Casa e bambini piccoli: Ma come vivono davvero le famiglie con figli?

3 anni fa

Per architetti e proprietari di casa con bambini: il modello abitativo classico funziona ancora?

Condividete la vostra esperienza!

Se la configurazione standard della casa prevede una camera matrimoniale, una o due camerette, un living e una cucina, è vero che l'utilizzo reale degli ambienti è spesso più ibrido e fluido, soprattutto se le famiglie hanno bambini piccoli. Si dorme tutti in una stanza, si gioca in salotto e si dipinge in cucina. Come progettano gli architetti in base a queste esigenze? Ne tengono conto? Il classico modello abitativo è datato o risponde ancora alle esigenze delle famiglie di oggi? Quali accorgimenti avete messo in atto come architetti o quali cambiamenti avete chiesto come committenti alla classica disposizione di stanze?

Raccoglieremo le vostre esperienze in un articolo

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Elena

3 anni fa

siamo stati ieri nella nostra casa in ristrutturazione, quindi ancora da completare, e mostrando a nostro figlio di 3 anni e mezzo le due camere pensate per i bambini lui ha spontaneamente detto "allora in questa possiamo dormire e in questa giocare". è interessante che pur avendo due stanze, una per lui e una per la sorella, ha spontaneamente diviso per funzione e non per persona. dovremo ascoltare di più i bambini. ;9

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Commenti (23)

connie
3 anni fa
Spunto interessante! Vivo in un appartartamento di 100 mq. soggiorno, cucina, due camere e due bagni. Poichè la stanza dei bimbi viene vissuta molto per il gioco e la socialità, in fase di ristrutturazione ho voluto che venisse utilizzato per loro il vano più ampio (18mq). Inoltre ho chiesto che non venisse rispettata la classica suddivisione zona notte/giorno per cui le due camere da letto non sono vicine. La stanza delle bimbe si affaccia sul soggiorno, in questo modo anche quando abbiamo ospiti con bimbi possono scarrozzare avanti e indietro anche se siamo seduti a tavola. Sempre dal soggiorno si accede ad un disimpegno (in cui abbiamo ricavato uno studio) e da lì alla camera matrimoniale (15 mq) e al nostro bagno. in questo modo abbiamo creato una zona più "intima" dedicata agli adulti diciamo. Questa suddivisione tra l'altro è stata una manna dal cielo durante il lock down perchè ci ha permesso di avere due spazi ben distinti. Quando le bimbe non stanno bene, c'è un terzo letto in cameretta che all'occorrenza tiro fuori.
Leonora Sartori ha ringraziato connie
mae1114
3 anni fa
Anche qui stanza più ampia ai bambini.

E qualche accorgimento per l'arredamento, a prova di bimbi e in continua evoluzione (le esigenze cambiano con la loro crescita).

