Perché Scegliere il Vaso Giusto È un Gesto d’Amore per le Piante
Tutti sappiamo che spesso un bel vaso può fare la differenza. Il successo dipende dal giusto abbinamento con le piante
Lidia Zitara
27 gennaio 2016
Giornalista
La coltivazione in vaso non è riservata solo al balcone, anzi, chi ha un giardino si affeziona più facilmente alle piante che tiene in vaso poiché più “a portata di cure”. In questo caso il vaso dovrà adattarsi allo stile del giardino. Viceversa è un errore banale credere che per il balcone si debba partire dalla scelta delle piante e non dei vasi.
In verità le scelte dovrebbero essere contestuali, con una priorità alla quale non venire mai meno (stile, colore, funzionalità, comodità, privacy, ecc.), da cui poi dipenderanno le altre scelte.
In ogni caso non bisogna mai mettere una pianta in un contenitore inadatto: questo è l’errore più facile da commettere. Contrastate forme di vaso e pianta (vasi panciuti per piante affusolate, longilinei per piante decombenti, ecc.) senza però prendere questa buona regola come un diktat. Le forme delle piante e dei vasi sono così numerose che la “norma” lascia ampi margini alla trasgressione.
In verità le scelte dovrebbero essere contestuali, con una priorità alla quale non venire mai meno (stile, colore, funzionalità, comodità, privacy, ecc.), da cui poi dipenderanno le altre scelte.
In ogni caso non bisogna mai mettere una pianta in un contenitore inadatto: questo è l’errore più facile da commettere. Contrastate forme di vaso e pianta (vasi panciuti per piante affusolate, longilinei per piante decombenti, ecc.) senza però prendere questa buona regola come un diktat. Le forme delle piante e dei vasi sono così numerose che la “norma” lascia ampi margini alla trasgressione.
Ciò che bisogna tenere a mente sono le necessità delle piante. In ogni caso non riuscirete mai a far prosperare rose rampicanti in cassette da balcone, e le piante più piccole tenderanno a perdersi in vasconi troppo grandi. Molte bulbose o rizomatose gradiscono un vaso non troppo ampio: come l’Agapanthus anche l’Agave e molte piante grasse tendono ad infoltirsi in vasi dal diametro contenuto.
Dovete quindi conoscere bene come funziona l’apparato radicale delle piante che intendete coltivare in vaso.
Alcune, come i rododendri e le azalee, che hanno un apparato radicale fine e superficiale, gradiscono contenitori dall’apertura ampia, mentre gli arbusti si adattano facilmente a un vaso con apertura stretta, purché capiente.
Non trascurate mai il drenaggio, che è indispensabile in ogni vaso, dal vasetto alto pochi centimetri ai grandi fusti metallici di recupero.
Dovete quindi conoscere bene come funziona l’apparato radicale delle piante che intendete coltivare in vaso.
Alcune, come i rododendri e le azalee, che hanno un apparato radicale fine e superficiale, gradiscono contenitori dall’apertura ampia, mentre gli arbusti si adattano facilmente a un vaso con apertura stretta, purché capiente.
Non trascurate mai il drenaggio, che è indispensabile in ogni vaso, dal vasetto alto pochi centimetri ai grandi fusti metallici di recupero.
Uno solo, ma grande
Questo ampio terrazzo è evidentemente usato per lunghe soste all’aperto nella bella stagione. Per lasciare spazio agli arredi è meglio scegliere pochi vasi, due o tre, ma di bella fattura, in tono con lo stile della casa, e inserire piante dal forte impatto visivo. Una palma di San Pietro (Chamaerops humilis), nativa del Mediterraneo, si adatta perfettamente a un vaso di buone dimensioni. Non diventerà mai altissima (è vero che è denominata anche “palma nana”, ma nel tempo raggiunge un’altezza considerevole!), tendendo ad accestire ed espandersi in larghezza.
Un vaso sbiancato con rilievi orizzontali si presta perfettamente in ambiente costiero.
