Cucina del Mese: Il Bancone-Libreria con Piano Lavoro in Dekton
Un’ampio bancone a L pensato per dividere la zona giorno mimetizzandosi: da un lato cucina, dall'altro libreria
In un appartamento al quarto piano di un palazzo anni ‘70, questa grande zona living ha subito una vera e propria rivoluzione. Ripensata con una pianta aperta, liberata dalla tradizionale suddivisione dei locali, ingloba in un unico ambiente: salotto, zona pranzo e un’interessante cucina. Al centro del nuovo sistema la cucina prende vita in un lungo bancone a “L” con top in Dekton: una studiata scatola, progettata e realizzata su disegno dall’architetto Matteo Pelliciari di Creo Design Consulting, che ben disimpegna il sistema giorno, aprendolo in alcuni punti al convivio, in altre alle preparazioni.
Una soluzione dinamica e moderna, scelta in sinergia con i padroni di casa che desideravano per questo spazio qualcosa di non convenzionale, più vicino a un bar che a una cucina standard.
Una soluzione dinamica e moderna, scelta in sinergia con i padroni di casa che desideravano per questo spazio qualcosa di non convenzionale, più vicino a un bar che a una cucina standard.
Dalla planimetria di progetto dell’intero appartamento si percepiscono le dimensioni sostenute della zona giorno completamente ridisegnata in fase progettuale, come spiega l’architetto Matteo Pelliciari: «La casa prima rappresentava un classico appartamento anni ‘70, con la tradizionale scansione degli ambienti: soggiorno, sala da pranzo e cucina; nel progetto si è optato per un’ampia soluzione cucina/living che includesse i tre ambienti e le tre funzioni. È nato così uno spazio unico dinamico ma comunque armonico».
Per l’intero ambiente giorno (parte della cucina inclusa) è stata scelta una pavimentazioni in legno di rovere naturale. Trattati con una tecnica di pre vaporizzazione, i listoni, poi rifiniti in opera con una vernice a olio, hanno un effetto “poro vivo”, che regala alla superficie una sensazione di legno appena tagliato.
Da questo rendering di studio si percepisce meglio la combinazione di materiali adottata per il pavimento nella zona cucina, uno studiato mix di piastrelle di gres (di grande formato) e legno di rovere opaco con finitura a olio (in continuità con il soggiorno).
Una combinazione scelta sulla base della doppia funzione che lo spazio possiede, insieme cucina e living. La scelta del gres porcellanato scuro è nata da una doppia esigenza: da una parte estetica e dall’altra funzionale, per creare una vera e propria pedana che ospitasse il blocco cucina. Una soluzione pratica pensata per evitare criticità tecniche legate proprio allo spazio delle preparazioni.
In questa immagine si nota anche il progetto di studio (ancora non realizzato) di una particolare controsoffittatura pensata dai progettisti per inserire una canalina di estrazione dell’aria collegata alla cappa e a una ventola esterna.
Una combinazione scelta sulla base della doppia funzione che lo spazio possiede, insieme cucina e living. La scelta del gres porcellanato scuro è nata da una doppia esigenza: da una parte estetica e dall’altra funzionale, per creare una vera e propria pedana che ospitasse il blocco cucina. Una soluzione pratica pensata per evitare criticità tecniche legate proprio allo spazio delle preparazioni.
In questa immagine si nota anche il progetto di studio (ancora non realizzato) di una particolare controsoffittatura pensata dai progettisti per inserire una canalina di estrazione dell’aria collegata alla cappa e a una ventola esterna.
Il blocco cucina è stato prodotto su disegno da Creo Design Consulting, lo studio creativo di cui fa parte l’architetto Matteo Pelliciari.
Il progetto di questo spazio e quindi conseguentemente la realizzazione del mobile cucina è nata da un’esigenza della committenza di creare un ambiente cucina che fosse il meno possibile sovrapponibile all’idea tradizionale di cucina, ma che si presentasse a chi entrava in casa «Come il bancone di accoglienza di un bar – spiega l’architetto Pelliciari – quindi che avesse un’estetica libera e una fruizione pratica, il più possibile aperta e dinamica».
Il progetto di questo spazio e quindi conseguentemente la realizzazione del mobile cucina è nata da un’esigenza della committenza di creare un ambiente cucina che fosse il meno possibile sovrapponibile all’idea tradizionale di cucina, ma che si presentasse a chi entrava in casa «Come il bancone di accoglienza di un bar – spiega l’architetto Pelliciari – quindi che avesse un’estetica libera e una fruizione pratica, il più possibile aperta e dinamica».
