materiale usato

Clara

5 anni fa

che tipo di rivestimento è stato usato per le scale? È resina cementizia?

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PRO
Didonè Comacchio Architects
5 anni fa
Si. È proprio resina
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Un'alternativa è più semplicemente staccare il muretto dal muro perimetrale della sala di 10/15 cm, il rappezzo a pavimento non si vedrà mai : visivamente ricomporrai la percezione dell'intera stanza, e il muretto dipinto di un colore avulso dagli altri (grigio come il divano) diventa quello che è già una testata per il divano e per il tavolo che vedio utilizzato a penisola. Una mensola copertina di spessore maggiorato ti permetterà di appoggiarci sopra cose utili o di decorazione (lampade, vasi, telecomandi etc..)
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Ho utilizzato la resina in tanti progetti anche perché ho collaborato direttamente con dei produttori molti anni fa contribuendo nel mio piccolo allo sviluppo del prodotto. Smalto o resina.. Sicuramente per qualcuno è ovvio ma per chi non è esperto vi dico che entrambi sono resine. Tuttavia lo smalto è un prodotto generico. Come sappiamo i prodotti generici nel mondo hobby vanno bene quasi per tutto ma nel professionale non vanno mai bene per nulla. La resina è un prodotto più specifico per quell'uso. Ma anche qui se permettete vorrei puntualizzare un altro punto fondamentale: non tutte le piastrelle sono uguali, e ancor di più questo concetto va applicato alle resine. Dipende dalla qualità, si trovano dei prodotti in giro che vengono venduti senza alcuna conoscenza ne del venditore ne addirittura del produttore! Quindi utilizzate resine di qualità, certificate e testate con il contatto prolungato con diverse sostanze: necessita di una resistenza chimica più un top cucina che un officina! :D Vi lascio un approfondimento dove trovate anche foto di un lavoro di pareti e top cucina senza piastrelle che ho seguito personalmente Se avete altre domande chiedete pure, almeno in 8 progetti su 10 utilizzo le resine
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@vecchiosetter Grazie, penso di avere trovato, sono gia' venuti ieri alle 2 e lunedi' mattina ci ritroviamo con anche il direttore lavori. @ RAIMONDO MASU TEAM Mi informero' bene con il direttore lavori su come gestire questa situazione per documentare la condizione preesistente. Il direttore lavori ha gia' fatto firmare una carta ai muratori di contestazione e conferma che hanno gia' fatto un intervento non venuto bene.
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lamiera coibentata
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Enrica Guida, stamattina sono stato contattato telefonicamente dalla Isometal. Ho riscontrato estrema gentilezza, cortesia e disponibilità da parte dell'interlocutore, un vero piacere trovare ancora persone così. Detto questo, abbiamo escluso fin da subito materiali che per lo spessore e per la necessità di strutture portanti togliessero spazio al sottotetto (perline o cartongesso). Il loro tetto ovviamente non può essere forato. Restano i materiali più sottili, ma il tecnico della Isometal consiglia di chiedere una consulenza professionale, perché la loro struttura è testata e garantita, ma la combinazione con altri materiali dipende troppo dal microclima dell'ambiente che è diverso per ogni realizzazione. Alcuni materiali potrebbero reagire in maniera difforme alle sollecitazioni ambientali, e quindi non garantisce la loro tenuta. Anche se i loro tetti sono microareati, per decomprimere il sottotetto e prevenire la formazione di muffe, sconsiglia l'uso di collanti che possano rilasciare VOC e accumularsi nel sottotetto, così come materiali che, causa la temperatura, le escursioni termiche diurne/notturne e stagionali e il grado di umidità variabile del sottotetto, non traspirando, rischiano di scollarsi, rovinarsi, ammuffire. Quindi, niente carta da parati, anche perchè una volta messa lì resterebbe, e qualora si rovinasse non si potrebbe togliere come si fa su normali pareti, sarebbe un totale pasticcio. Resta il sughero, in pannelli sottili: migliorerebbe anche la coibentazione ed esteticamente è bello, ma è costoso. Io aggiungo una soluzione più economica: un "tessuto non tessuto" (TNT) tecnico, traspirante, da far aderire alla struttura dove ci sono i giunti con un nastro bi-adesivo professionale (non quelli comprati al supermercato, che oggi stanno su e domani crollano, per capirci)? Il tessuto non tessuto, traspirando ed essendo un materiale flessibile, non rigido, reagirebbe meglio alle sollecitazioni ambientali del sottotetto, escursioni termiche, ecc. Incollandolo solo sui giunti con bi-adesivo sarebbe facilissmo da togliere al bisogno, senza lasciare residui sulla struttura del sottotetto. La scelta di questi tessuti è molto ampia. Altre fibre naturali, tipo canapa e iuta, per quanto belle esteticamente non gliele consiglio perché potrebbero degradare, ammuffire o altro.
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