Questo ampio terrazzo è evidentemente usato per lunghe soste all’aperto nella bella stagione. Per lasciare spazio agli arredi è meglio scegliere pochi vasi, due o tre, ma di bella fattura, in tono con lo stile della casa, e inserire piante dal forte impatto visivo. Una palma di San Pietro (Chamaerops humilis), nativa del Mediterraneo, si adatta perfettamente a un vaso di buone dimensioni. Non diventerà mai altissima (è vero che è denominata anche “palma nana”, ma nel tempo raggiunge un’altezza considerevole!), tendendo ad accestire ed espandersi in larghezza.
Un vaso sbiancato con rilievi orizzontali si presta perfettamente in ambiente costiero.
Il vaso dell’apotecario
Par quasi far parte di una collezione di vasi per i medicamenti officinali di un erborista: una vaso così è bello anche vuoto. Non intasatelo con piante che ne coprano i disegni, ma scegliete piante affusolate con bel fogliame lucido (qui dei mughetti, Convallaria majalis). Ideali in queste condizioni sono le minirose.
Per evitare di doverlo forare in basso potete inserire un altro vaso, meglio se di plastica, all’interno. Se invece l’idea di bucarlo non vi spaventa, fatelo preferibilmente con un trapano a mano, anche se ci vorrà un po’ di tempo, oppure usate un trapano elettrico con punta nuova, per cemento e non per legno.
Riempitelo per buona parte con ghiaia e poi con terriccio, annaffiate abbondantemente per far dilavare il terriccio nel drenaggio (probabilmente dovrete ripetere l’operazione più volte), in modo che si assesti il livello del terriccio, e poi provvedete all’inserimento della pianta.
Par quasi far parte di una collezione di vasi per i medicamenti officinali di un erborista: una vaso così è bello anche vuoto. Non intasatelo con piante che ne coprano i disegni, ma scegliete piante affusolate con bel fogliame lucido (qui dei mughetti, Convallaria majalis). Ideali in queste condizioni sono le minirose.
Per evitare di doverlo forare in basso potete inserire un altro vaso, meglio se di plastica, all’interno. Se invece l’idea di bucarlo non vi spaventa, fatelo preferibilmente con un trapano a mano, anche se ci vorrà un po’ di tempo, oppure usate un trapano elettrico con punta nuova, per cemento e non per legno.
Riempitelo per buona parte con ghiaia e poi con terriccio, annaffiate abbondantemente per far dilavare il terriccio nel drenaggio (probabilmente dovrete ripetere l’operazione più volte), in modo che si assesti il livello del terriccio, e poi provvedete all’inserimento della pianta.
La “il”
Ricordano un po’ la popolare “il” questi due vasi di dimensioni differenti ma di eguale colore.
Uno alto e affusolato, l’altro basso e un po’ tozzo. Sono accomunati però dallo stesso colore, un verde acidulo che esalta i colori scuri del fogliame.
Quando i vasi contrastano tra di loro, scegliete piante che si adattino, lo slancio del vaso alto non deve essere fermato da forme basse, mentre le composizioni nel vaso basso non dovranno mai sovrastare quello alto.
Ricordano un po’ la popolare “il” questi due vasi di dimensioni differenti ma di eguale colore.
Uno alto e affusolato, l’altro basso e un po’ tozzo. Sono accomunati però dallo stesso colore, un verde acidulo che esalta i colori scuri del fogliame.
Quando i vasi contrastano tra di loro, scegliete piante che si adattino, lo slancio del vaso alto non deve essere fermato da forme basse, mentre le composizioni nel vaso basso non dovranno mai sovrastare quello alto.
Cotto lucido
I vasi tradizionali in terracotta smaltata sono tra i più diffusi. La quantità di forme e colori reperibili in commercio, dalle grandi linee che vendono anche online, fino ai pezzi unici degli artigiani locali e dei mercatini rionali, sono infinite. La terracotta smaltata ha una grandissima tradizione in Italia e in Spagna, e spesso si trovano vasi con colorazioni interessanti. Non sono molto economici, ma ne valgono la pena.
