Il Super Bonus e la Cessione del Credito Spiegati
Come cedere il credito alle banche e applicare lo sconto in fattura
Uno dei nodi del Superbonus è la possibilità, anche per le piccole imprese che non hanno capienza fiscale, di poter applicare lo sconto in fattura ai propri clienti attraverso il meccanismo della cessione del credito. Questa opportunità è estesa anche a tutti gli interventi dei tradizionali Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus.
Per non lasciarsi scappare questa opportunità, ecco una mini guida sul percorso da seguire, passo dopo passo, e le risposte agli interrogativi su come cedere il credito alle banche e applicare lo sconto in fattura.
Abbiamo chiesto a due istituti bancari:
Per non lasciarsi scappare questa opportunità, ecco una mini guida sul percorso da seguire, passo dopo passo, e le risposte agli interrogativi su come cedere il credito alle banche e applicare lo sconto in fattura.
Abbiamo chiesto a due istituti bancari:
Passo 2: passaggio del credito fiscale all’impresa
Il committente dovrà adempiere, mediante i propri professionisti incaricati, a tutte le pratiche edilizie e tutte le asseverazioni che sono necessarie prima dell’inizio lavori. Arrivati al momento della maturazione del credito, che coincide con uno stato di avanzamento lavori (SAL) minimo del 30% o con il saldo finale, l’impresa emetterà fattura con applicazione dello sconto concordato.
Il committente, quindi, potrà trasmettere il credito fiscale all’impresa, utilizzando il modello di comunicazione unico che l’Agenzia delle Entrate ha previsto per tutte le tipologie di bonus (con le diverse aliquote del 110%, 50% e 65%).
Il committente dovrà adempiere, mediante i propri professionisti incaricati, a tutte le pratiche edilizie e tutte le asseverazioni che sono necessarie prima dell’inizio lavori. Arrivati al momento della maturazione del credito, che coincide con uno stato di avanzamento lavori (SAL) minimo del 30% o con il saldo finale, l’impresa emetterà fattura con applicazione dello sconto concordato.
Il committente, quindi, potrà trasmettere il credito fiscale all’impresa, utilizzando il modello di comunicazione unico che l’Agenzia delle Entrate ha previsto per tutte le tipologie di bonus (con le diverse aliquote del 110%, 50% e 65%).
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Passo 3: passaggio del credito fiscale alla banca
Acquisito il credito fiscale dal cliente, nei modi che abbiamo visto al passo precedente, l’impresa potrà quindi cedere il credito alla banca, anche solo in parte. Questo passaggio avviene con la firma di un contratto di cessione tra impresa e banca e con il successivo caricamento della documentazione necessaria sulle piattaforme dedicate che gli istituiti di credito mettono a disposizione.
L’impresa potrà avere disponibile, nel proprio cassetto fiscale, il credito di imposta ceduto dal proprio cliente nel mese successivo rispetto a quello in cui il cliente avrà effettuato con successo la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Acquisito il credito fiscale dal cliente, nei modi che abbiamo visto al passo precedente, l’impresa potrà quindi cedere il credito alla banca, anche solo in parte. Questo passaggio avviene con la firma di un contratto di cessione tra impresa e banca e con il successivo caricamento della documentazione necessaria sulle piattaforme dedicate che gli istituiti di credito mettono a disposizione.
L’impresa potrà avere disponibile, nel proprio cassetto fiscale, il credito di imposta ceduto dal proprio cliente nel mese successivo rispetto a quello in cui il cliente avrà effettuato con successo la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Passo 4: riscossione da parte dell’impresa
Dopo alcuni giorni dal momento in cui la banca visualizzerà nel proprio cassetto fiscale la disponibilità del credito di imposta, l’impresa avrà l’accredito del pagamento secondo gli importi precedentemente concordati con la banca.
Dopo alcuni giorni dal momento in cui la banca visualizzerà nel proprio cassetto fiscale la disponibilità del credito di imposta, l’impresa avrà l’accredito del pagamento secondo gli importi precedentemente concordati con la banca.
Quanto pagano le banche all’impresa?
- Per i lavori rientranti nel Superbonus e con detrazione in 5 anni, le principali banche acquistano il credito di imposta al 90.91% del suo valore. Un’impresa di costruzioni che esegua 100 euro di lavori agevolabili con il Superbonus, riceverà dal cliente un credito di imposta di 110 euro, che la banca pagherà 100 euro.
