Miglioramento comfort abitativo

2 anni fa

Buongiorno, abito in un appartamento all'ultimo piano di un condominio costruito nel 1976. Siamo in zona Climatica E. I miei condòmini non vogliono prendere in esame una coibentazione a cappotto esterno che in effetti darebbe non pochi problemi dato che l'edificio è rivestito di mattonelle a vista tipo klinker. Vorrei pertanto agire in autonomia con interventi all'interno e preciso che negli anni passati ho già sostituito tutti gli infissi e una decina di anni fa era stato rifatto il tetto condominiale che risulta coibentato (ma non so quanto efficientemente). Però più mi documento sulle possibilità per migliorare il comfort abitativo della mia abitazione, più mi sento confusa:

1) ho letto della possibilità di insufflare materiali coibentanti in schiuma nella intercapedine presente nelle mura perimetrali. Tuttavia documentandomi ho visto che alcuni sono scettici su questo sistema per la formazione di ponti termici in corrispondenza dei pilastri, ad esempio.

2) ho visto che è possibile intervenire con una controsoffittatura (abbiamo pareti alte 3 metri) in cartongesso che viene riempita di isolante, che credo aiuterebbe non poco in inverno nel mio caso perchè temo che la maggior parte del calore se ne vada verso l'alto. E' un intervento sensato se non sono coibentate le pareti laterali?

3) ho sentito della possibilità di rivestire anche le pareti verticali con cartongesso + isolante, ma è un intervento che potrei fare solo in alcune stanze più esposte: ha senso oppure devo scegliere tutto o niente? A parte il costo e la riduzione degli spazi, nei bagni ho le piastrelle e in alcune camere mi sembra difficilmente applicabile nel mio caso

4) è possibile coibentare i cassonetti delle tapparelle esistenti, senza rifarli del tutto? Mi pare entri molto freddo da lì.

Grazie per le risposte che potrete darmi per un orientamento.

Cristina

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Commenti (3)

Franco2018
2 anni fa
Sei all’ultimo piano? Sotto il tetto?
PRO
studio moroni
2 anni fa
Buongiorno, nel caso decidiate di coibentare internamente, fate molta attenzione ai materiali che utilizzate, in quanto dovete evitare fenomeni di condensazione interna; pertanto vanno usati materiali igroscopici o con barriera al vapore. I cassonetti si possono coibentare artigianalmente o con prodotti specifici preformati.
Andrebbe effettuati uno studio specifico dell’intervento, conoscendo anche le stratigrafie degli elementi disperdenti.
Cordialmente
Moroni Michele
Consulente energetico CasaClima
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Davide Priori, può darsi che non tutte le spese che ha sostenuto, sostiene e sosterrà rientreranno nel 110. Può darsi che alcune le detrarrà solo come normali spese di ristrutturazione, al 50%. La coibentazione del tetto, però, potrebbe rientrarci, nel caso in cui la sua superficie equivalesse al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio https://www.studiomadera.it/news/388-superficie-lorda-disperdente. Il tetto è parte comune dell'edificio. Potreste anche prendere in considerazione il cappotto per l'intera casa, se alla fine vi conviene. La Legge di Bilancio ha esteso il beneficio del Superbonus anche al proprietario di un massimo di 4 unità ubicate nello stesso fabbricato. Stralcio dalla risposta n. 58 del 27 gennaio 2021: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3057124/Risposta+all%27interpello+n.+58+del+27+gennaio+2021.pdf/0c2de96d-bfe7-c96d-bc38-0d1204f8de05 "Va, tuttavia, precisato che la lett. n), del citato comma 66 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2021 ha modificato il predetto comma 9, lett. a) dell'articolo 119 del decreto Rilancio, prevedendo che il Superbonus si applica anche agli interventi effettuati «dalle persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche». Può farlo anche il familiare convivente del proprietario/i, se ne sostiene le spese. Idem se l'intero edificio ha una caldaia centralizzata e, nel caso fosse di vecchia generazione, la cambiaste con una a condensazione. Glielo consiglio di nuovo: senta il suo architetto, o geometra, quello che si è occupato della richiesta del Permesso di Costruire e cambio di destinazione d'uso del sottotetto.
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PRO
Caterina Martini
2 anni fa
Buonasera. Per quanto riguarda i cassonetti io sconsiglio di coibentare quelli esistenti, perchè uno dei principali problemi è la tenuta all'aria, che non si riesce a garantire se non sostituiendoli. Consiglio quindi la sostituzione per non rischiare di eseguire interventi che potrebbero non portare al risultato sperato. Per quanto riguarda l'insufflaggio confermo che porta alla creazione di ponti termici, e quindi è consigliabile soprattutto in abbinata ad un cappotto interno o esterno.

Per quanto riguarda il controsoffitto, dipende: se siete all'ultimo piano con sottotetto non riscaldato, ha senso ipotizzare una coibentazione. Se invece sopra di voi c'è un altro appartamento riscaldato (specialmente se avete un riscaldamento centralizzato) non ha molto senso la coibentazione. Per quanto riguarda invece la coibentazione interna.... è un tema davvero delicato. Va valutata con attenzione e dovete farvi fare un progetto da parte di un tecnico specializzato: il rischio è di spendere inutilmente o addirittura di creare ponti termici... a meno che non sia progettato+ realizzato da tecnici davvero preparati. Affidatevi solo a persone di certificata esperienza.

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