Quali sono stati i vostri imprevisti durante il cantiere?
Sara
l'anno scorso
Risposta in evidenza
Ordina per:Più vecchia
Commenti (22)
mameliemamelie
l'anno scorsoVSTUDIO
l'anno scorsoDiscussioni simili
progetto architettonico ed esecutivo: dubbio costruttore
(4) commentiPurtroppo capita spesso che nella realizzazione di un edificio si debba procedere alla realizzazione di varianti più o meno sostanziali in quanto determinate dinamiche difficilmente si possono prevedere in fase progettuale. Questo succede quasi sempre e, in alcuni casi le modifiche rimangono nascoste o comunque non alterano la geometria del progetto, altre volte invece la possono modificare. Un costruttore, se di esperienza, normalmente inserisce delle clausole contrattuali che possono andare dall'"acquisto a corpo e non a misura", all'esplicita dichiarazione che il progetto su carta può variare in fase d'esecuzione. Questo non significa assolutamente che il costruttore sia uno "squalo" ma semplicemente che si crea una tutela contrattuale per varianti che in corso d'opera sono sempre in agguato. Per questo le suggerirei per prima cosa di leggersi bene il contratto e capire da li se quello che le è successo è lecito o meno. Per quanto riguarda la cucina personalmente non mi sarei mai fidato di realizzarla sulla scorta di un disegno architettonico di una casa in costruzione in quanto pochi centimetri in più o in meno possono essere una normale tolleranza da un esecutivo ad un "as built". Sul posto auto, contratto permettendo, avrei invece qualche obiezione in quanto, pur applicando la logica del "a corpo e non a misura", si potrebbe ridurre la godibilità di un bene! Se lei, ad esempio, nel posto auto promesso a contratto poteva pensare di parcheggiare una grossa auto, un auto e una moto o una smart e un utilitaria, ed ora può parcheggiare solo un utilitaria, si ritroverebbe con un posto auto che, al di la delle misura, non soddisfa più le caratteristiche iniziai per le quali lei aveva propeso per quell'investimento. In ogni caso per questo tipo di risposte, più che di un architetto (la risposta nella fattispecie gliel'ho data nelle prime righe) ma di un avvocato.... mostra di piùCosa pensate degli architetti che non praticano i cantieri..?
(102) commenti@stefaniasasso61 i grandi architetti o grossi studi se così li vogliamo chiamare posso assicurarti che seguono lo stesso i lavori. Io ho lavorato anni fa per degli studi associati dove il più piccolo era composto da circa 40 professionisti ed avevamo una decina di cantieri da seguire oltre quelli ancora da iniziare...e non il cambio di una stanza o la ristrutturazione del cesso. Ma cantieri dal costi di 15-20 milioni di euro, restauri conservativi, concorsi di progettazione etc etc etc. E per la direzione dei lavori c’era una squadra di colleghi che a turno giravano una volta su uno, un’altra sugli altri cantieri, me compreso, con il coordinatore dello studio e a volte anche l’archi capo e si seguiva comunque ogni cantiere. Dipende solo dallo studio insomma e dal professionista. Conosco colleghi che in cantiere ci vanno per dire che sono la DL e poi alla fine dei lavori. Io ci vado tutti i giorni se sono cantieri vicini, se sono più lontani un paio di volte la settimana, se sono fuori regione mi organizzo e vado anche 3-4 volte al mese o delego dei colleghi sul posto..mentre per qualche cantiere all’estero mi sono in quel caso, organizzavo una volta al mese e ci restavo per circa 6-7 giorni e seguivo tutto il giorno..! Insomma se si vuole e si fa bene il proprio lavoro ci si va in cantiere.... mostra di piùDubbi ristrutturazione
(89) commentifrancesco Autore originale 4 ore fa "Ho fatto una chiacchierata con l'architetto, mi ha detto che potremmo fare a meno di inserire il muratore nella Cila, per lui può bastare l'idraulico e elettricista. Io gli ho detto di propormi ugualmente un paio di muratori per un preventivo. Secondo voi è fattibile ció che dice." @francesco, ho fatto il copia incolla del tuo post perché altrimenti non si capisce più chi risponde a chi e per cosa. Tutti dicono di tutto, poi cancellano i loro commenti in cui suggeriscono escamotage poco, anzi, per niente legali, visto che sono dichiarazioni false, per dribblare le leggi, e rileggendo la discussione vengono a mancare i collegamenti. Scusa, non ce l'ho con te, è che ho riletto tutti i commenti e -puf- ho visto che alcuni sono stati cancellati. Spariti. Io però avevo salvato su cloud la discussione per inviarla al mio architetto, e lì i commenti originali ci sono ancora. Ora rispondo alla tua domanda, ma, ti ripeto, non sono un professionista dell'edilizia, e pur essendo un avvocato opero in un settore diverso da quello della pubblica amministrazione del settore edile, quindi prendi la mia risposta come una semplice osservazione di natura legale, e speriamo che stavolta intervenga un architetto o un geometra a darti una risposta professionale di parte certa e sicura, non campata in aria. Tu ti sei rivolto a un professionista iscritto a un Albo professionale, che ti ha progettato i lavori, che compilerà la parte di sua competenza della CILA ( le dichiarazioni del progettista ), che raccoglierà e allegherà tutta la documentazione di cui va corredata e che alla fine la assevererà (assumendosi la responsabilità civile e penale di quanto dichiara, con questa formula ben precisa: "5 ASSEVERAZIONE DEL PROGETTISTA Il progettista, in qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli artt. 359 e 481 del Codice Penale, esperiti i necessari accertamenti di carattere urbanistico, edilizio, statico, igienico ed a seguito del sopralluogo, ASSEVERA che l’intervento, compiutamente descritto negli elaborati progettuali, è conforme agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che è compatibile con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell'edilizia e che non vi è interessamento delle parti strutturali dell'edificio"). Quindi, se in piena coscienza professionale egli reputa che tu possa smantellare i pavimenti, le piastrelle e i sanitari esistenti, che dopo l'intervento dell'idraulico e dell'elettricista sugli impianti (rifacimento ex novo degli stessi) tu possa rifinire il bagno occupandoti personalmente della posa del nuovo rivestimento, delle piastrelle e dei sanitari, e che tu possa, sempre dopo l'intervento dell'elettricista che mette in sicurezza la parete da demolire eliminando dalla stessa gli impianti elettrici preesistenti in modo che tu non corra rischi, così come reputa che tu possa ricostruirla in cartongesso nella nuova posizione come da progetto, a patto che sia poi l'elettricista a occuparsi dell'impianto elettrico nella nuova parete, allora penso che tu possa fidarti del suo parere. Non penso che assevererebbe la CILA se non ritenesse lecito il tuo intervento in tal senso, visto quello che rischia penalmente. Sintetizzando, se si rispettano tutte le normative, in conformità con le prescrizioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi, della disciplina urbanistico-edilizia vigente, delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio), se l'architetto asseverante reputa che alcuni lavori di modesta entità e di libera edilizia li può svolgere il titolare, e visto anche che nella CILA vi è una sezione apposita, h, in cui il legislatore ha previsto la comunicazione di questa eventualità consententendo di spuntare il rigo 2.h, allora non vi è dichiarazione mendace, e sei autorizzato a effettuare i lavori previsti nel progetto che non richiedono dichiarazioni di conformità senza violare alcuna normativa. Mi sembra più corretto, in quanto veritiero, dichiarare che è il titolare a eseguirli, piuttosto che dichiarare, mendacemente, che i lavori di demolizione e ricostruzione della parete li avrebbe svolti l'idraulico, per utilizzare il suo DURC, come qualcuno ti aveva suggerito di fare, cancellando poi il commento. Ogni dichiarazione mendace su un atto che intercorre tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione lo espone a sanzioni. A mio parere, fai comunque bene a chiedere un preventivo ai muratori con regolare partita IVA e DURC in regola. Abbattere una parete, anche se priva di impianti elettrici e idraulici al suo interno, può essere pericoloso, puoi incorrere in un infortunio e nelle relative spese, e dal punto di vista economico può quindi non tradursi in un risparmio occuparsene in prima persona se non si è mai lavorato nell'edilizia, come tu stesso hai ammesso. Infine, anche il mio architetto mi ha confermato che i DURC delle imprese coinvolte non vanno più allegati, in seguito a nuove normative di semplificazione, quindi è sufficiente comunicare., nell'apposito elenco da allegare alla CILA, i dati fiscali delle imprese e che sarà cura del SUED del Comune (Sportello Unico per l'Edilizia Digitale) scaricare il Documento accedendo con le proprie credenziali ai siti istituzionali (INPS, INAIL o Sportello unico previdenziale). Qualora i versamenti contributivi INPS, INAIL e Cassa Edile non risultassero regolari, gli Enti lo comunicano al SUED, e l'impresa o l'artigiano inadempienti sono tenuti a regolarizzare i versamenti.... mostra di piùMettiamo il cappotto
(127) commentiA proposito delle verande ho sentito pareri contrastanti, probabilmente dovuti all'interpretazione dell'articolo 119 del Decreto Legge Rilancio. In effetti il comma 13-ter dell'articolo limita le asseverazioni dei tecnici incaricati e gli accertamenti eventuali da parte dello Sportello Unico dell'Edilizia esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi asseverati. In pratica, l'abuso edilizio commesso sulla proprietà privata non inficia il diritto del condominio intero a beneficiare del Superbonus. Qui però entrano in gioco le interpretazioni: la veranda è un abuso commesso su una proprietà privata? La superficie piana del balcone è proprietà privata del singolo condomino, ma la facciata che la veranda chiude no, è parte comune condominiale. Ergo, se il professionista assevera lo stato legittimo dell'edificio nonostante l'esistenza di verande abusive non sanate o non rimosse, si assume anche la responsabilità, nel caso di un controllo da parte dello SUE o della Agenzia delle Entrate, della eventuale decadenza dei benefici del Superbonus. Ovvero paga la sua assicurazione, se copre questa evenienza, o di tasca sua, ma non penso sia automatico, il condominio dovrà intentargli causa civile.... mostra di piùSara
l'anno scorsomameliemamelie
l'anno scorsoRenata V.
l'anno scorsostefaniasasso61
l'anno scorsomameliemamelie
l'anno scorsovale ria
l'anno scorsoUltima modifica: l'anno scorsoSara
l'anno scorsoFranco Tiratore
l'anno scorsoRAIMONDO MASU TEAM
l'anno scorsoUltima modifica: l'anno scorsomameliemamelie
l'anno scorsoOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
l'anno scorsoFranco2018
l'anno scorsomameliemamelie
l'anno scorso
Mauro D.