Guarda Come è Diventato il Living con Cucina a Vetri e 6mila Euro
Una zona living riprogettata inseguendo la luce e pensando a più funzioni
Un appartamento degli anni ‘70 a pochi passi dal centro storico di Monza è stato completamente rivoluzionato nella distribuzione degli spazi grazie alla collaborazione con l’architetto Silvia Tinelli di T+T Architettura che ha saputo ripensare alla stanza. Cuore del nuovo progetto è diventata l’ampia e aperta zona living (oltre 50m²) con integrato un piccolo studiolo e la cucina. Quest’ultima trasferita rispetto al vecchio impianto all’interno del living è integrata, ma separata dal resto dell’ambiente. Risolta con una scatola trasparente di ferro e vetro che divide i due ambienti senza chiuderli del tutto, è stata disegnata dalla progettista per renderla indipendente dal resto, ma “senza alzare muri”. Una scelta nata anche per consentire alla luce naturale, proveniente dalle finestre del living, di illuminare anche questo spazio.
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La richiesta della committenza era molto precisa: avere una funzionale zona giorno, il più possibile aperta, con un piccolo studio facilmente mimetizzatile e con cucina integrata, ma comunque separata dal living per evitare la fuoriuscita di odori. Per realizzare questi desideri l’architetto ha pensato a un living di dimensioni importanti (in totale ha una superficie di 54m²) che contenesse al suo interno sia lo studio, alloggiato in una parete armadio, sia la cucina. Quest’ultima è stata inserita all’interno di una struttura vetrata (del costo di circa 6.000 €), dallo stile velatamente rétro realizzata da fabbri locali. Si tratta di un sistema di vetrate con un’ossatura portante in profilati in ferro molto sottili, colorati di grigio in opera.
Foto del prima
La cucina, rispetto all’impianto anni ‘70 della vecchia casa, è stata riposizionata (si trovava in quella che è adesso la zona notte). Per poter modificare la posizione e rendere possibile l’alloggiamento degli impianti necessari, al muro di spina che separa la cucina da una delle camere da letto è stata data una dimensione maggiore rispetto a un tradizionale muro divisorio; questo ha consentito di inserire all’interno tutti gli impianti necessari.
La cucina, rispetto all’impianto anni ‘70 della vecchia casa, è stata riposizionata (si trovava in quella che è adesso la zona notte). Per poter modificare la posizione e rendere possibile l’alloggiamento degli impianti necessari, al muro di spina che separa la cucina da una delle camere da letto è stata data una dimensione maggiore rispetto a un tradizionale muro divisorio; questo ha consentito di inserire all’interno tutti gli impianti necessari.
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Foto del prima
L’idea di spostare la cucina è nata dal desiderio dei proprietari di avere una zona giorno/cucina unica e libera che fosse il più possibile luminosa. L’appartamento si trova al primo piano e si affaccia su un giardino interno alberato che blocca parte della luce.
L’idea di spostare la cucina è nata dal desiderio dei proprietari di avere una zona giorno/cucina unica e libera che fosse il più possibile luminosa. L’appartamento si trova al primo piano e si affaccia su un giardino interno alberato che blocca parte della luce.
All’interno della struttura vetrata i mobili della cucina sono stati creati su disegno dell’architetto Tinelli e realizzati da falegnami locali.
La penisola della cucina, che fa da spartiacque fra i due ambienti, ha un piano snack/d’appoggio in rovere grezzo e riprende la finitura del tavolo da pranzo. Il rovere grezzo prima di essere posato è stato resinato e trattato con uno smalto totalmente opaco per renderlo idrorepellente, più solido e quindi più duraturo.
La penisola della cucina, che fa da spartiacque fra i due ambienti, ha un piano snack/d’appoggio in rovere grezzo e riprende la finitura del tavolo da pranzo. Il rovere grezzo prima di essere posato è stato resinato e trattato con uno smalto totalmente opaco per renderlo idrorepellente, più solido e quindi più duraturo.
Lampade cucina: Fucsia di Flos.
Pavimento cucina: Ossidi di Marca Corona
L’intera zona living è stata pavimentata con un parquet chiaro essenza olmo con assi lunghe 2m e larghe 22cm, preferito al rovere per il colore più caldo e morbido. Per lo spazio cucina invece si è optato per un pavimento in piastrelle esagonali in gres, declinate in tre tonalità di grigio, in modo da creare un “effetto cementine”. Una scelta nata per una duplice valenza: assecondare un desiderio dei proprietari che non volevano avere lo stesso tipo di pavimento nei due ambienti, e mantenere all’interno della cucina il gusto rétro dato dalla struttura in vetro e ferro.