Altra cosa: mantenere uno dei due bagni con vasca (comodissima con i bimbi).
Leonora Sartori ha ringraziato mae1114
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certamente di aiuto! tutti dal primo all'ultimo siete stati molto cortesi gentili ed efficenti. Vi mostrero' poi alla fine che riusciro' a combinare,sicuramente dovro' rinunciare un po' all'estetica della camera ma e' il.minore dei problemi in questo momento. valutero' pero' letti soppalcati con la scaletta a.gradini perche quelle suggerite penso che abbiano una scaletta pericolosa per una bimba di 2 anni a mezzo
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(12) commenti
Cara Martina, solitamente (parlo per i nostri prodotti) le pose su stanze con dimensioni maggiori, sia in lunghezza che in larghezza, di 10 m devono prevedere dei giunti di dilatazione intermedi. Ma una stanza di 100 mq è effettivamente rara da trovare. Ad ogni modo, queste sono decisioni che prende il posatore, dopo aver effettuato un sopralluogo. C'è infatti chi lo incolla e non mette i giunti (soluzione più che valida), chi non lo incolla e li mette, e così via, ma molto dipende dalla pianta della casa, dalle esigenze del cliente e dalle abitudini del professionista. In riferimento invece alla posa da fare sul massetto, nessun problema. L'importante è non posare mai un flottante sopra a un altro flottante. Spero di esserle stato utile, e per qualsiasi info, non esiti a contattarci ancora anche telefonicamente. L'unica cosa di cui mi raccomando, qualsiasi prodotto/marca lei deciderà di scegliere, si informi bene sulla garanzia, sulle resistenze, e sul rispetto delle normative. Cara fra gel, verissimo. Crescono e ci lasciano a casa tutti soli! :-) Anche a me piace da morire il parquet vero, lo ammetto, e infatti è una scelta che sposo sempre. Solo che certe volte subentrano, per esempio, la voglia di pavimentare tutto (bagni compresi) omogeneamente e/o la tranquillità di aver sotto i piedi qualcosa che non serve trattare periodicamente per ravvivarlo (come va fatto con il parquet). Le assicuro che i nuovi LVT hanno una elevatissima resa estetica. Buona giornata!
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Cameretta per 2 bambini
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(25) commenti
Architetto Fiorillo, la Sua è una affermazione, sostenuta dall'esperienza, o è solo un pensiero? La mia non è una ipotesi, bensì è una affermazione suffragata dall'esperienza. Mia moglie è pedagogista e psicologa, lavora con i bambini da decenni, negli ultimi anni, in particolare, segue bambini e adolescenti con Sindrome di Down e autistici. Io, da quando sono in pensione, la affianco nei progetti di volontariato nell'ambito dell'infanzia. Ai bambini non interessa solo giocare, fin dalla più tenera età sono spugne voraci di conoscenza, anche se non sanno, ovviamente, definire concettualmente questa loro spinta interiore e la mediano col gioco. In questa fase, se gli viene data la possibilità, interagiscono volentieri più con gli adulti che con i coetanei, osservandoli e imitandoli, felici se vengono coinvolti nelle attività degli adulti con compiti alla loro portata. Naturalmente devono essere stimolati e incoraggiati a farlo. Certo che se gli si impedisce di fare qualsiasi cosa, o peggio, li si abbandona a se stessi, davanti alla tv o alla console dei videogiochi, si rifugiano nei loro mondi interiori, giocando da soli o con gli altri bambini. Contemporaneamente devono costruire il loro Io, rafforzando l'autostima e l'autonomia, anche decisionale, misurandosi con sfide via via più grandi. Scegliere sempre per loro, senza consultarli, li rende insicuri, sempre bisognosi di una guida esterna. Mia moglie, nei suoi laboratori con mamme e bambini, fa sì che i bambini partecipino alle scelte che li riguardano, portando il loro contributo. Insieme si confezionano gli abiti, li disegnano e poi li realizzano insieme ai genitori (sono molto molto creativi, e anche molto pratici, mi creda), così i mobili per le loro camerette. Per esempio, quando gli si chiede di immaginare una libreria, non disegnano uno scaffale con libri messi di dorso, cosa che verrebbe spontaneo pensare visto che in casa li vedono così. No, loro disegnano librerie destrutturate, aeree, con i libri visti e pensati come finestre, porte, ali... Da vedere per credere. Osservando i bambini con attenzione possiamo imparare noi da loro. Del resto questa deduzione la fece la nostra grande Montessori nel secolo scorso.