- Per i lavori rientranti nel Bonus e nell’Ecobonus tradizionali e con tempi di detrazione in 10 anni, le offerte delle banche sono più variabili; le principali banche acquistano il credito di imposta all’80% del suo valore. Una impresa idraulica che esegua lavori per 100 euro rientranti nel bonus casa al 50%, potrà ricevere dal proprio committente 50 euro di credito di imposta e la banca acquisterà questo credito per 40 euro (i restanti 50 euro di lavori dovranno essere pagati dal cliente all’impresa nei consueti modi e prima della cessione alla banca).
Quali sono i tempi nascosti?
I tempi nascosti in questi passaggi sono quelli derivanti dal riconoscimento del credito da parte della banca; prima che il credito compaia nel cassetto fiscale della banca, infatti, occorrerà tempo per il caricamento sulla piattaforma digitale dei documenti obbligatori e per il successivo controllo documentale da parte della banca.
I tempi nascosti in questi passaggi sono quelli derivanti dal riconoscimento del credito da parte della banca; prima che il credito compaia nel cassetto fiscale della banca, infatti, occorrerà tempo per il caricamento sulla piattaforma digitale dei documenti obbligatori e per il successivo controllo documentale da parte della banca.
Quale documentazione occorre presentare alla banca per il Superbonus?
I documenti da presentare alla banca sono:
I documenti da presentare alla banca sono:
- dichiarazione sostituiva che l’impresa compila con i dati del cedente;
- tabella degli interventi che deve conciliarsi con il computo metrico;
- documenti tecnici, variabili a seconda dell’intervento, composti da almeno: asseverazione sul miglioramento delle classi energetiche, visto di conformità, pratica edilizia, computo metrico diviso per interventi, Ape, fatture e bonifici e, nel caso di condomini, anche delibera assembleare e studio di pre-fattibilità.
Come funziona il prestito ponte?
Nel caso l’impresa necessitasse di liquidità per l’acquisto dei materiali, è possibile ricorrere al cosiddetto prestito ponte di tipo rotativo, meccanismo che le banche hanno messo a disposizione al fine di corrispondere subito alle imprese gli importi relativi allo sconto in fattura. Il prestito ponte si estingue da solo, non appena la banca riceverà il credito di imposta dall’impresa. Il costo dell’accensione del credito dipende dal tasso applicato dalla banca e deve essere preventivamente considerato prima dell’emissione della fattura con sconto, affinché l’impresa possa vedersi riconosciuto tutto l’importo dei lavori.
Sull’articolato meccanismo dello sconto in fattura e concessione del credito, cruciale per il successo del Superbonus, pesano la diffidenza delle piccole imprese e il quadro normativo non ancora chiarissimo; vale la pena, tuttavia, valutare con attenzione questa inedita opportunità di realizzare un circuito virtuoso di ripresa occupazionale, riqualificazione urbana, crescita economica.
Sei un’impresa che applica o intende applicare lo sconto in fattura con cessione del credito alle banche? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
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Nel caso l’impresa necessitasse di liquidità per l’acquisto dei materiali, è possibile ricorrere al cosiddetto prestito ponte di tipo rotativo, meccanismo che le banche hanno messo a disposizione al fine di corrispondere subito alle imprese gli importi relativi allo sconto in fattura. Il prestito ponte si estingue da solo, non appena la banca riceverà il credito di imposta dall’impresa. Il costo dell’accensione del credito dipende dal tasso applicato dalla banca e deve essere preventivamente considerato prima dell’emissione della fattura con sconto, affinché l’impresa possa vedersi riconosciuto tutto l’importo dei lavori.
Sull’articolato meccanismo dello sconto in fattura e concessione del credito, cruciale per il successo del Superbonus, pesano la diffidenza delle piccole imprese e il quadro normativo non ancora chiarissimo; vale la pena, tuttavia, valutare con attenzione questa inedita opportunità di realizzare un circuito virtuoso di ripresa occupazionale, riqualificazione urbana, crescita economica.
Sei un’impresa che applica o intende applicare lo sconto in fattura con cessione del credito alle banche? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
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Passo 1: gli accordi tra cliente ed impresa
Nel caso l’impresa decida di accordare a chi ristruttura la propria casa lo sconto in fattura, è indispensabile, per tutelare entrambe le parti, formalizzare per scritto gli accordi; lo si può fare mediante un contratto di cessione del credito con sconto in fattura tra chi ristruttura casa (il committente) e l’impresa che eseguirà i lavori, oppure attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, a firma del committente dei lavori, nella quale sia indicato che chi ristruttura ha tutti i requisiti necessari per accedere al bonus fiscale.