Pavimento cucina?

3 anni fa

Buongiorno a tutti, a breve dovró ristrutturare casa ma ho un dilemma.. ho intenzione di mantenere i pavimenti della nuova casa.. marmo nell ingresso e soggiorno, parquet nelle camere e segato di marmo nello Studio.. il mio problema è il pavimento della cucina.. il precedente proprietario aveva usato lo smalto come pavimentazione. cosa mi consigliate di utilizzare cm piastrella?

vi allego le foto dei pavimenti esistenti..

grazie mille

Gaia

Risposta in evidenza

PRO

Architetto Michele Abbate

3 anni fa

Ultima modifica: 3 anni fa

Beh Gaia, si. Per me si. Tralasciando l'aspetto estetico ed entrando un attimo in quello professionale, per me una casa dovrebbe "narrare" di chi la vive, rispecchiando il suo modo di essere, per farla breve. Stanze completamente diverse, pavimentazioni diverse, senza un preciso perché architettonico a giustificarle ...... non andrebbe bene. Ma come dicevano i nostri antenati latini " De gustibus non disputandum est". Quindi non discuto l'aspetto estetico, o meglio, non è l'aspetto estetico che sto considerando, in primis, nel darti il mi modesto parere. C'è dell'altro da considerare. Un po' di cosette te le ho già scritte, poi, non so se e quanti impianti hai sotto il pavimento esistente, se siano già adeguati alla normativa vigente oppure no. Considera che, mediamente, la vita nominale di un tubo metallico (se sono metallici) per impianti è di circa 50 anni. Passato quel periodo non è detto che debbano rompersi per forza, ma devi cominciare ad aspettarti che potrebbe succedere. Ora, nell'ipotesi che succeda il giorno dopo che hai fatto posare il nuovo pavimento? Poi ancora, gli aspetti sismici. Una casa meno pesa, più probabilità ha di rimanere in piedi sotto l'azione di un eventuale sisma. Cosa significa dal punto di vista squisitamente tecnico? Che è bene sempre e sottolineo sempre, a prescindere da quanto irrisorio possa essere il peso di un qualcosa di superfluo, evitare di metterlo se non serve. In termini pratici? A te, per ogni stanza di casa tua quanti pavimenti servono? Uno? Bene, allora metti solo quello, non sovrapporre pavimenti su pavimenti, supporti su supporti. Almeno, credo di aver inteso che intendi sovrapporrere in qualche stanza. Se è così, allora si, certo, con la sovrapposizioni risparmi soldi e tempo, ma un giorno che ovviamente ti auguro non giunga mai, ti potresti trovare a pagare un conto ben più salato del fare il lavoro come andrebbe fatto. Ora non voglio impaurirti, ma devi sapere che esistono ancora altre ragioni, tutte squisitamente tecnche che spingono verso il levare le pavimentazioni esistenti, rivedere i massetti ed eventualmente gli impianti. Poi, soltanto poi, secondo me, dovresti considerare le ragioni estetiche e quando sarà il momento fa in modo che la casa, tutta la casa e non solo una stanza, narri in maniera univoca di te.

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Commenti (18)

PRO
Laura Noè
3 anni fa
Buongiorno Gaia, io le direi di scegliere il pavimento un po' in base allo stile generale della casa, agli arredi che andrà ad inserire e ai colori che userà.

A disposizione se volesse una consulenza.

