info su casa passiva

Andrea

5 anni fa

Buongiorno a tutti

Sono alle prese con una nuova costruzione di abitazione in zona marina;

i lavori al momento eseguiti sono:

-muri in alveolato da cm. 30

-vespaio aereato cupolex da 20 cm.

-tetto (10 cm. isolamento + 10 cm. cemento cellulare)

la mia intenzione era procedere come segue:

-cappotto termico da cm. 6

-infissi triplo vetro pvc

-persiane orientabili

-impianto domotica

-vmc puntuale per ogni stanza

-pannello solare per acs

-radiatori acciaio

-caldaia gpl

Secondo voi mi potrei affidare ad un consulente "casa passiva" per poter poi ricevere attestato passivhause?

Risposta in evidenza

PRO

Architetto Michele Abbate

5 anni fa

Ciao Andrea, secondo me non esiste una "ricetta" univoca che ti consenta, applicandola di avere una casa passiva. Cioè non puoi partire dalle scelte che hai fatto, per quanto buone possano essere, per ottenere un certo risultato. Esso dipende da studi puntuali su tutta la tua abitazione, sull'esatta collocazione geografica, i suoi ponti termici, il suo soleggiamento ecc. Date tutte le variabili, caso per caso, viene fatto un preciso calcolo da cui, noto anche dove vuoi arrivare, vengono fuori, il tipo di cappotto, il suo spessore, che tipo di infissi devi mettere, come devono essere fatti gli impianti, come devono essere alimentati ecc. In altre parole devi fare l'esatto contrario di quello che scrivi adesso. Devi sentire prima un esperto, sia esso PH o semplicemente un termotecnico, lui studierà casa tua sapendo dove vuoi arrivare e ti dirà cosa fare.

Commenti (12)

PRO
giada mete architect
5 anni fa
Ultima modifica: 5 anni fa
Buongiorno ANDREA,

quando si parla di casa passiva, si parla di un ecosistema complesso all'interno del quale ogni parte collaborare al raggiungimento di una qualità di vita e benessere elevati.

"Puntualizzare" degli interventi si distacca da questo approccio ecosistemico.

Può ottenere una casa passiva attraverso vari approcci progettuali, per esempio se una muratura le garantisce una trasmittanza idonea, non è necessario l'inserimento del cappotto (che in quest'ottica diventerebbe una diseconomia nel complesso), esempio un muro in terra cruda o in paglia non ha bisogno di cappotto e il suo costo è inferiore rispetto a una muratura in blocchi alveolati + cappotto.

Inoltre una casa passiva non è una casa sigillata!

Molti interventi mirano al mantenimento costanti di un microclima interno senza considerare che la vita quotidiana ci porta ad aprire le finestre e arieggiare naturalmente le stanze, abbassando i valori di riferimento.

In questa ottica è sicuro che la certificazione sia una cosa necessaria? Non è per dissuaderla, ma per orientarla verso una metodologia progettuale che metta al centro il suo benessere e quello della sua famiglia, senza incasellarla in parametri standardizzati, che non necessariamente rispondono ad una buona qualità di vita!

