Le Autorizzazioni per Realizzare un Secondo Bagno
Permessi e misure minime per creare un bagno secondario sono diversi rispetto al bagno principale
Sara Pizzo
4 giugno 2018
Disporre di un secondo bagno è una comodità da non sottovalutare, specialmente al mattino, quando tutta la famiglia si prepara per uscire o quando amici e parenti si fermano a dormire. Nel caso in cui si avesse lo spazio, quali sono le autorizzazioni per realizzare il bagno di servizio? La normativa per ricavare un secondo bagno piccolo è diversa rispetto al bagno principale. Scopriamo assieme cosa serve.
Meno m² per il bagno di servizio
Ritagliare in casa lo spazio per il secondo bagno è più semplice perché la maggioranza dei Regolamenti Edilizi comunali non impone misure minime di larghezza o metri quadrati per il bagno di servizio, se nell’appartamento è già presente un bagno principale a norma.
Ritagliare in casa lo spazio per il secondo bagno è più semplice perché la maggioranza dei Regolamenti Edilizi comunali non impone misure minime di larghezza o metri quadrati per il bagno di servizio, se nell’appartamento è già presente un bagno principale a norma.
Non occorre inserire tutti i sanitari
Sempre nell’ottica di risparmiare spazio è utile sapere che per il bagno secondario non è obbligatorio inserire tutti i sanitari (lavabo, vaso, bidet, doccia o vasca) ai sensi dell’art. 7 Decreto Ministeriale 5 luglio 1975, salvo regole più restrittive imposte dal Comune.
Così per il bagno di servizio nella zona giorno si potrà optare per il solo lavabo e vaso o per il bagno in camera rinunciare al bidet a favore di una comoda doccia.
Sempre nell’ottica di risparmiare spazio è utile sapere che per il bagno secondario non è obbligatorio inserire tutti i sanitari (lavabo, vaso, bidet, doccia o vasca) ai sensi dell’art. 7 Decreto Ministeriale 5 luglio 1975, salvo regole più restrittive imposte dal Comune.
Così per il bagno di servizio nella zona giorno si potrà optare per il solo lavabo e vaso o per il bagno in camera rinunciare al bidet a favore di una comoda doccia.
Occhio all’altezza minima
Lo stesso DM 5 luglio 1975 già citato prevede che l’altezza del bagno, sia principale che secondario, non possa essere inferiore a 240 cm e questa regola è valida anche nel caso di soffitto inclinato, per cui anche il bagno di servizio in mansarda dovrà avere il soffitto con un’altezza media non inferiore a 240 cm.
Lo stesso DM 5 luglio 1975 già citato prevede che l’altezza del bagno, sia principale che secondario, non possa essere inferiore a 240 cm e questa regola è valida anche nel caso di soffitto inclinato, per cui anche il bagno di servizio in mansarda dovrà avere il soffitto con un’altezza media non inferiore a 240 cm.
La finestra non è necessaria
Anche per il secondo bagno è necessario assicurare il ricambio di aria, però la maggioranza dei Comuni ammette che questo possa avvenire con un sistema di ventilazione meccanica anziché con una finestra vera e propria. L’importante è che la captazione dell’aria avvenga dall’esterno dell’edificio e che l’impianto di ventilazione sia mantenuto in perfetta efficienza.
Anche per il secondo bagno è necessario assicurare il ricambio di aria, però la maggioranza dei Comuni ammette che questo possa avvenire con un sistema di ventilazione meccanica anziché con una finestra vera e propria. L’importante è che la captazione dell’aria avvenga dall’esterno dell’edificio e che l’impianto di ventilazione sia mantenuto in perfetta efficienza.
La colonna degli scarichi è indispensabile
Il vincolo principale alla realizzazione del bagno secondario dove vorremmo è la disponibilità nel raggio di circa 4 metri della colonna degli scarichi per le acque reflue; senza questa non è possibile realizzare il secondo bagno neppure se con la dotazione di un sistema di triturazione e spinta tipo Sanitrit.
Come Risolvere il Dilemma del Posizionamento degli Scarichi?
Il vincolo principale alla realizzazione del bagno secondario dove vorremmo è la disponibilità nel raggio di circa 4 metri della colonna degli scarichi per le acque reflue; senza questa non è possibile realizzare il secondo bagno neppure se con la dotazione di un sistema di triturazione e spinta tipo Sanitrit.
