Ristrutturare
Preparati a Chiamare un Pro per Rifare la Cucina
Tempo di rinnovare la cucina: ecco una tabella di marcia per partire con il piede (e il progetto) giusti
Come evidenziato dalla ricerca Houzz&Home 2019 sulle ristrutturazioni residenziali, le cucine sono state le stanze più ristrutturate del 2018 e per le quali si è registrata una spesa più alta rispetto agli altri ambienti.
Ma come riuscire a programmare un percorso di ristrutturazione il più lineare possibile, evitando perdite di tempo, investimenti troppo alti e magari scelte di stile non azzeccate?
Vengono in aiuto i Pro specializzati sul tema, interpellati per capire meglio come ridurre il margine d’errore e quale percorso seguire per avere una cucina nuova senza (troppo) stress.
Ma come riuscire a programmare un percorso di ristrutturazione il più lineare possibile, evitando perdite di tempo, investimenti troppo alti e magari scelte di stile non azzeccate?
Vengono in aiuto i Pro specializzati sul tema, interpellati per capire meglio come ridurre il margine d’errore e quale percorso seguire per avere una cucina nuova senza (troppo) stress.
2. Raccogli tutti i documenti necessari
Una volta presa questa decisione, si passa alla parte pratica: la raccolta di documenti (rilievi e informazioni sugli impianti) e la richiesta di eventuali permessi. Ma quanti e quali, nello specifico? Risponde Francesca Ferro Luzzi, architetto: «È fondamentale un rilievo metrico preciso, dove vanno riportati gli impianti idrico ed elettrico, con relativo rilievo fotografico. Di solito, qualora venga incaricato un architetto, il rilievo deve essere eseguito dallo stesso».
Una volta presa questa decisione, si passa alla parte pratica: la raccolta di documenti (rilievi e informazioni sugli impianti) e la richiesta di eventuali permessi. Ma quanti e quali, nello specifico? Risponde Francesca Ferro Luzzi, architetto: «È fondamentale un rilievo metrico preciso, dove vanno riportati gli impianti idrico ed elettrico, con relativo rilievo fotografico. Di solito, qualora venga incaricato un architetto, il rilievo deve essere eseguito dallo stesso».
Per quanto riguarda i permessi, non sempre sono necessari, come specifica l’architetto Pierpaolo Iannone: «Se il rifacimento della cucina non prevede opere murarie, l’intervento rientra tra quelli di edilizia libera per cui non sono necessari permessi o comunicazioni da inoltrare all’ufficio per l’edilizia del Comune di appartenenza, in questo caso la documentazione necessaria è costituita semplicemente da un rilievo degli spazi in cui allestire la nuova cucina, completo di tutte le informazioni relative alla posizione degli impianti (scarichi idrici, eventuale impianto gas, impianto elettrico).
Solo nel caso in cui si ha a che fare con una ristrutturazione che preveda variazioni planimetriche sarà necessario effettuare le dovute verifiche e presentare una pratica edilizia in Comune. Se si tratta di una semplice sostituzione della cucina che non comporta modifiche al layout dell’abitazione non occorrono permessi di alcun tipo».
Francesca Ferro Luzzi scende ancora di più nel dettaglio: «Se si vuole intervenire sull’ambiente per ingrandirlo o, al contrario, ridurlo, è necessario presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presso il Municipio di pertinenza, in quanto si vanno a demolire e/o ricostruire tramezzi interni, ossia si effettuano lavori di manutenzione straordinaria».
Solo nel caso in cui si ha a che fare con una ristrutturazione che preveda variazioni planimetriche sarà necessario effettuare le dovute verifiche e presentare una pratica edilizia in Comune. Se si tratta di una semplice sostituzione della cucina che non comporta modifiche al layout dell’abitazione non occorrono permessi di alcun tipo».
Francesca Ferro Luzzi scende ancora di più nel dettaglio: «Se si vuole intervenire sull’ambiente per ingrandirlo o, al contrario, ridurlo, è necessario presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presso il Municipio di pertinenza, in quanto si vanno a demolire e/o ricostruire tramezzi interni, ossia si effettuano lavori di manutenzione straordinaria».
3. Decidi il budget e raccogli preventivi
E ora si apre un capitolo delicato, perché riguarda le finanze. Chiaramente, prima di inaugurare un progetto sarà necessario stabilire quale budget si può investire e, una volta definita la spesa sostenibile, cominciare a indagare chiedendo preventivi e cercando di prevedere quali saranno le spese da sostenere.