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Q
(47) commenti
OVviamente si dnigra quando si riesce a trovare ditte o altro che accettino, senza compromessi, la cessione del credito. Comincia ad essere un problema nel momento in cui quella cessione del credito ha un costo pagato con una percentuale degli stessi bonus o quando ti impongono l'uso di materiali che per quanto ottimi siano non hanno le stesse caratteristiche richieste dall'esecutivo concordato con la committenza. Io ad esempio, avrei, in sismabonus, una serie di casette del mio paese. Non salgo solo delle fatidiche due classi perché se mi fermassi li avrei comunque un indice di "sicurezza sismica" irrisorio. Decisamente migliorato, ma comunque irrisorio e già questo è per me un bel problema: che senso ha spendere dei soldi ed avere pure un apposito bonus se poi, anche salendo di due classi quelle case non reggono comunque, più di tanto, al sisma e magari vanno giù comunque? Così, nell'esecutivo concordato con la committenza, si è optato per il raggiungimento di valori decisamente più alti di sicurezza sismica e si è anche trovato chi ci fa la cessione del credito, tra l'altro di diverse unità, quindi parliamo di una bella somma. Peccato che sono mesi che quest'ultimo mette "paletti" di qua e di la, tanto poi, il progetto da depositare e che dice altro sarebbe a firma mia, il collaudatore non sarebbe lui e non sarebbe nemmeno la ditta che materialmete firmerà il deposito e nemmeno il proprietario è lui. Cioè, lui ci farebbe la cessione del credito a determinate condizioni non corrispondenti esattamente ai dettami del deposito tanto poi, in caso di problemi, non avendo ruoli determinati inmerito, in galera non va lui ma il progettista, il collaudatore, la ditta ed il propietario.
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connie
3 anni fa
aggiungo, meglio cucina separata, se qualche volta siete sfiniti piantate tutto lì, chiudete la porta e ai piatti ci si penserà in un altro momento :-)
Leonora Sartori ha ringraziato connie
Cuiprodest?
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Non ho figli ma spesso vado a tenere quello di un'amica, visto che mi piacciono, e trovo che far giocare i bambini in salotto, come fa lei (tenendo tutti i contenitori per i giochi appunto in salotto anziché nella camera del bimbo) sia davvero deleterio. Mia sorella con suo figlio non l'ha mai fatto: i giochi nella sua cameretta, punto (come del resto abbiamo fatto noi): il bambino in genere è felice di avere i suoi spazi, il disordine è più tollerabile (per carità, bisogna lo stesso insegnargli a riordinare) e tutta la famiglia vive meglio, perché la casa non è più un parco giochi e il caos non ha preso il sopravvento. P.S. In ogni caso adesso la mia amica - figlia di un'architetta - lascia il trilocale di 100 mq (con cucina all'ingresso aperta sul soggiorno) per un attico di 200 su due piani, con zona giorno open sul terrazzo e mansarda con 4 camere da letto (e tutti gli spazi per giocare lontano dal salotto). E con l'ingresso, perché dopo essere entrata per anni praticamente in cucina ha voluto l'ingresso
PRO
Bartolomeo Fiorillo
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Le famiglie con i figli vivono allo stesso modo di quelle senza figli..con un un’oca differenza, la vita è più movimentata. Chi crede di differenziare le famiglie con figli probabilmente ha un modo tutto personale di pensare alla famiglia.
PRO
Fabbrica Italiana Ante Scorrevoli
3 anni fa

