soppalco abitabile o no?

Li-qui

3 anni fa

Buon pomeriggio,

come posso avere la certezza che un soppalco sia abitabile oppure no?

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Commenti (3)

Hermann
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Buonasera Li-qui. Si tratta di un appartamento che vuole acquistare? Il soppalco abitabile ha certe caratteristiche, le dimensioni e l'altezza, che lo rendono tale, ma per sapere con esattezza come è stato accatastato bisogna esaminare le pratiche edilizie depositate in Comune, oltre che i dati dell'appartamento presenti in Catasto. Dal raffronto delle documentazioni (quella che fa titolo, in materia edilizia, è quella presente in Comune, mentre il Catasto ha titolo in materia fiscale) avrà la necessaria chiarezza, soprattutto saprà se il soppalco è regolare e non un abuso edilizio. Le consiglio, nel dubbio, di farsi affiancare da un professionista, anche solo un geometra, per controllare la conformità e la destinazione d'uso di ogni opera compiuta nell'appartamento tra lo stato di fatto e le pratiche edilizie depositate.

Se il soppalco è regolare ed è stato aggiunto in seguito alla costruzione originaria, in Comune troverà una pratica edilizia relativa, il Permesso di Costruire, in quanto ha aumentato la superficie abitabile dell'appartamento.
Li-qui
Autore originale
3 anni fa
Esatto, un appartamento in vendita in una palazzina del 2012 mai venduto/abitato. Questa la cartina del soppalco.
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Q
(4) commenti
Gentile Maria Giovanna, molto probabilmente sulla pianta catastale c'è un errore di trascrittura dell'altezza del soppalco che sarà di 180-184 cm. Se l'altezza complessiva dell'appartamento è di 410 cm. è probabile che sotto al soppalco ci sia un'altezza utile di circa 210 cm, poi un solaio dell'ammezzato con spessore di circa 15 cm e l'altezza abitabile del soppalco di 184 cm. Tenga però conto che affinché l'ammezzato sia condonato come ambiente abitabile, esso non ha un'altezza da regolamento edilizio che prevede, invece, un'altezza utile di 270 cm.. Al di sotto del soppalco poi sono ammesse altezze pari a 240 cm per ambienti di servizio (bagni, cucina, disimpegno) e sempre 270 cm. per ambienti in cui è prevista la permanenza degli abitanti (camere da letto, soggiorno, ecc.). L'altezza uguale o inferiore a 180 cm. è possibile per locali di deposito. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti può senz'altro contattarmi in privato (sono a Napoli). Cordiali saluti Alessandra Forino
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DISPOSIZIONE E SOPPALCO
Q
(10) commenti
giusto per fortificarti nella tue intenzioni, ti offro una disposizione completamente diversa (che probabilmente non ti piacerà): nel soppalco, metti un divanetto a due posti e la tv! D'inverno sarà una specie di nido caldo (il calore si concentrerà tutto lì: magari potresti prendere uno di quei [divani destrutturati[(https://www.houzz.it/foto/colore-e-design-nel-soggiorno-ottocentesco-phvw-vp~81800575) in cui si sta molto comodi, praticamente sdraiati); d'estate... beh, ma chi guarda la tv d'estate, in casa? Sotto, un divano e due poltrone per accogliere gli amici. (perché -pensaci bene- quante volte ti capita di vedere un film in quattro?) Avresti due vantaggi da questa scelta: molte più opzioni nella disposizione dei mobili in salotto (adesso il divano crea un corridoio lungo 2 metri, con percorso obbligato; dopo invece: pochi vincoli, la possibilità di scegliere tra due pareti per la libreria e, se posizionassi la/le poltrone verso la cucina, continueresti ad avere un corridoio ma con molte meno costrizioni. Inoltre potresti scegliere una poltrona sfiziosa e "appariscente" da collocare come punto focale del salotto). Due: un salotto senza tv ti permetterà di sfruttare la zona come area conviviale molto più di quanto credi, soprattutto perché avrà senso installare un impianto audio dedicato (che vedrai, sfrutterai più della tv. Mi pare inutile che ti stia a dire che adesso ci sono diffusori molto belli anche da muro). Oltretutto potresti prendere in considerazione la possibilità di spostare il tavolo sotto il soppalco, difronte alla cucina, lasciando a chi si siede sui divani di godere della vista dalle finestre Pensaci, Giovannino, pensaci! p.s. Che te ne fai della doccia nel bagnetto di servizio? Piuttosto un armadietto dove tenere asciugamani, saponi, detersivi, la scopa, il secchio...
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ammezzato abitabile.
Q
(8) commenti
Buongiorno Simone, il quesito che lei pone è complesso. La planimetria e le indicazioni che fornisce non sono sufficienti per dare alcun parere serio. Affrontare una ristrutturazione di un immobile come quello che ha postato è un'operazione complessa, che deve essere affrontata tenendo conto di molti fattori, a partire dalla fattibilità urbanistica e dalla verifica di tutte le questioni tecniche e strutturali. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista che saprà interpretare tutte le sue esigenze e metterà al suo servizio la propria competenza ed esperienza. L'investimento emotivo ed economico quando si ristruttura è solitamente importante: fare le scelte giuste fin da subito è la chiave per la riuscita di qualunque progetto. Passione e coinvolgimento non bastano, servono capacità professionali specifiche. Si affidi e sarà solo valore aggiunto quello che scaturirà dalla collaborazione tra lei e il suo professionista Per esperienza posso dirle, e certamente i miei colleghi confermeranno, che quando il rapporto di fiducia che si instaura tra cliente e progettista è forte del rispetto delle reciproche competenze e aspettative il risultato è sempre soddisfacente.
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Sottotetto non abitabile
Q
(2) commenti
Sono domande complesse, a cui non è possibile rispondere senza conoscere alcuni dati (altezza media soprattutto). Sono domande complesse anche perché i regolamenti variano da comune a comune. Per quanto riguarda poi la convenienza, è impossibile rispondere. Primo, non si conosce il prezzo di vendita. Secondo, non si conosce l'importo dei lavori necessari per renderlo abitabile (sempre che sia possibile renderlo abitabile). Terzo, non è sufficiente che sia "abitabile" di fatto, ovvero che abbia spazi dall'altezza idonea. È necessario pagare al comune gli oneri di urbanizzazione per renderlo "abitabile" anche di nome, ovvero formalmente e buocraticamente. E anche qui, il mio comune potrebbe accontentarsi di 40 o 45 mila euro, quello in cui è situato il sottotetto in questione chi lo sa. Serve come minimo un geometra che visioni l'immobile e faccia due conti relazionandosi con l'ufficio tecnico comunale.
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Hermann
3 anni fa
Molto recente, quindi non avrà chili di documentazione da consultare. Chieda al venditore o all'agente immobiliare di darle in visione tutta la documentazione. Sulle copie vedrà se ci sono i timbri del Comune. Se nota cose strane, non resta che andare all'Ufficio Tecnico Edilizio del Comune e chiedere un accesso agli atti, o direttamente una copia delle pratiche edilizie relative all'appartamento (progetto originale, concessioni e licenze edilizie, eventuali pratiche edilizie successive).
Li-qui ha ringraziato Hermann

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