www.animarchitettura.com
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Buongiorno Chiara, a mio parere è tutto corretto quello che dicono i miei colleghi, ma per poter gestire il tutto in base alle sue esigenze e ai suoi sogni, ha bisogno non di uno schizzo fatto al volo, ma di un vero e proprio progetto di riorganizzazione degli spazi che tenga in considerazione molti fattori, non solo quello dell'arredamento e di come disporlo. Fare degli schizzi così su due piedi vorrebbe dire fare male qualcosa che bisogna fare in modo ragionato dedicando il giusto tempo. Comunque qui su Houzz trova molti professionisti a cui affidarsi. Colga tutti i suggerimenti utili e provi a cercare qualcuno che la possa aiutare a mettere insieme le cose. Buon lavoro. Se ha bisogno non esiti a scriverci in privato o su info@desearq.com
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(8) commenti
Grazie architetto per la risposta. Effettivamente il mio post non era molto chiaro...non per l'emozione ma per la fretta! La casa è quella in cui hanno sempre vissuto i miei nonni...non erano muratori ma si può dire che con qualche aiuto l'hanno costruita con le loro mani negli anni 50. Sono morti entrambi e adesso io l'ho acquistata dagli eredi...cioè mia madre e i miei zii. Ora sto ristrutturando tutta la parte esterna (cappotto, tetto, infissi, etc) e tutto il piano terra. Piano terra che in pratica deve poter essere indipendente perché dovrei andare a vivere io. E fintanto che non ho prole...vorrei poter affittare le due stanze al primo piano. Questa è la mia idea. Non ho postato il primo piano perché lì le cose rimarranno più o meno come sono adesso. Purtroppo il budget non è illimitato. Se servono info particolari sono a disposizione. Grazie. Diego
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Consigli su tipo riscaldamento.
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(7) commenti
I radiatori svedesi sono radiatori elettrici con resistenza ceramica, a basso consumo. Il vantaggio di questi radiatori, rispetto ad altri radiatori elettrici tradizionali con resistenze ad incandescenza, è che non bruciano ossigeno e non bruciano la polvere, responsabile di cattivi odori. Non ho però esperienza in merito alla loro efficienza, costo, risparmio energetico. Le ho trovato un link abbastanza esauriente su questi prodotti: https://casinamia.com/radiatori-svedesi-opinioni/ Se le convengono oppure no dipende dal costo di acquisto, dalla resa, dal risparmio energetico, dal vostro fabbisogno termico. Intanto, visto che dovrete chiedere un preventivo, il termotecnico, per farvelo, dovrà fare un computo, quello del fabbisogno termico del vostro bilocale (legga in cosa consiste qui www.radiator.stiliac.com/it/area-tecnica/calcolo-fabbisogno-termico.html), che vi servirà come riferimento per comparare anche qualsiasi altro tipo di riscaldamento. Inoltre, poichè l'appartamento è una seconda casa, valutate anche quanto vi costa l'energia elettrica a kw. Restando nella gamma del riscaldamento elettrico, vi sono anche i pannelli radianti ad infrarossi FIR, che riscaldano non per convenzione ma per irraggiamento. I benefici di questi pannelli sono parecchi, innanzitutto si possono rimuovere e spostare, non sono impianti fissi, per cui potrete portarveli via qualora intendeste vendere l'appartamento. Necessitano solo di una presa della corrente, e si possono installare a parete (meglio su quelle perimetrali dell'appartamento, e ad altezza d'uomo), a soffitto, oppure su piedini a pavimento . Alcuni sono decorativi e sembrano veri e propri quadri. Inoltre, e qui sta il grande vantaggio, non generano nella stanza moti convettivi, in quanto non riscaldano l'aria ma tutti gli oggetti nella stanza, le persone che vi soggiornano e le pareti, generando la stessa sensazione di benessere che si ha quando si sta al sole. In assenza di moti convettivi (aria riscaldata che sale verso il soffitto per poi ridiscendere) non vengono sollevati la polvere e i pollini (meno allergie), e l'aria è meno secca (vantaggio per naso, polmoni e la respirazione). Infine sono anch'essi a risparmio energetico e non necessitano di particolare manutenzione. Info qui https://www.eco-network.it/pannelli-radianti-a-infrarossi/
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(5) commenti
Buongiorno, dipende dal risultato finale che si vuol raggiungere, e che inevitabilmente coinvolge il budget a disposizione. Alcune info utili (spero). L'intonaco non attacca sul legno, ma la sua polvere riesce a penetrare all'interno del poro, è da li che va tolto, operazione non semplice, dipende dalla profondità e gravità, meglio guardare con i propri occhi, le foto... Avete valutato la sabbiatura? ci sono aziende che, ovviamente a domicilio, riprendono il tetto. E qui ritorniamo alla considerazione iniziale. Non me ne vogliano gli artigiani a cui avete già chiesto, ma trattandosi di legno, ioselezionereidei falegnami a cui chiedere, ne imprese edili e ne imprese di pitturazioni.
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PRO
Architetto Michele Abbate
5 anni fa
Ben detto Giada, anche perchè le nostre normative sono ispirate a norme di stati ben più freddi dei nostro clima mediterraneo (ovviamente con le dovute eccezioni di luoghi come Bolzano e Trento che, tra l'altro, hanno dato il via alla normativa oggi vigente in Italia). Studi che comunque non tengono conto di una serie di cose che potremmo fare e che invece nemmeno prendiamo in considerazione. Penso, ad esempio al recupero del calore che letteralmente buttiamo tutti i santi giorni, anche semplicemente facendoci una doccia ecc.
PRO
User
5 anni fa
Mi dispiace deluderti Andrea,
la casa "passiva" non prevede l'utilizzo di caldaie a gpl o radiatori in acciaio...
però alla fine avrai una casa confortevole, con un'ottima classe energetica che strizza l'occhio all'ambiente! !!!
Bravo!
Andrea
Autore originale
5 anni fa
grazie innanzitutto

molto probabilmente mi sbaglio , ma che io sappia la casa passiva ha degli standard da seguire si, ma cambia ovviamente in base alla zona

es. se il problema a sud Italia e' il caldo ovviamente non si applicano gli stessi standard costruttivi di una casa del trentino

credo sia cosi' giusto?
Andrea
Autore originale
5 anni fa
sono cmq nella fase costruttiva posso ancora cambiare la caldaia con pompa di calore, anche se il "calore" che emanano i radiatori non è uguale a quello del ventilconvettore
PRO
User
5 anni fa
ti riepilogo, a grandi linee, i requisiti per una casa passiva con un copia - incolla.