Buongiorno!!!! Noi realizziamo ante scorrevoli da pavimento a soffitto per dare la possibilità di utilizzare gli spazi a tutta altezza e le ante realizzate su misura,vengono personalizzate con carte da parati, stampe, colori tinta unita o essenze legno. www.antescorrevoli.it
Elena
3 anni fa
@Bartolomeo Fiorillo io vivo in maniera completamente differente oggi con i figli rispetto a prima. diversa gestione degli spazi, diversa distribuzione dei tempi di occupazione delle singole stanze, diversi modi di vivere le zone. poi certo bisogna pensare a percorsi dinamici, gli spazi devono cambiare insieme alle famiglie
Cuiprodest?
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
In che senso Elena? Mia sorella non aveva cambiato una virgola né nella gestione degli spazi né nel modo di vivere la casa.
Virginie P.
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Ogni famiglia ha modi differenti di educare i figli, ma una cosa è certa, i bambini piccoli di oggi non se ne stanno volentieri relegati nelle loro camerette come veniva imposto a noi nati nel secolo scorso. Giustamente vogliono interagire con gli adulti e con le loro varie attività, che sia cucinare o altro, e che siano i genitori oppure i loro ospiti. Tra noi fratelli solo una, la più piccola, ha avuto figli, e le differenze tra le case di noi coppie senza figli e la sua ci sono sempre state altroché, soprattutto in termini di ordine e gestione degli spazi comuni. Innanzitutto va prevista maggior sicurezza in ogni ambiente, per prevenire ed evitare qualsiasi incidente domestico. Poi, qualsiasi tipo di educazione si voglia adottare, anche lei ha provato a rendere off limits ai giocattoli il soggiorno e la cucina, ma i piccoli pretendevano che mamma, papà e zii andassero nelle loro camere a giocare, quindi nessuna riunione familiare era esente da questo sequestro da parte dei nipoti. Allorché mia sorella ha preferito lasciarli giocare in soggiorno, almeno si stava tutti insieme senza malumori, pianti e bronci. Da quando sono adolescenti, invece, non vengono fuori dalle loro camere nemmeno con la dinamite, è già tanto se si presentano a tavola all'ora dei pasti, e le loro camere sono state completamente rivoluzionate rispetto a prima. Infine, le famiglie con figli devono preventivare almeno tre/quattro variazioni del look delle camerette, nel corso degli anni, se non di più. Anche progettando un arredamento basico che non necessiti di grandi modifiche ci sono troppi elementi, non solo estetici, che vanno adattati alle varie età. Una cameretta in cui un bimbo piccolo si sente a suo agio potrebbe diventare non sufficiente od opprimente per un adolescente/quasi adulto con mille interessi. Ci vorrebbero spazi più fluidi, ma non si può dilatare lo spazio purtroppo.
X Y
3 anni fa
"Infine, le famiglie con figli devono preventivare almeno tre/quattro variazioni del look delle camerette, nel corso degli anni, se non di più." d'accordissimo, soprattutto in case fluide,di appassionati di arredamento, che cambiano assetto di tutto l'appartamento frequentemente, ma francamente non lo leggerei come un imperativo, mi sembra un nuovo bisogno indotto di questi anni. io ho dormito nel letto che era di mia madre da bambina e adolescente dai due anni in su (perché comprare un letto in più piccolo, se già c'era un letto da adulto?), ho usato l'armadio a muro che era stato il suo, tappezzato da mia nonna negli anni '60. quando ho avuto bisogno di una scrivania ne abbiamo trovata una che era appartenuta a mio nonno, con legno di tonalità diversa dal resto dei mobili. quando a 23 anni mi sono sentita un po' soffocare, di tasca mia ho comprato la vernice,una nuova tenda (la precedente era in coordinato con armadio e sommier e veniva dritta dritta dagli anni '60), una libreria per i libri che strabordavano e mano al pennello ho dipinto una parete, spostato i mobili e sistemato i miei averi come desideravo.un risultato grezzo e sicuramente lontano da quello che avrei voluto "davvero", ma in fondo quella era la casa dei miei genitori e loro decidevano come arredare e quali priorità dare (meglio tre figli sani educati e felici o un figlio unico con la camera riarredata 4 volte? dipende, sicuramente meglio non dover scegliere:))
Valeria
3 anni fa
Ho 3 figli maschi vicini. Quando erano piccoli dormivano tutti e tre in una camera e un'altra era usata solo per i giochi: un'idea comodissima, non era indispensabile rimettere in ordine per trovare i letti la sera e bastava chiudere la porta! Inoltre la stanza giochi dava libertà e serenità di divertirsi senza invadere altri spazi. Assolutamente senza TV nella stanza giochi!

