Paola Sola architetto &interior design
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Pro spotlight: Vuoi Più Spazio? Immagina la Casa come un Puzzle!
I consigli di un'architetta napoletana per aumentare lo spazio grazie a contropareti, armadi su misura e fonti di luce!
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Chi: Paola Sola architetto e interior design
Dove: Napoli
Dice di sé: «Luce e ordine trasmettono un immediato senso di ampiezza. Per questo lavoro sulla distribuzione degli spazi, migliorando e ottimizzando le fonti di luce e aumentando i contenitori».
Per soddisfare la richiesta di maggiore spazio in cui muoversi e conservare le cose in casa, Paola Sola si concentra dunque su due aspetti: l’ordine e le fonti luce. L’obiettivo è avere una casa in cui le persone e la luce possano muoversi in modo fluido, senza ostacoli: «Affronto ogni progetto come un puzzle – spiega – in cui far combaciare in maniera armonica tre elementi: la parte funzionale – relativa alla disposizione degli spazi, la parte tecnica – che comprende tutti gli impianti, e la parte estetica – espressione del gusto di chi abita la casa».
Dove: Napoli
Dice di sé: «Luce e ordine trasmettono un immediato senso di ampiezza. Per questo lavoro sulla distribuzione degli spazi, migliorando e ottimizzando le fonti di luce e aumentando i contenitori».
Per soddisfare la richiesta di maggiore spazio in cui muoversi e conservare le cose in casa, Paola Sola si concentra dunque su due aspetti: l’ordine e le fonti luce. L’obiettivo è avere una casa in cui le persone e la luce possano muoversi in modo fluido, senza ostacoli: «Affronto ogni progetto come un puzzle – spiega – in cui far combaciare in maniera armonica tre elementi: la parte funzionale – relativa alla disposizione degli spazi, la parte tecnica – che comprende tutti gli impianti, e la parte estetica – espressione del gusto di chi abita la casa».
La progettazione “silenziosa”
Se la gestione della pianta e degli impianti sono aspetti prettamente tecnici e quindi affidati alle competenze specifiche dell’architetto, l’estetica è il campo in cui il cliente può – e spesso desidera – manifestare le sue preferenze.
Nell’affrontare le scelte estetiche, Paola Sola utilizza un approccio che definisce “silenzioso”, che consiste nel non imporre il suo gusto e nell’aiutare il cliente a far emergere la propria personalità: «Spesso il cliente ha dei desideri ma non riesce a esplicitarli – spiega – in questi casi chiedo di mostrarmi delle immagini di interni che gli piacciono e di andare insieme a cercare i materiali, per mettere meglio a fuoco esigenze e preferenze. Mi piace sentirmi come una guida per i miei clienti e aiutarli a interpretare le loro sensazioni e i desideri estetici».
Se la gestione della pianta e degli impianti sono aspetti prettamente tecnici e quindi affidati alle competenze specifiche dell’architetto, l’estetica è il campo in cui il cliente può – e spesso desidera – manifestare le sue preferenze.
Nell’affrontare le scelte estetiche, Paola Sola utilizza un approccio che definisce “silenzioso”, che consiste nel non imporre il suo gusto e nell’aiutare il cliente a far emergere la propria personalità: «Spesso il cliente ha dei desideri ma non riesce a esplicitarli – spiega – in questi casi chiedo di mostrarmi delle immagini di interni che gli piacciono e di andare insieme a cercare i materiali, per mettere meglio a fuoco esigenze e preferenze. Mi piace sentirmi come una guida per i miei clienti e aiutarli a interpretare le loro sensazioni e i desideri estetici».
Spazi più efficienti e vivibili
Ordine e luce sono i due requisiti fondamentali, secondo Paola Sola, per rispondere all’esigenza comune di avere maggiore spazio.
E a essi si affida anche nei casi frequenti in cui, come racconta, «Mi viene chiesto di frazionare gli appartamenti e questo comporta lavorare in luoghi sempre più piccoli, ottimizzare sempre più gli spazi, e trovare soluzioni architettoniche e di arredo sempre più pratiche e snelle».
Leggiamo di seguito i dettagli su tre soluzioni adottate dalla professionista per risolvere altrettanti problemi di spazio.
Ordine e luce sono i due requisiti fondamentali, secondo Paola Sola, per rispondere all’esigenza comune di avere maggiore spazio.
E a essi si affida anche nei casi frequenti in cui, come racconta, «Mi viene chiesto di frazionare gli appartamenti e questo comporta lavorare in luoghi sempre più piccoli, ottimizzare sempre più gli spazi, e trovare soluzioni architettoniche e di arredo sempre più pratiche e snelle».
Leggiamo di seguito i dettagli su tre soluzioni adottate dalla professionista per risolvere altrettanti problemi di spazio.