Grazie al perfetto isolamento termico, l’edificio riesce a riscaldarsi grazie a fonti di calore che si trovano i tutte le case, ma che di solito passano inosservate. Tra queste: gli elettrodomestici attivi, l’illuminazione, il sole che entra dalle finestre, la cucina, l’acqua calda che scorre nel bagno, gli stessi esseri umani che vi abitano. Benché minima, la quantità di calore prodotta da queste fonti risulta niente affatto trascurabile quando viene adeguatamente preservata.
...
La casa deve provvedere al suo riscaldamento in maniera autonoma (fotovoltaico,geotermico, ecc...)
PRO
Architetto Michele Abbate
5 anni fa
Si Andrea, io, forse, te l'ho detto in maniera un pochino più soft rispetto a quello che giustamente ti hanno scritto i colleghi. Ridotto ai minimi termini, una casa passiva, indipendentemente da dove si trova, in linea teorica, non ha quasi bisogno di impianti (o almeno di quelli che siamo abituati a considerare) per essere calda o fresca. Da qui il termine passiva. Se appena appena cominci a mettere impianti che riscaldano, come diciamo noi, ad alte temperature (cioè l'impianto che tu hai considerato) la casa, di colpo diventa attiva. Questo, in parole povere, è il concetto di partenza per una PH, ma anche per una NZEB. Ed ecco perchè ti serve il professionista, come primo passo.
Andrea
Autore originale
5 anni fa
ma se sostituisco la caldaia gpl con pompa di calore aumenterebbe la classe energetica?
PRO
CAFElab Studio
5 anni fa
Ultima modifica: 5 anni fa
Puoi senza dubbio consultare i tecnici passivehouse (che però non sono consulenti)

Ma se vuoi realizzare una casa passiva o meglio ancora una "casa attiva", un approccio molto più interessante che sta coinvolgendo sia università che i più importanti produttori europei devi avere un approccio più...

beh olistico, un termine usato spesso a sproposito ma che si traduce in 1. benessere e 2. soldi

Quello che ti serve è un serio progetto impiantistico e termotecnico per avere i numeri delle prestazioni dell'involucro, compreso, per esempio, l'apporto dell'illuminazione naturale, sia come sorgente di calore che di luce

La scelta degli impianti non può essere fatta così, con interventi spot, certo, personalmente l'impianto GPL lo eviterei, ma è una scelta che deve essere ragionata numeri alla mano, dipende anche dai gradi giorno, dalla planimetria della casa, dall'utilizzo capire cosa conviene di più.

Quanto costa una caldaia GPL, quanto una pompa di calore?
Intendi mettere il fotovoltaico? Alla fine il ROI quanto è?

saluti

cafelab architetti

www.cafelab.it
PRO
giada mete architect
5 anni fa
In sostanza credo che stiamo tornando al concetto di ecosistema...

Ho frequentato seminari di NZEB e passivhouse e devo dire che non mi hanno entusiasmata più di tanto, anzi quando ho sentito parlare di ricambia d'aria programmato ho inizia a rabbrividire.

Il mio parere è che sia giusto orientarsi ad un risparmio energetico ai fini di un miglioramento qualitativo della vita, ma in questa ottica frammentata l'orientamento è solo verso un risparmio economico. Un progetto orientato davvero al benessere ha bisogno di essere "pensato" in maniera organica, la scelta corretta del materiale componente una parete, potrebbe far passare in secondo piano il tipo di riscaldamento, una casa in paglia viene riscaldata con una stufetta a pellet dalla dimensione di una cassetta della frutta e non ci costringe ad aprire le finestre in maniera programmata o ad inserire un ricambio d'aria forzato per mantenere il giusto microclima!

Chiedo scusa se risulto ripetitiva!

www.animarchitettura.com
PRO
CAFElab Studio
5 anni fa
Ultima modifica: 5 anni fa
stiamo parlando della stessa cosa,

purtroppo la maggior parte della comunicazione è "da termotecnici" ci parla di case costruite con la calcolatrice in mano dove il progetto conta poco, guardano solo l'involucro.

Mi piace invece molto l'approccio della Active House che parte dalla Passivehouse per inserire però una serie di istanze che sono sempre "misurabili" ma hanno molto più a che fare con la bellezza e la qualità del progetto e che se adottate restituirebbero all'architetto il suo ruolo,

perchè non sò voi ma io ambisco a qualcosa di più interessante che la parte dell'artista svanito o del timbracarte

saluti

cafelab architetti

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