Centro e cuore della grande cucina è quindi la grande isola a “L” con ampio e profondo (circa 110 cm) bancone, realizzato in Dekton (materiale in lastre molto resistente e completamente privo di porosità grazie una moderna tecnologia di sinterizzazione e ultra-compattazione delle materie prime di cui è composto, come vetro e porcellana).
Una soluzione pratica e opportunamente articolata studiata per creare alternanza e interconnessione fra spazi lavoro e angoli convivio diversamente distribuiti lungo la “L”.
Una soluzione pratica e opportunamente articolata studiata per creare alternanza e interconnessione fra spazi lavoro e angoli convivio diversamente distribuiti lungo la “L”.
Rendering di studio
Per realizzare il lungo bancone a L, nastro funzionale della cucina, è stata pensata una cornice montante in tubolari in ferro modulari della dimensione di 3x10 cm poi tagliati, saldati e verniciati, che sono la vera e propria struttura del bancone.
La struttura, nella parte frontale rivolta verso il soggiorno (poi attrezzata con degli sgabelli), è stata ideata con la sagoma di una libreria, poi rivestita in legno laccato bianco goffrato (caratteristica che le dona una maggiore resistenza).
Il bancone, pensato per essere utilizzato sia come libreria sia come piano d’appoggio, cambia completamente aspetto nella parte interna, dove invece ospita gli elementi classici di una cucina, quindi elettrodomestici e mobili per il contenimento.
Per realizzare il lungo bancone a L, nastro funzionale della cucina, è stata pensata una cornice montante in tubolari in ferro modulari della dimensione di 3x10 cm poi tagliati, saldati e verniciati, che sono la vera e propria struttura del bancone.
La struttura, nella parte frontale rivolta verso il soggiorno (poi attrezzata con degli sgabelli), è stata ideata con la sagoma di una libreria, poi rivestita in legno laccato bianco goffrato (caratteristica che le dona una maggiore resistenza).
Il bancone, pensato per essere utilizzato sia come libreria sia come piano d’appoggio, cambia completamente aspetto nella parte interna, dove invece ospita gli elementi classici di una cucina, quindi elettrodomestici e mobili per il contenimento.
Rendering di studio
Ampia e profonda (oltre 110 cm), la struttura all’interno comprende gli elementi classici della cucina nella loro dimensione standard di 60 cm (elettrodomestici, mobili contenitore…). Segue il percorso del bancone a L una canalina posta in basso di circa 10 cm dentro cui sono state alloggiati tutte le utenze: gas, acqua e luci integrate.
La grande profondità trasforma il bancone in un vero e proprio tavolo da pranzo, nella parte a sbalzo, in cui fare comodamente accomodare amici e ospiti.
Ampia e profonda (oltre 110 cm), la struttura all’interno comprende gli elementi classici della cucina nella loro dimensione standard di 60 cm (elettrodomestici, mobili contenitore…). Segue il percorso del bancone a L una canalina posta in basso di circa 10 cm dentro cui sono state alloggiati tutte le utenze: gas, acqua e luci integrate.
La grande profondità trasforma il bancone in un vero e proprio tavolo da pranzo, nella parte a sbalzo, in cui fare comodamente accomodare amici e ospiti.
Il lungo bancone, nella parte di sinistra, come si vede nella prima foto, si chiude con un lavabo doppio. Sormontato da una parete realizzata con candide piastrelle fugate nere, è illuminato da due essenziali lampade a sospensione.
Il sistema cucina è inoltre dotato di una parete frigo attrezzata: visibili sempre nella prima foto, un ampio frigorifero freestanding a doppia anta e una cantinetta a temperatura controllata per l’alloggiamento dei vini.
Ti è piaciuta questa cucina? Salva le immagini che preferisci in un Ideabook.
Il sistema cucina è inoltre dotato di una parete frigo attrezzata: visibili sempre nella prima foto, un ampio frigorifero freestanding a doppia anta e una cantinetta a temperatura controllata per l’alloggiamento dei vini.
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Chi ci abita: una coppia di professionisti
Dove: Carpi, Modena
Dimensione del living: circa 40 m² (l’intero appartamento è di circa 110 m²)
Ristrutturazione: 2015
Progetto, realizzazione e arredamento: Architetto Matteo Pelliciari di Creo Design Consulting