Come Risolvere il Dilemma del Posizionamento degli Scarichi?
Cosa occorre presentare al Comune
Per la costruzione del secondo bagno di una casa esistente è sempre necessario presentare una pratica in Comune firmata da un professionista iscritto all’Albo (architetto, ingegnere, geometra). La tipologia di pratica dipende dal tipo di lavori da effettuare. Occorrerà la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) nel caso non si effettuino opere alle strutture né cambi d’uso dei locali, oppure la Segnalazione Certificata di inizio Attività (SCIA) nel caso si effettuino opere alle pareti portanti o si cambi la destinazione d’uso, ad esempio trasformando in mansarda abitabile la vecchia soffitta.
Per la costruzione del secondo bagno di una casa esistente è sempre necessario presentare una pratica in Comune firmata da un professionista iscritto all’Albo (architetto, ingegnere, geometra). La tipologia di pratica dipende dal tipo di lavori da effettuare. Occorrerà la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) nel caso non si effettuino opere alle strutture né cambi d’uso dei locali, oppure la Segnalazione Certificata di inizio Attività (SCIA) nel caso si effettuino opere alle pareti portanti o si cambi la destinazione d’uso, ad esempio trasformando in mansarda abitabile la vecchia soffitta.
Cosa occorre presentare all’ex Catasto
Una volta terminati i lavori di realizzazione del bagno è necessario presentare la variazione catastale presso l’Agenzia delle Entrate settore Territorio (ex Catasto). Questo documento è redatto da un tecnico iscritto all’Albo (architetto, ingegnere, geometra) e contiene la planimetria aggiornata di tutta l’abitazione ed è obbligatorio perché incide sulla rendita dell’immobile e di conseguenza sulla tassazione legata al possesso della casa.
Una volta terminati i lavori di realizzazione del bagno è necessario presentare la variazione catastale presso l’Agenzia delle Entrate settore Territorio (ex Catasto). Questo documento è redatto da un tecnico iscritto all’Albo (architetto, ingegnere, geometra) e contiene la planimetria aggiornata di tutta l’abitazione ed è obbligatorio perché incide sulla rendita dell’immobile e di conseguenza sulla tassazione legata al possesso della casa.
Ed infine… un buon progetto per ottimizzare gli spazi!
Specialmente per il bagno secondario, dove gli spazi sono ridotti e non di rado la pianta è di forma irregolare, una buona progettazione fa la differenza sia nella scelta della disposizione dei sanitari, che devono risultare comodamente fruibili, sia nello studio di arredi e luci, che garantiscono la piacevolezza estetica del bagno.
Voglia di un secondo bagno per la tua famiglia? Ottieni un preventivo gratuito dagli Architetti di Houzz della tua zona.
Altro
Parla l’Esperto: Come Ricavare un Bagno in Più
Specialmente per il bagno secondario, dove gli spazi sono ridotti e non di rado la pianta è di forma irregolare, una buona progettazione fa la differenza sia nella scelta della disposizione dei sanitari, che devono risultare comodamente fruibili, sia nello studio di arredi e luci, che garantiscono la piacevolezza estetica del bagno.
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Guardando la pianta, servono sia la porta a sx che a dx del seggiorno . Deve considerare che così come è tutto l'ambiente soggiorno e cucina risultano un unico ambiente e quindi tutti e due i bagni vanno disimpegnati. Sia il bagno di sx (vedo una porta scorrevole, mi sembra , che porta al soggiorno), che il bagno di dx. Corretto mettere la porta tra corridoio e soggiorno.
Grazie Valentina, come diceva anche il mio tecnico. Leggi buffe.
Pier Inve a mio parere per il bagno di destra si può considerare quello che chiami pianerottolo come disimpegno, anche non avendo la porta verso il soggiorno le due spallette danno una chiara separazione delle funzioni. A sinistra la situazione è più difficile, ma secondo me prolungando un pezzetto la parete magari anche con un piccolo ribassamento per fare una apertura si può indicare la zona di partenza della scala come disimpegno, anche se ripeto, più difficile del bagno a destra. Se vuoi contattami per approfondire meglio la situazione, anche in base al Comune.