Unire due ville adiacenti

3 anni fa

Devo unire due ville, di cui una (quella in cui vivo) è già ristrutturata.
Bisogna creare un'apertura in modo da potere accedere nella nuova casa. Il problema è una cappottiera che abbiamo già costruito perché la porta necessaria per la comunicazione andrebbe a finire proprio sulla cappottiera (che non voglio né demolire e neanche spostare).
Il tratto arancione nella piantina rappresenta la cappottiera
La freccia blu rappresenta l'ingresso della casa.
La linea verde rappresenta una finestra che non è stata riportata nella pianta.

Commenti (23)

rafde
Autore originale
3 anni fa
Questa è la cappottiera
rafde
Autore originale
3 anni fa
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Q
(27) commenti
Ormai oggi la tecnologia Lvt è già sorpassata e pertanto si ragiona con pavimenti vinilici ancora più performanti. Spc e Espc hanno già iniziato a farsi strada nel complicato mondo dei pavimenti che, per i non addetti, risulta un bel rebus capire bene pregi e difetti. Restando sempre su qualità elevate, questi ultimi permettono di posare più stanze adiacenti tra di loro con nel mezzo un'apertura sz dover spezzare con apposito giunto di dilatazione perchè la dilatazione è praticamente nulla, anche in presenza di pavimento radiante. E' fonoassorbente di per sè in quanto tutto composto da materiale vinilico (a differenza del laminato composto da più strati e sovrastato in superficie da una lamina di plastica melaminica rumorosa e non impenetrabile ai graffi e cadute). E' un materiale idrorepellente (impermeabile 100%) che non patisce le fuoriuscite d'acqua come il legno o lo stesso laminato. Le finiture oggi riprendono la testura del legno e delle ceramiche con effetto pietra o cemento a volte non distinguibili. Viene addirittura riconosciuta la Classe A+ che rappresenta il minor livello in assoluto di materiali utilizzati praticamente atossici vicini allo 0. Come tutti i pavimenti prefiniti flottanti, può essere sostituito semplicemente smontandolo e rimontandolo. L'unico aspetto poco apprezzato da alcuni clienti è solamente il fatto che non amano posare per terra la plastica.... detta da loro. E comunque rimane con quotazioni più accessibili del pavimento in legno. Per il resto, noi che veniamo da anni di Pavimenti in legno parquet massiccio e prefinito, ci dispiace non poter pavimentare gli spazi con legno, anche perchè secondo noi rimane in assoluto il migliore materiale per viverlo ogni giorno nelle proprie case e con la famiglia e soprattutto bambini. Non possiamo non dare atto però che il pavimento Vinilico è una soluzione ormai attuale e validissima - pratica e comoda e con meno lavorazioni da eseguire, per chi non voglia dedicare qualche attenzione in più rispetto al legno e allo stesso tempo durevole, potendolo sostituire più facilmente con altro pavimento se desiderate.
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(2) commenti
buongiorno, il problema non sarà solo normativo (la legge imporrebbe la "visibilità" per le porte quindi una larghezza di cm 80) ma dovrà realizzare una scala per raggiungere l'appartamento più basso e la soluzione probabilmente si concentrerà su questo aspetto, non conosco l'anno di costruzione dei due palazzi e la struttura dei solai ma il problema sta tutto nell'equilibrio tra strutture - passaggi - altezze e gradini. Maurizio Ravasi
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(22) commenti
Beh, insomma..dipende molto dall'ampiezza dello spettro che ciascuno ha in testa per definire "considerevole" una spesa. Penso si possa sgrossare e concordare che un bagno "di medio livello" con soluzioni che non siano sanitari e piastrelle del più basso capitolato cinese e con una disposizione appena semplicemente diversa da quella già obbligata dalla posizione precisa degli impianti esistenti, non può costare meno che tra 5 e 10mila euro. Esiste un mondo intero di rivenditori e muratori che cercano di minimizzare l'aspettativa dei costi per invogliare il cliente ad imbarcarsi nel lavoro (che poi deve finire per forza) lasciandogli il compito di fare le addizioni alla fine e, se non proprio "distraendolo", quantomeno non cercare di fargli leggere esplicitamente