Come Usufruire del Bonus Casa 2019
Le risposte chiave e le 5 schede per capire i bonus fiscali 2019 per ristrutturazione, mobili, verde, ecobonus, infissi

Sara Pizzo
8 gennaio 2019
Come di consueto il nuovo anno si è aperto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio, per il 2019 la Legge 30 dicembre 2018 n.145, contenente le attese proroghe dei Bonus Fiscali legati alla casa e in particolare bonus ristrutturazione, bonus mobili, bonus verde, ecobonus, bonus infissi.
Cerchiamo di capire insieme per quali acquisiti spettano le detrazioni, chi può beneficiarne, quali sono percentuali e massimali di spesa detraibili, qual è il range temporale per eseguire i lavori.
A fondo articolo troverete anche 5 schede riassuntive dei principali bonus fiscali (ad esclusione del sisma bonus, i bonus per i condomini e i bonus per acquisto di box e di case già ristrutturate, che tratteremo più avanti).
Cerchiamo di capire insieme per quali acquisiti spettano le detrazioni, chi può beneficiarne, quali sono percentuali e massimali di spesa detraibili, qual è il range temporale per eseguire i lavori.
A fondo articolo troverete anche 5 schede riassuntive dei principali bonus fiscali (ad esclusione del sisma bonus, i bonus per i condomini e i bonus per acquisto di box e di case già ristrutturate, che tratteremo più avanti).
Come funziona il bonus ristrutturazioni?
Questo bonus spetta per tutti i lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e per i lavori straordinari per il superamento delle barriere architettoniche, la bonifica dall’amianto, l’impiantistica anti intrusione sulle singole abitazioni private.
Per l’esecuzione di questi lavori occorre la presentazione di pratica edilizia, CILA o SCIA a seconda dei casi, a firma di professionista iscritto all’Albo (architetto, ingegnere, geometra) e le parcelle dei professionisti sono anch’esse detraibili con il bonus fiscale.
Al contrario, i lavori di attività edilizia libera, eseguibili senza pratiche o comunicazioni, sono esclusi in automatico dal bonus ristrutturazioni.
Questo bonus spetta per tutti i lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e per i lavori straordinari per il superamento delle barriere architettoniche, la bonifica dall’amianto, l’impiantistica anti intrusione sulle singole abitazioni private.
Per l’esecuzione di questi lavori occorre la presentazione di pratica edilizia, CILA o SCIA a seconda dei casi, a firma di professionista iscritto all’Albo (architetto, ingegnere, geometra) e le parcelle dei professionisti sono anch’esse detraibili con il bonus fiscale.
Al contrario, i lavori di attività edilizia libera, eseguibili senza pratiche o comunicazioni, sono esclusi in automatico dal bonus ristrutturazioni.
Per fare un esempio concreto, sostituire il pavimento o i sanitari del bagno è una manutenzione ordinaria che non dà diritto all’agevolazione fiscale. Se però questi lavori vengono inseriti in un progetto più vasto, comprendente anche opere di manutenzione straordinaria, possono accedere alle agevolazioni purché sia regolarmente presentata una pratica edilizia in Comune. Escluse dal bonus ristrutturazioni anche le opere per nuove costruzioni, anche se solo in ampliamento come nuove verande e nuove tettoie, la realizzazione di cambi d’uso, come la trasformazione di un negozio in appartamento, e l’installazione di impianti aggiuntivi, come pompe di calore in abitazione già dotata d’impianto di riscaldamento/raffrescamento.
Cosa rientra nel bonus mobili?
Condizione indispensabile per beneficiare del bonus mobili 2019 è quella di accedere contemporaneamente al bonus ristrutturazioni e non superare, come importo degli acquisti, le spese sostenute per la ristrutturazione. Il bonus è valido per l’acquisto, il trasporto e montaggio di mobili e grandi elettrodomestici purché tali beni siano nuovi e vengano destinati all’arredo dell’abitazione oggetto di ristrutturazione, eventualmente anche in una stanza che non è stata interessata dai lavori. Pavimenti, porte interne, tende e tendaggi non rientrano nel bonus mobili mentre sono ammessi apparecchi di illuminazione e materassi.