Cerca di fare chiarezza elencando i probabili costi l’architetto Marco Finardi: «Per sviluppare il preventivo, il committente dovrà prevedere il rimborso spese per il sopralluogo; per sviluppare il progetto dipende dal valore della cucina e dall’apporto progettuale richiesto, spaziando fra 1.500 e 7.000 euro. Per la realizzazione anche n questo caso dipende dalla tipologia di cucina scelta e dalla dimensione; qui la forbice varia fra 5.000 e 35.000 euro».
E ora si apre un capitolo delicato, perché riguarda le finanze. Chiaramente, prima di inaugurare un progetto sarà necessario stabilire quale budget si può investire e, una volta definita la spesa sostenibile, cominciare a indagare chiedendo preventivi e cercando di prevedere quali saranno le spese da sostenere.
Cerca di fare chiarezza elencando i probabili costi l’architetto Marco Finardi: «Per sviluppare il preventivo, il committente dovrà prevedere il rimborso spese per il sopralluogo; per sviluppare il progetto dipende dal valore della cucina e dall’apporto progettuale richiesto, spaziando fra 1.500 e 7.000 euro. Per la realizzazione anche n questo caso dipende dalla tipologia di cucina scelta e dalla dimensione; qui la forbice varia fra 5.000 e 35.000 euro».
Per quanto riguarda gli specifici preventivi sviluppati da parte dei rivenditori, Iannone sottolinea che «Molti rivenditori di cucine, credo la quasi totalità, forniscono uno o più preventivi gratuitamente ai potenziali clienti che lo richiedono. Normalmente però quasi nessuno rilascia una copia del progetto fino a quando non viene confermato l’incarico. Per questo motivo, se il cliente vuole poter confrontare diversi preventivi dovrebbe avere fra le mani un progetto abbastanza dettagliato da poter sottoporre a diversi rivenditori, possibilmente un progetto sviluppato da un architetto o interior designer».
4. Cerca il Pro più adatto a te
Per evitare di trovarsi una cucina non in linea con le proprie preferenze in fatto di stile e di design, meglio affidarsi a un Pro dopo averne studiato i progetti e aver visto interventi simili a quanto si sta per inaugurare.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della ristrutturazione di cucine della tua zona
Per evitare di trovarsi una cucina non in linea con le proprie preferenze in fatto di stile e di design, meglio affidarsi a un Pro dopo averne studiato i progetti e aver visto interventi simili a quanto si sta per inaugurare.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della ristrutturazione di cucine della tua zona
5. Calcola i tempi
Una volta scelto il Pro, comincia il percorso da fare insieme, ma quali tempi prevedere? Viene in aiuto l’esperienza di Francesca Ferro Luzzi: «Lo sviluppo del progetto, a preventivo accettato, può richiedere dalle tre settimane al mese/mese e mezzo, e consiste nel redigere le proposte preliminari da sottoporre ai committenti, apportare le eventuali modifiche, selezionare le finiture in base al budget, redigere il progetto definitivo. Per la realizzazione dipende dalla scelta del fornitore a cui si intende rivolgersi.
Se i committenti optano per un brand si può andare dai venti ai sessanta giorni lavorativi; se invece si sceglie di far realizzare la cucina da una falegnameria, è necessario tenere presenti due fattori importanti, ossia i tempo di attesa legati ai lavori in ferie dell’artigiano e la complessità della cucina da realizzare. Come tempi si va dal mese ai tre mesi solari».
Una volta scelto il Pro, comincia il percorso da fare insieme, ma quali tempi prevedere? Viene in aiuto l’esperienza di Francesca Ferro Luzzi: «Lo sviluppo del progetto, a preventivo accettato, può richiedere dalle tre settimane al mese/mese e mezzo, e consiste nel redigere le proposte preliminari da sottoporre ai committenti, apportare le eventuali modifiche, selezionare le finiture in base al budget, redigere il progetto definitivo. Per la realizzazione dipende dalla scelta del fornitore a cui si intende rivolgersi.
Se i committenti optano per un brand si può andare dai venti ai sessanta giorni lavorativi; se invece si sceglie di far realizzare la cucina da una falegnameria, è necessario tenere presenti due fattori importanti, ossia i tempo di attesa legati ai lavori in ferie dell’artigiano e la complessità della cucina da realizzare. Come tempi si va dal mese ai tre mesi solari».
6. Scegli i materiali
A chi spetta il compito di scegliere materiali e finiture? Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un percorso condiviso fra committente e progettista.
Pierpaolo Iannone racconta la sua esperienza: «Molti clienti, dopo aver perlustrato il web, riescono ad avere le idee già abbastanza chiare su cosa vogliono, sia relativamente allo stile, sia riguardo ai materiali e al tipo di elettrodomestici da installare. In ogni caso, come per tutti i progetti, anche per quello della cucina si tratta di un percorso che deve necessariamente basarsi sul confronto e sul dialogo fra progettista e committente. Quindi di sicuro i committenti possono proporre moltissimo».