Buona giornata

Laura Noè

Ndesign - Interior design

www.lauranoedesign.com
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Ma ora la pavimentazione della cucina è in quota con il resto della pavimentazione oppure no? Cioè ha un piccolo gradino tra pavimento cucino e pavimento attiguo oppure no?
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Q
(4) commenti
mi sembra una casa bellissima! anche se il progetto è di un architetto (bene!) forse è stato fatto senza pensare alle finiture, se oggi hai dubbi su pavimentazione e/o sgabuzzini. forse è stato fatto genericamente dall'impresa senza sapere chi avrebbe comprato la casa (cosa normale eh). per questo motivo mi permetto di dirti di sentire un progettista che coordini i vari aspetti e ti porti a un risultato armonioso e corretto in base ai tuoi requisiti concreti, te lo dico da non professionista senza alcun interesse in merito. Questo non vuol dire che il forum (o gli amici o l'esperienza o il geometra del cantiere) non servano a nulla, ma che ogni decisione nel mettere su una casa ne condiziona un'altra, e che un errore anche banale può avere costi (in denaro o in risultati non soddisfacenti, io sto comprando casa e ne giro molte e vedo certe mostruosità...) che rovinano il grande sforzo economico che si fa quando si compra una casa e la si arreda. Un architetto che lavora per TE, che asseconda le tue idee armonizzandole con il tipo di casa che hai e il tipo di vita che fai, che le modifica in opera se necessario, xhe SEGUE LA REALIZZAZIONE (cosa importantissima...), che ti aiuta a capire le opportunità e i costi di un progetto che durerà decine di anni è un alleato pazzesco e il suo costo si ammortizza in risparmi sull'acquisto e nell'evitare spese superflue. ok, per oggi ho fatto la mia predica :-)
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colore pavimento cucina
Q
(32) commenti
Utente mi fa piacere, è un pavimento che mi ha colpito ma fatti seguire da un professionista nella scelta delle forme e dei colori. Non è così semplice da realizzare ;) e contestualizzare. Devi avere la visione d'insieme. Anche se operi in "fai da me" prima di acquistare realizza un piccolo progetto tuo come se dovessi realizzare un puzzle dove ogni cosa ha la sua giusta collocazione. Non parlo solo del pavimento ma di tutto l'insieme. Buon lavoro!
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pavimento cucina
Q
(1) commenti
Se verniciassi il pavimento che hai per ridargli vita? https://tuttopercasa.pianetadonna.it/come-verniciare-un-pavimento-in-cotto-193144.html
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(1) commenti
Anche il grigio potrebbe andar bene
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Gaia Log
Autore originale
3 anni fa
È leggermente più alto della pavimentazione dell’ingresso in marmo..
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Quindi se pavimenta sull'esistente in più avrà lo spessore del nuovo pavimento più la colla, accentuando ancora di più lo scalino. Giusto?

Se è così, le consiglierei qualcosa di molto sottile, tipo laminato, kerlite, resina.
PRO
Casadivale
3 anni fa
Il parquet andrà di sicuro levigato e ti assicuro che trattato con vernice ad acqua sarà più chiaro e si formerà alle altre pavimentazioni. Per la cucina io ti consiglio una resina beige.
Matteo Sonzogni
3 anni fa
Personalmente non terrei mai tutti questi pavimenti diversi. Fossi in lei valuterei di limitare le tipologie di paviment.
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Si certo. Concordo con Matteo. Va anche considerato quali sono le condizini del supporto su cui si poserà il nuovo pavimento, eventuali difetti del supporto vengono "ereditati" in toto dalnuovo pavimento. Poi gli "scalini" tra una pavimentazione e l'altra, eventuali porte da taglare ecc.

