Guida Houzz Open Space: Le Regole per Scegliere la Luce Giusta
Consigli pratici per illuminare al meglio uno spazio unico che ospita tante funzioni
Marco Olivo
8 gennaio 2020
Architetto e Houzz contributor, sono appassionato di Interiors e Comunicazione
L’open space è la formula più ricercata da chi deve comprare o ristrutturare casa. E questo vale sia per chi ha la possibilità di vivere in un appartamento maxi, sia (e soprattutto) per chi deve invece accontentarsi di una casa più piccola ma non vuole rinunciare al comfort di uno spazio moderno, fluido e luminoso. Ma la qualità di uno spazio è strettamente legata alla qualità della luce con cui lo si illumina, e se si vuole fare un buon lavoro – evitando gli errori più insidiosi – basta seguire poche ma valide regole.
Per rispondere ai vostri dubbi sull’illuminazione dell’open space, abbiamo raccolto alcuni consigli di base.
Per rispondere ai vostri dubbi sull’illuminazione dell’open space, abbiamo raccolto alcuni consigli di base.
L’open space è letteralmente un ambiente aperto in cui non vi sono pareti a dividere spazi e funzioni. Si tratta quindi di un ambiente polivalente, in genere composto da living e cucina, in cui si svolgono le differenti attività pubbliche della casa, mentre le camere da letto, i bagni e gli altri spazi privati sono stanze chiuse da pareti e porte.
All’interno dell’open space, come per i loft, le funzioni sono individuate dagli arredi e dall’illuminazione.
All’interno dell’open space, come per i loft, le funzioni sono individuate dagli arredi e dall’illuminazione.
Partire dalla luce naturale
Caratteristica fondamentale dell’open space è la luminosità. L’assenza di pareti divisorie, infatti, fa sì che la luce naturale penetri contemporaneamente da più finestre rendendo l’ambiente arioso. La luce naturale restituisce nel migliore dei modi i colori, rilassa e mette di buon umore; è quindi ad essa che bisogna ispirarsi per realizzare un’illuminazione artificiale efficiente e di qualità.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto nella progettazione dell’illuminazione del tuo open space
Caratteristica fondamentale dell’open space è la luminosità. L’assenza di pareti divisorie, infatti, fa sì che la luce naturale penetri contemporaneamente da più finestre rendendo l’ambiente arioso. La luce naturale restituisce nel migliore dei modi i colori, rilassa e mette di buon umore; è quindi ad essa che bisogna ispirarsi per realizzare un’illuminazione artificiale efficiente e di qualità.
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La regola aurea: predisporre tanti punti luce
Secondo una buona norma, la luce artificiale, per risultare naturale, deve provenire da più direzioni. In un ambiente grande abbiamo bisogno di illuminare zone differenti contemporaneamente o in momenti specifici. Dobbiamo utilizzare diverse tipologie di luce e fare in modo che il nostro open space riceva l’illuminazione dall’alto così come dalle pareti e dal basso, secondo piani di luce funzionali ben studiati.
Secondo una buona norma, la luce artificiale, per risultare naturale, deve provenire da più direzioni. In un ambiente grande abbiamo bisogno di illuminare zone differenti contemporaneamente o in momenti specifici. Dobbiamo utilizzare diverse tipologie di luce e fare in modo che il nostro open space riceva l’illuminazione dall’alto così come dalle pareti e dal basso, secondo piani di luce funzionali ben studiati.
Illuminare dall’alto: la luce d’ambiente
1 - Luci incassate
Illuminare dal soffitto è un modo per creare una buona luce generale o d’ambiente. È una luce generica che fa da base per illuminare l’open space. A seconda delle caratteristiche del soffitto o dell’atmosfera voluta possiamo utilizzare diverse tipologie di dispositivi luminosi. Molto attuali sono le luci a incasso, come faretti o strisce a led, tramite i quali si può illuminare uniformemente tutta la superficie o solo zone specifiche, e che una volta spente quasi scompaiono lasciando pulite le linee del soffitto.