Pavimento cucina: Ossidi di Marca Corona
L’intera zona living è stata pavimentata con un parquet chiaro essenza olmo con assi lunghe 2m e larghe 22cm, preferito al rovere per il colore più caldo e morbido. Per lo spazio cucina invece si è optato per un pavimento in piastrelle esagonali in gres, declinate in tre tonalità di grigio, in modo da creare un “effetto cementine”. Una scelta nata per una duplice valenza: assecondare un desiderio dei proprietari che non volevano avere lo stesso tipo di pavimento nei due ambienti, e mantenere all’interno della cucina il gusto rétro dato dalla struttura in vetro e ferro.
Tavolo da pranzo: Air di Lago con finitura in rovere spazzolato
La cucina, nonostante l’assenza di finestre interne non è uno spazio angusto e in cui ristagnano gli odori, questo grazie alla presenza delle imposte completamente apribili che si trovano nella parte sopra l’isola snack, ma anche grazie all’impianto di ventilazione meccanica controllata installato in tutta la casa e che insieme alla cappa aspirante garantisce un corretto ricambio di aria interna.
La cucina, nonostante l’assenza di finestre interne non è uno spazio angusto e in cui ristagnano gli odori, questo grazie alla presenza delle imposte completamente apribili che si trovano nella parte sopra l’isola snack, ma anche grazie all’impianto di ventilazione meccanica controllata installato in tutta la casa e che insieme alla cappa aspirante garantisce un corretto ricambio di aria interna.
Libreria e mobile TV : collezione Air di Lago
Le pareti di tutta la zona giorno, così come i mobili e i complementi d’arredo, seguono le tonalità chiare del bianco cocco e del crema, una scelta fatta per dare luminosità allo spazio e, allo stesso tempo, per inserire facilmente molti degli arredi chiari che la famiglia ha voluto mantenere dalla vecchia casa.
Le pareti di tutta la zona giorno, così come i mobili e i complementi d’arredo, seguono le tonalità chiare del bianco cocco e del crema, una scelta fatta per dare luminosità allo spazio e, allo stesso tempo, per inserire facilmente molti degli arredi chiari che la famiglia ha voluto mantenere dalla vecchia casa.
All’interno della zona giorno è stata creata una zona home office/libreria. Nata da una richiesta precisa del padrone di casa – che desiderava uno spazio riservato dove poter lavorare da casa – la parete che contiene il piccolo studio nasce anche dall’esigenza di realizzare uno spazio che facesse da filtro fra la zona notte (che si trova esattamente alle spalle di questa parete) e la zona giorno, così da garantire una certa privacy e una riservatezza altrimenti impossibile.
Lo studiolo essenziale, ma pratico, è stato attrezzato con mensole e un piano lavoro. Corredato da porte raso muro a tutta altezza che ne permettono una chiusura/scomparsa totale, è stato all’interno arricchito da pareti colorate di un intenso verde petrolio, colore in nuance con il grigio dei montanti della struttura della cucina e con la carta da parati scelta per la porta del disimpegno a fianco.
Le porte e lo studiolo sono stati realizzati da un artigiano su disegno dell’architetto. I pannelli che lo compongono sono in MDF grezzo poi rivestito, le porte hanno binario a scomparsa a soffitto con apertura a pacchetto.
Lo studiolo essenziale, ma pratico, è stato attrezzato con mensole e un piano lavoro. Corredato da porte raso muro a tutta altezza che ne permettono una chiusura/scomparsa totale, è stato all’interno arricchito da pareti colorate di un intenso verde petrolio, colore in nuance con il grigio dei montanti della struttura della cucina e con la carta da parati scelta per la porta del disimpegno a fianco.
Le porte e lo studiolo sono stati realizzati da un artigiano su disegno dell’architetto. I pannelli che lo compongono sono in MDF grezzo poi rivestito, le porte hanno binario a scomparsa a soffitto con apertura a pacchetto.
Carta da parati: modello Linosa della collezione Collection IV di Glamora
All’interno della parete che contiene il piccolo studio è stata realizzata un’intercapedine/disimpegno che apre alla zona notte.
La porta di questa zona, nella parte libreria che si affaccia sul soggiorno, è stata rivestita con una carta da parati sui toni del bianco e del grigio. L’interessante disegno prospettico del pattern scelto dona profondità alla parete facendo sembrare l’intercapedine ancora più profonda di quanto realmente sia (circa 70 cm).
Ti è piaciuto questo progetto? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
All’interno della parete che contiene il piccolo studio è stata realizzata un’intercapedine/disimpegno che apre alla zona notte.
La porta di questa zona, nella parte libreria che si affaccia sul soggiorno, è stata rivestita con una carta da parati sui toni del bianco e del grigio. L’interessante disegno prospettico del pattern scelto dona profondità alla parete facendo sembrare l’intercapedine ancora più profonda di quanto realmente sia (circa 70 cm).
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia composta da 4 persone
Dove: a pochi passi dal centro storico di Monza
Superficie: la zona giorno occupa una superficie di 42m² più i 12m² della cucina. L’intera casa ha una superficie di 125 m².
Progettisti: Architetto Silvia Tinelli di T+T Architettura