Terrazzo del Mese: Tra Bacche, Ortaggi e una Vista Speciale
A Milano, una fontana, un dondolo e un orto rendono unico un terrazzo giardino
All’ottavo piano di un elegante edificio che guarda i grattacieli della città, fiorisce un giardino rigoglioso, uno scampolo di natura che lascia fuori la frenesia e racchiude uno spazio intimo in cui rilassarsi al bisbiglio dell’acqua.
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Come nasce il progetto
«L’idea era di creare un terrazzo che fosse rigoglioso come un giardino»: Silvia Invernizzi spiega così l’origine di questo riuscitissimo progetto realizzato assieme a Federica Crnjar. Le due progettiste di studio ’dragora sono state chiamate per dare vita a un terrazzo speciale per una coppia innamorata di piante e fiori.
Le richieste erano tante e uno solo l’obiettivo: avere un terrazzo che non fosse uno spazio da guardare e basta ma soprattutto da vivere tra colori e profumi, ma anche tra frutti e ortaggi.
«L’idea era di creare un terrazzo che fosse rigoglioso come un giardino»: Silvia Invernizzi spiega così l’origine di questo riuscitissimo progetto realizzato assieme a Federica Crnjar. Le due progettiste di studio ’dragora sono state chiamate per dare vita a un terrazzo speciale per una coppia innamorata di piante e fiori.
Le richieste erano tante e uno solo l’obiettivo: avere un terrazzo che non fosse uno spazio da guardare e basta ma soprattutto da vivere tra colori e profumi, ma anche tra frutti e ortaggi.
Un lavoro di squadra
I primi passi sono stati l’analisi dell’area di progetto, l’osservazione delle preesistenze e del contesto. Gli architetti hanno così scelto quali viste privilegiare e quali schermare, con attenzione all’esposizione al sole e al vento.
La progettazione è stata seguita passo dopo passo dai committenti, attenti e preparati su essenze e piante, con le idee molto chiare. Silvia ci racconta, infatti, che «Sapevano già quali elementi dovessero far parte dei loro terrazzi: una fontana, un dondolo e una zona da dedicare alla coltivazione degli ortaggi». Tutti elementi che hanno trovato il loro posto naturale in un armonico dialogo di forme e colori.
I primi passi sono stati l’analisi dell’area di progetto, l’osservazione delle preesistenze e del contesto. Gli architetti hanno così scelto quali viste privilegiare e quali schermare, con attenzione all’esposizione al sole e al vento.
La progettazione è stata seguita passo dopo passo dai committenti, attenti e preparati su essenze e piante, con le idee molto chiare. Silvia ci racconta, infatti, che «Sapevano già quali elementi dovessero far parte dei loro terrazzi: una fontana, un dondolo e una zona da dedicare alla coltivazione degli ortaggi». Tutti elementi che hanno trovato il loro posto naturale in un armonico dialogo di forme e colori.
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Al di là del fruttuoso rapporto con i committenti, le progettiste hanno lavorato a stretto contatto anche con altre maestranze.
«Abbiamo dapprima condiviso il progetto con gli architetti che si sono occupati dell’appartamento», continua l’architetto, «per essere certe di mantenere un linguaggio affine tra interno ed esterno. E poi ovviamente abbiamo collaborato con la squadra di giardinieri che si è occupata della realizzazione del progetto».
«Abbiamo dapprima condiviso il progetto con gli architetti che si sono occupati dell’appartamento», continua l’architetto, «per essere certe di mantenere un linguaggio affine tra interno ed esterno. E poi ovviamente abbiamo collaborato con la squadra di giardinieri che si è occupata della realizzazione del progetto».
Com’era prima
Prima dell’intervento il terrazzo era uno spazio anonimo, una tela bianca in attesa di trovare la sua caratterizzazione.
«Acquisite le richieste dei committenti sono state presentate tre differenti versioni, frutto delle nostre idee e della nostra esperienza». Assieme ai proprietari, quindi, studio ‘dragora ha individuato la soluzione più adatta e ha avviato i lavori che sono avvenuti in due fasi: la prima con la sistemazione dei vasi e della vegetazione, e la seconda con l’arrivo degli arredi e della fontana, vera protagonista del progetto.
Prima dell’intervento il terrazzo era uno spazio anonimo, una tela bianca in attesa di trovare la sua caratterizzazione.
«Acquisite le richieste dei committenti sono state presentate tre differenti versioni, frutto delle nostre idee e della nostra esperienza». Assieme ai proprietari, quindi, studio ‘dragora ha individuato la soluzione più adatta e ha avviato i lavori che sono avvenuti in due fasi: la prima con la sistemazione dei vasi e della vegetazione, e la seconda con l’arrivo degli arredi e della fontana, vera protagonista del progetto.
E com’è adesso
È stato così che «Nonostante il terrazzo si trovi nel centro di Milano», continua Silvia, «Siamo riuscite a progettare uno spazio verde, con fiori e bacche primaverili e autunnali, che apre la vista sulla città ma nel contempo è intimo. È a tutti gli effetti un giardino in cui è possibile immergersi nelle fioriture e abbandonarsi a momenti di relax grazie anche al suono prodotto dall’acqua della fontana».