Condizione indispensabile per beneficiare del bonus mobili 2019 è quella di accedere contemporaneamente al bonus ristrutturazioni e non superare, come importo degli acquisti, le spese sostenute per la ristrutturazione. Il bonus è valido per l’acquisto, il trasporto e montaggio di mobili e grandi elettrodomestici purché tali beni siano nuovi e vengano destinati all’arredo dell’abitazione oggetto di ristrutturazione, eventualmente anche in una stanza che non è stata interessata dai lavori. Pavimenti, porte interne, tende e tendaggi non rientrano nel bonus mobili mentre sono ammessi apparecchi di illuminazione e materassi.
Bonus verde 2019
Il bonus verde, introdotto per la prima volta lo scorso anno, spetta agli interventi complessivi e straordinari di sistemazione a verde di giardini, terrazze, balconi e per la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. Sono comprese le spese per l’acquisto e messa a dimora di arbusti ed alberi, realizzazione di recinzioni, pozzi, impianti di irrigazione e per la progettazione dei giardini. Non accede ad agevolazione fiscale l’ordinaria potatura delle piante né l’acquisto di semplici vasi o piantine da giardino e come, per le ristrutturazioni, non è ammessa la realizzazione ex novo di pavimentazioni o tettoie.
Il bonus verde, introdotto per la prima volta lo scorso anno, spetta agli interventi complessivi e straordinari di sistemazione a verde di giardini, terrazze, balconi e per la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. Sono comprese le spese per l’acquisto e messa a dimora di arbusti ed alberi, realizzazione di recinzioni, pozzi, impianti di irrigazione e per la progettazione dei giardini. Non accede ad agevolazione fiscale l’ordinaria potatura delle piante né l’acquisto di semplici vasi o piantine da giardino e come, per le ristrutturazioni, non è ammessa la realizzazione ex novo di pavimentazioni o tettoie.
Per quali lavori spettano ecobonus e bonus infissi?
Tutti i lavori di riqualificazione energetica ed efficientamento energetico delle abitazioni danno diritto ad accedere a questi tipi di bonus. La condizione essenziale è che vi sia un miglioramento delle condizioni energetiche, fissato in apposite tabelle, e dimostrato da asseverazione del tecnico abilitato che ha seguito gli interventi (architetto, ingegnere, geometra) e dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE) prodotta, dopo la fine lavori, da un altro tecnico abilitato, esterno alla progettazione ed esecuzione delle opere. Si tratta in sintesi di una serie organica di interventi e non di opere isolate; esemplificando, la sola sostituzione della caldaia o di alcuni infissi, se pure con prestazioni energetiche migliori, non è condizione sufficiente per l’accesso ai bonus per la riqualificazione energetica.
Tutti i lavori di riqualificazione energetica ed efficientamento energetico delle abitazioni danno diritto ad accedere a questi tipi di bonus. La condizione essenziale è che vi sia un miglioramento delle condizioni energetiche, fissato in apposite tabelle, e dimostrato da asseverazione del tecnico abilitato che ha seguito gli interventi (architetto, ingegnere, geometra) e dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE) prodotta, dopo la fine lavori, da un altro tecnico abilitato, esterno alla progettazione ed esecuzione delle opere. Si tratta in sintesi di una serie organica di interventi e non di opere isolate; esemplificando, la sola sostituzione della caldaia o di alcuni infissi, se pure con prestazioni energetiche migliori, non è condizione sufficiente per l’accesso ai bonus per la riqualificazione energetica.
A chi spettano le agevolazioni?
Le agevolazioni spettano ai proprietari dell’abitazione ma anche ad affittuari, con regolare contratto, o altri titolari di un diritto reale di godimento sull’abitazione dove per diritto reale si intende il diritto di usufrutto, uso o abitazione che deriva da un atto od altro documento di pari validità legale. Anche i familiari conviventi entro il terzo grado, il coniuge, il componente dell’unione civile dei detentori/possessori dell’abitazione che abbiamo elencato sopra hanno diritto alla detrazione se sostengono le spese. In caso di compravendita, senza ulteriori indicazioni nell’atto, il diritto alle detrazioni per ristrutturazione e riqualificazione energetica si trasferisce al nuovo proprietario così come si trasferisce agli eredi che detengono e usano l’abitazione. Per il bonus mobili è esclusa invece la possibilità di trasferire agli eredi o al nuovo proprietario il diritto alle detrazioni.
