Ristrutturare
Le Case di Houzz
Guarda Come è Oggi un Appartamento Diviso per Ospitare i Genitori
Un appartamento è stato diviso per farne un mini pied-à-terre e la casa di una giovane ragazza e dei suoi 2 gatti
Un appartamento romano nel cuore del quartiere Monte Sacro si fa letteralmente in due ed è ripensato per creare due unità abitative, prossime ma distinte (con solo uno spazio lavanderia comunicante e condiviso).
La prima, più grande, a uso di una giovane ragazza e dei suoi amatissimi gatti, la seconda, più contenuta nelle dimensioni, è una vera e propria dependance per i genitori trasferitisi fuori dall’Italia, ma spesso di ritorno a Roma.
Il progetto, realizzato da AMT studio, ha portato a una nuova composizione degli spazi, più fluida e dinamica, e che ha dato vita ad ambienti luminosi e ariosi, caratterizzati da finiture calde, da pochi arredi scelti, molti dei quali realizzati su disegno, e dall’utilizzo di un parquet industriale, pensato per entrambe le unità abitative e che diviene trait d’union ed elemento connotante dell’intero progetto.
Vuoi approfondire? In fondo all’articolo trovi un focus che spiega il ruolo del parquet industriale in questo progetto, direttamente spiegato dai professionisti
La prima, più grande, a uso di una giovane ragazza e dei suoi amatissimi gatti, la seconda, più contenuta nelle dimensioni, è una vera e propria dependance per i genitori trasferitisi fuori dall’Italia, ma spesso di ritorno a Roma.
Il progetto, realizzato da AMT studio, ha portato a una nuova composizione degli spazi, più fluida e dinamica, e che ha dato vita ad ambienti luminosi e ariosi, caratterizzati da finiture calde, da pochi arredi scelti, molti dei quali realizzati su disegno, e dall’utilizzo di un parquet industriale, pensato per entrambe le unità abitative e che diviene trait d’union ed elemento connotante dell’intero progetto.
Vuoi approfondire? In fondo all’articolo trovi un focus che spiega il ruolo del parquet industriale in questo progetto, direttamente spiegato dai professionisti
Foto del prima
L’appartamento è stato completamente rinnovato, non soltanto nelle finiture, ma anche nell’impostazione generale. Diviso in due unità abitative separate, ha una parte più grande diventata un appartamento vero e proprio, di circa 75 m², e una parte più piccola. Quest’ultima è una dependance indipendente, di circa 35 m², a uso dei genitori quando sono di passaggio a Roma.
L’appartamento è stato completamente rinnovato, non soltanto nelle finiture, ma anche nell’impostazione generale. Diviso in due unità abitative separate, ha una parte più grande diventata un appartamento vero e proprio, di circa 75 m², e una parte più piccola. Quest’ultima è una dependance indipendente, di circa 35 m², a uso dei genitori quando sono di passaggio a Roma.
Per risolvere le questioni legate alla privacy e all’indipendenza fra le due case, in fase di ristrutturazione è stato creato un doppio ingresso. Mantenuta un’unica porta sul pianerottolo, all’arrivo delle scale, è stata poi creata una piccola zona distributiva su cui si affacciano due diverse porte, ognuna di pertinenza di ciascuna delle due case.
Cucina: Ikea. Composizione pensili a parete: moduli Metod di Ikea. Rivestimento in marmette di graniglia: Aganippe Pavimenti
La richiesta iniziale della giovane ragazza era di avere uno spazio che fosse il più possibile aperto, una sorta di unico grande ambiente. Un desiderio non semplicissimo da assecondare, risolto dai progettisti con un grande living, strutturato con la cucina a vista e corredato da una struttura a vetri aperta, ma al contempo facilmente oscurabile per creare una sorta di scatola vetrata all’interno del soggiorno.
Cromaticamente il living è caratterizzato dal bianco delle pareti e dal giallo misto al grigio delle marmette di graniglia. Tipiche dei pavimenti delle case romane degli anni ‘50, sono state utilizzate in entrambe le cucine come rivestimenti e sono l’unico elemento di colore all’interno dei due ambienti cucina/soggiorno.