Led a Soffitto, 6 Modi per Usarli nelle Stanze di Casa Tua
1 - Luci incassate
Illuminare dal soffitto è un modo per creare una buona luce generale o d’ambiente. È una luce generica che fa da base per illuminare l’open space. A seconda delle caratteristiche del soffitto o dell’atmosfera voluta possiamo utilizzare diverse tipologie di dispositivi luminosi. Molto attuali sono le luci a incasso, come faretti o strisce a led, tramite i quali si può illuminare uniformemente tutta la superficie o solo zone specifiche, e che una volta spente quasi scompaiono lasciando pulite le linee del soffitto.
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2 - Luci a binario
Un altro modo altrettanto funzionale e trendy per illuminare dall’alto l’open space è costituito dai faretti montati su binari.
Nel caso di ambienti regolari, i binari possono essere fissati a distanze regolari e ritmate a soffitto per poi inserirvi i faretti nella quantità sufficiente a illuminare le differenti zone. Inoltre, orientandoli, i faretti illuminano direttamente le superfici in cui desideriamo la luce, evitando di sovrailluminare aree dove è richiesto un flusso luminoso più blando e morbido.
Un altro modo altrettanto funzionale e trendy per illuminare dall’alto l’open space è costituito dai faretti montati su binari.
Nel caso di ambienti regolari, i binari possono essere fissati a distanze regolari e ritmate a soffitto per poi inserirvi i faretti nella quantità sufficiente a illuminare le differenti zone. Inoltre, orientandoli, i faretti illuminano direttamente le superfici in cui desideriamo la luce, evitando di sovrailluminare aree dove è richiesto un flusso luminoso più blando e morbido.
3 - Sospensioni artistiche
Le sospensioni restano il modo più classico e comune per illuminare un ambiente. Tuttavia, come vedremo nei prossimi capitoli, nel caso di un open space vanno utilizzati in maniera mirata e mal si adattano all’illuminazione d’insieme di tutta la superficie. A meno che, come nell’esempio in foto, le sospensioni diventino arredo e punto focale dell’ambiente. Nel nostro caso dei cerchi scuri disegnano geometrie eleganti ed assicurano un flusso luminoso omogeneo all’intera stanza.
Le sospensioni restano il modo più classico e comune per illuminare un ambiente. Tuttavia, come vedremo nei prossimi capitoli, nel caso di un open space vanno utilizzati in maniera mirata e mal si adattano all’illuminazione d’insieme di tutta la superficie. A meno che, come nell’esempio in foto, le sospensioni diventino arredo e punto focale dell’ambiente. Nel nostro caso dei cerchi scuri disegnano geometrie eleganti ed assicurano un flusso luminoso omogeneo all’intera stanza.
Applique e luci perimetrali
Anche le pareti contribuiscono a illuminare bene l’open space. Applique o tagli di luce tra soffitto e muri dilatano lo spazio producendo la sensazione di un ambiente più grande. Da sole non sarebbero sufficienti a illuminare l’open space ma producendo una luce indiretta e morbida sono perfette per l’area living. In tal caso utilizzare una luce calda può dimostrarsi la scelta giusta.
Quale Scelgo? 20 Applique Sorprendenti
Anche le pareti contribuiscono a illuminare bene l’open space. Applique o tagli di luce tra soffitto e muri dilatano lo spazio producendo la sensazione di un ambiente più grande. Da sole non sarebbero sufficienti a illuminare l’open space ma producendo una luce indiretta e morbida sono perfette per l’area living. In tal caso utilizzare una luce calda può dimostrarsi la scelta giusta.
Quale Scelgo? 20 Applique Sorprendenti
Attenzione ai piani di lavoro
L’open space ospita sempre la cucina, che è uno spazio operativo e richiede una luce di tipo funzionale.
Innanzitutto i piani di preparazione dei piatti vanno illuminati direttamente e dall’alto. I lampadari rappresentano la soluzione ideale. La luce deve giungere abbondante e uniforme per non lasciare zone in ombra, ma non essere eccessiva. Esagerare coi Watt produrrebbe un effetto abbagliante e irritante per gli occhi.
Cucina: Lampada a Sospensione e Bancone, Idee per la Coppia Perfetta
L’open space ospita sempre la cucina, che è uno spazio operativo e richiede una luce di tipo funzionale.