«Di solito – specifica Francesca Ferro Luzzi – il progettista effettua preventivamente una ricerca di materiali, finiture e tipologia di elettrodomestici che rientrino nel budget; saranno poi da analizzare insieme al committente che, a sua volta, può proporre quanto più vicino alle sue esigenze».
A chi spetta il compito di scegliere materiali e finiture? Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un percorso condiviso fra committente e progettista.
Pierpaolo Iannone racconta la sua esperienza: «Molti clienti, dopo aver perlustrato il web, riescono ad avere le idee già abbastanza chiare su cosa vogliono, sia relativamente allo stile, sia riguardo ai materiali e al tipo di elettrodomestici da installare. In ogni caso, come per tutti i progetti, anche per quello della cucina si tratta di un percorso che deve necessariamente basarsi sul confronto e sul dialogo fra progettista e committente. Quindi di sicuro i committenti possono proporre moltissimo».
«Di solito – specifica Francesca Ferro Luzzi – il progettista effettua preventivamente una ricerca di materiali, finiture e tipologia di elettrodomestici che rientrino nel budget; saranno poi da analizzare insieme al committente che, a sua volta, può proporre quanto più vicino alle sue esigenze».
7. Informati sul cantiere
Definito il progetto, meglio informarsi anche sull’organizzazione del cantiere, per capire cosa aspettarsi, sia in termini di tempi che di “scomodità” da affrontare. Per avere queste informazioni sarà sufficiente rivolgersi al Pro scelto, come conferma Iannone »Di solito, nel caso di semplice sostituzione della cucina, le uniche modifiche che ci si possono aspettare per le quali potrebbe essere necessario coinvolgere artigiani diversi dai montatori della cucina, sono eventuali modifiche riguardanti la posizione delle prese elettriche o degli scarichi. Se è stato interpellato un progettista diverso dal venditore-installatore, sarà lui a occuparsi del coordinamento generale e della direzione del cantiere».
Definito il progetto, meglio informarsi anche sull’organizzazione del cantiere, per capire cosa aspettarsi, sia in termini di tempi che di “scomodità” da affrontare. Per avere queste informazioni sarà sufficiente rivolgersi al Pro scelto, come conferma Iannone »Di solito, nel caso di semplice sostituzione della cucina, le uniche modifiche che ci si possono aspettare per le quali potrebbe essere necessario coinvolgere artigiani diversi dai montatori della cucina, sono eventuali modifiche riguardanti la posizione delle prese elettriche o degli scarichi. Se è stato interpellato un progettista diverso dal venditore-installatore, sarà lui a occuparsi del coordinamento generale e della direzione del cantiere».
I consigli dei Pro per tenere a freno costi e tempi
Per chiudere, qualche ultimo consiglio da parte dei progettisti, per cercare di evitare incrementi nei costi o l’allungamento dei tempi di realizzazione:
• «Assicurarsi che il preventivo tenga conto di ogni dettaglio; trasporto e montaggio, collegamenti elettrici e idraulici», Pierpaolo Iannone
• «Evitare cambi di idea e modifiche in corso d’opera, che possono portare a un prolungamento dei tempi di produzione», Francesca Ferro Luzzi
• «Avere chiaro, fin da subito, il budget di spesa», Marco Finardi
Devi anche tu rifare la cucina? Quali sono i tuoi dubbi principali? Scrivici nei Commenti.
Altro
Le 5 Grandi Paure Prima di Chiamare un Pro e Come Superarle
10 Regole da Seguire nella Progettazione della Cucina
Per chiudere, qualche ultimo consiglio da parte dei progettisti, per cercare di evitare incrementi nei costi o l’allungamento dei tempi di realizzazione:
• «Assicurarsi che il preventivo tenga conto di ogni dettaglio; trasporto e montaggio, collegamenti elettrici e idraulici», Pierpaolo Iannone
• «Evitare cambi di idea e modifiche in corso d’opera, che possono portare a un prolungamento dei tempi di produzione», Francesca Ferro Luzzi
• «Avere chiaro, fin da subito, il budget di spesa», Marco Finardi
Devi anche tu rifare la cucina? Quali sono i tuoi dubbi principali? Scrivici nei Commenti.
Altro
Le 5 Grandi Paure Prima di Chiamare un Pro e Come Superarle
10 Regole da Seguire nella Progettazione della Cucina
Prima tappa: cercare di avere le idee chiare sull’obiettivo da raggiungere. Che tipo di ristrutturazione si vuole inaugurare? Radicale, cambiando anche i rivestimenti e magari spostando anche una parete, o più leggera, concentrandosi sugli arredi? È la prima decisione da prendere, necessaria per poi capire di quali permessi si avrà bisogno, di quali professionisti e per che tipo di cantiere.