Coronavirus e Ristrutturazioni: Cosa Fare coi Cantieri in Standby
Cantieri fermi (almeno) fino al 3 maggio. Ma nel frattempo si può andare avanti. Quali sono i lavori consentiti?
Chi stava progettando una ristrutturazione, chi aveva avviato la fase dei lavori o chi li aveva completati e stava per traslocare in questo periodo di emergenza sanitaria si trova costretto a rimandare per via delle restrizioni imposte dalla diffusione del Covid-19. Abbiamo intervistato gli esperti del settore, per capire come i professionisti stanno affrontando l’emergenza Coronavirus, ma ora ci rivolgiamo a voi, proprietari di casa col desiderio di rinnovare i vostri spazi abitativi.
Stavate ristrutturando casa e il vostro progetto è stato messo temporaneamente in standby? Non siete soli, ma con piccoli e prudenti passi, proprietari di casa e professionisti provano a intravedere uno spiraglio verso la normalità. Abbiamo raccolto le vostre storie in una discussione a tema ristrutturare casa ai tempi del Coronavirus: come organizzarsi e oggi cerchiamo di fare chiarezza sui lavori consentiti nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Con la consapevolezza che, in un’ottica ottimistica, questo momento di rallentamento generale potrebbe rappresentare un invito a riflettere e offrire terreno fertile per chiarirsi le idee e perfezionare i propri progetti.
Stavate ristrutturando casa e il vostro progetto è stato messo temporaneamente in standby? Non siete soli, ma con piccoli e prudenti passi, proprietari di casa e professionisti provano a intravedere uno spiraglio verso la normalità. Abbiamo raccolto le vostre storie in una discussione a tema ristrutturare casa ai tempi del Coronavirus: come organizzarsi e oggi cerchiamo di fare chiarezza sui lavori consentiti nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Con la consapevolezza che, in un’ottica ottimistica, questo momento di rallentamento generale potrebbe rappresentare un invito a riflettere e offrire terreno fertile per chiarirsi le idee e perfezionare i propri progetti.
Grattacapi burocratici
«Abbiamo bloccato i lavori di ristrutturazione quando erano arrivati al momento cruciale (completatati gli interventi strutturali si stava passando alle finiture). Per la verità in accordo col direttore dei lavori li abbiamo bloccati persino prima che fossimo obbligati, in quanto il cantiere è fuori dalla regione in cui risiedo e non era possibile accertarsi che i lavoratori rispettassero le misure di sicurezza necessarie e abbiamo optato per mandare tutti a casa», racconta Livia, che apre un altro tema importante: «La questione che mi preoccupa non poco e che la casa è stata acquistata e ristrutturata con le agevolazioni e per legge avrei dovuto trasferire la residenza entro giugno. Questa data è ora non realistica perché la casa non sarà abitabile e perché anche altri aspetti della nostra vita sono stati “congelati”».
Una preoccupazione condivisa anche da Valentina Puglisi: «Non siamo riusciti a completare la facciata al pianterreno per questioni di budget. A dicembre 2020 finirà la possibilità di ottenere il nuovo bonus facciate. Se questa situazione dovesse dilungarsi troppo potremmo perdere un treno importante, di grande sostegno economico».
Scoprite di più: I Bonus Fiscali Validi nel 2020
«Abbiamo bloccato i lavori di ristrutturazione quando erano arrivati al momento cruciale (completatati gli interventi strutturali si stava passando alle finiture). Per la verità in accordo col direttore dei lavori li abbiamo bloccati persino prima che fossimo obbligati, in quanto il cantiere è fuori dalla regione in cui risiedo e non era possibile accertarsi che i lavoratori rispettassero le misure di sicurezza necessarie e abbiamo optato per mandare tutti a casa», racconta Livia, che apre un altro tema importante: «La questione che mi preoccupa non poco e che la casa è stata acquistata e ristrutturata con le agevolazioni e per legge avrei dovuto trasferire la residenza entro giugno. Questa data è ora non realistica perché la casa non sarà abitabile e perché anche altri aspetti della nostra vita sono stati “congelati”».