Innanzitutto i piani di preparazione dei piatti vanno illuminati direttamente e dall’alto. I lampadari rappresentano la soluzione ideale. La luce deve giungere abbondante e uniforme per non lasciare zone in ombra, ma non essere eccessiva. Esagerare coi Watt produrrebbe un effetto abbagliante e irritante per gli occhi.
Cucina: Lampada a Sospensione e Bancone, Idee per la Coppia Perfetta
… e al tavolo da pranzo
La stesso principio vale anche per la zona pranzo. Anche qui la luce dall’alto, meglio se ammorbidita da un diffusore opalino, è la migliore per illuminare i piatti, senza che si creino forti contrasti, e dare il giusto risalto ad uno degli elementi di arredo più importanti della casa. A differenza degli altri piani, il tavolo da pranzo esprime valori importanti, parla di famiglia e condivisione, ed è appropriato che ad illuminarlo sia un punto focale per l’ambiente. Come per le superfici da lavoro, infine, la luce naturale – intorno ai 4200K – è ideale per mettere in risalto i colori dei piatti senza che vengano alterati.
Come Ottenere una Luce Morbida a Tavola Senza Abbagliare?
La stesso principio vale anche per la zona pranzo. Anche qui la luce dall’alto, meglio se ammorbidita da un diffusore opalino, è la migliore per illuminare i piatti, senza che si creino forti contrasti, e dare il giusto risalto ad uno degli elementi di arredo più importanti della casa. A differenza degli altri piani, il tavolo da pranzo esprime valori importanti, parla di famiglia e condivisione, ed è appropriato che ad illuminarlo sia un punto focale per l’ambiente. Come per le superfici da lavoro, infine, la luce naturale – intorno ai 4200K – è ideale per mettere in risalto i colori dei piatti senza che vengano alterati.
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Portare la luce dove serve
Le dimensioni che caratterizzano l’open space suggeriscono un uso razionale della luce: non ha molto senso illuminare contemporaneamente tanti metri quadrati quando vi è solo un occupante intento, magari, a leggere una rivista. Bisogna portare la luce là dove serve. Per questo è importante disporre di tanti punti luce.
Le dimensioni che caratterizzano l’open space suggeriscono un uso razionale della luce: non ha molto senso illuminare contemporaneamente tanti metri quadrati quando vi è solo un occupante intento, magari, a leggere una rivista. Bisogna portare la luce là dove serve. Per questo è importante disporre di tanti punti luce.
È facile, infatti, che serva illuminare solo la zona cucina o il tavolo da pranzo, oppure di avere una luce “di passaggio” per muoversi per casa. Ma se vogliamo illuminare la zona TV o la poltrona in cui si è soliti sedersi per leggere un libro, a fare al caso nostro sono le lampade da tavolo o da terra da cui trarre luce diffusa o diretta a seconda del nostro bisogno.
Dare risalto a oggetti e elementi
La luce modifica lo spazio nel senso che lo fa apparire diverso ai nostri sensi. In un open space si affiancano o sovrappongono zone con funzioni e arredi diversi, ed una luce “piatta” può rendere banale lo spazio. Io consiglio di inserire sempre delle luci di accento con cui illuminare un elemento architettonico o un’opera d’arte. Così facendo creiamo dei punti focali attraverso cui si sposterà lo sguardo per tutto l’ambiente. E se giochiamo anche con differenti colori di luce otterremo un impianto dinamico che darà vivacità all’open space.
Hai altre idee a proposito di illuminazione dell’open space? Scrivici nei Commenti.
La luce modifica lo spazio nel senso che lo fa apparire diverso ai nostri sensi. In un open space si affiancano o sovrappongono zone con funzioni e arredi diversi, ed una luce “piatta” può rendere banale lo spazio. Io consiglio di inserire sempre delle luci di accento con cui illuminare un elemento architettonico o un’opera d’arte. Così facendo creiamo dei punti focali attraverso cui si sposterà lo sguardo per tutto l’ambiente. E se giochiamo anche con differenti colori di luce otterremo un impianto dinamico che darà vivacità all’open space.
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