La cucina meglio chiusa, per il discorso di non riuscire sempre a riordinarla nei tempi normali ad un adulto.

Meglio due bagni, di cui uno con vasca, molto comoda per quando sono più piccoli.

Crescendo hanno avuto l'esigenza di spazi loro, sia per le loro cose, che libri che scrivanie e pc, e privacy. Quindi una camera a testa.

Se poi tra i tre c'è pure un artista, meglio avere uno stanzino a parte per lasciarlo libero di creare, senza spargere materiale ovunque.

Ora qui è uscita l'esigenza di una stanza solo per la tv... separata da sala da pranzo.

Attenzione che i ragazzi si dilatano e non lasciano più spazio ai genitori...
Cuiprodest?
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
In effetti con un figlio unico le cose forse non cambiano ma quando i figli sono di più in genere sì, avete ragione. Quando eravamo bambine io e mia sorella dormivamo insieme nella camera più grande, poi crescendo la camera più grande se la sono presa i miei genitori e io e mia sorella ci siamo trasferite nelle due camere più piccole. E appena uscite di casa, la camera di mia sorella è diventata la stanza hobby-guardaroba di mia madre, nonché camera per il nipote, è la mia è tornata ad essere lo studio che era in origine
connie
3 anni fa
@XY quando si parte da zero con una casa comprata in autonomia in una città diversa da quella dei genitori è difficile riuscire a recuperare i mobili di famiglia. Così è stato a suo tempo per i miei genitori e poi per me. Tutti a 18 anni eravamo già fuori di casa e in un'altra città. Questo però non ci ha impedito per esempio di riutilizzare il lettino che fu usato da mia nipote 30 anni fa o di recuperare qualche quadro.
X Y
3 anni fa
ma certo, non auspicavo per tutti il riuso estremo, mi sembrava solo un po' estrema l'idea di dover cambiare arredamento più volte nell'arco di vita di un bambino. poi in effetti è vero che le esigenze dei figli cambiano con l'età e dove possibile si va incontro a questi cambiamenti. così conosco persone che per i propri limitati mezzi hanno fatto dormire fratelli con sorelle fino a che non sono usciti di casa a più di 25 anni, mentre tornando agli esempi familiari mio fratello e mia sorella hanno dormito e giocato insieme nell'ex sala da pranzo, uno stanzone di più di 20mq, fino a una certa età e poi i miei hanno pensato a una divisione della stanza per fare loro avere più privacy (se si parte da 9mq è impossibile...)
Virginie P.
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
@X Y, non fraintendermi, ho usato parole precise, "variazioni del look," e non cambio totale dell'arredamento. Sono consapevole del fatto che solo una privilegiata minoranza può permettersi di cambiare arredamento più volte, e ho anche io appreso i principi dell'economia domestica e ambientale, quindi nessuno spreco e acquisti lungimiranti. Ma non possiamo far usare una sedia da adulto a bambini di 3 anni, così come non possiamo far usare panchettine colorate a un adolescente. Cambiano, i figli, e a seconda del contesto hanno mondi che noi nemmeno immaginavamo. Noi cresciuti senza giocattoli ci inventavamo e costruivamo i nostri giochi con poche cose, ma passavamo tutto il tempo possibile nei cortili o nelle campagne, ora sono pochi a godere di quella libertà e stanno molto più tempo in casa, in camerette minuscole. Così, se compriamo una cameretta, dobbiamo scegliere: adatta a un bambino o adatta a un adolescente? Libreria Montessori o uno scaffale per bibliofili? Quindi, come ho detto, arredi basici e il resto si affida al look dei dettagli e degli accessori che adattano man mano la camera alle varie età, interessi che si ampiano e maturano ecc.

PS Ben vengano oggetti e arredi usati da parenti e amici, e tanta creatività da parte dei genitori, anche in collaborazione coi bambini, per camerette personalissime, fuori dagli schemi e senza spendere un botto.
X Y
3 anni fa
arredi basici e fantasia (e un po' di spazio libero se si riesce). E, se fosse possibile riuscirci, (non avendo figli miei mi rendo conto che non ho l'esperienza per criticare seriamente), meno giocattoli!!
connie
3 anni fa
XY io credo dipenda anche dal fatto che una volta c'erano molti bimbi e pochi adulti per cui si era necessariamente più parsimoniosi nei regali. Ora quando arriva un bimbo magari è l'unico della famiglia dopo tanti anni e tutti gli adulti hanno piacere a fare dei doni e personalmente non mi sento di fermarli perchè vedo che è fatto con affetto. Cerco magari di convincerli a virare su esperienze, un cinema insieme, un gelato al parco però non sempre è possibile. Risultato la casa si riempie in un attimo, tra l'altro in un contesto in cui come ricordavate gli spazi sono diventati molto più piccoli. Per cui altra cosa da aggiungere alla lista.. spazi contenitivi!!!
Cuiprodest?
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Il "cambio look" in ogni caso è sottinteso, nel caso delle camerette dei bambini, anche senza farsele rifare da un architetto, se non altro per dimensioni appunto di letti, sedie, tavolini e poi tavoli. Ma non risponde alla domanda posta in apertura, ossia se "il modello abitativo classico funzioni ancora". Io mi domando cosa si intenda qui esattamente per modello "classico" (perché dal mio punto di vista una casa classica ha un ingresso, un soggiorno molto grande, una cucina separata, disimpegno e zona notte).
Virginie P.
3 anni fa
Esatto, @Cuiprodest?, che poi è un "classico" che va sempre più riducendosi, le ampie camere di un tempo ora sono poco più larghe di un corridoio, e questi poveri bambini hanno davvero troppo poco spazio. Finché la camera serve solo per dormire, e hanno a disposizione uno studio/stanza dei giochi, allora ci si può accontentare, ma quando la stanza assolve a tutte le funzioni diventa opprimente, e capisco perché tanti giovani soffrono di depressione (basta leggere i loro blog), soprattutto se in quei buchi si trovano confinati per mesi come durante il lockdown. Uscire dagli schemi classici, secondo me, richiede una offerta coraggiosa da parte di architetti e costruttori, ma anche una maturazione da parte degli acquirenti di nuovi modelli di "casa".
PRO
Casadivale
3 anni fa
https://www.casadivale.it/2020/06/03/la-cameretta-una-stanza-in-continua-evoluzione/
User
3 anni fa
Forse ha poco senso fare un paragone tra i piccoli di adesso e come vivevamo noi la casa all’epoca della nostra infanzia.