Una preoccupazione condivisa anche da Valentina Puglisi: «Non siamo riusciti a completare la facciata al pianterreno per questioni di budget. A dicembre 2020 finirà la possibilità di ottenere il nuovo bonus facciate. Se questa situazione dovesse dilungarsi troppo potremmo perdere un treno importante, di grande sostegno economico».
Scoprite di più: I Bonus Fiscali Validi nel 2020
Cantieri fermi (almeno) fino al 3 maggio
Con il DPCM 10 aprile 2020, è stata prorogata al 3 maggio 2020 la sospensione delle attività non ritenute fondamentali. Tra queste si conferma il fermo dei cantieri di nuova costruzione, completamento e finitura degli edifici.
Nello specifico delle ristrutturazioni private, sono ancora sospese le attività contraddistinte dai seguenti codici Ateco:
- 41 Costruzione di edifici: questa divisione include lavori generali per la costruzione di edifici di qualsiasi tipo. Sono inclusi i nuovi lavori, le riparazioni, le aggiunte e le alterazioni, l’installazione nei cantieri di edifici prefabbricati o di strutture anche di natura temporanea. È compresa inoltre la costruzione di alloggi, edifici adibiti ad uffici, negozi, edifici pubblici e di servizio, fabbricati rurali eccetera.
- 41.1 Sviluppo di progetti immobiliari.
- 41.2 Costruzioni di nuovi edifici residenziali e non residenziali: questo gruppo include la costruzione completa di edifici residenziali o non residenziali eseguiti per conto proprio o per conto terzi e poi venduti.
- 43.11 Lavori di demolizione.
- 43.12 Preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno.
- 43.3 Completamento e finitura degli edifici: come intonacatura, posa in opera di infissi, arredi e controsoffitti, rivestimento di pavimenti e di muri, tinteggiatura e posa in opera di vetri, realizzazione di coperture.
Con il DPCM 10 aprile 2020, è stata prorogata al 3 maggio 2020 la sospensione delle attività non ritenute fondamentali. Tra queste si conferma il fermo dei cantieri di nuova costruzione, completamento e finitura degli edifici.
Nello specifico delle ristrutturazioni private, sono ancora sospese le attività contraddistinte dai seguenti codici Ateco:
- 41 Costruzione di edifici: questa divisione include lavori generali per la costruzione di edifici di qualsiasi tipo. Sono inclusi i nuovi lavori, le riparazioni, le aggiunte e le alterazioni, l’installazione nei cantieri di edifici prefabbricati o di strutture anche di natura temporanea. È compresa inoltre la costruzione di alloggi, edifici adibiti ad uffici, negozi, edifici pubblici e di servizio, fabbricati rurali eccetera.
- 41.1 Sviluppo di progetti immobiliari.
- 41.2 Costruzioni di nuovi edifici residenziali e non residenziali: questo gruppo include la costruzione completa di edifici residenziali o non residenziali eseguiti per conto proprio o per conto terzi e poi venduti.
- 43.11 Lavori di demolizione.
- 43.12 Preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno.
- 43.3 Completamento e finitura degli edifici: come intonacatura, posa in opera di infissi, arredi e controsoffitti, rivestimento di pavimenti e di muri, tinteggiatura e posa in opera di vetri, realizzazione di coperture.
Attività consentite: Installazione e riparazione impianti
Possono continuare le attività con codici Ateco:
- 43.2 Attività di installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni.