Le agevolazioni spettano ai proprietari dell’abitazione ma anche ad affittuari, con regolare contratto, o altri titolari di un diritto reale di godimento sull’abitazione dove per diritto reale si intende il diritto di usufrutto, uso o abitazione che deriva da un atto od altro documento di pari validità legale. Anche i familiari conviventi entro il terzo grado, il coniuge, il componente dell’unione civile dei detentori/possessori dell’abitazione che abbiamo elencato sopra hanno diritto alla detrazione se sostengono le spese. In caso di compravendita, senza ulteriori indicazioni nell’atto, il diritto alle detrazioni per ristrutturazione e riqualificazione energetica si trasferisce al nuovo proprietario così come si trasferisce agli eredi che detengono e usano l’abitazione. Per il bonus mobili è esclusa invece la possibilità di trasferire agli eredi o al nuovo proprietario il diritto alle detrazioni.
Come pagare e quali documenti conservare?
I pagamenti per usufruire del bonus ristrutturazione, bonus infissi ed ecobonus devono essere eseguiti esclusivamente con bonifico parlante, soggetto a ritenuta, predisposto da banche e Poste.
Al contrario, gli acquisti per usufruire del bonus mobili, pagabili anche a rate, possono essere effettuati con normale bonifico o tramite carta di credito o debito. Occorre conservare le fatture, che devono dettagliare natura e quantità di quanto acquistato, estratto conto o altra documentazione di addebito sul proprio conto corrente, ricevuta del pagamento (copia del bonifico o della transazione con la carta). Indispensabile per tutti i bonus fiscali anche l’invio e la conservazione della comunicazione ad ENEA.
I pagamenti per usufruire del bonus ristrutturazione, bonus infissi ed ecobonus devono essere eseguiti esclusivamente con bonifico parlante, soggetto a ritenuta, predisposto da banche e Poste.
Al contrario, gli acquisti per usufruire del bonus mobili, pagabili anche a rate, possono essere effettuati con normale bonifico o tramite carta di credito o debito. Occorre conservare le fatture, che devono dettagliare natura e quantità di quanto acquistato, estratto conto o altra documentazione di addebito sul proprio conto corrente, ricevuta del pagamento (copia del bonifico o della transazione con la carta). Indispensabile per tutti i bonus fiscali anche l’invio e la conservazione della comunicazione ad ENEA.
Schede riassuntive dei bonus fiscali
1. Scheda bonus ristrutturazioni
• Importo della detrazione: 50% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 96.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
2. Scheda bonus mobili
• Importo della detrazione: 50% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 10.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
1. Scheda bonus ristrutturazioni
• Importo della detrazione: 50% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 96.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
2. Scheda bonus mobili
• Importo della detrazione: 50% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 10.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
3. Scheda ecobonus
• Importo della detrazione: 65% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 100.000 euro ad abitazione (30.000 biomasse)
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
4. Scheda bonus infissi
• Importo della detrazione: 50% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 100.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
• Importo della detrazione: 65% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 100.000 euro ad abitazione (30.000 biomasse)
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
4. Scheda bonus infissi
• Importo della detrazione: 50% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 100.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
5. Scheda bonus verde
• Importo della detrazione: 36% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 5.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
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Altro
Ristrutturare: Come Aumentare il Valore della Casa
• Importo della detrazione: 36% delle spese di ristrutturazione
• Spese massime ammesse: 5.000 euro ad abitazione
• Rate: 10 quote annuali di pari importo
• Effettuazione delle spese: dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019
• Inizio dei lavori: dal 1 gennaio 2018
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Si, per la ristrutturazione occorre presentare un progetto di scia o cila a seconda del tipo di lavori che si va ad effettuare.
@Elizaveta Aleksandrovna dipende cosa intende per ristrutturare...in linea di massima però assolutamente sì
Certo. Per ristrutturare è sempre obbligatorio presentare un titolo abilitativo. Solo le opere di cosiddetta edilizia libera si possono fare senza. (ad esempio, tinteggiare, cambiare il pavimento, cambiare i sanitari).