Le abitudini erano forse un po’ diverse, in proporzione c’erano più fratelli e sorelle rispetto ad oggi, per cui era impensabile e anche poco educato vivere tutti nel soggiorno.

Non per niente esisteva l’ingresso, il tinello, la cucina chiusa, la sala da pranzo separata dal salotto...adesso sarebbe un lusso!

Oggi i figli sono di meno, il figlio unico è quasi la norma e difficilmente le case hanno una metratura tale da poter suddividere stanza dei giochi, stanza del sonno, stanza dei grandi e dei piccoli. Diciamo che, a parte il momento di andare a dormire, tutti stanno dappertutto con tutte le proprie carabattole.

Cosi un genitore condivide il tavolo tra il suo il laptop e i pennarelli da disegno dei figli.

Meglio o peggio? Come sempre l’equilibrio sta nel mezzo e, soprattutto, nel considerare che quando i figli crescono, come dice giustamente @Virginie P., non condividono più il loro preziosissimo tempo con noi comuni mortali ;-)))

per cui è vero che la casa è in continua evoluzione, logicamente in proporzione agli spazi e al budget!

Personalmente ho trovato poco equilibrio tra i miei conoscenti. C’è chi fa scorrazzare i bambini in bicicletta in corridoio, chi concentra tutta l’attenzione sui bimbi anche in presenza di ospiti, per cui una cena diventa una festa in ludoteca e chi li lascia giocare da soli, anche pericolosamente da soli, concentrandosi troppo sulle proprie faccende.

Alla fine però non c’è una regola, in Italia cresciamo tutti belli pasciuti, contenti e serafici, per cui ognuno si sentisse libero...tanto dura poco, poi subentra altro :-))
Giada
3 anni fa
Buongiorno a tutti, io ho 3 figli e vivo da un anno con la mia famiglia in una casa singola su due piani di circa 140mq totali. per scelta in fase di ristrutturazione ho unito le due camere singole per ottenere un'ampia stanza di 26mq, sul lato destro della stanza rettangolare c'è il letto a castello con terzo letto scorrevole, a sinistra ( la parte più ampia) è dedicata a giochi, armadi, scrivanie. è stata una scelta molto criticata da parenti e conoscenti considerato che ho due maschi e una femmina, che crescendo vorranno i loro spazi personali e separati. ho fatto questa scelta per creare un "cameratismo"( la parola calza a pennello) tra i miei bambini proprio perché la femmina è la più piccola e sia per differenza di età che per sesso è meno considerata dai fratelli, non volevo creare un distacco separando le camere maschi-femmina ma finché sono piccoli farli convivere più possibile.quando nasceranno altre esigenze....Ikea ( e non solo) insegna, gli spazi evolvono con la loro crescita.

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