È stato così che «Nonostante il terrazzo si trovi nel centro di Milano», continua Silvia, «Siamo riuscite a progettare uno spazio verde, con fiori e bacche primaverili e autunnali, che apre la vista sulla città ma nel contempo è intimo. È a tutti gli effetti un giardino in cui è possibile immergersi nelle fioriture e abbandonarsi a momenti di relax grazie anche al suono prodotto dall’acqua della fontana».
La fontana all’ottavo piano
Ma ciò che rende questo terrazzo unico è certamente la fontana che sorprende e incanta in un contesto non proprio usuale.
«La richiesta di avere una fontana» ci dice l’architetto Invernizzi, «È stata seguita dall’elaborazione del progetto che ha portato a una vasca divisa in due settori in cui far crescere piante acquatiche. L’acqua arriva nella vasca attraverso due lame a quote sfalsate». Il trasporto e posizionamento in loco ha rappresentato l’unica vera difficoltà nella sistemazione di tutto il terrazzo. Ma grazie alla presenza di una gru ancora presente nel cantiere dell’edificio si è potuta sollevarla fino all’ottavo piano. Qui è poi stata posizionata nel punto in cui il solaio prevedeva già il peso di una mini piscina.
Ma ciò che rende questo terrazzo unico è certamente la fontana che sorprende e incanta in un contesto non proprio usuale.
«La richiesta di avere una fontana» ci dice l’architetto Invernizzi, «È stata seguita dall’elaborazione del progetto che ha portato a una vasca divisa in due settori in cui far crescere piante acquatiche. L’acqua arriva nella vasca attraverso due lame a quote sfalsate». Il trasporto e posizionamento in loco ha rappresentato l’unica vera difficoltà nella sistemazione di tutto il terrazzo. Ma grazie alla presenza di una gru ancora presente nel cantiere dell’edificio si è potuta sollevarla fino all’ottavo piano. Qui è poi stata posizionata nel punto in cui il solaio prevedeva già il peso di una mini piscina.
Un orto per zucchine e pomodori a “metri zero”
Altra richiesta imprescindibile contemplava la realizzazione di un piccolo orto per coltivare ortaggi e verdure con lo stesso amore per alberi e rampicanti. Sono stati realizzati dei tavoli da orto in acciaio verniciato, così da avere uniformità col materiale e il colore degli arredi del terrazzo. Ha così preso vita un piccolo orto in vasca che provvede, stagione dopo stagione, a portare in tavola pietanze fresche e bio al 100%.
Altra richiesta imprescindibile contemplava la realizzazione di un piccolo orto per coltivare ortaggi e verdure con lo stesso amore per alberi e rampicanti. Sono stati realizzati dei tavoli da orto in acciaio verniciato, così da avere uniformità col materiale e il colore degli arredi del terrazzo. Ha così preso vita un piccolo orto in vasca che provvede, stagione dopo stagione, a portare in tavola pietanze fresche e bio al 100%.
Fioriere e vasi in fibrocemento di colore grigio antracite completano il terrazzo con grande varietà di piante, rampicanti e ben otto alberi a dare vita ad una piccola ma lussureggiante oasi in quota. Quasi tutte le specie sono state scelte dalla proprietaria e poi disposte con perizia dalle progettiste. Se vi siete già innamorati di qualcuna di queste, a seguire trovate l’elenco di tutte le piante:
Alberature: Malus floribunda, Malus domestica, Prunus avium, Prunus domestica
Arbusti ed erbacee: Pistacialentiscus, Phillyrea angustifolia, Nerium oleander, Abelia grandiflora, Hamamelismollis, Rosa spp., Callicarpa bodinieri, Syringa vulgaris, Hydrangea macrophylla, Salvia nemorosa, Rosmarinus officinalis, Salvia officinalis, Anemone hupehensis
Rampicanti: Hedera spp., Rhyncospermum jasminoides, Rosa Iceberg
Questa storia è stata pubblicata il 12 aprile 2020 e poi aggiornata
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Alberature: Malus floribunda, Malus domestica, Prunus avium, Prunus domestica
Arbusti ed erbacee: Pistacialentiscus, Phillyrea angustifolia, Nerium oleander, Abelia grandiflora, Hamamelismollis, Rosa spp., Callicarpa bodinieri, Syringa vulgaris, Hydrangea macrophylla, Salvia nemorosa, Rosmarinus officinalis, Salvia officinalis, Anemone hupehensis
Rampicanti: Hedera spp., Rhyncospermum jasminoides, Rosa Iceberg
Questa storia è stata pubblicata il 12 aprile 2020 e poi aggiornata
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Colpo d’occhio
Per chi è stato realizzato: Una coppia
Dove: Milano, zona Citylife
Anno di realizzazione: 2018
Superficie terrazzi: 120 m² circa
Studio di progettazione: studio ‘dragora
Costo dell’intervento: 30.000 euro