Si prestano molto bene ad essere accostati tra loro, e possono ospitare qualsiasi pianta che tolleri la coltivazione in vaso. Le crassulacee gradiscono la coltivazione in contenitore e hanno un accrescimento piuttosto lento, ma in genere tutte le grasse, cactacee comprese, beneficiano di una coltivazione in vaso, anche perché molte sono delicate e bisogna trasferirle in locali riparati in inverno.
Per smorzare forme troppo grafiche, potete accompagnare con piante a fogliame fine e piumoso, come le graminacee.
I vasi tradizionali in terracotta smaltata sono tra i più diffusi. La quantità di forme e colori reperibili in commercio, dalle grandi linee che vendono anche online, fino ai pezzi unici degli artigiani locali e dei mercatini rionali, sono infinite. La terracotta smaltata ha una grandissima tradizione in Italia e in Spagna, e spesso si trovano vasi con colorazioni interessanti. Non sono molto economici, ma ne valgono la pena.
Si prestano molto bene ad essere accostati tra loro, e possono ospitare qualsiasi pianta che tolleri la coltivazione in vaso. Le crassulacee gradiscono la coltivazione in contenitore e hanno un accrescimento piuttosto lento, ma in genere tutte le grasse, cactacee comprese, beneficiano di una coltivazione in vaso, anche perché molte sono delicate e bisogna trasferirle in locali riparati in inverno.
Per smorzare forme troppo grafiche, potete accompagnare con piante a fogliame fine e piumoso, come le graminacee.
Eleganti anche vuoti
Appaiono quasi delle presenze in attesa, questi lunghi vasi di un bianco opaco che non abbaglia alla luce del sole, ma si carica di ombre pastose. Un punto focale ideale per lo sfondo mosso, soffice e dai contorni indeterminati come quello della massa di graminacee.
In questo contesto i vasi fungono da sculture e non vanno riempiti, ma tornando ad un livello prettamente pratico, ricordate che un vaso vuoto, per quanto pesante, può cadere per un forte vento o può essere urtato e rotto. Qualora decidiate di tenere vasi vuoti, specie se alti e affusolati (quindi con un baricentro più instabile), dovrete necessariamente appesantirli con dei sassi. Evitate di colarci il calcestruzzo all’interno, che oltre ad essere poco gradevole, deprezzerà il vaso. Per quanto strano possa sembrare, la sabbia è meglio di sassi piuttosto grossi e pesanti, perché occupa maggiore spazio e rende la base più “ferma”.
Appaiono quasi delle presenze in attesa, questi lunghi vasi di un bianco opaco che non abbaglia alla luce del sole, ma si carica di ombre pastose. Un punto focale ideale per lo sfondo mosso, soffice e dai contorni indeterminati come quello della massa di graminacee.
In questo contesto i vasi fungono da sculture e non vanno riempiti, ma tornando ad un livello prettamente pratico, ricordate che un vaso vuoto, per quanto pesante, può cadere per un forte vento o può essere urtato e rotto. Qualora decidiate di tenere vasi vuoti, specie se alti e affusolati (quindi con un baricentro più instabile), dovrete necessariamente appesantirli con dei sassi. Evitate di colarci il calcestruzzo all’interno, che oltre ad essere poco gradevole, deprezzerà il vaso. Per quanto strano possa sembrare, la sabbia è meglio di sassi piuttosto grossi e pesanti, perché occupa maggiore spazio e rende la base più “ferma”.
Decorati con il fai da te
Il bricolage è sempre stato un passatempo molto amato, e il giardino si presta a diventare laboratorio di sperimentazioni. I vasi sono tra i soggetti preferiti di decorazione, vuoi per la comodità, vuoi per il legittimo desiderio di personalizzarli in modo che diventino davvero unici.
Il mosaico con cocci di piatti e mattonelle è tra i sistemi più economici, ma richiede tempo e lavorio mentale. Il risultato però può essere molto gradevole. Abbiate cura di versare tra gli interstizi dei materiali di riempimento appositi, che imitano il colore della terracotta. Un vaso così “ambizioso” può ospitare piante con colorazioni vivaci, quindi, osate!
Il bricolage è sempre stato un passatempo molto amato, e il giardino si presta a diventare laboratorio di sperimentazioni. I vasi sono tra i soggetti preferiti di decorazione, vuoi per la comodità, vuoi per il legittimo desiderio di personalizzarli in modo che diventino davvero unici.