Per la cucina è stato utilizzato un modello base di Ikea modificato nell’allestimento dagli architetti, che hanno voluto il piano colazione rientrato e pensili composti con elementi a parete che non fanno parte della stessa serie della base della cucina.
Si tratta, infatti, di una composizione a parete realizzata con moduli disposti a creare un gioco di scacchi.
La richiesta iniziale della giovane ragazza era di avere uno spazio che fosse il più possibile aperto, una sorta di unico grande ambiente. Un desiderio non semplicissimo da assecondare, risolto dai progettisti con un grande living, strutturato con la cucina a vista e corredato da una struttura a vetri aperta, ma al contempo facilmente oscurabile per creare una sorta di scatola vetrata all’interno del soggiorno.
Cromaticamente il living è caratterizzato dal bianco delle pareti e dal giallo misto al grigio delle marmette di graniglia. Tipiche dei pavimenti delle case romane degli anni ‘50, sono state utilizzate in entrambe le cucine come rivestimenti e sono l’unico elemento di colore all’interno dei due ambienti cucina/soggiorno.
Per la cucina è stato utilizzato un modello base di Ikea modificato nell’allestimento dagli architetti, che hanno voluto il piano colazione rientrato e pensili composti con elementi a parete che non fanno parte della stessa serie della base della cucina.
Si tratta, infatti, di una composizione a parete realizzata con moduli disposti a creare un gioco di scacchi.
A sinistra del blocco cucina una parte rialzata conduce al bagno della seconda unità abitativa, si tratta di un bagno passante, punto di comunicazione fra le 2 unità, progettato in continuità con una piccola lavanderia a uso di entrambe le case.
Il gradino, realizzato in malta cementizia e argilla espansa, come spiega l’architetto: «Nasce dalla necessità di rialzare il bagno così da creare una sorta di basamento che conduce alla lavanderia».
Il gradino, realizzato in malta cementizia e argilla espansa, come spiega l’architetto: «Nasce dalla necessità di rialzare il bagno così da creare una sorta di basamento che conduce alla lavanderia».
«Fra le prime richieste fatte dalla proprietaria – spiega l’architetto Corrado Martinez di AMT studio – c’è stata quella di realizzare degli elementi d’arredo, come la cucina e la libreria, che potessero essere “utilizzati” dai 2 gatti che vivono con lei in casa. Da qui la scelta di arredi che permettessero ai gatti di arrampicarsi. Così è stato per i pensili della cucina e per la libreria del soggiorno».
Quest’ultima è stata realizzata su disegno, in ferro, con ripiani interrotti proprio in corrispondenza delle mensole più sporgenti, una scelta fatta per permettere ai gatti di poter saltare da un ripiano all’altro.
Per entrambe le case, come colore a parete è stato utilizzato un bianco burro chiaro, interrotto solo da alcuni dettagli, smaltati in grigio scuro, che rappresentano rimandi alla struttura in ferro.
Anche per il pavimento è stata fatta la scelta univoca di utilizzare un’unica tipologia: un parquet industriale in essenza rovere.
Quest’ultima è stata realizzata su disegno, in ferro, con ripiani interrotti proprio in corrispondenza delle mensole più sporgenti, una scelta fatta per permettere ai gatti di poter saltare da un ripiano all’altro.
Per entrambe le case, come colore a parete è stato utilizzato un bianco burro chiaro, interrotto solo da alcuni dettagli, smaltati in grigio scuro, che rappresentano rimandi alla struttura in ferro.
Anche per il pavimento è stata fatta la scelta univoca di utilizzare un’unica tipologia: un parquet industriale in essenza rovere.
Per trovare un compromesso fra le richieste della giovane proprietaria di avere un grande living open space e la necessità di creare degli spazi che fossero funzionali, è stata pensata, all’interno del soggiorno, una struttura con porte scorrevoli. Una sorta di scatola vetrata che delimita uno spazio da dedicare a studio, a sala cinema, a camera degli ospiti (con adesivi da apporre sui vetri per oscurare l’interno). Una struttura separata, ma comunque integrata, che delimita una porzione di soggiorno senza chiudere troppo l’ambiente.