Insomma, io le consiglieri di fare il lavoro come andrebbe fatto, se non può adesso, magari lo fa più in la, ma lo farei una volta sola e per bene.
Gaia Log
Autore originale
3 anni fa
Grazie a tutti per le risposte e i consigli.. avremo intenzione di rompere e livellare il nuovo pavimento della cucina con il marmo esistente.. ma non so se riprendere un pavimento simile al marmo dell ingresso e salotto o diverso.. dite che ci sono troppi pavimenti diversi?
Gaia Log
Autore originale
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Sicuramente valuteremo lo stato degli impianti elettrici e idraulici prima di decidere se tenere o meno la Pavimentazione.. pensavo si potesse intervenire dalle pareti per poter rifare Gli impianti.. nel caso non si potesse daremo priorità a quello :) grazie mille per i consigli e per il tempo dedicato.
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Di nulla Gaia: è stato un mero piacere per me.
PRO
OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
3 anni fa
sarebbe utile avere una planimetria per capire come intervenire se pensi di mantenere i pavimenti,magari sacrificandone solo una porzione, indicando la posizione dei vari pavimenti.
Virginie P.
3 anni fa
@Architetto Michele Abbate, quando ci sono pavimenti pregiati come si può realizzare un nuovo impianto idraulico, senza doverli demolire? Una coppia di miei conoscenti (lui è un collega) ha acquistato un appartamento in centro a Torino con pavimenti favolosi, così hanno fatto risanare le vecchie tubazioni da una ditta. Hanno eseguito prima di tutto una videoispezione, poi un processo di pulizia da depositi calcarei e ruggine, seguito dal rivestimento dell'interno dei tubi con una resina idonea all'acqua potabile. E' un sistema valido, di cui ci si può fidare?
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Ni Virginie. Come sempre i lavori hanno bisogno di essere fatti a dovere. Se si ha una ditta capace, il sistema è sicuro e duraturo. Se invece si ha una ditta così e così, allora il discorso cambia. Ovviamente le ispezioni non invasive possono anche essere ripetute a lavoro finito e da lì un po’di sicurezza in più si ha. A me è capitato di fare perizie di parte su isolamenti con l’insufflaggio e trovare punti di pareti assolutamente non isolati. Ma per capirci, ciò non significa che non ci siano ditte in grado di fare l’insufflaggio a dovere. Per le tubazioni è esattamente la stessa cosa ma con un pochino di difficoltà in più.
Virginie P.
3 anni fa
Grazie infinite per il parere, Michele. Chiederò al collega se gli hanno rilasciato una documentazione (tipo un video) e la garanzia. Lui è un avvocato, quindi credo che si sia tutelato ;)
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
E si. Poi considera che, in ogni caso, riverstire tubi impiantistici nella loro parte interna, di fatto diminusce la sezione utile del tubo stesso. Vero è che, all'epoca non è che gli impianti si calcolassero. In verità non ce lo richiedono nemmeno oggi per gli impianti idraulici e così finisce che capita, ad esempio, di stare sotto la doccia mentre qualcun altro, in casa, apre un rubinetto da qualche altra parte facendo si che ti arrivi meno acqua in doccia. Ma sono problemucci che un po' ce li cerchiamo (non facendoceli progettare con la scusa del tanto non è obbligatorio), un po' sono insiti nelle case fatte tempo fa (quando non era proprio uso anche il semplice pensare ad un apposito calcolo). Considera poi, che i centri storici (lo dico sempre ai miei clienti), il vivere in essi, godere di una casa di pregio storico-artistico, non è da tutti. Bisogna avere la giusta cultura (intesa in termini di sensibilità) per farlo, bisogna sapere che ci sono "prezzi" da pagare già insiti nella semplice scelta di vivere una casa storica. Mai e poi mai, avrai parcheggi come in una zona C, scordati impianti efficienti come in una casa nuova, risposte sismiche pari al nuovo e così via. Ma, di contro, vuoi mettere il piacere del godere nella vista di un pavimento di pregio storico-artistico, di un affresco a soffitto ecc. Insomma, per farla breve, ogni casa, sia storica o di recentissima costruzione, ha i suoi pro ed i suoi contro. Sta a noi scegliere come e dove vivere, con la consapevolezza che avremo, per ogni scelta da noi fatta, dei vantaggi e degli svantaggi. Ecco, questo caso dell'impianto per me, è un qualcosa che va accettato nella scelta di vivere quella casa, in sostanza, se vogliamo, è già un pochino il mio famoso "fa che la tua casa narri di te" scritto a Gaia qualche messaggio fa.
Virginie P.
3 anni fa
Eh sì, Michele, lo so bene, ho una inguaribile passione per le case con le rughe e gli acciacchi, e non c'è scomodità che tenga, anzi, fa parte del fascino di vivere in case con carattere. In fin dei conti ho bisogno di poco, materialmente, e preferisco nutrire lo spirito che impigrire il corpo con moderni impianti domotici. Pensa che quando salgo con l'ascensore nel palazzo dove lavoro, che in pochi secondi raggiunge piani altissimi, mi sento male, e mi viene nostaglia del vecchio ascensore lento e cigolante profumato di legno lucidato a cera del vecchio palazzo di Torino.
PRO
Architetto Michele Abbate
3 anni fa
Ma infatti Virginie, aciasuno la sua casa, il suo modo di viverla, il suo modo di fruirne dei pro e dei contro che essa ha.

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