Il mosaico con cocci di piatti e mattonelle è tra i sistemi più economici, ma richiede tempo e lavorio mentale. Il risultato però può essere molto gradevole. Abbiate cura di versare tra gli interstizi dei materiali di riempimento appositi, che imitano il colore della terracotta. Un vaso così “ambizioso” può ospitare piante con colorazioni vivaci, quindi, osate!
Quasi una scultura
I giardini con forte caratterizzazione stilistica non possono essere sminuiti da una cattiva scelta di vasi, o da vasi dozzinali. Meglio pochi, ma in linea con lo stile.
Qui il vaso è un punto focale, ma anche una scultura, che reca su di sé i segni del tempo. La possanza della cupola e il massiccio tronco dell’albero richiedevano una scelta estetica altrettanto impegnativa.
La Cycas revoluta è una pianta che si presta bene alla coltivazione in vaso, dove rimane più bassa e piccola, assumendo quasi l’aspetto di un bonsai. La maggior parte dell palme invece non tollera affatto la coltivazione in contenitore (la Cycas infatti non è una palma).
Colore e texture si stagliano dal fondo bianco calcinato, esaltando le caratteristiche del vaso e della pianta, sottolineate dai grafismi delle ombre nette.
I giardini con forte caratterizzazione stilistica non possono essere sminuiti da una cattiva scelta di vasi, o da vasi dozzinali. Meglio pochi, ma in linea con lo stile.
Qui il vaso è un punto focale, ma anche una scultura, che reca su di sé i segni del tempo. La possanza della cupola e il massiccio tronco dell’albero richiedevano una scelta estetica altrettanto impegnativa.
La Cycas revoluta è una pianta che si presta bene alla coltivazione in vaso, dove rimane più bassa e piccola, assumendo quasi l’aspetto di un bonsai. La maggior parte dell palme invece non tollera affatto la coltivazione in contenitore (la Cycas infatti non è una palma).
Colore e texture si stagliano dal fondo bianco calcinato, esaltando le caratteristiche del vaso e della pianta, sottolineate dai grafismi delle ombre nette.
Piccoli cachepot abbinati
I cachepot si possono utilizzare come vasi, purché si abbia l’accortezza di annaffiare davvero di rado. Ovviamente occorre scegliere piante di piccole dimensioni, con particolari esigenze idriche. Vanno bene infatti tutte quelle piante che in natura crescono in habitat asciutti con piogge rare ma abbondanti. Le crassulacee sono piante davvero accomodanti da questo punto di vista, tanto che si prestano molto bene alle composizioni di pannelli verticali. Inoltre le loro forme ipnotiche e i colori allegri portano interesse e gioia ovunque siano.
Naturalmente sarebbe meglio utilizzare il cachepot per il suo scopo, inserendo un vaso molto piccolo all’interno. Quando annaffiate, però, non fate l’errore di lasciarci dentro l’acqua! Dovete attendere un paio d’ore, finché il vaso non sia zuppo, svuotare il cachepot, lasciare scolare ancora e svuotare di nuovo. Questo terrà le vostre piantine lontane da pericolosi ristagni. Ricordate che in natura i sottovasi non esistono!
I cachepot si possono utilizzare come vasi, purché si abbia l’accortezza di annaffiare davvero di rado. Ovviamente occorre scegliere piante di piccole dimensioni, con particolari esigenze idriche. Vanno bene infatti tutte quelle piante che in natura crescono in habitat asciutti con piogge rare ma abbondanti. Le crassulacee sono piante davvero accomodanti da questo punto di vista, tanto che si prestano molto bene alle composizioni di pannelli verticali. Inoltre le loro forme ipnotiche e i colori allegri portano interesse e gioia ovunque siano.
Naturalmente sarebbe meglio utilizzare il cachepot per il suo scopo, inserendo un vaso molto piccolo all’interno. Quando annaffiate, però, non fate l’errore di lasciarci dentro l’acqua! Dovete attendere un paio d’ore, finché il vaso non sia zuppo, svuotare il cachepot, lasciare scolare ancora e svuotare di nuovo. Questo terrà le vostre piantine lontane da pericolosi ristagni. Ricordate che in natura i sottovasi non esistono!