«La struttura vetrata – spiega l’architetto – è stata realizzata in acciaio e vetro con 2 porte, impreziosite da una struttura con base quadrettata, delle
dimensioni di 3x2,70 m ciascuna. Le porte sono state fissate a soffitto mediante un binario ancorato al solaio. Il costo totale della struttura è stato di circa 3.000€».
La struttura, studiata su disegno, è stata poi realizzata e montata in opera da un artigiano locale.
dimensioni di 3x2,70 m ciascuna. Le porte sono state fissate a soffitto mediante un binario ancorato al solaio. Il costo totale della struttura è stato di circa 3.000€».
La struttura, studiata su disegno, è stata poi realizzata e montata in opera da un artigiano locale.
La camera da letto, essenziale e minimal negli arredi, si caratterizza per la nicchia/comodino realizzata dietro al letto e illuminata dall’alto. Arricchita da una carta da parati realizzata su disegno, nasce dalla necessità di mimetizzare un pilastro centrale sporgente che correva proprio dietro il letto.
All’interno della camera da letto è stata anche realizzata, su disegno, una pratica cabina armadio.
All’interno della camera da letto è stata anche realizzata, su disegno, una pratica cabina armadio.
Pensato, anche questo, nei toni neutri del bianco burro, il bagno della casa più grande è stato studiato con una grande doccia a giorno, illuminata da un’apertura.
L’appartamento principale dispone di un grande terrazzo (circa 40 m²). Ripensato da Antesi Studio, è stato progettato con nuove piantumazioni e impreziosito da arredi e nuove strutture che ne hanno fatto un vero e proprio soggiorno all’aperto.
Divano: Backabro di Ikea
La seconda unità abitativa è un vero e proprio pied à terre di dimensioni compatte. Una dependance a cui si accede da un secondo ingresso, arredata con pochi pezzi essenziali e corredata da un funzionale angolo cottura.
La seconda unità abitativa è un vero e proprio pied à terre di dimensioni compatte. Una dependance a cui si accede da un secondo ingresso, arredata con pochi pezzi essenziali e corredata da un funzionale angolo cottura.
Anche il blocco cottura della dependance è stato realizzato con un modello di cucina Ikea.
Alle pareti, anche qui è stato utilizzato il rivestimento in marmette di graniglia di Aganippe, posate in maniera diversa rispetto alla cucina della casa più grande.
Vuoi cercare anche tu un professionista che ti aiuti a trasformare la tua casa? Scegli tra quelli che ti consiglia Houzz. Clicca qui e accedi al servizio gratuito di Houzz Project Match
Alle pareti, anche qui è stato utilizzato il rivestimento in marmette di graniglia di Aganippe, posate in maniera diversa rispetto alla cucina della casa più grande.
Vuoi cercare anche tu un professionista che ti aiuti a trasformare la tua casa? Scegli tra quelli che ti consiglia Houzz. Clicca qui e accedi al servizio gratuito di Houzz Project Match
Parquet industriale di Salis Parquet Perugia
Il dettaglio architettonico spiegato dai Pro: l’inusuale scelta del parquet industriale
«Pensato un po’ per risparmiare, un po’ perché gli spazi non erano particolarmente grandi e il parquet con listoni a plancia larga non rendono molto in ambienti piccoli, il parquet industriale in essenza rovere ci è subito sembrata la più interessante delle scelte. Caratterizzato da un ottimo rapporto qualità prezzo, il solo materiale ha un costo che si aggira fra i 20 e i 30 €/m², oltre alla posa che non supera i 25 €/m². Quindi con un prezzo totale di 50/60 €/m², si ha un pavimento dall’interessante bellezza compositiva. Trattandosi di un assemblaggio fra legni di prima, seconda e terza scelta, il mix apre a giochi di nodi e fiammature che regalano una combinazione molto interessante. In più i listelli hanno lo spessore di un parquet massello tradizionale, quindi alto 13/14 mm, un dettaglio non trascurabile perché rende la superficie estremamente durevole nel tempo e disponibile alle lamature. In più, questo genere di parquet, proprio per la sua varietà nell’assemblaggio, dà la possibilità di essere facilmente sostituito, anche in piccole parti, qualora ci fossero dei problemi, cosa che con il prefinito non è sempre così facile».
