Led consuma l’80% in meno e assicura una durata uguale a quella della cappa. Alcuni modelli sono dotati anche di un potenziometro che permette di regolare l’intensità della luce.
> Consiglio: se una delle due lampadine si è bruciata, non aspettate troppo a sostituirla perché la corrente verrà deviata tutta sulla lampadina rimasta.
Ancora oggi, i modelli meno cari funzionano con le lampadine a incandescenza, tuttavia è giunto il momento anche per le cappe, come per gli altri apparecchi di illuminazione per la casa, di passare al risparmio energetico. Se l’alogena consente di illuminare in modo eccellente il piano cottura, l’illuminazione a Led consuma l’80% in meno e assicura una durata uguale a quella della cappa. Alcuni modelli sono dotati anche di un potenziometro che permette di regolare l’intensità della luce.
> Consiglio: se una delle due lampadine si è bruciata, non aspettate troppo a sostituirla perché la corrente verrà deviata tutta sulla lampadina rimasta.
Un aiuto in più nella scelta
A partire dal 1 gennaio 2015, le cappe hanno diritto alla loro etichetta energetica, come la maggior parte degli elettrodomestici. L’etichetta valuta la classe energetica di appartenenza (da A a G), il grado di efficienza nell’eliminazione di fumi e vapori, nel filtraggio delle particelle di grasso, nell’illuminazione e il livello di rumorosità. Vi basterà una semplice occhiata per avere subito un’idea chiara di tutte le caratteristiche tecniche della cappa. Se volete risparmiare energia, fate attenzione alle indicazioni di consumo.
> Consiglio: per sfruttare al meglio le potenzialità della vostra cappa, accendetela cinque minuti prima di cominciare a cucinare, in modo che il flusso d’aria creato si stabilizzi. Otterrete così una capacità di aspirazione ottimale.
Cosa ne pensi: come hai scelto la tua cappa? Condividi la tua esperienza e i tuoi consigli scrivendo un commento.
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A partire dal 1 gennaio 2015, le cappe hanno diritto alla loro etichetta energetica, come la maggior parte degli elettrodomestici. L’etichetta valuta la classe energetica di appartenenza (da A a G), il grado di efficienza nell’eliminazione di fumi e vapori, nel filtraggio delle particelle di grasso, nell’illuminazione e il livello di rumorosità. Vi basterà una semplice occhiata per avere subito un’idea chiara di tutte le caratteristiche tecniche della cappa. Se volete risparmiare energia, fate attenzione alle indicazioni di consumo.
> Consiglio: per sfruttare al meglio le potenzialità della vostra cappa, accendetela cinque minuti prima di cominciare a cucinare, in modo che il flusso d’aria creato si stabilizzi. Otterrete così una capacità di aspirazione ottimale.
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Sarebbe interessante per me sapere per quale ragione estetica non ama le cappe. Ad esempio noi abbiamo dei tubi che si nascondono più facilmente o che hanno una finitura metallizzata. Verificherei inoltre la rumorosità dell'aspiratore "molto forte". Un consiglio: per estrarre bene l'aria dalla cucina comunque occorre far entrare nella cucina aria nuova. Quindi attenzione alle bocchette di aerazione che vanno ben dimensionate.
Senz'altro più potenza aiuta, ma non è l'unico fattore. Ne cito due cruciali: lo scarico vapore dalla cappa è ben fatto? Ci sono ingressi aria in cucina che permettono il ricambio?