che tra demolizioni (con i problemi nascosti che possono derivare dal far saltare una mattonella e vedersi partire le 5 adiacenti), buon senso (si sostituiscono rivestimenti e sanitari: è sciocco non rinnovare tubazioni vetuste degli impianti, il che comporta però dover demolire un pavimento intero incluso il massetto: non si vuole fare? Allora forse risulta più cost effective orientarsi su altre azioni per rinfrescare la stanza da bagno, dal colore agli accessori, etc) e aspirazioni estetiche (pur partendo dal presupposto di non volersi concedere il bagno di Vladimir Putin, la persona mediamente attratta dalle pubblicità patinate di bagni di 20mq cerca di appagare le proprie aspirazioni inserendo la doccia Makro filo pavimento sul bagnetto condominiale fine corridoio di 1,4 x 3,2 mt, e poi cercando di risparmiare montando le mattonelle di prezzo inferiore, magari "sopra quelle esistenti" e tutto il repertorio annesso di esperienze vissute, senza capire che magari dirottare la spesa della doccia sul riposizionamento degli impianti produrrebbe un risultato qualitativamente molto maggiore) deve avere in tasca 10mila euro per pensare con serenità a rifare una stanza da bagno potendosi orientare nella scelta di sanitari, rubinetterie, accessori, loro disposizione nella stanza, rivestimenti e quant'altro. Se alla fine avrà speso di meno (questo target non è affatto da escludere) tanto meglio: ma il problema è se accade il contrario: se il cliente pensa di stare dentro a 3000 euro per rifare il bagno e poi passo dopo passo, "strappo" dopo "strappo" e concessione dopo concessione, si trova ad averne spese 6500. Ed ora, in questo quadro, secondo l'uditorio medio di chi legge queste pagine in veste di utente, il progettista della rivendita di box doccia Makro potrebbe mai consigliare di destinare la stessa risorsa ad un implementazione dell'intervento edilizio scegliendo una doccia gradevole di media gamma al posto del top della Makro? E l'architetto che lavora direttamente per il cliente? Il muratore potrebbe mai dire che "se si opera in questo modo si può evitare di demolire l'intero pavimento"? E l'architetto del cliente? A questo punto, sgrossato il calcolo per cui (ma vado veramente con l'accetta) un bagno prevede l'investimento di 10mila euro, farei io una domanda candida, sincera e spassionata all'utente di turno: qual'è il valore giusto che è disposto a spendere per la consulenza di un professionista che lo affianchi e lo guidi nel compimento di un'operazione comunque complessa? Sarei sinceramente grato di una risposta dall'utente medio. Entrare nella sua testa e scoprire come ragiona.
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(17) commenti
Riguardo a far accorpare A con B la vedo difficile, anche se un mio cliente, anni fa, ci riuscì realizzando una sorta di serra in vetro basso emissivo in cui furono costruiti la scala e i pianerottoli che di fatto unirono i due fabbricati adiacenti ma separati. Può però immaginare i costi che ciò comporterebbe. Se però non ci sono box auto di pertinenza, potrebbe trasformare il fabbricato rurale in due box auto, il resto "locale deposito", almeno uno dei due box rientrerebbe nell'esenzione IMU in qualità di pertinenza dell'abitazione principale. Le confermo che i fabbricati censiti come "rurali" sono esenti da IMU solo se sono strumentali all’attività agricola con i requisiti di ruralità, e quindi essere di proprietà e condotti da un allevatore/agricoltore/coltivatore diretto.
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rafde
Autore originale
3 anni fa
Dove c'è il cassone si dovrebbe creare l'accesso nell'altra casa il problema è che alle spalle c'è il bagno
rafde
Autore originale
3 anni fa
il termosifone vicino al cassone verrà eliminato
rafde
Autore originale
3 anni fa
Si era pensato di spostare la camera da letto dalla parte opposta( in modo da spostare anche il bagno) però da quel balcone si accede ad un terrazzo che vedete in foto. Mi sembra sprecato l'accesso a questo terrazzo da una camera da letto invece che da un living
rafde
Autore originale
3 anni fa
Ci sarà una soluzione?
PRO
Casadivale
3 anni fa
Ci sarà un altro bagno, con l'ampliamento, a servizio della zona giorno?