1. Trasformare tromba e sottoscala in contenimento
Un ambiente ordinato trasmette una sensazione immediata di ampiezza e respiro, ecco perché è importante, in sede di ristrutturazione, progettare elementi contenitori su misura, che si adattino alla casa e alle esigenze di chi la vive.
Nelle camere dei ragazzi, in particolare, cassetti e armadi sembrano non bastare mai. È il caso di questo appartamento napoletano in cui, come racconta l’architetto, «Nel progettare la scala di accesso al soppalco della camera delle figlie dei proprietari, abbiamo creato nella tromba delle scale un armadio per giacche e zaini e nel sottoscala – non visibile in foto – un cassettone profondo per la biancheria».
Guarda tutte le foto di questo progetto
Un ambiente ordinato trasmette una sensazione immediata di ampiezza e respiro, ecco perché è importante, in sede di ristrutturazione, progettare elementi contenitori su misura, che si adattino alla casa e alle esigenze di chi la vive.
Nelle camere dei ragazzi, in particolare, cassetti e armadi sembrano non bastare mai. È il caso di questo appartamento napoletano in cui, come racconta l’architetto, «Nel progettare la scala di accesso al soppalco della camera delle figlie dei proprietari, abbiamo creato nella tromba delle scale un armadio per giacche e zaini e nel sottoscala – non visibile in foto – un cassettone profondo per la biancheria».
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2. Nascondere meccanismi e impianti in una controparete
I proprietari di questa casa a Napoli, invece, avevano l’esigenza di proteggere da possibili furti il loro appartamento. L’obiettivo era dotare le due finestre di inferriate avvolgibili, ma c’era un grosso ostacolo: «La parete delle finestre era completamente curva e mancava lo spazio necessario per contenere il meccanismo di avvolgimento delle inferriate».
Lo spazio è stato ottenuto creando una controparete ispezionabile in falegnameria, nel cui spessore sono contenute non solo le inferriate avvolgibili ma anche le ante scorrevoli delle finestre e tutti i cavi elettrici relativi all’area TV.
Guarda tutte le foto di questo progetto
I proprietari di questa casa a Napoli, invece, avevano l’esigenza di proteggere da possibili furti il loro appartamento. L’obiettivo era dotare le due finestre di inferriate avvolgibili, ma c’era un grosso ostacolo: «La parete delle finestre era completamente curva e mancava lo spazio necessario per contenere il meccanismo di avvolgimento delle inferriate».
Lo spazio è stato ottenuto creando una controparete ispezionabile in falegnameria, nel cui spessore sono contenute non solo le inferriate avvolgibili ma anche le ante scorrevoli delle finestre e tutti i cavi elettrici relativi all’area TV.
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3. Abbattere una parete per rincorrere la luce
Talvolta, dunque, la soluzione è prevedere una nuova parete. Altre volte, invece, occorre abbattere. Come in questo appartamento, dalla pianta tipica degli anni Sessanta, caratterizzata da un corridoio lungo e chiuso da una parete con porta. Il corridoio era inutilizzato e buio e il desiderio dei committenti era riappropriarsi di questo spazio, integrandolo nel resto della casa.
«La finestra in fondo – racconta Paola Sola – non si vedeva e il layout originario ostacolava la diffusione della luce». La parete sul fondo è stata abbattuta per sfruttare al massimo la luce che entra dalla finestra e al corridoio è stata data una forma a cannocchiale per invitare chi lo percorre a puntare lo sguardo verso la luce.
Guarda tutte le foto di questo progetto
In più: per maggiori informazioni ed esempi del lavoro di Paola Sola, visita il suo profilo Houzz
Questo Ideabook è stato scritto dal team Houzz che gestisce i contenuti sponsorizzati
Talvolta, dunque, la soluzione è prevedere una nuova parete. Altre volte, invece, occorre abbattere. Come in questo appartamento, dalla pianta tipica degli anni Sessanta, caratterizzata da un corridoio lungo e chiuso da una parete con porta. Il corridoio era inutilizzato e buio e il desiderio dei committenti era riappropriarsi di questo spazio, integrandolo nel resto della casa.
«La finestra in fondo – racconta Paola Sola – non si vedeva e il layout originario ostacolava la diffusione della luce». La parete sul fondo è stata abbattuta per sfruttare al massimo la luce che entra dalla finestra e al corridoio è stata data una forma a cannocchiale per invitare chi lo percorre a puntare lo sguardo verso la luce.
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Sono architetto ed interior designer. Lavoro principalmente nel campo dell’architettura d’interni e nel restauro... Continua a leggere
Recensione di Ida Pisano:
Ci siamo innamorati del lavoro di Paola mesi prima di conoscerla, quando mia sorella ci mostró il video di un appartamento appena ristrutturato di una sua amica e pensai “quanto mi piacerebbe conoscer...Altro
A napulebella ci si inventa pure la controparete pur di contrastare i furti