Di tante taglie e forme diverse
Per chi ama coltivare le piante la soluzione più tradizionale è quella di scegliere il vaso in base alla pianta, o di disporre di un certo numero di vasi, tra i quali si individuerà il più adatto a una composizione che si ha in mente.
La maggior parte dei giardinieri sceglie vasi e piante in questo modo: ne risulta un’allegra congerie di forme, colori e dimensioni differenti, che in genere sono armonizzati dal medesimo materiale, la terracotta.
Se vi piace mescolare i materiali, create dei gruppi in cui i materiali più pesanti (anche otticamente) abbiano un posto di rilievo rispetto quelli più leggeri o di colore più chiaro. Colori come rosso, nero, verde scuro, sono abbastanza impegnativi. Sceglietene pochi di queste tinte e dategli maggiore importanza, oppure ripiegate su vasi più piccoli, che si configurino come accenti di colore più che come contenitori veri e propri.
Tutto dipenderà dallo stile del giardino o del balcone e dai colori di muri e arredi.
Leggi anche: Consigli per Creare Scenografie con i Vasi
Per chi ama coltivare le piante la soluzione più tradizionale è quella di scegliere il vaso in base alla pianta, o di disporre di un certo numero di vasi, tra i quali si individuerà il più adatto a una composizione che si ha in mente.
La maggior parte dei giardinieri sceglie vasi e piante in questo modo: ne risulta un’allegra congerie di forme, colori e dimensioni differenti, che in genere sono armonizzati dal medesimo materiale, la terracotta.
Se vi piace mescolare i materiali, create dei gruppi in cui i materiali più pesanti (anche otticamente) abbiano un posto di rilievo rispetto quelli più leggeri o di colore più chiaro. Colori come rosso, nero, verde scuro, sono abbastanza impegnativi. Sceglietene pochi di queste tinte e dategli maggiore importanza, oppure ripiegate su vasi più piccoli, che si configurino come accenti di colore più che come contenitori veri e propri.
Tutto dipenderà dallo stile del giardino o del balcone e dai colori di muri e arredi.
Leggi anche: Consigli per Creare Scenografie con i Vasi
Terracotta semplice, di forme inusuali
I vasetti di terracotta non smaltata che abitualmente ognuno di noi compra al garden center o dall’artigiano locale, sono tra le scelte più comode e più adatte a giardini di campagna o costieri.
Le misure sono innumerevoli, e basta accostarli per creare una bella armonia di forme. Non a tutti piacciono, la grande Vita Sackville-West, raccontava di come una sua vicina di casa si fosse presa la briga di dipingerli tutti di bianco, ottenendo un effetto che oggi chiamiamo “shabby”.
I vasi di terracotta sono ideali per piante che amano un buon drenaggio poiché si asciugano facilmente e il materiale traspira. Non sono la scelta giusta in contesti postmoderni, ma non è neanche detto che debbano essere considerati “di campagna”. Tutto sta nel trovare quelli che sia adattino al vostro giardino e al vostro gusto.
Scopri un’idea semplice e poco costosa per rinnovare il look ai portafiori: Personalizzate i Vecchi Vasi con un Tocco di Colore
I vasetti di terracotta non smaltata che abitualmente ognuno di noi compra al garden center o dall’artigiano locale, sono tra le scelte più comode e più adatte a giardini di campagna o costieri.
Le misure sono innumerevoli, e basta accostarli per creare una bella armonia di forme. Non a tutti piacciono, la grande Vita Sackville-West, raccontava di come una sua vicina di casa si fosse presa la briga di dipingerli tutti di bianco, ottenendo un effetto che oggi chiamiamo “shabby”.
I vasi di terracotta sono ideali per piante che amano un buon drenaggio poiché si asciugano facilmente e il materiale traspira. Non sono la scelta giusta in contesti postmoderni, ma non è neanche detto che debbano essere considerati “di campagna”. Tutto sta nel trovare quelli che sia adattino al vostro giardino e al vostro gusto.