Se si, in questo caso rimpicciolirei il bagno attuale, mettendolo al servizio della sola camera da letto, eliminando il bidet ed inserendo un doccino di fianco al water. in questo modo puoi creare l'apertura.
rafde
Autore originale
3 anni fa
Si, c'è un altro bagno però volevamo predisporre questa zona della casa comoda con tutti i servizi in modo da poterla utilizzare come appartamentino indipendente e comodo fra qualche anno.
PRO
Casadivale
3 anni fa
Hai per caso la pianta dell'altra unità immobiliare? Sarebbe più semplice poterti dare un consiglio
rafde
Autore originale
3 anni fa
Al momento non ho la pianta dell'altra parte della casa anche perché non possiamo fare interventi in quanto abbiamo ristrutturato da due anni, non pensando che i vicini avrebbero messo in vendita la loro casa.
L'unico intervento previsto è l'apertura per poter accedere. alla nuova zona.
rafde
Autore originale
3 anni fa
Poiché uniremo anche il piano superiore (dove non ci sono problemi) quindi la casa risulterà già molto spaziosa, fra qualche anno potremo decidere di rendere indipendente questa zona e destinarla a qualche familiare. Quindi dovremmo creare una camera da letto un bagno comodo e un living con la predisposizione per la cucina ( che non metteremo adesso ).
PRO
Casadivale
3 anni fa
Scusa ma mi sono persa, la porta dove c'è il segno arancione e quella che dovreste aprire o esiste già?

Non capisco come confinano le due unità immobiliari. Dal disegno sembra di capire che ci sia un pianerottolo fra le due.
rafde
Autore originale
3 anni fa
Le due unità sulla piantina non sono ancora comunicanti dovremmo creare la comunicazione, abbattere un muro per poter entrare nella nuova unità. È proprio questo il problema quale parte del muro abbattere?

Nella piantina non è presente una cappottiera che io ho rappresentato con una linea arancione
PRO
Casadivale
3 anni fa
Io non le vedo confinanti, mi sembra che ci sia un corridoio fra le due che quello successivo alla freccia blu
rafde
Autore originale
3 anni fa
si è l'ingresso della mia casa, allego una foto
rafde
Autore originale
3 anni fa
questo è il corridoio e dietro il cassone c'è il bagno dell'altra casa.
La cappottiera si vede nelle altre foto che ho allegato
vecchiosetter
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Non vedo quale sia il problema a spostare la cappottiera e onestamente trovo poco razionale l idea di rifare/spostare un bagno ( quindi ristrutturare mezzo appartamento ) per non spostare un armadio a muro
rafde
Autore originale
3 anni fa
Vecchiosetter comunque l'appartamento è tutto da rifare, verranno buttati giù tutti i muri quindi non sarà un problema spostare un bagno.
vecchiosetter
3 anni fa
Anche se l appartamento è interamente da ristrutturare, anzi a maggior ragione,non vedo il problema di spostare o rifare una cappottiera, che trovo irrazionale essere un punto fermo nella progettazione di tutto l appartamento.

Partirei dal presupposto di avere la migliore distribuzione dei locali interni, piu Importante della posizione dove collocare i cappotti.
rafde
Autore originale
3 anni fa
perché la cappottiera si trova nella zona nuova dove abbiamo già eseguito una ristrutturazione, forse non si capisce dalla piantina.
Adesso allego una nuova foto della piantina con la cappottiera
rafde
Autore originale
3 anni fa
La cappottiera si trova nel corridoio dell'attuale abitazione
rafde
Autore originale
3 anni fa
si vede anche nelle foto che ho allegato
vecchiosetter
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Non serve che me lo ripeti, lo avevo capito.

Ti esprimo solo un elemento da considerare, il primo che mi viene in mente: quella parete è portante, da come si evince dalla planimetria l unica possibilità semplice di apertura è in quel punto, aprire un altro varco in posizione differente significherebbe fare una cerchiatura, con un maggior esborso economico di qualche migliaio di euro... fare la tua cappottiera ti è costato più o meno di 4000 euro? Dalla risposta arrivi alla conclusione se val la pena spostarla o mantenerla 😉

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