«Fondamentalmente tutto il comparto edile deve fermarsi, ad eccezione degli impiantisti con attività di manutenzione o riparazione impianti, in particolar modo per situazioni di emergenza o per lavori su edifici di interesse per la collettività», spiega Impiantisti Andolina S.r.l. e aggiunge: «Va inteso però che gli idraulici possono lavorare, ma solamente se, per esempio, ho una perdita in casa e quindi il suo intervento è urgente e indispensabile, non certo se sto rinnovando il bagno, poiché tale lavoro è una miglioria o inteso come altri lavori di completamento edifici (rimozione piastrelle, intonaci, ecc.). Un esempio: in una semplice ristrutturazione di un bagno si troverebbero durante le lavorazioni muratore con aiutante e idraulico con aiutante, ovvero quattro persone in circa 6 metri quadri. Questo comporterebbe seri rischi di contagio seppur con le adeguate precauzioni previste».
Possono continuare le attività con codici Ateco:
- 43.2 Attività di installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni.
«Fondamentalmente tutto il comparto edile deve fermarsi, ad eccezione degli impiantisti con attività di manutenzione o riparazione impianti, in particolar modo per situazioni di emergenza o per lavori su edifici di interesse per la collettività», spiega Impiantisti Andolina S.r.l. e aggiunge: «Va inteso però che gli idraulici possono lavorare, ma solamente se, per esempio, ho una perdita in casa e quindi il suo intervento è urgente e indispensabile, non certo se sto rinnovando il bagno, poiché tale lavoro è una miglioria o inteso come altri lavori di completamento edifici (rimozione piastrelle, intonaci, ecc.). Un esempio: in una semplice ristrutturazione di un bagno si troverebbero durante le lavorazioni muratore con aiutante e idraulico con aiutante, ovvero quattro persone in circa 6 metri quadri. Questo comporterebbe seri rischi di contagio seppur con le adeguate precauzioni previste».
Attività consentite: Acquisti e ordini online
Durante il lockdown è consentita la prosecuzione di alcune attività commerciali, tra cui le seguenti:
47.19.20 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
47.43.00 Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati.
47.52.10 Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico.
47.52.20 Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione.
In tale cornice, vuoi perché numerosi negozi di bricolage hanno potuto tenere le porte aperte, vuoi per il surplus di tempo a disposizione, molti proprietari di casa si stanno dedicando a piccoli progetti fai-da-te, dal giardinaggio alla tinteggiatura delle pareti.
Inoltre la maggior parte dei negozi di design con lo shop online offre continuità, seppur spesso con tempi dilatati e ragionevoli ritardi nel servizio di consegna prodotti. È il momento giusto per riguardare le foto salvate nei propri Ideabook, scoprire di cosa la nostra casa ha davvero bisogno, aggiornare la lista dei desideri e procedere a realizzare tutti quei piccoli sogni di decorazione e arredamento che avevamo lasciato nel cassetto!
Durante il lockdown è consentita la prosecuzione di alcune attività commerciali, tra cui le seguenti:
47.19.20 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
47.43.00 Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati.
47.52.10 Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico.
47.52.20 Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione.
In tale cornice, vuoi perché numerosi negozi di bricolage hanno potuto tenere le porte aperte, vuoi per il surplus di tempo a disposizione, molti proprietari di casa si stanno dedicando a piccoli progetti fai-da-te, dal giardinaggio alla tinteggiatura delle pareti.
Inoltre la maggior parte dei negozi di design con lo shop online offre continuità, seppur spesso con tempi dilatati e ragionevoli ritardi nel servizio di consegna prodotti. È il momento giusto per riguardare le foto salvate nei propri Ideabook, scoprire di cosa la nostra casa ha davvero bisogno, aggiornare la lista dei desideri e procedere a realizzare tutti quei piccoli sogni di decorazione e arredamento che avevamo lasciato nel cassetto!
Attività consentite: (Video)consulenze e progettazioni a distanza
Si è data la possibilità agli studi professionali di restare aperti. Infatti possono continuare le attività professionali contraddistinte dai codici Ateco:
- 71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche.
Chiaramente si raccomanda il massimo ricorso allo smart working, preferendo pertanto consulenze telefoniche o in videochiamata. La maggior parte dei professionisti del design sono già abili nella progettazione a distanza. Se l’incontro è indispensabile, negli studi deve essere rispettata la distanza interpersonale di un metro e devono essere previsti tutti i protocolli di sicurezza anticontagio.