Scopri un’idea semplice e poco costosa per rinnovare il look ai portafiori: Personalizzate i Vecchi Vasi con un Tocco di Colore
Classici in terracotta invecchiata
La lunga panca è stata sottratta alla seduta per essere usata come appoggio per file ordinate di vasi di ogni forma e misura, ma tutti in classica terracotta non smaltata, che col tempo e l’umidità è invecchiata, sbiancandosi o scurendosi, o prendendo colorazioni verdastre o bluastre, a seconda dei microrganismi che vi si insediano.
Se volete accelerare il processo sui vostri vasi nuovi, spalmateli con un po’ di letame fresco o con dello yogurt andato a male. Spruzzate dell’acqua nei primi giorni per mantenere una certa umidità. Questo aspetto vissuto conferisce ai vasi una naturalezza tale che li fa sembrare elementi organici, non artefatti.
Ammirevoli anche la disposizione e l’alternanza di forme, sia tra i vasi che tra le piante. Disporre i vasi in modo così armonioso, avendo spesso il coraggio di scartare quello che ci piace ma “non va”, è un’arte che si impara con un po’ di esperienza e, soprattutto, osservando i giardini degli altri.
La lunga panca è stata sottratta alla seduta per essere usata come appoggio per file ordinate di vasi di ogni forma e misura, ma tutti in classica terracotta non smaltata, che col tempo e l’umidità è invecchiata, sbiancandosi o scurendosi, o prendendo colorazioni verdastre o bluastre, a seconda dei microrganismi che vi si insediano.
Se volete accelerare il processo sui vostri vasi nuovi, spalmateli con un po’ di letame fresco o con dello yogurt andato a male. Spruzzate dell’acqua nei primi giorni per mantenere una certa umidità. Questo aspetto vissuto conferisce ai vasi una naturalezza tale che li fa sembrare elementi organici, non artefatti.
Ammirevoli anche la disposizione e l’alternanza di forme, sia tra i vasi che tra le piante. Disporre i vasi in modo così armonioso, avendo spesso il coraggio di scartare quello che ci piace ma “non va”, è un’arte che si impara con un po’ di esperienza e, soprattutto, osservando i giardini degli altri.
Cachepot moderni
Lo stile postmoderno, colorato e sfacciato, con richiami etnici rivisti in chiave pop, è ormai il marchio a fuoco degli anni ‘10. I motivi sono rielaborati in formato digitale, diventando vettori, che possono essere modificati semplicemente con un clic.
In questo caso sono stati usati motivi arabeggianti, resi poco riconoscibili dai colori vistosi. Questo genere di vasetti è preziosissimo in casa, ma soprattutto sui tavolini all’esterno, dove risalta grazie alla luce regalando colore e allegria. Possono essere usati come portafiori o portavaso, a seconda del momento.
Ricordate che per abbinarli con gusto è meglio metterne diversi con motivi a più colori, e almeno uno o due a tinta unita, che riprendano le altre tonalità. In questo modo la composizione sarà bilanciata e non soverchierà la delicatezza dei fiori.
E ora a te la parola: decorato, in terracotta, minimal o di design? Quale stile preferisci per i vasi del tuo giardino o balcone?
Lo stile postmoderno, colorato e sfacciato, con richiami etnici rivisti in chiave pop, è ormai il marchio a fuoco degli anni ‘10. I motivi sono rielaborati in formato digitale, diventando vettori, che possono essere modificati semplicemente con un clic.
In questo caso sono stati usati motivi arabeggianti, resi poco riconoscibili dai colori vistosi. Questo genere di vasetti è preziosissimo in casa, ma soprattutto sui tavolini all’esterno, dove risalta grazie alla luce regalando colore e allegria. Possono essere usati come portafiori o portavaso, a seconda del momento.
Ricordate che per abbinarli con gusto è meglio metterne diversi con motivi a più colori, e almeno uno o due a tinta unita, che riprendano le altre tonalità. In questo modo la composizione sarà bilanciata e non soverchierà la delicatezza dei fiori.
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