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ing_enuo

Design cannibale

ing_enuo
6 anni fa

Ci sono degli oggetti (complementi d'arredo soprattutto) che sono riusciti a sintetizzare il design, l'efficacia ed il gusto di un'epoca... ma non solo, sono diventati trans-generazionali. Sono oggetti 'mitici', 'icone': capostipiti di mille imitazioni (anche se qualcuno vorrebbe chiamarle 'scuole'), insensibili allo scorrere del tempo. Avanguardia e classicità - ormai concentrate in un unico oggetto: a parte tutto, come rimanere insensibili a cotanta capacità progettuale? Chapeau!

Il problema è che, letteralmente, 'non se ne vanno': dal centro della scena, dalla nostra immaginazione ma soprattutto, da riviste e negozi.

E' una specie di design cannibale: come il mitico Urano, non lascia spazio alle nuove generazioni, uccise praticamente in culla...

Faccio un esempio per me esemplare: se vi dico lampada a terra, qual è il termine di paragone immediato? Qual è il riflesso (di design) pavloviano - dal 1962? Talmente unica da avere una pagina wiki tutta per sé...

Ovviamente questa!

Quando ho dovuto comprare una lampada per illuminare il tavolo, ho veramente fatto fatica a trovare qualcosa che avesse un suo carattere, una lampada che non rimandasse a questa - o per lo meno l'affrontasse con un po' di spavalderia (fresca ingenuità?).

Altro esempio: se vi dicessi poltrona, pelle, colore rosso? Blink!

Ok, sulle poltroncine c'è un po' più di varietà: ma con la precedente e questa e quest'altra, direi che abbiamo fatto il 40% delle foto delle riviste moderne - ma la più 'recente' è del 1930!


Lampade, sedie, pentole, posate, bici, computer, occhiali, specchi, vasi... quali sono i vostri oggetti-cannibali?

(sotto: dispenser sapone doccia)

Commenti (3)

  • PRO
    michele volpi - studio interior design
    6 anni fa

    Quando devo consigliare una poltrona di dimensioni ridotte ai miei clienti, la prima cosa che mi viene in mente e la Barcellona di Mies Van Der Rohe...è per me inevitable.

    ing_enuo ha ringraziato michele volpi - studio interior design
  • PRO
    Lidia Zitara
    6 anni fa

    Bellissimo intervento ing! Ci sono piante cannibali anche in giardino. Certe varietà di rose, o alcuni accostamenti. da rifletterci!

    ing_enuo ha ringraziato Lidia Zitara
  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    6 anni fa

    ci voleva una domanda così prima di incominciare...la risposta, una sola, una, ma prima una piccola premessa in due tempi (per brevità).

    (1) è da quando l'uomo è diventato stanziale che la tecnologia gioca un ruolo importante nelle attività di trasformazione per determinare e differenziare ... fino a insinuare un principio di riconoscibilità. l'individuo è , esiste, per la sua specializzazione e ovviamente per gli oggetti che usa per esercitarla... più che l'abilità, l'oggetto sembra poter identificare e decretare l'appartenenza. Cosa intendo?, il ragionamento ingegnere è interessane, coerente, ma non sembrano esserci alchimie nei comportamenti che portano alle scelte (che Plavov e Rizzolatti mi perdonino), semplicemente il ragionamento trova una sua logica perché riferito a un gruppo di uguali che con quell'oggetto-i si riconoscono. Rizzolatti secondo me con la scoperta dei neuroni specchio ha evidenziato questo aspetto, anche se, me ne rendo conto, non è dimostrato;

    (2) se si analizzano questi oggetti, questi particolari oggetti di appartenenza, si riconoscono oggetti millenari, e basta saper vedere per accorgersi che alcuni segni arrivano dagli egizi, dagli scienziati greci-siculi o dagli ingegneri umbri del rinascimento ...cosa voglio dire, che è l'idea elegante che governa il suo processo ideativo-produttivo, che fa di un oggetto il proseguimento ideale della pelle dell'individuo, e dunque questo lo sceglie per affinità e per cultura ovvero per semplificare il suo processo di scelta, a volte reso immune proprio dagli oggetti d'uso.

    ora la risposta...qual è l'oggetto per me?... uno solo, uno, uno ...l'ultimo che ho progettato.

    ing_enuo ha ringraziato RAIMONDO MASU TEAM
Italia
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