Durante questo periodo, molti professionisti hanno più tempo a disposizione di quanto ne avrebbero normalmente: niente spostamenti, sopralluoghi, fiere o convegni. Pertanto possono dedicarsi alla progettazione ed esplorare a fondo le esigenze e i gusti dei clienti. In particolar modo con le videoconsulenze i proprietari di casa possono fare dei “tour virtuali” e mostrare gli spazi ai professionisti e questi ultimi possono condividere lo schermo per mostrare in tempo reale i loro schizzi.
Nel nostro recente articolo Progettare a Distanza e Smart Working: Idee per Proprietari e Pro potete trovare vari spunti per una proficua collaborazione a distanza professionista-cliente.
Se non avete ancora trovato un professionista, potete attingere alla community professionale di Houzz per selezionare un architetto o altro esperto del settore casa. Potete valutare qual è il Pro della vostra zona più adatto al vostro progetto in base allo stile, alle foto dei progetti e alle recensioni dei clienti precedenti.
Si è data la possibilità agli studi professionali di restare aperti. Infatti possono continuare le attività professionali contraddistinte dai codici Ateco:
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Chiaramente si raccomanda il massimo ricorso allo smart working, preferendo pertanto consulenze telefoniche o in videochiamata. La maggior parte dei professionisti del design sono già abili nella progettazione a distanza. Se l’incontro è indispensabile, negli studi deve essere rispettata la distanza interpersonale di un metro e devono essere previsti tutti i protocolli di sicurezza anticontagio.
Durante questo periodo, molti professionisti hanno più tempo a disposizione di quanto ne avrebbero normalmente: niente spostamenti, sopralluoghi, fiere o convegni. Pertanto possono dedicarsi alla progettazione ed esplorare a fondo le esigenze e i gusti dei clienti. In particolar modo con le videoconsulenze i proprietari di casa possono fare dei “tour virtuali” e mostrare gli spazi ai professionisti e questi ultimi possono condividere lo schermo per mostrare in tempo reale i loro schizzi.
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Scrivere recensioni ai professionisti
A proposito di recensioni, se al contrario siete tra i fortunati che sono riusciti a concludere in tempo gli interventi di progettazione e ristrutturazione, perché non cogliere il tempo a disposizione per supportare la categoria e scrivere una recensione ai professionisti? Scrivere due righe condividendo la soddisfazione e la stima per il lavoro svolto sarà di grande aiuto sia per i professionisti sia per gli altri proprietari di casa in cerca dell’esperto giusto. Recensisci i Pro cliccando qui.
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Resilenza per Professionisti: I Consigli da Pro a Pro
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Molti di voi hanno sottolineato la necessità di «Andare ad abitare quanto prima nella nuova casa, avere la luce e non pagare interessi a vuoto», come dice Annamaria Parisi.
L’architetto Alessandra Parolini di Archimentelab spiega: «Ho dovuto sospendere mio malgrado una ristrutturazione a 15 giorni dalla fine. Sia l’impresa che i vari fornitori si erano fatti in quattro per rispettare la scadenza, anche perché i clienti avevano vincoli inderogabili, ma ora è tutto fermo. Mi spiace tanto per i miei clienti che avranno disguidi, per l’impresa che non potrà essere saldata e in generale per tutti, in quanto incorreranno in problemi economici. Ma la salute prima di tutto, forse siamo messi di fronte a riflessioni più importanti».
Le fa eco l’azienda Ristruttura Interni S.r.l. «Noi come appaltatori di appartamenti da ristrutturare abbiamo chiuso prima che arrivasse il decreto. Questo è stato fatto per salvaguardare la salute dei nostri collaboratori e clienti. Fortunatamente i nostri clienti hanno compreso la situazione, sappiamo che è un problema economico per loro e per noi. Ma la salute delle persone è da salvaguardare».