Recupero seminterrato a Milano: altezza minima delle finestre
Cristiano Cividini
6 anni fa
Ultima modifica:6 anni fa
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Commenti (6)
Pini & Sträuli architects
6 anni faUltima modifica: 6 anni faDiscussioni simili
Ristrutturazione totale casa Liberty.
(67) commentiCiao Alessandra, la tua scelta di snaturare così profondamente una casa liberty purtroppo crea inevitabilmente reazioni avverse, perché le case antiche hanno un fascino che è peccato nascondere del tutto. Se sei ancora in tempo magari potresti scegliere al posto del grès che intendete usare nella zona living / cucina un materiale più caldo e decorativo ma ugualmente moderno, prova a dare un’occhiata alle cementine, sono splendide e rispetterebbero maggiormente il tuo ambiente, rendendolo più elegante e accogliente ( il grès è veramente molto freddo). Altrimenti se hai già acquistato i materiali cerca di personalizzare la tua bella casa con l’arredamento, inserisci qualche pezzo vintage, un paio di poltroncine anni 50 rivestite in velluto , usa tessuti belli per i divani ( non scadere nella scelta di un divano rivestito con i tessuti proposti dalle aziende ) scegli con attenzione le lampade, fatti fare un bel letto dal tappezziere, insomma scatena la tua fantasia e dai sapore alla tua nuova casa. Tanti auguri e buon lavoro.... mostra di piùRecupero seminterrato a Milano: altezza minima delle finestre
(1) commentiL'altezza mandatoria che le hanno detto è corretta. Una soluzione interessante, data l'altezza complessiva di 4 metri, potrebbe essere quella di giocare con le altezze dei pavimenti-soppalchi. Se il pavimento infatti fosse a 130cm rispetto all'altezza attuale si rispetterebbero tutte le norme, e ci sarebbe magari la possibilità di creare un open space dove gli ambienti siano definiti dalle diverse altezze dei vani. Ovviamente tutto questo necessita di un progetto, che tenga conto anche di tutte le altre informazioni relative all'edificio! Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi! Alessandro Forlin - alessandro@ardeadesign.it... mostra di piùBagno cieco , opinioni
(51) commentiI vecchi sistemi di espulsione dell'aria, a flusso unico, le classiche ventole aspiranti, non prevedevano la reimmissione diretta nel locale della stessa quantità di aria espulsa, cosa che fanno invece i moderni sistemi di VMC a recupero di calore. I regolamenti edilizi tuttavia non escludono ancora questi vecchi sistemi di sola espulsione, perché si considera che l'aria pulita sia reimmessa nel locale dotato di ventola aspirante dagli altri locali della casa, e perché era/è buona norma aprire le finestre per cambiare l'aria. Ora che nelle case di nuova costruzione, o ristrutturate con cappotto e serramenti energetici, questo ricambio naturale dell'aria da un ambiente all'altro o dall'apertura regolare delle finestre non avviene più, va assicurato da impianti di VMC a doppio flusso, dotati di sensore igrometrico per l'attivazione automatica, ma anche di filtri per purificare l'aria proveniente dall'esterno (e con recupero di calore d'inverno). Se nelle schede tecniche di un impianto si legge "sola estrazione" può anche essere a norma, ma non necessariamente adatto a tutti gli edifici. I sistemi sul mercato sono tanti, quelli più completi e quelli che vanno integrati con altri, quelli centralizzati e quelli decentralizzati, collocati quindi un po' ovunque, dal controsoffitto, agli split, fino ai cassonetti delle tapparelle, quindi è facile andare in confusione e non sapere come destreggiarsi e scegliere. Per non sprecare soldi e non avere brutte sorprese ritengo logico affidare a un tecnico la progettazione dell'impianto di aspirazione e ventilazione, impianto che sarà dimensionato e calcolato per quella casa, le sue peculiarità, le dimensioni e il tipo di isolamento, e non far da sé.... mostra di piùMuffa casa anni 20
(7) commentiQuindi è un pianterreno? Ci sono cantine nel seminterrato? Che tipo di riscaldamento c'è? Condominiale con radiatori in ghisa negli appartamenti? Le finestre hanno le persiane oppure le tapparelle (con relativi cassonetti)? La muffa è un problema che riguarda moltissime case d'epoca, soprattutto nel clima freddo e umido del nord. D'inverno non si arieggia per non disperdere il calore interno, già problematico per via dei soffitti alti, oppure per non far entrare l'aria satura di inquinamento cittadino, così le spore trovano terreno fertile. Il fatto è che sono ovunque, e si riattivano diventando muffa non appena trovano le condizioni ideali: stanze non ventilate, pareti fredde, umide e con poca luce naturale. Il polistirolo tinteggiato va fatto sparire, le pareti vanno ripulite con prodotti appositi e poi tinteggiate con grassello di calce, che disinfetta ed elimina le spore infiltrate nelle microcrepe dell'intonaco. Poi, ovviamente, tutti i lavori di ristrutturazione che intendete fare vanno progettati in modo da non peggiorare la situazione. Vanno individuati i ponti termici, se possibile vanno risolti ma soprattutto non ne vanno creati di nuovi. Un esempio, cambiare i serramenti mettendo quelli a risparmio energetico senza intervenire sui telai, i cassonetti e le spallette/soglie/davanzali: il ponte termico si sposta sui lati delle finestre, che ammuffiscono. La ventilazione meccanica con recupero di calore risolverà il problema dell'eccesso di umidità, soprattutto in cucina, bagno, lavanderia, ed effettuerà il necessario ricambio d'aria anche senza dover aprire le finestre. Se i soffitti della casa sono pregiati e non si possono ribassare con cartongesso per nascondere impianti di VMC potete installare apparecchi di VMC puntuali, stanza per stanza, almeno in bagno e in cucina e nelle famigerate stanze a nord. Se intendete tenere i pavimenti esistenti, bisogna sperare che non siano troppo contaminati da spore. Le cementine: sono di cemento, porose, e assorbono molto l'umidità, quindi tenetele solo se sono pregiate e in ottime condizioni. Io avevo trattato delle cementine ammuffite in un casale mettendo gocce di olio essenziale di timo (è un potente fungicida) dentro al detergente apposito per cementine, e la muffa sparì. Per il parquet, dipende da che tipo di posa è stata fatta. Se ha l'età della casa, degli anni '20, è possibile che sia stato inchiodato su magatelli, quindi potrebbe esserci una intercapedine sottostante, tra legno e massetto, dove le spore di muffa alloggiano volentieri, al buio. In genere un parquet inchiodato si riconosce, rispetto a uno incollato. Se odorasse fortemente di muffa meglio farlo togliere per bonificare il massetto. Se invece è sano, bello e in ottimo stato, tenetelo, facendolo lamare e poi trattare con olio invece di riverniciarlo.... mostra di piùUtente-431577
5 anni faSilvana Citterio
5 anni faRiccardo Randi
5 anni faRaffaella Biondi
3 anni fa
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