Il dettaglio architettonico spiegato dai Pro: l’inusuale scelta del parquet industriale
«Pensato un po’ per risparmiare, un po’ perché gli spazi non erano particolarmente grandi e il parquet con listoni a plancia larga non rendono molto in ambienti piccoli, il parquet industriale in essenza rovere ci è subito sembrata la più interessante delle scelte. Caratterizzato da un ottimo rapporto qualità prezzo, il solo materiale ha un costo che si aggira fra i 20 e i 30 €/m², oltre alla posa che non supera i 25 €/m². Quindi con un prezzo totale di 50/60 €/m², si ha un pavimento dall’interessante bellezza compositiva. Trattandosi di un assemblaggio fra legni di prima, seconda e terza scelta, il mix apre a giochi di nodi e fiammature che regalano una combinazione molto interessante. In più i listelli hanno lo spessore di un parquet massello tradizionale, quindi alto 13/14 mm, un dettaglio non trascurabile perché rende la superficie estremamente durevole nel tempo e disponibile alle lamature. In più, questo genere di parquet, proprio per la sua varietà nell’assemblaggio, dà la possibilità di essere facilmente sostituito, anche in piccole parti, qualora ci fossero dei problemi, cosa che con il prefinito non è sempre così facile».
La differenza con un parquet “tradizionale” sta soprattutto nel formato. Il taglio industriale, infatti, ha un formato molto più piccolo rispetto al classico parquet ed è spesso il frutto degli scarti di lavorazione di formati più grandi. Per questo i parquet industriali sono sia economici, sia ecologici, perché sono dei veri e propri materiali di recupero.
Il parquet arriva in cantiere in forma di piastrelle da 10/12 cm x 10/12 cm (se ne possono trovare anche di più grandi) formate da 10 listelli di uguali dimensioni.
I listelli hanno la larghezza di 1 cm e la lunghezza di 10/12cm. Il parquet industriale può essere posato a scacchi, cioè a quadretti alternati, ed è questo il modo più comune di trovarlo, o essere posato nella direzione che più si preferisce.
Nella posa non necessita di particolari massetti di posa. In questa soluzione, per esempio, il parquet è stato posato sui vecchi pavimenti e incollato con una colla naturale.
La verniciatura è stata realizzata con una vernice ad acqua che in questo caso ha dato un risultato semi opaco, ma il parquet industriale può essere anche verniciato lucido o completamente opaco.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Il parquet arriva in cantiere in forma di piastrelle da 10/12 cm x 10/12 cm (se ne possono trovare anche di più grandi) formate da 10 listelli di uguali dimensioni.
I listelli hanno la larghezza di 1 cm e la lunghezza di 10/12cm. Il parquet industriale può essere posato a scacchi, cioè a quadretti alternati, ed è questo il modo più comune di trovarlo, o essere posato nella direzione che più si preferisce.
Nella posa non necessita di particolari massetti di posa. In questa soluzione, per esempio, il parquet è stato posato sui vecchi pavimenti e incollato con una colla naturale.
La verniciatura è stata realizzata con una vernice ad acqua che in questo caso ha dato un risultato semi opaco, ma il parquet industriale può essere anche verniciato lucido o completamente opaco.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una giovane ragazza con i suoi gatti e, nella dependance, i genitori, ma solo per brevi soggiorni
Dove: a Roma in zona Conca d’Oro, nel quartiere di Monte Sacro
Anno di costruzione dell’edificio: anni ‘60
Anno di ristrutturazione: fra la fine del 2017 e gli inizi del 2018
Architetto: AMT studio per gli interni, Cecilia Zamponi di Antesi Studio per il terrazzo
Superficie: 110 m²
Costo dei lavori: di poco superiore ai 90.000€
Durata lavori: circa 5 mesi